Marco Calvani consulente alla Loyola University di Chicago
Calvani volerà a breve negli USA dove sarà consulente alla Loyola University di Chicago
Marco Calvani, autore di una splendida stagione alla guida della Virtus Roma che ha portato sino alla finale, continuerà la sua carriera in America.
Calvani infatti è stato assunto dalla Loyola University di Chicago come consulente tecnico per le squadre maschili e femminili, come riportato da Il Corriere dello Sport.
"L'anno scorso avevo detto al mio amico Mecozzi che volevo perfezionare il mio inglese andando a studiare in estate negli Usa. Giuliano mi mise in contatto con Padre Del Bove della Loyola University, che era in tournée in Italia. Sono andato a Chicago, dove mi hanno ospitato: ho parlato con la vice preside del college, Grace Calhoun, e ho seguito alcuni allenamenti" ha detto Calvani che ha poi incontrato e parlato con la vice preside del college, Grace Calhoun che le ha proposto il lavoro. "E lei mi ha proposto di lavorare per loro come consulente tecnico delle squadre di basket, chiedendomi anche la disponibilità per alcuni incontri con la NCAA a Indianapolis, dove intendono studiare le difficoltà incontrate nei campionati professionistici anche europei dai giocatori che escono dal college. Cosa farò? Seguirò tutti gli allenamenti e le gare in casa e in trasferta, parteciperò alle riunioni tecniche confrontandomi con lo staff dando le mie opinioni. Il mio impegno con loro durerà due mesi a partire da fine settembre. Mi volevano per tutta la stagione, ma ho spiegato che preferisco sentirmi libero di accettare eventuali proposte che dovessero arrivare dall'Italia: In ogni caso alla Loyola mi hanno detto che questo rapporto può essere prolungato sino alla fine della stagione a mia discrezione. Perchè vogliono migliorare il loro livello e per farlo cercavano un professionista. Inizio questa avventura con grande entusiasmo: adesso negli Usa non considerano più gli europei da terzo mondo" ha aggiunto Calvani che ha chiuso parlando dell'addio a Roma. "Ci sono rimasto male, mi hanno trattato in un modo che non meritavo. Io ho fatto l'allenatore, e non sono mai entrato in ambiti che non mi competevano. Meritavo rispetto per essere sempre stato allineato alla linea societaria".