La sfida di Doc Rivers
I Clippers riusciranno a fare strada nei playoff?
Dopo una lunga trattativa Glenn 'Doc' Rivers è arrivato a Los Angeles, dove dovrà sostituire Vinnie Del Negro, non confermato nonostante l'ottima regular season. Non sembrano essere più i tempi dei vecchi Clippers, a lungo la squadra NBA più bistrattata, che non confermava i suoi talenti e pagava la scarsa propensione all'aprire il portafoglio - chiedere a Mike Dunlevy sr.. - dell'owner Donald Sterling. Ora che l'obiettivo è lottare per il titolo NBA anche Sterling si è convinto a spendere, non solo sulle superstar, ma anche sul supporting cast: tra draft, trade e firme sul mercato dei Free Agent sono arrivati tre ottimi tiratori come J.J Redick, Reggie Bullock e Jared Dudley, un playmaker di riserva di buon livello come Darren Collison e due lunghi conosciuti maggiormente per le loro doti offensive, Antawn Jamison e Byron Mullens.
Rivers avrà una serie di quesiti tattici da risolvere e dovrà trovare la formula giusta per sfruttare al meglio le tante armi a disposizione. Qui ne esaminiamo due in particolare:
Come far giocare la coppia Blake Griffin-Chris Paul
Paul è in grado ormai di giocare in qualunque sistema ed a qualunque velocità senza troppi problemi, ma, potendo scegliere, probabilmente preferirebbe un partner nel pick'n'roll come David West -con il quale l'intesa aveva raggiunto livelli di telepatia durante il periodo condiviso negli allora Hornets - ed in questa ottica ci sono stati dei rumors su un possibile approdo della power forward di Indiana ai Clippers. Giocando con un buon tiratore dalla media - l'ideale sarebbe uno tra Chris Bosh e LaMarcus Aldridge, ed anche KG non sarebbe stato affatto male (I Clippers hanno più volte provato a prenderlo nell'ultimo periodo) - CP3 ha più spazio per puntare l'area e poi scegliere la migliore soluzione, dato che il difensore del bloccante non può abbandonare totalmente il suo uomo per provare a chiudergli la linea di penetrazione. Basta un passettino in più e parte l'assist per il compagno....
Ci sono diverse difese che tendono a concedere il tiro dalla media, notoriamente il meno efficiente, ma non a tutti gli avversari. Come possiamo vedere nella mappa di tiro sotto, a Blake Griffin però tendono a concederlo:
Nella restricted area Griffin ha tirato nella scorsa stagione con il 73% - 364 su 493 , ovvio quindi che le difese preferiscano concedergli questo tipo di tiro, specie se si strova dal lato destro del campo. Durante la offseason Griffin ha dichiarato di aver lavorato duramente su diversi aspetti del tiro, ma con le sue enormi doti atletiche il suo posto migliore sarà sempre nel pitturato, dove d'altronde Paul gli ha servito ben 158 assist sui 207 totali nella sola stagione scorsa.
Le squadre di Rivers raramente hanno avuto un super attacco - nell'anno del titolo (2007/08) furono undicesimi NBA per punti segnati ogni 100 possessi, sesti l'anno successivo, po due stagioni attorno alla media NBA e le ultime due sotto media. Oviamente nel discorso ha inciso molto la crescente età di KG e company -, ed il padre di Austin ha saputo adeguare il gioco al tipo di giocatori a disposizione. L'utilizzo del tiro dalla media è uno degli esempi: nell'anno del titolo - con i Big Three più o meno tutti al top della carriera- solo tre squadre ne hanno tentati di meno, mentre nelle ultime due stagioni - con i leaders della squadra ormai avanti con l'età- il trend è cambiato, con i Celtics che hanno chiuso al terzo posto NBA nel 2011/2012 ed al quinto nel 2012/13 per numero di mid range shot.
La differenza nel periodo dei Big Three a Boston l'ha fatta principalmente la difesa, che ci porta alla seconda incognita da risolvere....
La difesa (ed i tiri liberi) della coppia DeAndre Jordan-Blake Griffin
A livello di esplosività, atletismo e più o meno tutto quel che riguarda le doti fisiche, ci sono poche coppie di lunghi titolari che possono vantare il potenziale di Griffin e Jordan; il punto è che fino ad ora sul parquet i risultati non si sono visti assolutamente.
Nba.com
Questa tabella mostra le percentuali di tiro concesse agli avversari nella scorsa stagione nei minuti in cui il giocatore indicato non è in campo. In pratica senza Griffin i Clippers hanno tenuto gli avversari al 40% dal campo ed al 32% da tre, senza Jordan invece 41% dal campo e 33% da tre. Sono i due peggiori dati di squadra..... Nei 1810 minuti giocati insieme dai due nella scorsa regular season i Clippers hanno subito 104.2 punti ogni 100 possessi, un valore pari al ventesimo posto NBA. La difesa della seconda (prima?) squadra di Los Angeles è arrivata nona per punti concessi ogni 100 possessi grazie al gran contributo del secondo quintetto, che tra i lunghi ha perso sia Lamar Odom che Ronny Turiaf senza aggiungere un elemento in grado di aiutare nella propria metà campo - a tal proposito forse rimpiangeranno di aver in pratica regalato Reggie Evans ai Nets lo scorso anno -.
Queste difficoltà - assieme a quelle dalla lunetta, dove anche Griffin deve necessariamente migliorare - spiegano perfettamente i soli 5 minuti di media giocati da Jordan nel quarto periodo. Un giocatore con quel tipo di mezzi fisici può essere tutto ma non un problema nella propria metà campo....
Doc Rivers dovrà riuscire ad entrare nella testa dei suoi due super atleti ed a guidarli verso il rendimento che hanno nelle loro corde.
Questa forse è la sfida più grande, anche perchè in attacco, con Paul a guidare il traffico, non dovrebbero esserci troppi problemi.