NBA Focus: campioni a confronto
Focus sui tre piccoli che stanno infiammando la corsa al titolo di MVP della regular season
Con un LeBron James più umano del solito, e con Durant tagliato fuori per i motivi che conosciamo, la corsa al titolo di MVP sembra ormai ristretta a 3 giocatori, James Harden, Stephen Curry e Russell Westbrook. Molti ritengono il playmaker dei Warriors favorito, ed in effetti Curry è A- il leader e il top player della squadra che regna incontrastata nella Western Conference da inizio stagione, e B- la faccia pulita che piace a tutti, a prescindere da ogni bandiera. Non si può non ammirare un simile giocoliere, basta scrivere Curry su Sportando per trovare e rivedere decine e decine di azioni spettacolari firmate dall'ex Davidson.
Allo stesso tempo però, sia Harden che Westbrook stanno letteralmente trascinando le rispettive squadre, a colpi di quarantelli e triple doppie....
La stella dei Thunder dal primo Febbraio ha letteralmente calpestato qualunque avversario, marciando con medie di 30.7 punti, 8.8 rimbalzi, 10.5 assist e 2.1 recuperi, numeri da playstation, che hanno riportato OKC in zona playoff. Chiaro, non è un giocatore perfetto, avrà sempre una folta schiera di detrattori pronti a urlargli dietro al primo finale perso in volata (è diventato una sorta di sport nazionale su twitter...). Mercoledì scorso abbiamo già parlato della situazione di OKC, di come gli infortuni abbiano rovinato le ultime stagioni, ma molti sembrano dimenticarlo....
Dal canto suo Harden ha continuato a giocare il suo basket a livello altissimo da inizio anno, la situazione-infortuni dei Rockets gli ha imposto un carico di responsabilità offensive che definire imponente è poco, eppure Houston è lì, al terzo posto a Ovest. Con lui in campo il team di McHale segna 107 punti ogni possessi, contro i 92.7 nei minuti in cui è in panchina....
Proviamo a confrontarli, con l'aiuto di B>R e nba.com:
-Curry è un tiratore dalla lunga decisamente superiore, per player Tracking segna oltre il 42% delle 4.3 ‘pullups threes’ che scaglia in ogni partita, un numero fantascientifico. Sempre i dati di Sport VU rivelano che prende il 53% dei suoi tiri con il difensore più vicino a oltre 4 piedi (1,2 metri circa). Per Harden sono il 38.3%, per Westbrook il 36.7%. Curry rimane l’obiettivo numero uno delle difese avversarie, ma i Warriors hanno diverse opzioni che non possono esser lasciate libere, e l’ottima circolazione di palla favorisce tiri più puliti anche per lui.
I dati sono confermati anche da NBAsavant:
Mediamente il play dei Warriors è quello che tira da più lontano, ma anche quello che palleggia meno, che ha meno pressione difensiva e che tiene per meno tempo palla. Tutti dati che confermano il cosiddetto 'eye test'.
Advanced stats:
Tante cose che già conosciamo, Curry utilizza più di tutti il tiro da tre, Harden è quello che subisce più falli, Westbrook ha un usg% storicamente alto. Saltano agli occhi due dati a proposito del play di OKC, quello degli assist, e quello delle palle perse, per niente negativo se si considera il contesto in cui gioca attualmente, e comunque in linea con quello dei due ‘rivali’. Infine l’ultima stats, Value over replacement player - calcola, in termini di punti ogni 100 possessi di squadra, il contributo di un giocatore rispetto ad un ‘replacement level’, concetto ben spiegato in questo articolo di Ian Levy-, che vede i tre sostanzialmente sullo stesso livello
Chiudiamo con play-type:
Curry è cresciuto esponenzialmente nelle situazioni di transizione, ed è letale anche dal pick’n’roll e (ovviamente) in spot-up, su questo non si discute neanche...
Questi dati però ci dicono anche che James Harden è una devastante macchina da canestri in isolamento, è prima nella lega con oltre 100 punti in più del secondo (LBJ, terzo Irving, occhio ai Cavs…). Altrettanto stupefacente l’efficienza nel pick’n’roll, molto meglio della stragrande maggioranza dei playmaker, categoria alla quale l'ex Arizona State viene troppo raramente associato.
Che dire, 3 super-campioni, nel pieno della loro carriera, e ancora in grado di migliorare. Tutti e 3 meritevoli del titolo di MVP.