NBA weekly: candidati per il most improved player of the year
Chi sarà il successore di Paul George?
Tra i tanti trofei individuali assegnati dalla NBA a fine stagione, il 'Most improved player of the year' è uno dei più particolari, di certo quello con più possibili candidati. Lo scorso anno il trofeo è stato assegnato a Paul George con oltre il doppio dei voti su Greivis Vasquez; la crescita imperiosa della superstar dei Pacers, alla prima stagione da leader della squadra, è stata tale da eliminare giustamente ogni discussione.Dietro George nella votazione sono arrivati Vasquez e Larry Sanders, ma c'erano diversi giocatori ancora da considerare, ad esempio Jrue Holiday e Chandler Parsons, poi i centri europei Nikola Vucevic e Omer Asik, Tobias Harris, lo stesso James Harden, Stephen Curry, e la lista potrebbe continuare ancora... Tutto dipende da cosa si intende per most improved, una star che diventa superstar? un giovane che esplode alla prima occasione? un giocatore che riscatta una deludente stagione? uno che arriva dalla D-league e si conquista un posto da starter? un veterano che torna sui suoi standards? Ognuno ha la sua legittima interpretazione....
Durante la stagione cercheremo di identificare i principali candidati, ogni volta in un ruolo diverso. Si parte dalle pointguard:
- il primo che viene in mente è Eric Bledsoe, che nelle 9 partite giocate con i Phoenix Suns ha avuto medie di 20.4 punti - 50% dal campo, 29% da tre, 83% ai liberi- , 4.6 rimbalzi, 6.8 assist e 1.8 recuperi (3.9 perse). Lo scorso anno? 8.3 punti e 3.1 assist, nessun playmaker ha fatto registrare miglioramenti simili nelle due categorie. Da sempre talento indiscusso - tanto da esser chiamato 'Mini LeBron'-, dopo il 'master' di due anni da cambio di Chris Paul, in Arizona ha trovato la situazione ideale per mostrare di che pasta è fatto. Secondo Player Tracking l'ex spalla di John Wall a Kentucky è il terzo giocatore NBA per media di punti segnati in penetrazione ogni partita con 7.1 (meglio di lui solo Monta Ellis ed Evan Turner, altri e due che potrebbero rientrare nel discorso M.I.P), un dato che per quanto notevole non sorprende come quella descritto dalla tabella qui sotto:
Tra i giocatori con un minimo di trenta minuti a partita è nella top ten NBA in quasi tutte le categorie riguardanti il pull-up shot ( tiro dal palleggio da non meno di tre metri, nella tabella vengono indicati solo atleti con almeno due conclusioni tentate a partita). Tra i suoi pariruolo solo Tony Parker tira leggermente meglio ma su un numero minore di tiri a gara. Sempre considerando i tiri dal palleggio, nessuno dei 9 giocatori NBA con un maggior numero del suo di triple tentate a partita - gente come Stephen Curry, Damian Lillard, James Harden, Chris Paul...-eguaglia il suo 47% su 2.1 tiri. Nella NBA dei 1000 pick'n'roll a partita è fondamentale per un playmaker avere quest'arma -cosa potrebbe diventare uno come Ricky Rubio se le difese fossero costrette a seguirlo anche dietro l'arco?- , ed i primi risultati dimostrano che Bledsoe ha lavorato duramente per aggiungerla al suo arsenale. Se poi ci aggiungiamo anche gli highlight e i tiri decisivi, è probabile che i Suns avranno tanta concorrenza quando ci sarà da affrontare il discorso del rinnovo.
Altri candidati: Isaiah Thomas - 17.9 punti e 4.6 assist in 28 minuti, 46% dal campo, 42% da tre, 85% su 5.9 liberi tentati a partita-, una delle poche note liete dell'inizio stagione dei Sacramento Kings, e Tony Wroten - 12.6 punti, 3.2 rimbalzi, 3.4 assist e un recupero, 41% dal campo, 20% da tre, 56% dalla lunetta-, playmaker con taglia fisica, atletismo e grande uno contro uno, talento ancora selvaggio, 19.5 punti, 5.5 assist e 2 rubate nelle quattro partite giocate nello starting five al posto di MCW. Una delle scommesse finora vinte da Hinkie.
Menzione finale per Reggie Jackson, 10.8 punti, 3.8 assist e +8.1 di plus/minus medio, che diventa +12.3 nelle partite casalinghe. Decisivi i suoi 24 punti con 10 su 14 al tiro nella recente vittoria contro gli Spurs. Assieme a Jeremy Lamb sta facendo del suo meglio per non far rimpiangere Kevin Martin.