NBA on fire: Giannis Antetokounmpo e Jabari Parker
Milwaukee è in ripresa dopo una disastrosa prima parte di regular season
Infatti, dopo l'exploit della scorsa stagione - figlio della seconda miglior difesa della lega, 99.3 punti subiti x 100 possessi, con 17.7 palle perse forzate x 100 possessi- la dirigenza ha di fatto regalato tre veterani - Pachulia, Dudley e Ilyasova - che si erano rivelati utilissimi, per continuare a puntare sulla crescita dei giovani. Oltre alla doverosa conferma di un Middleton che continua a migliorare, l'unica mossa 'aggressiva' è stata la firma di Greg Monroe, il rarissimo free agent che rifiuta i big market per unirsi ad un gruppo promettente.
Nelle idee di Kidd e del suo staff l'innegabile talento offensivo dell'ex Detroit avrebbe aiutato non poco a migliorare un attacco che ancora doveva trovare la propria dimensione, viste le caratteristiche quantomeno particolari dei vari Antetokounmpo, Parker e Carter-Williams (arrivato a Febbraio in cambio di Brandon Knight, probabilmente anche a causa dello status contrattuale di quest'ultimo).
Il responso del campo però è stato impietoso, tanto che lo stesso Kidd ha definito ‘ingiocabile’ il lineup costruito durante la offseason, che in oltre 500 minuti ha concesso agli avversari qualcosa come 112.4 punti ogni 100 possessi.
Non era difficile prevedere un crollo della difesa, Monroe e Parker (per motivi diversi) vanno protetti, il fit tra i due è sospetto both ends. L’ex Detroit non ha la mobilità e l’atletismo per fungere da rim protector, ed in attacco la sua presenza finisce per intasare l’area, mentre Jabari di fatto è poco più di un rookie, tra l'altro reduce da un infortunio devastante.
Kidd quindi ha saggiamente deciso di spostare Monroe e MCW nella second unit, inserendo al loro posto un big man più atletico e meno ingombrante in attacco come Plumlee, ed un tiratore non ‘battezzabile’ come O.J. Mayo.
La mossa ha sicuramente migliorato la situazione:
Per NBAwowy quando le due ali giocano senza MCW e Monroe hanno dati migliori sia per volume di tiri (circa il 53% per Giannis, il 42% per l'ex Duke) che per efficienza (71% e 68%) nei tiri entro i tre piedi dal canestro. Per 'the greek freak' e Parker con questo assetto è molto più semplice giocare in transizione e trovare tiri agevoli, il ‘nuovo’ lineup gioca ad un pace decisamente superiore al precedente, con Antetokounmpo a gestire il gioco, ed a sfornare triple-doppie a ripetizione….
La differenza tra il rendimento dei due tra prima e dopo la pausa per l’ASG è eloquente:
Jabari
Giannis
L’ex Duke ogni mese ha migliorato la propria media punti x game, non è il tiratore devastante che in molti si aspettavano dopo averlo visto a Duke (non è il primo Blue Devil a cui succede, e non sarà l’ultimo…), ed è decisamente al meglio quando punta il canestro. Sempre considerando il periodo post All Star game, le due building blocks di Milwaukee sono nella top five NBA per canestri segnati al ferro, e con percentuali favolose:
Insieme a Middleton formano una base ottima su cui lavorare, tre giocatori versatili e in grado di giocare in diversi modi.
Toccherà a Kidd ed al front office trovare un piccolo ed un lungo (si è parlato anche di Howard….) per chiudere il puzzle.