Isaiah Thomas: Da dopo Gara 2 con i Bulls, Kobe mi ha aiutato e spiegato come elevare il mio gioco
Da allora i Celtics non hanno più perso una partita vincendone sei in fila
Isaiah Thomas ha detto che dopo la scomparsa della sorella Chyna, Kobe Bryant lo ha chiamato e lo ha aiutato a preparare le partite dei playoff.
Thomas ha mandato una clip delle partite via email a Kobe Bryant dopo che i Celtics erano 2-0 contro i Bulls. I due hanno chattato con FaceTime mentre Thomas era a Tacoma, Washington, tra Gara 2 e Gara 3. E Kobe gli ha dato una serie di consigli su come elevare il suo gioco ai playoff.
Da allora i Celtics non hanno più perso un match e Thomas ha segnato 28.5 punti di media con il 45.5% dal campo, 6.5 assist e 3.5 rimbalzi.
“Ci siamo parlati nel corso delle ultime due settimane, da quando mia sorella è morte. E’ stato di grande aiuto per me. Abbiamo visto un video assieme sul telefono per 30 minuti. E lui minuto dopo minuto mi ha spiegato gli errori fatti. Il fatto che lui mi abbia aiutato è la cosa più incredibile che mi sia capitata. Ero a casa dai miei genitori, al telefono, e mia madre mi faceva “Ma con chi sei sempre al telefono?” ed io non sapevo come spiegarglielo. “E’ Kobe mamma”. E lei si è emozionata. Kobe a livello mentale è ad un livello che nessun’altra ha. Quando abbiamo visto i filmati assieme, lui ha notato cose che io non ero riuscito a vedere”.
Thomas ha mandato una clip delle partite via email a Kobe Bryant dopo che i Celtics erano 2-0 contro i Bulls. I due hanno chattato con FaceTime mentre Thomas era a Tacoma, Washington, tra Gara 2 e Gara 3. E Kobe gli ha dato una serie di consigli su come elevare il suo gioco ai playoff.
Da allora i Celtics non hanno più perso un match e Thomas ha segnato 28.5 punti di media con il 45.5% dal campo, 6.5 assist e 3.5 rimbalzi.
“Ci siamo parlati nel corso delle ultime due settimane, da quando mia sorella è morte. E’ stato di grande aiuto per me. Abbiamo visto un video assieme sul telefono per 30 minuti. E lui minuto dopo minuto mi ha spiegato gli errori fatti. Il fatto che lui mi abbia aiutato è la cosa più incredibile che mi sia capitata. Ero a casa dai miei genitori, al telefono, e mia madre mi faceva “Ma con chi sei sempre al telefono?” ed io non sapevo come spiegarglielo. “E’ Kobe mamma”. E lei si è emozionata. Kobe a livello mentale è ad un livello che nessun’altra ha. Quando abbiamo visto i filmati assieme, lui ha notato cose che io non ero riuscito a vedere”.
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E. Carchia
@Sportando
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