Ncaa preview: Kentucky-Louisville
In quello che potrebbe essere il main event di tutta la regular season, si affrontano due delle migliori squadre d'America, entrambe ancora imbattute. Pitino vs Calipari, chi vincerà?
La partita di stasera allo Yum! Center è il principale ostacolo che Kentucky dovrà affrontare fino al termine della regular season. Da quando i vari Cauley-Stein, Poythress e gli Harrisons hanno deciso di tornare a Lexington e rimandare l'appuntamento con il basket pro, l'obiettivo della #BBN è diventato la 'perfect season', 40 vittorie e 0 sconfitte.
E' proprio il caso di dire che i Wildcats fino ad ora hanno seppellito ogni avversario, con una difesa che concede appena 72.4 punti ogni 100 possessi, il 31% da due ed il 27% da tre. Il tutto contro un calendario tra i 10 più difficili in Division One, dominando contro le talentuose ma inesperte Kansas e UCLA (+71 lo scarto totale), e vincendo senza essere praticamente mai in difficoltà contro Texas e North Carolina. In attacco la musica è diversa, il tiro da fuori va e viene, ma sotto i tabelloni WCS e compagni prendono qualcosa come il 45.5% dei potenziali rimbalzi offensivi, e tutto diventa più facile....
Con il platoon system, leggeremente modificato dopo il grave infortunio a Poythress, Calipari ha praticamente sempre in campo 5 prospetti NBA che giocano con il massimo dell'intensità.
Le medie dei Wildcats sui 40 minuti:
Da B/r
Quella contro i Cardinals sarà il primo 'true road game' per i quattro freshman, che fino ad ora hanno reso forse oltre le aspettative. Oggi Tyler Ulis avrà il compito più difficile, contro la pressione a tutto campo del temibile backcourt di coach Pitino. Sia lui che Andrew Harrison dovranno cercare di limitare al minimo le palle perse, per non concedere canestri facili ai Cardinals, e forzarli a giocare contro la difesa schierata.
I campioni NCAA 2013 non avranno più Russ Smith, ma hanno la solita, asfissiante difesa (seconda solo ai Wildcats in Division One con 75.7 punti subiti ogni 100 possessi, concedendo il 37% da due ed il 27% da tre, oltre ad un 59% ai liberi che però rientra più sotto la categoria casualità...) che, specialmente nelle partite in casa, può essere devastante.
Il backcourt composto da Chris Jones e Terry Rozier paga qualcosa in termini di centimetri, ma entrambi hanno una struttura muscolare più che adeguata, ed un vantaggio evidente in termini di rapidità e soluzioni offensive. Jones sta tirando molto male dal campo (32% da due, 30% da tre) ma è un guerriero e può esaltarsi contro avversari importanti, Rozier ha dalla sua un periodo di forma notevole, con oltre 23 di media nelle ultime 4. Dietro di loro però non ci sono grandi alternative -ci si aspettava qualcosa di più da Quentin Snider-, il jolly potrebbe essere Shaqquan Aaron, esterno freshman versatile e con buona taglia fisica, che solo di recente è stato dichiarato eleggibile dalla NCAA.
Sotto canestro, oltre a Montrezl Harrell, Pitino ha a disposizione diversi big man messi bene sia dal punto di vista fisico che atletico (Chinanu Onuaku e Mangok Mathiang, ma anche l'egiziano Anas Mahmoud, positivo nelle ultime due) , ma tutti ancora molto inesperti. Il coach per alzare i ritmi potrebbe giocarsi anche la carta della small-ball con Wayne Blackshear (reduce dal career-high con 31 punti contro CS State Northridge) in appoggio ad Harrell. Lo swingman da Chicago solo da senior sembra aver trovato quella continuità che gli è mancata nelle tre precedenti stagioni.
Per vincere contro questi Wildcats sarà importantissimo segnare in transizione, ed avere una percentuale almeno discreta dalla lunga distanza. Gli uomini di Rick Pitino, con l'apporto del pubblico dello Yum! Center, sono una delle pochissime squadre che può riuscirci...
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