Kevin Durant: 'Volevo Belinelli ai Thunder'
Il giocatore intervistato dalla Gazzetta dello Sport al suo arrivo a Milano
Ieri Kevin Durant ha dato spettacolo per Milano e tra le sue tappe c'è stata anche una vista alla Gazzetta dello Sport. Ecco la sua intervista:
Sui giovani Time is Now "Ai nostri giovani chiedo il salto di qualità, come facemmo io Westbrooke e Harden. E' adesso tocca a loro. Lamb, Jackson e Jones hanno lavorato in estate, abbiamo un grande programma di sviluppo giocatori: saranno pronti per un ruolo più importante in una squadra da titolo, dover fare a meno di Russell negli ultimi playoff è stata una lezione per tutti. Come dice la mia maglietta: "Time is now", il momento è adesso"
Su Belinelli "Volevo Belinelli a Oklahoma City, poi sfortunatamente è arrivata San Antonio. Conosco Marco perché siamo stati scelti nello stesso anno: alla Summer League era di un altro livello, il miglior rookie. Ha cambiato molte squadre ma ha trovato continuità nel proprio basket, un giocatore affidabile. Ha giocato molto bene a Chicago, farà un grande Europeo in Slovenia e farà bene agli Spurs. A questo punto dovremo preoccuparci di lui come avversario, di come fermarlo"
Sul nuovo Durant "Bello giocare per qualcosa di più grande, come il proprio Paese. Farlo con i migliori e contro i migliori al mondo mi ha aiutato molto. Quest'anno senza Nazionale ho lavorato su diversi aspetti, il tiro, movimenti che potranno servirmi per alzare il livello del mio basket. Da bambino stavo anche tutto il giorno a tirare, ma in una stagione da 82 partite devi lavorare in maniera intelligente su quello che serve"
KD come Magic "Divertente, per alcuni frangenti è già successo, devo crescere come difensore. Soprattutto voglio migliorare le mie capacità di leadership: abbiamo un gruppo di ragazzi giovani, c'è bisogno di guidarli con l'esempio e con la voce"
I migliori e i modelli "I modelli furono McGrady, Jordan e Carter: giocare con entusiasmo e amore. Oggi i migliori tre sono LeBron, Kobe e Westbrook: una gioia vederli giocare. Come compagno avrei sempre voluto Garnett: grande intensità e fuoco competitivo, avrei potuto imparare molto. Il miglior europeo di sempre è Nowitzki: etica lavorativa, gran tecnica, leadership. I difensori più duri? Tony Allen e Gallinari: ho grande rispetto per chi compete con me, mi aiuta a migliorare
Cosa ha realizzato Durant "L'etica lavorativa è rimasta la stessa, per non accontentarsi e ambire a continuare a crescere: è la mia forza. Mi considero fortunato e non do niente per scontato, mi godo ogni momento. Le circostanze in cui sono cresciuto con mia mamma e mio fratello non sono state delle migliori. Ci è servito ad affrontare tutto come famiglia. Sono arrivato in Nba per loro, per renderli orgogliosi e regalare loro una vita diversa: l'ho promesso a mia mamma quando avevo 8 anni, è un sogno realizzato"
Cosa deve realizzare "Il titolo"
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