March Madness: un tentativo di preview (part 4)

Siamo arrivati agli sgoccioli della Big Dance, stanotte inizieranno le Elite Eight con Wisconsin-Arizona e Kentucky-Notre Dame.

Kentucky-Notre Dame

-Wildcats favoriti d'obbligo. Dopo aver smantellato in una manciata di minuti le resistenze di West Virginia nelle Sweet Sixteen, gli uomini di Calipari dovranno vedersela con una delle sorprese del 14/15, Notre Dame. I Fighting Irish hanno vinto il difficile torneo della ACC, e sono sempre riusciti a spuntarla contro Northeastern, Butler e Wichita State. Jerian Grant ha giocato tutto l'anno a livelli da All-American, Pat Connaughton è un fighter nel vero senso della parola, e Demetrius Jackson è un prospetto NBA da seguire con attenzione. Il punto è che il team di coach Brey (colpito proprio in questi giorni da un grave lutto in famiglia) non ha gli uomini per contrastare il pacchetto lunghi da NBA a disposizione di Calipari, e Zach Auguste non potrà permettersi una difesa aggressiva, perchè con lui in panchina il confronto diventerebbe improponibile. Detto questo, Grant e Connaughton non chiuderanno la loro carriera senza lasciare tutto sul parquet, l'attacco dei Fighting Irish ha messo in difficoltà chiunque , e Calipari, almeno inizialmente, sarà costretto a mandare Lyles e WCS sulle tracce di due esterni. Potrebbe esserci equilibrio, anche più del previsto, ma alla fine sarà Kentucky a volare a Indianapolis.

Wisconsin-Arizona

-il re-match dello scorso anno, tra due delle pochissime squadre con il potenziale per giocarsela anche contro l'armata di Calipari. I Badgers dovrebbero avere un Traevon Jackson con più autonomia, e possono contare su un attacco devastante - primo in Division One con 127.4 punti ogni 100 possessi -, che raramente butta via la palla - 10.7 perse ogni 100 possessi, anche qui primi in Division One...-. Il team di coach Ryan però non ha sempre convinto nelle partite precedenti, sia con Oregon che con UNC l'esito è stato incerto fino alla fine.

Kaminsky e compagni sanno come proteggere l'area, anche durante l'annata il vero neo è stata la difesa sul tiro dalla lunga distanza, che per loro fortuna non è tra le qualità principali dei Wildcats. I Badgers sono abilissimi nell'attaccare il miss-match più favorevole tra quelli del trio Kaminsky-Dekker (20 punti e 6.6 rimbalzi di media nella Big Dance, con uno strepitoso 16 su 21 da due)- Hayes, ma Arizona ha gli atleti per non andare sotto in nessun accoppiamento.

Sean Miller è alla caccia della sua prima Final Four, ha una squadra più equilibrata di quella del 13/14, con T.J. McConnell a guidare come meglio non potrebbe un gruppo di prospetti NBA. L'assetto iniziale è 'ultra-big', con Hollis-Jefferson e Johnson esterni, più Ashley e Tarczewski (20 punti e 21 rimbalzi con 10 su 10 ai liberi nelle ultime due) sotto i tabelloni. Dalla panchina esce principalmente Gabe York, vero X factor per la sua capacità di sparare da oltre l'arco. Atleticamente e fisicamente i Wildcats hanno una marcia in più, e l'intensità con cui giocano ha pochi eguali a questo livello.

Pronostico veramente impossibile, l'unica cosa sicura è che sarà una partita stupenda, e con ogni probabilità la vincente avrà come premio la possibilità di sfidare Kentucky in una sorta di finale anticipata del Torneo...

Comunque vada, gli uomini di Calipari troveranno pane per i loro denti.