Gail Miller ha inserito la proprietà degli Utah Jazz nella propria eredità

Visto, grazie nuovamente per la dritta. Con queste informazioni, mi pare madame Miller abbia voluto legare la famiglia, nelle generazioni future, all'impegno preso verso la comunità, quindi possibilitandoli alla rinuncia dei trustee (cosa strana, dato i profitti elevati e limitazioni nella tassazioni), ma non cessione dei propri diritti (poi questi loro contratti celano molte postile vincolanti, quindi chissà), provando a tacere e spegnere sul nascere le voci su eventuali cessioni. Probabilmente questo evento segnerà anche l'addio (immagino massimo in un paio d'anni) della signora Gail.

Non è in onore al padre, Larry li picchierebbe se fosse quello lo spirito del gesto. L'impegno di Larry Miller verso gli Utah Jazz era (ed è ancora, attraverso la moglie e i figli) un impegno costante verso la comunità. Qualcosa che dà posti di lavoro, che fa girare l'economia dello Utah e che porta il nome dello Utah nel mondo. Al tempo stesso, è qualcosa in cui tutta la comunità dello Utah e della Jazz Nation si può riconoscere, e unire. Ed è talmente diventato forte il legame fra la comunità, i Miller e la franchigia che non è possibile dividerle, nonostante siano trent'anni ormai che ad ogni angolo c'è la paura che una Las Vegas random venga a prendere con un mucchio di soldi questa cosa e la porti via da Salt Lake City.

La parte morale/religiosa dell'impegno probabilmente è difficile da capire e da condividere, se uno non è mormone o particolarmente religioso, ma è paragonabile, credenze e periodo a Miami a parte, all'impegno di Lebron per la propria città natale e per Cleveland.
Il video dell'annuncio dei Miller che hanno proiettato alla fine della conferenza stampa e a palazzo durante OKC-UTA va visto, ma per capire meglio consiglio di recuperare la conferenza stampa (c'è sul sito degli Utah Jazz), specialmente il racconto di Gail di come Larry sia arrivato alla decisione di acquistare gli Utah Jazz e del significato della franchigia.

Innanzitutto grazie mille per le informazioni, sempre un piacere discutere con te. Riguardo i Miller, se gli eredi hanno accettato le regole del trust, rinunciando ai profitti personali derivanti dalla franchigia ed arena, in onore del rispetto ed attaccamento per essa (in onore al padre immagino), sono un magnifico esempio di lealtà sportiva, assolutamente da ammirare e lodare.

Che restino lì ok, ma New Orleans Jazz era bellissimo. Come i famosi laghi di Los Angeles...

Grandiiii, GO JAZZ

Non è un'eredità, è un fondo fiduciario.

Perché tradotta così è un po' abbarbicata. Gail ha staccato la proprietà della franchigia dal patrimonio personale e del gruppo Miller creando un legacy trust, di cui rimane amministratrice fiduciaria. Alla morte (inserire qui un tiè da parte di Gail) il trust passa a un board of trustees di 6 beneficiari, che devono far parte della famiglia Miller, immagino diviso in quote uguali, e così via lungo la discendenza Miller. Da quel che sembra nella stesura delle regole del trust è impedita la vendita delle quote della franchigia, e i Miller non possono avere benefici materiali da questo trust (i profitti rimangono all'interno del trust e possono essere spesi solo per l'amministrazione della franchigia, quindi rimangono lì per esser spesi in periodo di rosso). Nel trust c'è anche la proprietà dell'arena, quindi immagino funzioni così anche per concerti e attività varie organizzate nel palazzo.

Non ho capito bene il passaggio lasciare in eredità=restare nello Utah.


Uno con l'eredità ci fa quello che vuole eh, o mi son perso qualcosa?

The Jazz moved to Salt Lake City, where they don't allow music.

Scusa, mi sfugge qualcosa. Se madame Miller ha inserito la proprietà nel testamento, significa che fino a quando vivrà, nessun figlio potrà cedere la sua quota. Ma dopo sì, o c'è qualche clausola speciale?

Diciamo che Utah Jazz è un po' un ossimoro. Se poi pensiamo che il più grande campione della franchigia (per me il secondo, ma è questione di gusti) è un nero che ama il country, ecco che è meglio parlare di Basket e non di musica :)
Speriamo che un giorno gli eredi siano all'altezza.
GoJazz!!! GoBert!! GoRdòn!!

Bravi ragazzi,non poteva e non doveva essere altrimenti,siamo un tutt'uno col lago salato

Vero vero....Minnesota Jazz sarebbe stato qualcosa di illeggibile e impronunciabile

be siamo tutti un pochino nostalgici, quindi é un bene che le franchigie rimangono nei rispettivi stati

Gli Utah Jazz dovranno sempre far parte della NBA, ma quanta nostalgia ho dei Seattle Sonics :(

C'è stato un tempo in cui la franchigia poteva essere Miami Jazz o MINNESOTA JAZZ. Pensa cosa il mondo ha schivato e ringrazia :)

Il famoso Jazz dello Utah...ad oggi sono anche d'accordo con te, però i Jazz non sono proprio nati a Salt Lake City

Io nel viaggio di nozze lo utah ce l'ho fatto rientrare....mia moglie non capiva perché insistessi così tanto...:) Cmq è un posto fantastico, merita di avere una franchigia. Go jazz

"The Jazz can't leave Utah. We've got to do everything we can to keep them there."
"The Jazz belong to Utah and in Utah"

GRAZIE Larry. GRAZIE Gail. GRAZIE agli eredi Miller. E GRAZIE Utah, per aver dimostrato un amore così grande verso la franchigia che anche noi "stranieri" della Jazz Nation adoriamo.

Il vero proprietario è morto qualche anno fa. Pochi cazzi, è una grande famiglia. Si resta qui, quindi basta con le speculazioni, Go Jazz !!

Bene,impensabili gli Utah Jazz in un altro stato!

Non sapevo che la proprietaria dei Jazz fosse una donna, mi fa piacere!