NBA Draft 2012, i ragazzi sono pronti a diventare uomini?
Analisi del draft 2012 con Anthony Davis finito alla uno
Archiviata la season 2011-12 con la vittoria strameritata dei Miami Heat nella notte al Prudential Center di Brooklyn è andato in scena il primo atto della nuova stagione. Il draft NBA, che quest anno a detta dei numerosi GM è da considerarsi uno dei migliori dell’ultimo decennio. Tanti sono i giocatori di buon livello potenzialmente capaci di integrarsi subito e bene nell’universo NBA oltre a pochi eletti capaci di cambiare le sorti delle franchigie che li hanno scelto.
La scelta più ovvia e scontata è stata quella di Anthony Davis con la pick 1 finito a New Orleans che ora può sognare con questo ragazzo considerato da tutti gli addetti ai lavori un futuro All Star. Dalle parti della Louisiana sperano di svoltare definitivamente con Davis e raggiungere fin da subito i play off NBA.
Ma il vero draft NBA cominciava dalla pick 2 in quanto da quella scelta in poi nulla era scontato. E se Charlotte con la sua seconda scelta non ha stupito chiamando Michael Kidd-Gilchrist per la sua duttilità e per il suo saper fare bene tante cose, stupisce invece la pick dei Cavs alla 4 che pescano Dion Waiters. L’obiettivo non tanto non dichiarato era di arrivare alla pick 2 per avere Beal poi finito a Washington DC. E così la dirigenza Cavs con l’obiettivo di avere una guardia azzarda la 'pesca' di Waiters troppo in alto. Gran colpo lo fanno i Kings pescando T-Rob. A Sacramento ora si fa dura per gli avversari sotto i tabelloni. Sceglie abbastanza bene Portland che con la 6 e la 11 porta a casa Lillard e Leonard che secondo la dirigenza sono il meglio pescabile dal punto di vista atletico-qualitativo.
Il colpo vero delle prime 10 posizioni lo piazzano i Warriors che con la 7 chiamano Harrison Barnes, a detta di molti GM (e anche del sottoscritto) un autentico fuoriclasse in prospettiva che valeva tranquillamente le prime 5 scelte. I Raptors portano a casa Terrence Ross con la 8 e i Pistons, nonostante la loro lunghezza nel reparto lunghi chiamano a Detroit Andre Drummond, scelta che fa presupporre qualche scambio proprio in quel ruolo. Il discorso sui primi 10 si chiude con gli Hornets che dopo aver fatto il colpo con la 1 di Davis prendono con la 10 pick Austin Rivers. NO dopo il draft esce come una squadra nuova e interessante su cui tenere gli occhi.
Interessante in questo Draft sono state le scelte dei Celtics che, alla ricerca di lunghi chiamano con la 21 e la 22 Sullinger e Fab Melo, il primo dato fino a 20 giorni fa come first10 è scivolato a causa dei noti presunti problemi fisici. Può essere vero ma a prescindere da ciò Boston piazza due colpi incredibili. Come quello di OKC che alla 28 (!!!) chiama Perry Jones III. Dove erano le altre squadre tra la 10 e la 28 che hanno lasciato questo giocatore così interessante alla squadra potenzialmente più interessante della lega?
Buone pescate per Rockets (J. Lamb, White, Jones), Suns (che con la chiamata di Kendall Marshall sono pronto a salutare il grande Steve) e Bucks (Henson prospetto molto interessante). Infine pesca bene anche Chicago che alla 29 prende Marquis Teague, play di Kentucky campione NCAA. Servirà anche lui per non far rimpiangere D-Rose.
I ragazzi sono pronti a diventare uomini?