March Madness 2014: Kentucky-Michigan preview
Wildcats e Wolverines si affrontano per un posto alle Final Four
Questa sera Kentucky e Michigan chiuderanno il programma della seconda settimana del torneo NCAA, e la vincitrice si aggiudicherà un posto alle Final Four.
Da una parte i talentuosi Wildcats, capaci di battere una dopo l'altra Kansas State, Wichita State e Louisville. Dall'altra i Wolverines, arrivati fin qui grazie alle vittorie su Wofford, Texas e Tennessee.
Tra tutte e due le squadre c'è un solo senior che gioca minuti 'veri', da protagonista, ed è Jordan Morgan, unico big man classico dello starting-five di coach Beilein. Nelle tre partite giocate Morgan ha 13.3 punti e 9 rimbalzi con 15 su 22 da due e 10 su 12 ai liberi, un bel salto in avanti rispetto ai 6.2 punti e 5 rimbalzi che costituiscono le sue medie per la stagione.
Dopo aver affrontato Stokes e Maymon di Tennessee ora dovrà vedersela con Julius Randle e company (incerta la presenza di Cauley-Stein), non proprio gli ultimi arrivati.... Coach Beilein normalmente preferisce usare Glenn Robinson III da secondo lungo, e durante il torneo ha alternato Morgan e Jon Horford nel ruolo di centro. Un simile assetto potrebbe pagare dazio contro i Wildcats, la seconda squadra in Division One per percentuale di rimbalzi presi con il 56.8% . Michigan ha il 50.4%, valore discreto in generale considerando l'assetto small, ma difficilmente eguagliabile contro questo tipo di avversario.
La forza dei Wolverines (una delle sole 5 squadre che superano il 40% da tre in stagione) è l'attacco, con i quattro tiratori designati oltre il 40% da tre più Albrecht e Robinson III perfettamente in grado di metterla dalla lunga distanza. Le squadre di Beilein sono una gioia per gli occhi, la circolazione di palla fluida e precisa, con Stauskas (10 su 23 da tre nel Torneo) , LeVert (il miglior difensore del reparto, talento NBA) e Walton (6 su 8 da tre nel Torneo...) a dividersi i compiti in regia.
Dopo una stagione 'normale' anche Glenn Robinson III ha iniziato a darci dentro sul serio, e nelle tre gare fin qui giocate ha 13.6 punti e 5.6 rimbalzi. Contro Tennessee ha firmato delle giocate importantissime nel finale, riuscirà a ripetersi stasera?
Di Kentucky ormai si conoscono ampiamente pregi e difetti, il percorso che li ha portati alle Elite Eight è stato a dir poco strepitoso. Non è da tutti battere due potenze come Wichita State e Louisville in partite senza un domani, non basta solo il talento, ci vogliono grinta e intensità. In attacco dipendono dalle iniziative dei singoli, non hanno la sicurezza di un sistema nel quale rifugiarsi in caso di bisogno. Nonostante l'evidente vantaggio di talento su chiunque, i Wildcats sono 'condannati' a vincere giocando un basket ruvido, duro, il perfetto contrario dei Wolverines.
Nella March Madness accade spesso, due stili diversi che si affrontano per dimostrare la propria superiorità.
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