NBA on fire: Giannis Antetokounmpo
Milwaukee ha vinto 6 delle ultime 7 partite giocate, ed è ormai stabilmente nella zona playoff della Eastern Conference

Se escludiamo gli Spurs (ci sarebbe James Anderson, ma vabbè....), è veramente difficile trovare anche solo un team che non ha sbagliato qualcosa a livello di trade, scelte nel draft o nella Free Agency. Errare è umano, inoltre dietro ogni 'transactions' potrebbero esserci delle circostanze che noi ignoriamo - magari il giocatore x viene scambiato perchè non va d'accordo con la stella del team, o con il coach, senza pensare troppo al suo valore-.
Una delle squadre che ha saputo sfruttare meglio il draft negli ultimi tempi è stata sicuramente Milwaukee, che prima di Jabari Parker ha pescato una serie di ottimi prospetti fuori dalla top 10. Il vero botto è arrivato nel draft 2013, che ha portato nel Wisconsin l'incredibile Giannis Antetokounmpo.
Il greco è il prototipo del giocatore del futuro, un superatleta versatile che può difendere 4 se non 5 ruoli, aiutare in regia e attaccare in diverse situazioni.
Nella recente serie positiva (6 vinte su 7) il ventenne greco marcia con medie di 15.9 punti (61% FG, 76% FT), 9.1 rimbalzi, 3.3 assist e 1.7 stoppate, con +8 di plus/minus medio. Ah, record carriera aggiornato due volte in due giorni....Rispetto alla stagione da rookie, Giannis attacca di più il ferro e utilizza molto di meno il tiro da fuori, tanto che la distanza media dei suoi tiri è diminuita di quasi 4 piedi.
Per player tracking, da rookie i tiri in catch-and-shoot and pullups costituivano poco più del 43% delle sue conclusioni totali, mentre quest'anno sono appena il 26%. Giocando spesso da 4, approfitta dei tanti match-up favorevoli attaccando dal palleggio avversari generalmente più lenti e meno abituati a difendere nello spazio.
Jason Kidd, uno che di talenti se ne intende, lo provò addirittura da playmaker nella scorsa Summer League, e anche ora non è raro vederlo prendere il rimbalzo e partire subito in contropiede:
(per vedere altri suoi highlights basta cercare il suo nome qui su sportando...)
A proposito dei suoi assist, Brandon Knight e company tirano tutti oltre il 40% da tre quando è lui a metterli in ritmo...
Se guardiamo ai dati per tutta la stagione, i Bucks attaccano e difendono leggermente meglio quando il greco è fuori dal parquet, ma sono veramente pochi i giovanissimi che riescono fin da subito ad influenzare i risultati di squadra, ad esempio i Pelicans 2013/14 difendevano meglio senza Anthony Davis....
Kidd ruota tantissimi giocatori, spesso nella prima parte di regular season sono state le riserve a scavare il parziale decisivo, ma il nuovo lineup con 'The greek freak', Knight, Dudley, Middleton e Henson funziona benissimo anche in attacco (111.2 offensive rating), e concede appena 95.3 punti ogni 100 possessi.
Per tanti anni in Wisconsin si sono 'accontentati' di essere competitivi per un posto nei playoff e nulla più, ora le cose sono cambiate, c'è una proprietà ambiziosa, un coach che sa uscire fuori dagli schemi, e sopratutto c'è uno dei talenti più particolari visti nella lega negli ultimi tempi....quello con quel nome impronunciabile...