NCAA UNDERGROUND weekly: Derrick Marks &....
I due quintetti della settimana (Unranked e Ranked) e il Voi non sapete quanto è forte...o forse sì
VOI NON SAPETE (O FORSE SI….) QUANTO E’ FORTE…
G – Derrick Marks (Boise State)
Star di una lega europea in the making. Siamo chiari: dal palleggio non va mai via di rapidità pura, né è corretto aspettarlo per giocate di atletismo sopra al ferro. Per tutto il resto ci siamo. Fisicamente e mentalmente è già un professionista, e di alto livello. Per meccanica e percentuali ha un arresto e tiro di altissimo livello, soprattutto andando a sinistra. In difesa marca dal play fino all’ala piccola senza difficoltà, ed è oggi tecnicamente il miglior giocatore di post basso tra le guardie dell’NCAA, cosa che non gli impedisce di tirare il 54% da tre. Risolto l’equivoco del ruolo (secondo noi meglio off the ball che da playmaker come ultimamente “forzato” in maglia Broncos), state pronti a 25 punti in ogni maledetta domenica europea.
SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (UNRANKED TEAM)
G – Cameron Payne (Murray State)
Questo invece dal palleggio va via spesso e volentieri... mancino dolcissimo che guida (imbattuti in conference e siamo oggi a 16 W consecutive) la miglior squadra del Kentucky di cui non avete mai sentito parlare. Quest’estate era il Freshman-meraviglia in attesa di conferme, e le conferme sono puntualmente arrivate. Il tiro gli parte ancora troppo basso, ma la qualità dei polpastrelli, le decisioni in campo aperto e gli istinti del leader di centrocampo sono già lì da gustare.
G – D’Angelo Russell (Ohio State)
Non piace ripetersi ma è impossibile fare a meno di lui qui. Sta prendendo in mano la situazione, ma non a Columbus, nell’intera BigTen. I numeri che accatasta stanno perdendo di senso, allora meglio concentrarsi sul dominio tecnico che elargisce senza freni… in 7 giorni sistema Indiana e Maryland, leggi Yogi e Melo, riaffermando leadership individuale nel ruolo e portando di peso i Buckeyes dietro solo agli ineffabili Badgers.
G – J.J. Frazier (Georgia State)
Cult assoluto. Sarà 1e75 e, forse, 68 chili… mancino velenosissimo in difesa, avendo mani e piedi in costante ed elettrico movimento. In attacco è: o campo aperto o si tira da dietro l’arco. In settimana duplice W con nota altissima a Starkville in casa dei Bulldogs. 37 punti, con 7/7 da tre punti ovviamente…
F – Jordan Parks (NC-Central)
Se leggete 8-0 come record degli Eagles, che il vostro pensiero corra verso questo operaio newyorkese che è sostanzialmente il miglior marcatore dell’NCAA tra quelli che non la toccano praticamente mai. Non solo non ha una singola chiamata che prevede la sua ricezione, ma le sue guardie orami si aspettano che rovisti continuamente nella spazzatura e recuperi una decina di punti correggendo i loro errori al tiro. Di dietro invece marca chiunque usando il corpo come se non fosse suo, e tenendo comodamente 2-3 palleggi sul cambio da pick and roll. Prezioso è un understatement.
C – A.J. Hammons (Purdue)
Come passare da una sicura prima scelta all’oblìo in poche settimane. E’ incostante, indolente e a tratti fastidioso per la capacità che ha di disperdere il suo potenziale tecnico, prima ancora che fisico. Quando decide che vale la pena però, a Purdue (e non solo) se ne accorgono. Le 8 stoppate contro Indiana cambiano la geografia dell’incontro, nonché dell’incredibile BigTen di quest’anno. Dai mock-draft è uscito ma dalle note degli scout NBA no. Con quelle mani e quel corpo si fa in fretta a ritornare di moda tra i pro.
SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (RANKED TEAM)
G – Chris Jones (Louisville)
E’ evidente: non ha il talento puro né la geometria del gioco di altri ammalianti playmaker NCAA. Impossibile negare però che per impatto emotivo su partita e compagni, ed atteggiamento in generale non sia tra i primissimi della pista. Un gamer. Le W esterne a Pisttburgh e Boston in settimana hanno la sua pesantissima firma, e stavolta anche tirando globalmente il 70% dal campo…
G – Jerian Grant (Notre Dame)
In 3 giorni batte NC State (a casa loro) e Duke senza uscire neanche 30 secondi dal campo. Gioca 85 minuti su 85, prendendosi di forza ogni possesso che conta. Negli ultimi 70 secondi contro Duke la vince segnando un tiro senza praticamente avere il controllo della palla, poi stoppa e serve l’assist decisivo. Rischia di portare i suoi tra le prime 5 della nazione con un solo lungo oltre i 2 metri in rotazione… inspiring.
G – Kevin Pangos (Gonzaga)
Spesso sopravvalutato, oggi da celebrare in quanto ufficialmente il miglior tiratore da tre della storia dei Bulldogs. I suoi proseguono la marcia (10-0) in conference, e rimangono stabili al #3 del ranking nazionale. Kevin e le sue percentuali attendono Saint Mary’s e la Big Dance per qualche stimolo in più…
F – Georges Niang (Iowa State)
Gioca una pallacanestro indescrivibile quanto efficace. Alla fine contro Texas la vince lui per come legge la zona avversaria, per come trova i compagni sulla linea di fondo e, perché no, come la apre oltre l’arco. Difende forte, alterna tecnica a fisicità, è “caldo” ma non perde mai il controllo…a livello NCAA uno dei primi 10.
F/C – Cliff Alexander (Kansas)
Un po’ presto per derubricarlo da lottery pick a prossimo Popeye Jones. Ok, non avrà i piedi di Okafor né sarà mai sexy come Myles Turner. Intanto in settimana, proprio a casa Tuner, 15 e 9 con un paio di giocate di prepotenza che hanno ricordato quello della lottery… keep calm.
DI MARCO RIDOLFI