Preview sui 4 italiani nella NBA
Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Danilo Gallinari e Gigi Datome pronti a tenere alto il nome dell'Italia in NBA
A meno di una settimana dall’inizio della stagione Nba proviamo a fare un focus sui nostri quattro portacolori impegnati oltreoceano.
Andrea “il Mago” Bargnani (New York Knicks) Years Pro : 7
Questa sarà davvero la stagione più importante per lui,dopo le annate con luci e (molte) ombre passate in Canada e l’europeo saltato con la nazionale per gli ennesimi guai fisici, sarà chiamato al riscatto.Il che vorrà dire fornire un concreto apporto in una franchigia annoverata,giustamente, tra le pretender.
La cosa fondamentale per lui sarà innanzitutto stare lontano da guai fisici,sembrerà banale ma per ritrovare un Bargnani anche solo vicino alle annate 2009/10 e 2010/11,quella del Season Career High: 21.4 punti a partita, la continuità e la tenuta fisica saranno due aspetti fondamentali.
La sua trade ha fatto molto discutere ed il suo distacco dai tifosi dei Raptors non è stato certo privo di acredine.Al contrario il suo approccio nella nuova realtà newyorkese sembra essersi avviato nel migliore dei modi con coach Woodson che ne ha parlato bene con i media, sottolineando come il suo potenziale offensivo possa essere di grande aiuto a Melo & co.
Ed è proprio il leader della franchigia,nonché capocannoniere della scorsa stagione,Carmelo Anthony che potrebbe trarre ottimi benefici dall’avere in campo un lungo atipico e dalla mano educata come Bargnani.Già in pre-season i due hanno dimostrato un buon feeling scambiandosi spesso il cinque in campo,e più in generale,il suo approccio nel nuovo spogliatoio sembra essersi avviato nel migliore dei modi.
Di certo non ci si aspetta che ritorni a certe medie realizzative,d’altronde sarebbe impossibile considerando che ci sono in squadra bocche da fuoco come lo stesso Melo e JR Smith,ma proprio questo aspetto,e cioè il non dover essere il solo punto di riferimento in attacco ,unito alla grande voglia di riscatto , puo togliergli quella pressione che innegabilmente lo ha penalizzato in passato dandogli,al contrario,la fiducia necessaria per diventare un fattore per la squadra.
Danilo “il Gallo” Gallinari (Denver Nuggets) Years pro : 5
Prima dell’infortunio della passata stagione il Gallo stava giocando ad altissimi livelli,e niente lascia pensare che non possa ritornare al meglio una volta guarito completamente.
Il suo status di giocatore tra i più completi dell’intera Nba e di quasi uomo franchigia non si discutono, è quest’ultimo è semmai rafforzato visti i tanti cambiamenti dei Nuggets, compreso il nuovo allenatore Shaw che saprà sicuramente apprezzare le doti difensive e la leadership di Danilo.
Marco “il Beli” Belinelli (San Antonio Spurs) Years pro : 6
Dopo aver vissuto la sua annata migliore al servizio di coach Thibodeau, Belinelli sbarca alla corte di un altro guru delle panchine,coach Greg Popovich.
Se in quel di Chicago,il Beli ha dovuto faticare molto per riuscire a diventare un fattore importante nelle rotazioni dei Bulls,la sensazione è che ora,proprio grazie all’ottima stagione precedente,coach Pop sappia già di avere a disposizione un giocatore di squadra,di sistema,su cui poter contare nei minuti in cui sarà chiamato a giocare.
Non è da tutti riuscire a conquistare fiducia da allenatori del genere e giocare minuti importanti in una squadra vice campione del mondo.già in pre-season sta dimostrando di poter essere efficace anche con un minutaggio relativamente ridotto.
Gigi “Gigishooter” Datome (Detroit Pistons) Rookie
Il sogno di un ragazzo italiano che sbarca in America e realizza il suo sogno: giocare in Nba.
Basterebbe questo per descrivere la voglia di far bene dell’ex capitano di Roma.
Difficile prevedere quale sarà il suo impatto,e in questo senso l’infortunio che lo sta tenendo fuori nella pre-season non aiuta ne il nostro giudizio ne,soprattutto,il suo inserimento in squadra.
In ogni caso le sensazioni sono positive,si sa,la stagione da rookie non è mai facile,ma la fiducia dello staff tecnico e della dirigenza nei suoi confronti sono un dato di fatto.
La speranza è che possa affermarsi non solo come tiratore ma, aquistando fiducia minuto dopo minuto, anche come buon rimbalzista sfruttando le sue doti atletiche.
Il fatto che la sua squadra sia in crescita e quindi più forte degli anni precedenti sarà un vantaggio e potrà trarre beneficio dal fatto che tutti vorrano fare le cose per bene.
Non ci resta,quindi,da appassionati italiani, che fare il tifo e seguire una stagione che si annuncia scoppiettante,con un po’ di fortuna potremmo addirittura avere per la prima volta quattro italiani ai playoff sperando che nel giro di qualche anno qualche altro connazionale possa formare,idealmente per la prima volta un “quintetto” Nba tutto italiano.
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