Post-trade analysis: Wilson Chandler ai Sixers
Analizziamo la trade da entrambi i lati
Dopo aver visto sfumare le piste che portavano a grandi nomi come LeBron James o Paul George, i Sixers hanno deciso di cambiare strategia e di confermare il core della scorsa stagione, aggiungendo solo giocatori in modo mirato. Da Denver arriverà (al solito, prima del 6 Luglio nessuno degli accordi raggiunti in questi giorni può essere ufficializzato) Wilson Chandler, insieme ad una seconda scelta futura. Cerchiamo di analizzare le ragioni tecniche ed economiche di questa mossa da entrambi i lati.
DENVER NUGGETS: Per i Nuggets la cessione di Wilson Chandler ha una motivazione prettamente finanziaria. Cedendo Chandler, infatti, i Nuggets andranno a risparmiare quasi 50 mln di dollari in vista della prossima stagione, i 13 mln del suo contratto, in scadenza al termine della prossima stagione, e circa 38 mln di luxury tax. Una boccata d'ossigeno notevole per le finanze dei Nuggets dopo i rinnovi di Nikola Jokic e Will Barton. Con l'uscita di Chandler, infatti, Denver, al momento, pagherebbe 'soltanto' 14.5 mln di dollari in luxury tax rispetto ai quasi 51 mln di dollari che Kroenke avrebbe dovuto sborsare con Chandler a roster. Denver ottiene anche una trade exception da 12.8 mln di dollari che potrebbe tornare molto utile a stagione in corsa, nel caso in cui la dirigenza decidesse di tornare sul mercato. Dal punto di vista tecnico, invece, l'addio di Chandler porta via un po' di esperienza in casa Nuggets ma Chandler, nel corso degli anni, non è mai stato un giocatore fondamentale per la squadra. Un'ala versatile e un discreto realizzatore ma con Malone il suo peso offensivo, soprattutto nell'ultima annata, non aveva più la stessa rilevanza precedente. Soprattutto l'estensione di Will Barton andrà a coprire senza troppi patemi la partenza di Chandler. Denver paga anche una seconda scelta del 2021 e il diritto di scambiare le seconde scelte nel 2022 per il 'disturbo' che i Sixers si sono presi assorbendo il contratto di Chandler.
PHILADELPHIA 76ers: I Sixers hanno assorbito interamente il contratto da 12.8 mln di dollari di Chandler all'interno dello spazio salariale disponibile, mossa che rende Chandler immediatamente disponibile in ogni tipo di trade. Dunque, se Philadelphia avesse ancora velleità di arrivare ad un giocatore come Kawhi Leonard via trade, Chandler potrebbe essere tranquillamente inserito nell'affare come salary filler. Con l'arrivo di Chandler, Philadelphia ha praticamente esaurito tutto lo spazio disponibile al di sotto del cap, con la sola room mid level exception (da 4.4 mln di dollari) come strumento da poter utilizzare in questa free-agency. Come detto in precedenza, una volta sfumate le piste che portavano a LeBron James e Paul George, i Sixers hanno deciso di riconfermare il core della scorsa stagione, riportando indietro sia J.J. Redick che Amir Johnson, a cifre nettamente in ribasso rispetto alla scorsa stagione e ancora una volta con contratti annuali, in modo da mantenere una certa flessibilità salariale anche per la free-agency del 2019. Anche l'arrivo di Chandler rientra in quest'ottica, visto che il suo contratto è in scadenza. Da un punto di vista tecnico, Chandler rappresenta un utile complemento per i Sixers. In uscita dalla panchina Philadelphia aveva bisogno di aggiungere un'ala in grado di dare una mano sia in attacco che in difesa, visto che, per motivi diversi, nè Justin Anderson nè Luwawu-Cabarrot sembrano ancora pronti per dare un reale contributo, sopratuttto a livello di playoffs. Chandler ha tirato con il 38% da 3 punti in situazione di catch and shoot la scorsa stagione, cosa che potrò solamente aiutarlo nel sistema di Philadelphia, dove rischia di avere tanti di quei tiri a disposizione sul perimetro grazie agli scarichi di Simmons ed Embiid. Inoltre, da un punto di vista difensivo, Chandler è un giocatore versatile, in grado di dare un contributo nella maggior parte delle situazioni di switch contro il pick&roll avversario, e consentire a Brett Brown di sperimentare ancora di più con quintetto ultra piccolo, fatto di ali come Simmons, Covington, Saric e lo stesso Chandler e con il solo Embiid come presenza nel pitturato. Nella serie di playoffs contro Boston gli esterni di Philadelphia in uscita dalla panchina, in particolar modo Belinelli, venivano costantemente attaccati e messi in difficoltà nelle situazioni di pick&roll e di uno contro uno. Aggiungere stazza e versatilità con un giocatore come Chandler può fare solamente comodo ai Sixers in ottica post-season. In una classica mossa da Sixers, Brett Brown e soci del front office si portano a casa una seconda scelta del 2021, il draft dove dovrebbero tornare ad essere disponibili i giocatori appena usciti dalla high school, e il diritto di scambiare le seconde scelte con Denver nel 2022.