Dall'altra parte dell'Atlantico: le ali grandi
Uno sguardo alle ali grandi uscite dal college
Nel penultimo appuntamento della nostra rubrica alla scoperta dei giocatori appartenenti al mondo del college basketball più intriganti per l’Europa, parleremo delle ali grandi.
Mike Moser, ’90, 203 cm, 96 kg. Oregon Ducks. Stats: 13.2 pts, 7.7 rebs, 1.6 asts, 1.1 stls, 0.7 blks, 1.8 TOs, 51.4% 2FG, 37.8% 3FG, 76.7% FT. Giocatore completo. Versatile, atletico, utile in attacco ed in difesa. Offensivamente sa fronteggiare il canestro, attaccando dal palleggio i pari ruolo grazie ad una velocità sopra la media per la posizione e arrivando facilmente a canestro, ma può anche prendersi il tiro dalla media distanza, sia in situazioni statiche sia da pick’n’pop. Ma il suo gioco non si sviluppa solamente all’interno dell’area, Moser può infatti anche tirare da tre punti, pur non essendo il suo tiro da fuori ancora molto continuo. Ha degli ottimi margini di miglioramento. Buon rimbalzista, sia per via di un’apertura di braccia fuori dal comune (circa 210 cm) sia grazie al suo atletismo. Ottimo difensore sulla palla, ha il fisico per marcare le ali grandi ma anche braccia e gambe in grado di giocatori più piccoli di lui.
Juvonte Reddic, ’92, 206 cm, 112 kg. VCU Rams. Stats: 11.8 pts, 8.4 rebs, 0.7 asts, 1.3 stls, 1.2 blks, 1.7 TOs, 51.4% 2FG, 54.8% FT. Reddic è un ala grande forte fisicamente, dotata di un gioco prettamente interno, in grado di giocare probabilmente anche dei minuti da centro in Europa. Sa farsi valere sotto i tabelloni, spesso letteralmente sovrastando fisicamente i pari ruolo. Una buona parte della sua produzione offensiva infatti deriva dai rimbalzi offensivi (quasi 4 ad allacciata di scarpe). Sa muoversi lontano dalla palla, e questo spesso provoca delle buone ricezioni nei pressi del ferro. Come già detto, a rimbalzo offensivo è senza dubbio un fattore, mentre troppo spesso non si può dire lo stesso a rimbalzo difensivo (infatti è nella top-20 tra i rimbalzisti offensivi dell’intera NCAA mentre neanche nella top-50 per i rimbalzi totali). Può e deve migliorare. Anche in difesa ha le potenzialità fisiche per essere incisivo, sia in 1vs1 sia proteggendo il ferro, ma troppo spesso appare svogliato.
Okaro White, ’92, 205 cm, 93 kg. Florida State Seminoles. Stats: 13.6 pts, 6.8 rebs, 0.9 asts, 0.8 stls, 1.1 blks, 1.9 TOs, 54.8% 2FG, 37.5% 3 FG, 79.8% FT. Grande atleta, veloce ed esplosivo. In attacco non è certamente il giocatore a cui affidare le chiavi della squadra, infatti il suo arsenale offensivo al momento, pur essendo in espansione, è ancora limitato, ma può giocare sia sul perimetro sia nelle vicinanze del ferro. Sa attaccare spalle a canestro, arrivando facilmente al ferro, ma anche il tiro da fuori è senza dubbio in miglioramento, pur non essendo la sua soluzione preferita offensivamente. E’ un tiratore di striscia. White è però sicuramente un fattore nella metà campo difensiva. Può difendere su tre ruoli, perché ha una grande apertura alare e dei piedi veloci sugli spostamenti laterali. E’ inoltre un difensore non indifferente anche lontano dalla palla, specie sulle linee di passaggio, ma anche sugli aiuti.
Javon McCrea, ’92, 200 cm, 113 kg. Buffalo Bulls. Stats: 18.5 pts, 9.7 rebs, 2.3 asts, 1.5 stls, 2.3 bkls, 2.5 TOs, 56.1% 2FG, 66.8% FT. Giocatore che si presenta come un’impressionante macchina da statistiche. Il suo gioco si sviluppa principalmente all’interno dell’area. Ha un ottimo gioco in post basso, anche per via di due ottimi piedi. Nei pressi del ferro inoltre si dimostra totalmente ambidestro. Sa però anche fronteggiare il canestro, ed infatti probabilmente il tiro dalla media sarà la chiave per non renderlo un giocatore prevedibile senza una grande varietà di soluzioni. E’ inoltre un ottimo passatore per la posizione, in grado di leggere molto bene i raddoppi della difesa. Malgrado la statura non elevatissima, riesce ad essere un fattore a rimbalzo sia in attacco che in difesa. Nella metà campo difensiva fatica quando è costretto a difendere sul perimetro, mentre ha un ottimo tempismo in aiuto.
Josh Huestis, ’91, 200 cm, 97 kg. Stanford Cardinal. Stats: 11.2 pts, 8.2 rebs, 1.2 asts, 0.6 stls, 1.9 blks, 1.2 TOs, 48.3% 2FG, 33.8% 3FG, 62.7% FT. Collante che farebbe comodo a qualsiasi squadra. Giocatore che riesce ad avere un grande impatto sulla partita anche senza incidere in modo particolare in attacco. E’ infatti in difesa che Huestis dà il meglio di sé. Grazie ad un grande atletismo e ad un’apertura di braccia mostruosa (216 cm) riesce ad essere un grandissimo difensore sia sulla palla, contenendo gli 1vs1 avversari, sia lontano dalla palla, ma anche in aiuto, come dimostrano le quasi due stoppate di media a partita. In ottica europea può difendere su tre/quattro ruoli. Riesce inoltre a farsi sentire a rimbalzo. Nella metà campo offensiva invece il suo bagaglio è molto limitato, sia con la palla in mano, per via di un ball-handling tutt’altro che esaltante, sia lontano dalla palla, con il tiro che ancora non è particolarmente efficace. Riuscisse anche solo a lavorare sul tiro da fuori in situazioni di catch-and-shoot, sarebbe il giocatore che ogni coach vorrebbe (e forse già lo è).
Articolo di D. Leccese