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NBA 12/05/2016, 16.53

538: Quei giocatori NBA a cui non l’ha passata nessuno

Tornano le traduzioni dal sito 538.com

NBA

Oggi, all’alba dell’era NBA dei cervelloni e delle analisi sofisticate, le statistiche relative alla pallacanestro sono più complicate che mai. Tuttavia le migliori rispondono ancora a domande elementari: quali giocatori sono forti? Quali invece sono scarsi? E poi, naturalmente: a quali giocatori non viene quasi mai passata la palla? Già nel 2013 avevo affrontato quest’ultimo argomento, ed è arrivata l’ora di un bell’aggiornamento, anche perché nella lega ci sono ancora giocatori che non sanno dove mettersi in campo.


La base è semplicissima: la tecnologia SportVU per la rilevazione del movimento dei giocatori fornisce oggi il numero di passaggi che ogni giocatore ha ricevuto, numero che io ho diviso per i minuti in campo di ognuno e che ho poi regolato su 36 minuti. Ho incluso solo i giocatori con almeno 15 minuti a partita di media e con almeno 20 gare giocate, in maniera da lasciare fuori chi non ha ricoperto un ruolo significativo per la sua squadra per almeno un quarto di stagione (per completezza di contesto ho inserito anche la media di minuti che passano tra un passaggio ricevuto e l’altro, sebbene nella realtà di una partita un minuto o due di azione possono svolgersi anche nell’arco di parecchi minuti “reali”).


I giocatori NBA a cui non viene passata la palla


La lista è formata da un certo tipo di giocatori, principalmente lunghi difensivi e ali che non sanno crearsi gioco da soli e vedono la palla solo quando si trovano liberi sotto canestro o fuori dall’arco. I lunghi tendono ad avere numeri migliori (in questo ci si affida ai punti per possesso di Synergy Sports Technology) rispetto alle ali, e qualcuno è anche eccezionale nel ruolo, dal momento che una schiacciata da sotto è molto più semplice di una tripla con metri di spazio, anche perché se le ali che si devono prendere quelle triple fossero dei cecchini allora non sarebbero nella lista perché giocoforza riceverebbero il pallone molto più spesso. Ma le percentuali così generiche possono fuorviare: nella NBA un giocatore può far registrare delle ottime percentuali senza essere bravo in alcuni fondamentali, come ricevere la palla o sapere dove posizionarsi.


Alcuni elementi della lista sono anche giocatori formidabili. Hassan Whiteside, Andre Drummond e DeAndre Jordan risaltano per essere i tre con il maggior numero di minuti giocati nonché i tre giocatori palesemente di un altro livello rispetto agli altri.


Jordan è lo stoppatore più temuto della NBA, è il terzo anno consecutivo che è primo per numero di schiacciate (molto dipende dal fatto che è diventato uno dei migliori rollanti della lega) e spesso gli capita di tirare 20 o 30 liberi in una partita perché la NBA è assurda. Nonostante tutto, DJ è l’esempio di massima efficienza con un numero limitato di possessi in un ruolo limitato.


Whiteside assomiglia molto a Jordan, nonostante sia un tiratore migliore dalla lunetta e quest’anno stia giocando per meno di 1 milione di dollari (la crisi degli ostaggi di DeAndre Jordan era terminata l’estate scorsa con la firma di un quadriennale da 87,6 milioni di dollari).


Drummond è un caso speciale. È senza dubbio uno dei giocatori più talentuosi della lega. Questa stagione ha collezionato 20 o più rimbalzi per nove volte, una in meno delle volte in cui ne ha agguantati meno di 10. A 22 anni ha un potenziale sconfinato… ma è ancora carente in attacco. Tuttavia, secondo i dati di SportVU, i post-up di Drummond sono la seconda opzione più frequente dell’attacco di Detroit dopo gli screen-and-roll di Reggie Jackson. Una follia. Malgrado la taglia, secondo i dati di Synergy Sports Technology Drummond fa parte dell’ultimo terzo tra tutti i giocatori della NBA per efficacia in post. Nonostante ciò, il 27% dei suoi tiri arriva proprio in situazioni di post. In ogni caso i Pistons sembrano voler lasciare che impari il mestiere, perché le difese hanno iniziato ad aspettarlo sul pick-and-roll, situazione di gioco in cui Drummond eccelle, sebbene la coppia che forma con Jackson non sia al livello di quella spaziale di Paul e Jordan.


Gli altri presenti nella lista non possono essere assolti così facilmente. Qui sotto una spiegazione di alcuni casi degni di nota.

Willie Cauley-Stein, Sacramento Kings

Cauley-Stein è in una brutta posizione. È arrivato nella squadra più disorganizzata della lega, con un allenatore (George Karl) che ha provato a farsi licenziare già dall’estate, un playmaker (Rajon Rondo) che è riuscito a trasformare gli assist (un parametro innatamente altruista) in una maniera di accumulare statistiche e vari tiratori seriali e mangiatori di palloni (DeMarcus Cousins, Rudy Gay, Marco Belinelli, Omri Casspi, Ben McLemore) che sarebbero capaci di mettersi a fare l’amore con il pallone proprio in mezzo al parquet della Sleep Train Arena. Non molte matricole brillerebbero in un contesto del genere.

Se però Cauley-Stein è sembrato acerbo, specialmente in difesa, per buona parte della stagione, i suoi numeri offensivi sono stati notevoli. Secondo i dati di Synergy, la maggior parte dei suoi tiri avviene dopo un taglio verso il canestro (29% dei casi), dopo un rimbalzo offensivo (19%), in transizione (18%) e dopo un pick-and-roll in cui è il bloccante (15%). Sia per i tagli sia per i punti dopo un rimbalzo offensivo è sotto la media, anche se quelle giocate sono per loro natura azioni molto produttive, quindi solo il fatto di correre il campo in transizione o trovarsi là per correggere l’errore di un compagno depone a suo favore. In assoluto è comunque vicino alle prime posizioni per quanto riguarda i punti per possesso quando ha effettivamente toccato la palla.

Perché allora i compagni non gli passano il pallone, tralasciando l’ovvia risposta che si sta pur sempre parlando dei Kings? Vediamo un video: qua sotto una selezione tratta dai 24 possessi in post (dati ancora di Synergy) che Cauley-Stein ha giocato quest’anno.



Stacchiamo, che è meglio.


A Cauley-Stein non manca solo dimestichezza e sensibilità in post, ci sono volte in cui pare proprio non avere idea di dove sia il canestro (e per essere 2,13 è anche vittima di un preoccupante numero di stoppate devastanti). Attenendoci alle analisi di Synergy, per ben tre mesi (dal 19 novembre contro Miami al 19 febbraio contro Denver) non ha segnato dopo un’azione spalle a canestro; in quel periodo ha saltato qualche partita, ma ne ha giocate comunque 26. In totale quei 24 post-up di cui sopra hanno fruttato 13 miseri punti.


È vero che le azioni spalle a canestro rappresentano una piccola percentuale dei possessi di Cauley-Stein, ma sono anche le uniche situazioni in cui viene chiamato direttamente in causa. Visti i risultati non sorprende che non si sia guadagnato la fiducia dei compagni.

Andre Roberson, Oklahoma City Thunder

Roberson è un’ala 3-and-D che tira da tre con il 30,7%. In sua difesa va detto che in carriera ha solo il 27,1% (in sua reale difesa va anche aggiunto che è un buon difensore e che quest’anno ha fatto registrare il 41,7% su 24 triple tentate dall’angolo destro, niente male). Quando è in campo viene usato quasi esclusivamente come tiratore sugli scarichi: secondo Synergy il 33,6% dei suoi possessi prevede tale situazione, mentre il resto sono transizioni o sporadici tagli verso il canestro. Qui sotto StatMuse ci fornisce la sua mappa di tiro.



Quello che il grafico non dice è quanti metri di spazio abbia avuto in occasione di quelle triple dall’angolo. Secondo i dati di SportVU Roberson ha percentuali sotto la media in relazione allo spazio che ha per prendersi il tiro (creato solitamente da brillanti assistenze di Kevin Durant o Russell Westbrook). Questo fatto è abbastanza ricorrente nei Thunder, tanto che Oklahoma City è ultima in coabitazione nella NBA per percentuali da tre quando il tiratore è molto libero (34,1%).

L’effetto di Roberson sui Thunder è l’esempio perfetto di quanto possa essere dannoso inserire in squadra un’ala senza un solido tiro da tre, anche se ciò non si riflette nei suoi numeri personali. Da sotto il canestro Roberson segna con il 62,6%, la sua percentuale dal campo generale è 49,4% e la sua percentuale reale è 56,5%: numeri di tutto rispetto. Quando però è sul parquet l’attacco di OKC lascia molto a desiderare. Il suo Plus-Minus Reale offensivo è -1,79, più che sufficiente a neutralizzare il suo PMR difensivo di +1,11. Roberson gioca parecchi minuti insieme ai titolari, quindi non è facile isolare il suo effetto sui punti per possesso, tuttavia quando è in campo i Thunder tirano da tre con il 32,3%; quando è in panchina la percentuale si alza a 36,5%. (Sia Anthony Morrow sia Dion Waiters tirano peggio dal campo di Roberson ma sono notevolmente migliori da dietro l’arco, tanto quanto sono notevolmente peggiori in difesa.)

Roberson ha solo 24 anni, e molti giocatori hanno messo su un piazzato affidabile a età più avanzate. I Thunder poi hanno continuato a passargli la palla quando è libero, almeno di tanto in tanto. Con l’arrivo dei playoff però le rotazioni si accorciano, e il buon Andre ha bisogno di iniziare a segnare più tiri, pena l’esplosione dei minuti in campo (ahinoi) per Dion Waiters.

Bismack Biyombo, Toronto Raptors

Ecco una grande storia di successo americana abbastanza peculiare. Due anni fa il povero Biz era già un pezzo avanti rispetto ai colleghi nella categoria di chi non la riceve mai, al punto che il divario che lo separava da chi stava leggermente meglio era maggiore della differenza fra il secondo e l’ottavo posto. Bismack non vedeva mai la palla e non senza motivo. Non era in grado di riceverla, di palleggiare, di tirare, di passare e nemmeno di rimanere fermo da una parte senza intralciare un compagno o addirittura abbatterlo direttamente.

Però nella scorsa stagione, malgrado una presenza in campo minore, Biyombo è diventato un perfetto baluardo difensivo, grazie alla combinazione di un’ottima protezione del ferro e una rapidità negli scivolamenti che gli permette di cambiare sugli esterni e di arrivare in aiuto dal lato debole.

Quest’anno sta facendo registrare di media 8 rimbalzi a partita in soli 22 minuti partendo dalla panchina, e gli avversari stanno tirando con il 45,1% al ferro quando è nelle vicinanze; numeri del genere sono quasi degni dei vari Rudy Gobert, Serge Ibaka e degli altri migliori stoppatori e intimidatori della NBA. A marzo ha stabilito il record dei Raptors per una singola partita con 25 rimbalzi, oltre ad aver segnato 16 punti, il suo record in carriera. Biyombo è stato una rivelazione, ma non ha (giustamente) ricevuto molto la palla dai compagni.

Qua sotto una selezione di sue azioni nel mese di aprile.



Non è facile digerire questa clip ingenerosa di piccioni, patate bollenti e molte altre azioni ignobili, ma lo sconcerto nella voce del telecronista ai minuti 00:48, 01:10 e 01:40 spiega più o meno tutto (la serie completa delle giocate di Bismack di aprile la trovate qui; non è molto diversa).

Biyombo sa anche essere utile in attacco: piazza blocchi larghi e soldi (spesso in movimento) ed è riuscito finalmente a capire come far seguire uno scivolamento verso il canestro, di tanto in tanto. Appare però ancora spesso sperduto e quel pallone non riesce proprio ad afferrarlo. Quando lo fa lo tiene basso, dove può essere preda degli avversari; questo è il motivo per cui la palla sembra sempre in procinto di volare in quinta fila dopo che Bismack ne è entrato in possesso.

Nonostante tutto Biyombo è senza dubbio un membro importante dei Raptors, arrivati secondi a Est e desiderosi di dare battaglia ai Cavaliers nei playoff. Se a fine maggio ci dovesse essere lo scontro diretto, una ipotetica vittoria di Toronto non potrà che passare dalla difesa dell’area, dal momento che le squadre di LeBron James nei playoff attaccano volentieri il canestro. Buona parte del lavoro sporco sarà sulle spalle di Biyombo, che è molto bravo a fare ciò che sa fare ma che comunque in attacco non la vedrà mai.

Traduzione di Giacomo Sauro
Articolo di Kyle Wagner
Titolo: The NBA Players No One Passed To This Season

© Riproduzione riservata
G. Sauro

G. Sauro

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 19 Commenti
  • blackberry 13/05/2016, 20.51 Mobile
    Citazione ( Bombei12 13/05/2016 @ 20:31 )

    Ho pensato la stessa cosa, e non tifiamo la stessa squadra...

    Ah ci credo..

  • Bombei12 13/05/2016, 20.31 Mobile
    Citazione ( blackberry 12/05/2016 @ 19:51 )

    Se penso che la notte del draft c'erano possibilità che facessimo trade down per WCS mi viene male...per fortuna va'..

    Ho pensato la stessa cosa, e non tifiamo la stessa squadra...

  • Thunderous 13/05/2016, 19.28

    Se solo Andre riuscisse a mettere su un tiro decente, giusto da media NBA eh, nulla di più, giusto per non vedere più le difese avversarie che lo abbandonano in un angolo...

  • WiltTheStilt 13/05/2016, 02.28 Mobile

    Belinelli amore con il pallone ma quando????. Le squadre di lebron mi pare che preferiscano tirare sa 3 e con lo small lineup Byombo si va a bere una birra. articolo mediocre perché è pieno di pareri giornalistici oltre a gli utili numeri. Pareri che per altro sono davvero rivedibili. Grantland, ci manchi

  • steste 12/05/2016, 23.59 Mobile

    bah, drummond secondo me non è un talento "pazzesco". fisicamente assurdo, ma da lì a dire che è un ottimo giocatore di basket ne passa..

  • weareallwitnessess 12/05/2016, 22.54 Mobile

    Sarei curioso su Shaquille O'Neal

  • fuarceUDIN 12/05/2016, 22.42 Mobile

    "Perchè la NBA è assurda" :-D

  • Ste1990 12/05/2016, 20.33

    Ayres ragazzi,Ayres.
    2 anni come 4° lungo in una contender, MAGARI avere Biyombo al suo posto, MAGARI

  • blackberry 12/05/2016, 19.51 Mobile

    Se penso che la notte del draft c'erano possibilità che facessimo trade down per WCS mi viene male...per fortuna va'..

  • AVS 12/05/2016, 19.35 Mobile

    Abbastanza in disaccordo questa volta. Drummond grande talento è vero, ma potenziale limitato. In 4 anni che seguo questo ragazzo ha migliorato lievemente pochissimi aspetti del suo gioco, di cui soprattutto le letture e movenze in post (che rimangono comunque molto mediocri per essere genesi), presumo grazie a SVG. In aggiunta è lento e alquanto passivo, quindi c'è un motivo preciso se viene poco coinvolto. Byombo anche, animale da rimbalzo grazie ad uno dei wingspans migliori di sempre (7'6 in lunghezza per 6'8 in altezza!), ha impatto a difendere e giocare i p'n'r, aspettarsi di più sarebbe ingeneroso per un specialista che questo è è questo morirà...

  • Rodworm91 12/05/2016, 19.26 Mobile
    Citazione ( yellowmancanjump 12/05/2016 @ 18:03 )

    mamma mia cauley stein... manco ginobili è riuscito a battere in post

    Se è per questo, neanche Ish Smith, 12 cm e mi sembra 11 kg in meno rispetto a Manu

  • MostVassilisPlayer 12/05/2016, 18.34

    Drummond senza dubbio uno dei giocatori più talentuosi della nba...i video di Cauley e Biyombo sono imbarazzanti

  • Affre 12/05/2016, 18.23 Mobile

    Tralasciando che Roberson viene denigrato fin troppo a mio parere,Waiters sta giocando ottimi playoff e sta dando una grossissima mano a fronteggiare gli Spurs

  • yellowmancanjump 12/05/2016, 18.03

    mamma mia cauley stein... manco ginobili è riuscito a battere in post

  • OttoLamphred 12/05/2016, 17.46 Mobile

    Bello, DAJ tira anche 20/30 "perché la NBA è assurda" ok

  • JuvecasertaBasket 12/05/2016, 17.43 Mobile

    La clip di Biyombo è assurda!

  • leolaker03 12/05/2016, 17.32 Mobile

    Non mi sarei mai aspettato Drummond in questa classifica, mi sorprende

  • Empi96 12/05/2016, 17.14
    Citazione ( PickAndRock 12/05/2016 @ 17:11 )

    Non ho capito questo passaggio:"a DJordan capita di tirare 20 e 30 liberi in una partita perchè la NBA è assurda"

    Penso si riferisca al fatto dei falli automatici che vengono fatti a Jordan all'inizio dell'azione per farlo andare direttamente in lunetta

  • PickAndRock 12/05/2016, 17.11


    Non ho capito questo passaggio:"a DJordan capita di tirare 20 e 30 liberi in una partita perchè la NBA è assurda"