NCAA (no more) UNDERGROUND: ELITE8
Il miglior quintetto delle Elite Eight
SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK
G – Jerian Grant (Notre Dame)
Tecnicamente sarebbe un losing effort, ma non ci permettiamo di usare il “losing” con chi porta Kentucky all’ultimo possesso. Guida i suoi in quattro battaglie da “win or go home” in nove giorni di calendario giocando 165 minuti sui 165 a disposizione nella sua Big Dance, tenendo sempre il controllo tecnico delle azioni offensive. Tutto il resto, consentiteci, per una volta non conta. Un leader? Facciamo pure un sultano.
G – Josh Gasser (Wisconsin)
Altro mistero non spiegabile con statistica alcuna. E’ l’incarnazione del suo coach in divisa da gioco. Commovente difensore, mai un cedimento fisico giocando ad un’intensità sconosciuta anche alla maggior parte dei suoi discreti compagni… impossibile batterlo dal palleggio, non fa una singola cosa che serva ad accendere una luce nella sua direzione, ma fa tutto quello che serve a portare la W finale ai biancorossi. Per come vediamo noi la pallacanestro, lui in difesa contro Booker rappresenta la sublimazione dei temi tecnici di queste Final4.
F – Matt Jones (Duke)
Discreta serata per sentire cosa si prova ad essere il top scorer dei tuoi… l’esclusione di Sulaimon gli ha dato di default un ruolo più rilevante, lui ringrazia nel momento clou dell’anno mettendo triple pesantissime (con uno stile che ricorda molto quello di un ex-Duke campione nazionale come Shane Battier) e non concedendo mai alla difesa degli Zags di passare dietro ad un singolo blocco, lusso che i Dukies si prendono continuamente con Wesley dalla parte opposta. Strategico.
F – Domantas Sabonis (Gonzaga)
La prova contro Duke riassume tutto ciò che il primo anno di Coach Few ha aggiunto al suo curriculum tecnico e personale. In particolare: sviluppo dello spirito competitivo e livello di attività fisica nel suo corpo, soprattutto nella metà campo difensiva. Coordinazione occhio-mano e piedi veloci erano già lì. Per tutto il resto c’è THE BLOCK!
C – Gavin Schilling (Michigan State)
Lui e Costello sono sostanzialmente un corpo che accompagna Dawson in trincea. Lui però prende Harrell quando è al top, ossia nei minuti iniziali, e tutto sommato argina la piena. Poi ci mette muscoli, sprint ripetuti in transizione ed un infinito numero di piccole cose che aiutano la difesa di squadra e Trice ad uscire dai blocchi piedi a posto. Se poi tiri il 48% in stagione ai liberi, e porti un 4 su 4 alle Elite8 senza soffrire…dobbiamo essere dalla tua.
Di Marco Ridolfi