NBA on fire: Khris Middleton
Milwaukee è sesta nella Eastern Conference con 23 vittorie in 45 partite

La regular season non è mai avara di sorprese, ogni anno ci sono giocatori e squadre che superano di gran lunga le attese. Nel desolato panorama della Eastern Conference c'è un team di cui si parla veramente poco, senza grandi superstar e con un coach giovane ma di gran personalità. Ovviamente parliamo dei Milwaukee Bucks, che, dopo un 2013/14 chiuso con il peggior record della lega, si trovano con un piede e mezzo nella zona playoff.
Jason Kidd merita gran credito per come è riuscito a rivoluzionare l'atteggiamento della squadra, in particolare nella metà campo difensiva.
Nel 2013/14 i Bucks concedevano qualcosa come 108.9 punti ogni 100 possessi - meglio solo degli Utah Jazz -, mentre quest'anno sono la terza miglior difesa NBA (prima nella Eastern) con 99.4 punti subito ogni 100 possessi (95 a Gennaio).
Già nella seconda parte della scorsa regular season a Brooklyn, Kidd rivoluzionò la sua difesa spostando Paul Pierce da quattro e inserendo il lunghissimo Shaun Livingston da guardia, in un assetto che consentiva ai suoi di cambiare praticamente su ogni blocco e di forzare così tante palle perse.
Con i Bucks è stato naturale proseguire in questa direzione, a maggior ragione cnsiderando facendo il maggiore tasso di atletismo diffuso e i tanti giocatori con braccia lunghe a disposizione.
Kidd chiede tanta intensità ai suoi, e per questo usa moltissimo la panchina, che è la migliore NBA per punti, assist e percentuale dal campo.
Uno dei simboli del mindset del suo team è sicuramente Khris Middleton, esterno arrivato in Wisconsin come 'filler' nella trade che ha spedito Brandon Jennings a Detroit.
Nelle ultime 5 vittorie lo swingman da Texas A&M viaggia con medie di 15 punti, 5.2 rimbalzi, 3 assist e 2.4 recuperi, tirando il 63% dal campo ed il 61% da tre. Il suo minutaggio continua ad aumentare, insieme all'efficacia del suo tiro da fuori - 27 su 51 nelle ormai famose 'corner three', 43% nelle triple in catch and shoot- e alla capacità di incidere in difesa. In 286 minuti con lui, Antetokounmpo, Knight e Pachulia (il 'quartetto' più utilizzato da Kidd) i Bucks hanno un net rating di +12.9, concedendo appena 90.5 punti ogni 100 possessi -valore che guiderebbe di gran lunga la NBA-. In generale quando Middleton è in campo il team subisce 95.6 punti ogni 100 possessi , mentre quando è fuori il valore sale a 103. Anche l'attacco sale di circa 6 punti ogni 100 possessi nei suoi minuti, e il suo ottimo +9.1 di net rating è il miglior dato del roster.
Middleton inoltre è abbastanza versatile da innescare i compagni, qui alza l'alley oop per 'the greek freak':
In scadenza di contratto, sarà free agent ma Milwaukee potrà pareggiare ogni eventuale offerta (dando per scontato che gli sarà estesa la qualifying offer), e c'è da scommettere sul fatto che Kidd spingerà per la conferma, dato che sembra fatto dal sarto apposta per il suo sistema di gioco. Sicuramente lo stipendio salirà e i pretendenti non mancheranno, non ci sono tanti '3 and D' così giovani (23 anni) e già tanto efficaci.