March Madness: un tentativo di preview
Oggi inizia il secondo turno della Big Dance
Parlare di preview per la March Madness è quasi fuori luogo, ogni anno le sorprese abbondano, nella singola partita può succedere veramente di tutto. Per molti dei giocatori in campo è l’occasione di una vita, la possibilità di lasciare il segno, le energie si moltiplicano e l’intensità sale alle stelle. #Mustwatch per chi in questo periodo è alle prese con la regular season NBA, con partite che nella maggior parte dei casi contano meno di zero per almeno una delle squadre coinvolte…..
Quelle che seguono sono alcune considerazioni sui 4 regional, con tanto di tentativo di pronostico finale….
West:
-Wisconsin e Arizona potrebbero affrontarsi nuovamente nelle Elite Eight. Quest’anno i Wildcats hanno un roster più lungo e diverse armi in attacco. Dall’altra parte c’è un Kaminsky in continua evoluzione, nettamente il ‘player of the year’ 2014/15.
-UNC è, come sempre, da tenere d’occhio. Il match-up con Harvard però non è così scontato, i Crimson hanno già esperienza nel Torneo, ed hanno diversi lunghi da ruotare per cercare di limitare la premiata coppia Johnson-Meeks. C’è anche Wesley Saunders, versatile swingman in grado di creare non pochi grattacapi a Tokoto e company…
-D’Angelo Russell al debutto nella March Madness dovrà confrontarsi con la tremenda pressione difensiva di VCU. Per sua fortuna i Rams non avranno lo sfortunatissimo Briante Weber, infortunatosi gravemente quando era vicinissimo a diventare il miglior ladro di palloni nella storia del College basket...I Buckeyes dovrebbero farcela, ma al turno successivo c’è Arizona, un ostacolo quasi insormontabile per un team con pochissima sostanza nel reparto lunghi.
-Anche Baylor non scherza, coach Drew ha un roster con tanti atleti, una montagna umana come Rico Gathers ed un sesto uomo di altissimo livello come Taurean Prince. La loro zona sarà subito messa alla prova da R.J. Hunter, guardia di Georgia State in odore di primo giro nel prossimo Draft.
Pronostico: complicatissimo scegliere tra Arizona e Wisconsin, scegliamo i primi per il roster più lungo e lo strepitoso periodo di forma di Brandon Ashley, uno che non c’era nello scontro della passata stagione….
-Midwest
Potremmo anche evitare di parlarne, tanta è la superiorità di Kentucky sulle altre 15 squadre. Basti pensare che con Kansas - il seed N.2- i Wildcats hanno vinto di oltre 30 punti a inizio anno…
-Il vero ‘evento’ di questa parte del bracket potrebbe essere il derby tra Kansas e Wichita State nel terzo turno, con gli Shockers che non partirebbero assolutamente sfavoriti…
-Tanto talento NBA anche qui, almeno la metà dei team ha un giocatore potenzialmente sceglibile nel prossimo Draft.
-Notre Dame ha vinto il torneo ACC battendo Duke e North Carolina, ha un attacco stellare ma una difesa ‘normale’. Squadra capace di tutto, nel bene e nel male…
-Discorso simile per Texas, i Longhorns hanno taglia fisica e atletismo per competere con chiunque, ma un attacco che stenta a decollare. Molti si aspettano un Myles Turner formato NBA, ma il lunghissimo freshman ha steccato nella maggior parte delle partite importanti. Occhio a Jonathan Holmes, guerriero con un gran tiro da fuori, costretto a giocare fuori ruolo per gran parte dell’annata.
-Maryland ha debuttato alla grande nella Big ten, guidata dal penetratore Melo Trimble, quinto in Division One per tiri liberi mandati a segno. I Terrapins possono contare anche sull’esplosività e la forza fisica di Dezmine Wells e sulla versatilità e il talento di Jake Layman
Pronostico: ovvio, Kentucky, punto e stop. Sono troppi e troppo grossi, con una panchina che vale molto di più della maggior parte degli starting-five in Division One. Nella SEC hanno rischiato di perdere più volte, ma quando alzano il volume dell’intensità difensiva c’è ben poco da fare…..
East
-regional che appare equilibrato, con diversi team in grado di far saltare il banco. Villanova e Virginia sono forti ma non imbattibili…
‘Nova ha una marea di opzioni offensive, con un Josh Hart da 9 su 14 da due e 12 su 15 da tre nel tonreo della Big East. L’esterno sophomore probabilmente è il giocatore con più chances NBA dell’intero roster di coach Wright. Non sarà per niente facile batterli, in un eventuale scontro con Virginia nelle Elite Eight hanno i tiratori necessari per contrastare la ‘pack-line defense’ di coach Bennett
-Virginia ha l’incognita Justin Anderson, swingman junior che oltre ad essere un incredibile atleta ha anche viaggiato oltre il 50% da tre per buona parte della stagione. Con lui al 100%, e con un Anthony Gill in continua crescita, non è da escludere nessun traguardo (attenti a Belmont però eh, una delle tante aspiranti al titolo di ‘cinderella’...)
-a proposito di upset, anche Louisville rischia di uscire subito contro UC Irivine, che solo di recente ha visto tornare in campo l’interminabile Mamadou Ndiaye. I Cardinals hanno assoluto bisogno di almeno un altro giocatore in grado di supportare in attacco Harrell, Rozier e (in misura minore) Blackshear. I vari Snider, Aaron e Gill non sono ancora riusciti a ritagliarsi uno spazio importante nell’attacco di coach Pitino
-Wyoming-UNI non sembra la classica partita tra un seed N.5 e un N.12, i Cowboys sono dentro grazie alla vittoria nel torneo della Mountain West, e hanno in Larry Nance jr l’uomo giusto per cercare di limitare Seth Tuttle….
-Interessante scontro tra NC State e LSU, due team zeppi di talento ma mai in grado di trovare la giusta continuità di rendimento. I Wolfpack hanno molta più potenza di fuoco tra gli esterni, i Tigers hanno un trio di sophomore con legittime aspirazioni NBA
-Michigan State è andata ad un tuffo di Josh Gasser dal vincere il torneo della Big Ten. Gli Spartans a Marzo sono storicamente tra le squadre più difficili da affrontare, questa versione sembra un pizzico meno talentuosa delle precedenti, ma non è mai una buona idea scommettere contro coach IZZO….
-Si parla poco, pochissimo di Oklahoma, eppure i Sooners hanno uno starting five competitivo in ogni ruolo, e la guida esperta di coach Kruger. Forse dipendono un po’ troppo dalle lune di Buddy Hield, ma anche loro in gara secca se la possono giocare con chiunque
Pronostico: E se fosse proprio una tra Michigan State ed Oklahoma a staccare il pass per Indianapolis?
South
-Il regional degli attacchi, Duke, Gonzaga, Iowa State, Davidson e SF Austin sono tutti team in grado di scollinare facilmente sopra gli 80/90 punti.
-i Blue Devils probabilmente incroceranno San Diego State al terzo turno, e sarà un test significativo per la banda di coach K. Gli Aztecs hanno la fisicità e l’atletismo per metterli in seria difficoltà….
-Utah probabilmente avrebbe meritato il seed n.4 più di Georgetown, e inoltre gli Utes dovranno vedersela con il temibile attacco dei Lumberjacks, team capace di eliminare una VCU a pieno regime lo scorso anno. Delon Wright ha giocato una stagione da All-American ed ha i mezzi per dominare in ogni fase del gioco, a proteggere l’area c’è il prospetto NBA austriaco Jakob Poeltl, ed il roster è più lungo di quanto possa sembrare. Non sarebbe male vederli all’opera contro Okafor e company nelle Sweet Sixteen….
-Geogretown è abituata ad essere vittima della ‘cinderella’ di turno, ed Eastern Washington ha due pezzi da novanta come Tyler Harvey e Venky Jois, e per la stagione tira con quasi il 40% dalla lunga su una marea di tentativi.
-Anche Gonzaga spesso ha deluso nella Big Dance, ma il team di quest’anno non sembra avere grandi punti deboli, ed ha il lusso di poter far uscire dalla panchina un certo Domantas Sabonis, 9.5 punti e 6.9 rimbalzi con il 67% dal campo e 24.7 di PER in poco più di 20 minuti d’impiego medio. Lui e Byron Wesley hanno aggiunto una dimensione fisica che mancava, occhio……
-Iowa State arriva al torneo in grande forma e dovrebbe fare un sol boccone di UAB. Niang e Morris hanno visioni celestiali, e di recente sono saliti di colpi anche come realizzatori. Sotto c’è Jameel McKay, un concentrato di energia e atletismo, il rim protector che mancava alle precedenti versioni dei Cyclones.
Pronostico: Gonzaga, Gonzaga, Gonzaga….