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NBA 04/06/2016, 09.38

Il comunicato di Adam Silver sulla scomparsa di Muhammad Ali

Il pugile si è spento all'età di 74 anni

NBA

Adam Silver, commissioner NBA, ha rilasciato un comunicato sulla scomparsa di Muhammad Ali, morto nella notte a 74 anni.

 

"Muhammad Ali trascendeva i confini dello sport grazie alla sua incredibile personalità e al suo impegno per i diritti civili e la giustizia sociale. Era una presenza di grande ispirazione in diversi eventi del mondo NBA ed era profondamente stimato e ammirato da molti componenti della nostra lega. Nonostante la nostra profonda tristezza per la sua scomparsa, siamo consapevoli che la sua leggenda continuerà a vivere in ogni atleta che combatterà per quello in cui crede'

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O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 22 Commenti
  • Marcus 05/06/2016, 02.15 Mobile

    Il più grande.

  • AVS 04/06/2016, 23.28 Mobile
    Citazione ( Ilovenba 04/06/2016 @ 23:26 )

    Complimentoni per il copia-incolla.. ahaahahahahahah

    Copia incolla di cosa?

  • Ilovenba 04/06/2016, 23.26 Mobile
    Citazione ( AVS 04/06/2016 @ 22:48 )

    Cassius si fece una nomea dopo l'oro di Roma nel 60', salvo divenire amico e sostenitore di Malcom dal 62', tanto da entrare a far parte di un clan che comprendeva già J.Brown e S.Cooke. Alcuni storici maliziosamente hanno scritto si trattasse di un ...

    Complimentoni per il copia-incolla.. ahaahahahahahah

  • AVS 04/06/2016, 22.48 Mobile
    Citazione ( Ilovenba 04/06/2016 @ 16:51 )

    Le vite di Russell e Alì si incrociarono più volte. Il periodo fondamentale nella lotta per i diritti civili negli Usa furono sicuramente gli anni 60, quando Russell si schierò a metà fra il pensiero dei i separatisti neri e i principi di Martin ...

    Cassius si fece una nomea dopo l'oro di Roma nel 60', salvo divenire amico e sostenitore di Malcom dal 62', tanto da entrare a far parte di un clan che comprendeva già J.Brown e S.Cooke. Alcuni storici maliziosamente hanno scritto si trattasse di un modo subdolo per Detroit Red nell'ottenere visibilità grazie all'auge di Alì e Brown (allora la stella nera di riferimento nel football), con Sam (businessman di successo, proprietario di una delle maggiori etichette discografiche) complice e finanziatore, portando a supporto il ruolo marginale e nomignoli con cui quest'ultimo si rivolgeva a Clay (Clown Prince). Poi dopo la morte di X e accuse alla Nation of Islam (per le presunte responsabilità) ha preso le distanze finendo per diventare egli stesso un simbolo delle segregazione razziale per via del rifiuto al servizio militare (1' afroamericano in assoluto a farlo), da cui il famoso meeting nel 67' a Cleveland (la capitale del potere e nazionalismo nero), dove venne appoggiato nella scelta dai Black Athletes (capitanati da Russell, Brown e KAJ), N*gro Industrial ed Economic Union, vincendo la battaglia legale solo nel 71' grazie ad una corte suprema che si espresse a suo favore (riconoscendo il torto e titolo tolto). Ora parliamo di Bill. Nato in Louisiana, nipote di Charles Russell (primo dei suoi antenati a nascere libero nonché attivista contro il KKK) si è dovuto trasferire in California per via della situazione politica-sociale disagiata, salvo veder morire la madre a soli 12 anni con una promessa da mantenere, diplomarsi per non fare la stessa fine di molti suoi coetanei (costretti ai lavori più umile e bestiali per sopravvivere). Così con l'ausilio del padre e coach Woolpert, ottiene diploma e borsa di studio a USF riscrivendo la storia della NCAA, dove vinse 2 titoli/MVP delle F4. A Boston nel 56' ci finisce perché Abe Sapestain (fondatore e allenatore degli Harlem Globetrotters) decise di escluderlo dalla trattativa economica, così gli preferisce 2 come Red e Walter Brown (gente dalla mentalità aperta e generosa). Nel frattempo però non si dimentica della sua gente, così scende in piazza, appoggia Charles Evers (membro della Black Civil Rights a cui fa capo Medgar Evers), si iscrive con la moglie nella NAACP e organizza eventi benefici, a supporto delle comunità, nella varie chiese dove risiede (Boston e Mercer Island), nel 62', sotto richiesta del Dipartimento di Stato Americano, va in visita in alcuni paesi Africani finendo per investire in varie imprese pur di dare lavoro a tutta quella popolazione disagiata (come le piantagioni delle gomme in Liberia da 250K), nel 63' aiuta M.L.King nella campagna di Birmingham e partecipa alla marcia su Washington qualche mese più tardi. Nel 66' si schiera con i giocatori neri di football che hanno rinunciano all'ASG di NO per le leggi raziali, più tardi lo farà anche con Alì nel processo sopra indicato, criticando aspramente tutti coloro i quali asserivano la rinuncia fosse causata più dagli interessi personali che altro, ergendolo ad eroe di tutti i ragazzi (indipendente dalle etnie) come simbolo di tenacia e giustizia di una cittadinanza che non deve essere donata, ma guadagnata tramite diritto di nascita. Quindi in definitiva Bill Russell era (e sarebbe stato) Bill Russell comunque, sminuire quanto di buono fatto adducendo come forza il buon esempio di Alì, mi pare oltremodo eccessivo. Riguardo il libro, ti ringrazio del consiglio, possiego già quello di Remnick, ma se varrà ci farò più di un pensiero, quanto detto sul numero #6 invece lo trovi nella sua biografia di M.Nelson.

  • Ilovenba 04/06/2016, 16.51 Mobile
    Citazione ( AVS 04/06/2016 @ 14:36 )

    Tralasciando il commento in sé, la prossima volta prenditi un po' di tempo per approfondire certe informazioni, perché Russell combatteva contro il razzismo della sua gente quando ancora da pischello si stava facendo le ossa alla Columbia...

    Le vite di Russell e Alì si incrociarono più volte. Il periodo fondamentale nella lotta per i diritti civili negli Usa furono sicuramente gli anni 60, quando Russell si schierò a metà fra il pensiero dei i separatisti neri e i principi di Martin Luther King. Nel 1963 prese parte alla Great March of Washington grazie all'appoggio dei Celtics (unica franchigia a farlo)e fu fotografato proprio con Alì. A fine anni 60 partecipò a varie riunioni (con anche Brown e Kareem Abdul-Jabbar) per discutere con Muhammad Ali riguardo alla sua decisione di non partire per il Vietnam. Queste sono tutte info che ho preso leggendo King of the Court, libro di Aram Goudsouzian, che in tanti altri stralci del libro racconta la vicinanza dei due e l'importanza che hanno avuto uno per l'altro. Leggi pure il libro, ti farebbe bene.

  • AVS 04/06/2016, 14.37 Mobile

    *quando ancora Alì si stava...

  • AVS 04/06/2016, 14.36 Mobile
    Citazione ( Ilovenba 04/06/2016 @ 09:54 )

    Se oggi l'Nba è questa, se Russell e gli altri hanno avuto la forza di combattere per l'uguaglianza razziale, il merito è soprattutto dell'esempio e della forza di Alì. Kareem ha scritto: “Mohammed Ali ha sacrificato gli anni migliori della sua ...

    Tralasciando il commento in sé, la prossima volta prenditi un po' di tempo per approfondire certe informazioni, perché Russell combatteva contro il razzismo della sua gente quando ancora da pischello si stava facendo le ossa alla Columbia...

  • Anklebreaker 04/06/2016, 14.16
    Citazione ( Ilovenba 04/06/2016 @ 09:54 )

    Se oggi l'Nba è questa, se Russell e gli altri hanno avuto la forza di combattere per l'uguaglianza razziale, il merito è soprattutto dell'esempio e della forza di Alì. Kareem ha scritto: “Mohammed Ali ha sacrificato gli anni migliori della sua ...

    Giusto per fare il puntiglioso, Russell è venuto un po' prima di Alì, a cavallo tra gli anni '50 e '60...ma in generale sono d'accordo col tuo discorso: Alì è stato semplicemente The Greatest, un esempio per tutti.

  • milligun 04/06/2016, 12.42

    grande uomo prima che grande atleta...
    che riposi in pace

  • TheDream2 04/06/2016, 12.26 Mobile

    Una giornata triste. Un esempio, grazie per tutto.

  • stagger 04/06/2016, 11.23 Mobile

    Ha percorso i tempi spero che venga inserito nei libri di storia al più presto

  • Gil10Sba5 04/06/2016, 11.22 Mobile

    Un campione che si e' impegnato e lottato con disciplina feroce per quello in cui credeva sul ring, in politica nella malattia. R.I.P. Cassius Mohamed leggenda parte della storia.

  • giomoi 04/06/2016, 10.54

    Anni fa (molti,....... credo fosse il 1982) ero all'Odissea 2001 di Milano per un infuocato concerto blues di Bo Diddley. In una serata magica, all'insegna delle sorprese inaspettate, arrivò sul palco anche Nina Hagen, eroina del punk tedesco fuori di cotenna come pochi. Poi, l'happening continuò con l'annuncio di un altro ospite speciale; accompagnato da un ancora giovane Gianni Minà e già con i primi segni della malattia, me lo trovai lì davanti a tre metri di distanza: Cassius Clay (a me è rimasto in mente così, come si chiamava quando, ragazzino, mi alzavo in piena notte per guardare in tv le sue sfide mondiali). Era di passaggio in Italia, forse la sera dopo andò alla Domenica Sportiva e lì nella "balera" di via Besenzanica non fece granchè, se non ringraziare a gesti e sorrisi la gente estasiata che lo seppelliva di applausi. Tanto bastò perchè il suo magnetismo ed il suo carisma straordinario si spargessero sulle nostre teste, in ogni angolo della sala. Di lunghe e intense stagioni di concerti e musicisti meravigliosi, questo è uno dei ricordi che in me sono rimasti più vivi. Alla prossima, Alì.

  • timmy21legend 04/06/2016, 10.31

    che scherzo del destino, il suo piu grande incontro é stato il 30 ottobre 74, muore a 74 anni... leggenda infinita

  • Shaun 04/06/2016, 10.09

    E' stato un onore, riposa in pace leggenda

  • PROFETA 04/06/2016, 10.05 Mobile

    Addio leggenda.

  • ilpartner21 04/06/2016, 10.02

    L'unica e vera icona dello sport mondiale di tutto il '900... Semplicemente il più grande!

  • Santiago 04/06/2016, 09.55 Mobile

    Maestro di vita del saper incassare, proprio due sere fa mi sono rivisto il concerto di BB King in Africa durante il suo leggendario incontro

  • Ilovenba 04/06/2016, 09.54 Mobile

    Se oggi l'Nba è questa, se Russell e gli altri hanno avuto la forza di combattere per l'uguaglianza razziale, il merito è soprattutto dell'esempio e della forza di Alì. Kareem ha scritto: “Mohammed Ali ha sacrificato gli anni migliori della sua carriera per combattere per ciò che riteneva giusto. Facendo così ha fatto in modo che tutti gli americani, bianchi e neri, potessero camminare a testa alta. Io sarò pure alto 2,18 metri, ma non mi sono mai sentito così alto come quando ero nella sua ombra”. RIP.

  • LuKotto 04/06/2016, 09.51 Mobile

    Ciao Cassius:(

  • sircharles2 04/06/2016, 09.47

    E' un giorno triste..

  • Pietrone01 04/06/2016, 09.43 Mobile

    La prima nottata passata in piedi con il mio babbo per vedere un incontro di boxe...RIP!