NCAA UNDERGROUND weekly: Monte Morris &....
I due quintetti della settimana (Unranked e Ranked) e il Voi non sapete quanto è forte...o forse sì
VOI NON SAPETE (O FORSE SI….) QUANTO E’ FORTE…
G – Monte Morris (Iowa State)
Già passato per queste colonne, è il momento di approfondire. Il sistema di Coach Hoiberg ti aiuta quando c’è da tirar su i numeri, ma qui c’è dell’altro. C’è leadership, tanto feeling per gioco, canestro e compagni. In settimana si risale da -21 contro i Sooners e, come spesso accade, è lui che suona la carica mettendoci un raggio di tiro pressoché illimitato, delle mani alquanto velenose in difesa e delle gambe che rullano in campo aperto. Il rapporto stagionale tra assist e palle perse, giocando a quel ritmo, rimane roba da Sport Science; nonché il motivo per cui giocando uptempo, e con una rotazione ad 8, anche 9, rimane il singolo che il Coach separa meno volentieri dal parquet (33 minuti medi di impiego).
SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (UNRANKED TEAM)
G – Travis Trice (Michigan State)
Partiti non benissimo e con molte difficoltà a lezione di chimica, stanno arrivando i soliti fastidiosi, insopportabili Spartans di marzo… TT piazza il suo career high contro Purdue in una W chiave per le loro prossime settimane. Non sta tirando bene nell’anno in cui ha più libertà nel concludere, e qualcosa nel suo gioco (soprattutto nell’aspetto atletico) non convince se traslata a livello pro; rimane prezioso asset per il basket universitario soprattutto nel coinvolgere i compagni.
G – Kyle Collinsworth (BYU)
Aiutateci ad uscirne, siamo totalmente intossicati dal suo talento… quando però ti permetti anche di interrompere la striscia di 41 vittorie casalinghe consecutive degli Zags sei tu che non ci stai dando una mano ad ignorarti. Pennella pallacanestro avvolgendo i compagni in una sincronia tecnica di raro equilibrio; finisce con 20 e 8 rimbalzi, finalmente si ferma con le triple doppie ma una W a Spokane la consideriamo anche qualcosina di più…
F – Jacob Parker (Stephen F.Austin)
Ormai powerhouse della Southland, il biondo con fermacapelli conferma il dominio dei suoi in conference siglandone 30 in casa di Houston-Baptist portandoli a15-1 in stagione. Il soggetto: preferisce la caccia e la pesca ai social network, ha gioco fronte a canestro anche partendo oltre l’arco dei tre punti ed è pronto per una chance tra i pro in qualche lega europea. Manca qualche centimetro per alzarne ulteriormente il contesto competitivo…
F – Thomas Gipson II (Kansas State)
Affascinanti, altalenanti ed imprevedibili Wildcats. Ne perdono 7 delle ultime 10 e poi si permettono il lusso di battere tre rappresentanti della nobiltà in BIG12: Oklahoma, Kansas ed Iowa State. Nella sculacciata ai Cyclones, le olive le immerge Iwundu, ma è lui e la sua massa corporea a logorare gli avversari e sostenere i suoi per tutti i 40 minuti. Guardatelo giocare, le cifre spesso non gli rendono merito…
C – Kendall Gray (Delaware State)
Sia fatta la storia… un 30-30 in NCAA non si annusava dagli anni ’70, e questo stoppatore del Delaware si permette il lusso di siglarne uno, complice un tempo da 70 punti dei suoi a Coppin State, uscendo per una sera dalla nebbia che avvolge la MEAC. Mai stato un realizzatore, sempre temuto per tempismo e verticalità, in stagione ne aveva già presi oltre 20 di rimbalzi per ben due volte. Ma il 33+30 con cui ha chiuso la gara questa notte merita menzione speciale.
SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (RANKED TEAM)
G – T.J. McConnell (Arizona)
E’ chiaro. I Wildcats agganciano altro titolo regular-season in Pac-12 e molti dei suoi compagni sono in viaggio verso il primo giro del draft. Lui no. Non è particolarmente atletico, né adora apparire nelle highlights. Se lo togliete dal parquet, lui e il suo “Nash-esque” midrange palleggiando attorno al blocco molte di quelle W in stagione non arrivano…statene pur certi. Decisivo.
G – Demetrius Jackson (Notre Dame)
Altro direttore d’orchestra, diverso genere… questo è più che altro un fullback dell’NFL con un gran bel talento per la palla senza spigoli. A Louisville esce dall’ombra che Grant e Connaughton gli piazzano costantemente addosso e guida i suoi alla W mostrando tutto il suo talento fisico, tecnico e realizzativo. Secondo anno di assoluta consacrazione….
G – Dylan Ennis (Villanova)
Non il più in vista dei suoi, perennemente oscurato anche lui, ma più o meno dalla nascita, causa il talentuoso fratello Tyler (ex Syracuse oggi coi Bucks), sblocca una difficile trasferta a Xavier con 3 triple nel primo tempo che spaccano la contesa… magari non da corsa per le prime 4, e i meno talentuosi tra le ultime edizioni, ma i Wildcats sono profondi, fisici e sempre poco graditi dagli avversari.
F – Perry Ellis (Kansas)
I Jayhawks alla voce talento temono poche rivali, hanno tiro perimetrale, buone mani per trattarla, verticalità e soluzioni in mid-range tra gli esterni. Ecco, poi quando ne servono due sicuri si cerca spesso questo ossuto lungo, a nostro avviso dato un po’ troppo per scontato quando si passano in rassegna quelli di Lawrence. Era un McD all-american e ce lo ricorda ad ogni palla a due. 28 e 13 contro Texas per ricaricare la sveglia…
C – Rico Gathers (Baylor)
Difficile spiegarlo. Abbiamo perso il conto delle sue doppie doppie. Violenta tabelloni ed avversari su base continuativa e soprattutto ci diverte come poche cose al mondo guardare l’espressione di chi (spesso sconfitto nel corpo e nell’animo) è costretto a sfidarlo nel duello fisico e ne farebbe volentieri a meno. In settimana mai sotto i 10 rimbalzi e se i Bears sono da corsa lo si deve molto ai suoi 130 ed oltre chili di marmo…
Di Marco Ridolfi