NBA Draft: Andrew Wiggins
Il canadese è considerato tra i migliori prospetti per il 2014
Si parla del Draft NBA 2014 da almeno un paio di stagioni, da quando Parker, Wiggins e soci iniziarono a farsi conoscere da liceali. Ora finalmente hanno debuttato nella NCAA e , incredibilmente, sono riusciti a non deludere le enormi aspettative. Da oggi e nei prossimi giorni parleremo dei principali candidati per le scelte, iniziando dal principale candidato a stringere per primo la mano di Adam Silver il prossimo Giugno....
Andrew Wiggins (Kansas): in assoluto il più atteso, il più scrutato dagli osservatori, secondo molti il più forte del gruppo in prospettiva. Nelle 9 partite giocate ha avuto alti e bassi che hanno provocato dubbi sulla sua reale cattiveria agonistica, dubbi forse ingenerosi se si considera A- il roster giovanissimo della sua squadra e B- la mancanza di un playmaker affidabile. Inoltre sia nella vittoria contro Duke che nella sconfitta di ieri contro Florida, il canadese ha trascinato i suoi nel secondo tempo, prendendosi le responsabilità di un leader ma restando sempre dentro i giochi, senza forzare iniziative impossibili. In fondo non è colpa sua se qualcuno si aspettava 30 punti e 30 tiri a partita....
Le sue cifre: 16.4 punti, 6.1 rimbalzi, 1.2 assist, 1 recupero, 0.8 stoppate e 2.2 perse, il 56% da due, il 36% da tre ed il 70% ai liberi.
Seleziona molto bene i suoi tiri, ne ha tentati circa la metà vicino al ferro, segnando nel 65% dei casi. L'altra metà è quasi equamente divisa tra tiri in sospensione da due punti (segnati solo il 24%) e tiri da tre.
In difesa, dove ha un potenziale incredibile, si muove già bene e non lesina sforzi.
Almeno per il momento non ha la mentalità del solista , prende il 25% dei tiri dei Jayhawks durante i suoi minuti in campo, un dato inferiore ad esempio di quello di Julius Randle, che ne prende più del 28% nonostante le tantissime opzioni dei Wildcats in attacco.
Inoltre il durissimo calendario dei Jayhawks gli ha impedito il classico atterraggio morbido nel college basket, le tante partite 'facili' che in molti affrontano nel primo mese e mezzo di stagione. Considerando poi che è sotto le potenti luci dei riflettori ormai da una vita ed ha appena 18 anni, fare meglio di così sembra abbastanza difficile....