NBA on fire: Nikola Vucevic

Mentre nella Western Conference fanno la gara a chi migliora di più il roster, nella Eastern dietro Atlanta e le prime 4/5 ci sono una serie di squadre che non riescono ad emergere dalla mediocrità generale. Tra Miami (sesta con 17 vinte e 22 perse) e Boston (tredicesima con 13 vinte e 24 perse) ci sono ben cinque squadre, tutte sospese nel limbo, tra la zona playoff e un altro viaggio in lottery.

Praticamente da tutte ci si aspettava qualcosa in più, anche dagli Orlando Magic.

La ricostruzione dell'ex squadra di Shaq e Howard dura ormai da qualche anno, precisamente dal 10 Agosto 2012, quando Superman venne spedito ai Lakers nella famosa trade a 4 squadre che portò in Florida anche il big man montenegrino Nikola Vucevic. 

Nelle ultime tre partite l'ex USC marcia con medie di 30.7 punti, 13 rimbalzi e 3 assist, con il 64% da due ed il 62% ai liberi.

Dopo aver firmato un quadriennale da 53 milioni, Vucevic non ha smesso di lavorare duro, e la sua importanza all'interno della squadra continua ad aumentare. Di recente ha testimoniato tutto il suo appoggio verso coach Vaughn, messo sul banco degli imputati dai media dopo la partenza negativa: 'Non si può dare la colpa a Jacque, siamo noi quelli che vanno in campo, quelli che devono giocare duro'.

Questa per lui sarà la terza stagione consecutiva in doppia-doppia, in attacco è praticamente automatico nel tiro dalla media, che scocca con fiducia da svariate posizioni. Per nba.com, quando tira senza mettere palla per terra (il 66% dei suoi tiri totali) realizza con un notevole 60%. Il suo limite principale è la scarsa esplosività, che lo limita molto quando è marcato stretto vicino al ferro.

Comunque, con Frye ancora in fase di rodaggio, la sua capacità di segnare dai 5 metri aiuta non poco Victor Oladipo e Elfrid Payton, due penetratori che hanno tanto lavoro da fare per migliorare nel tiro dalla distanza.

Vaughn ha cercato di mischiare più volte le carte, spedendo sia Evan Fournier (11 di media con il 38% dal campo in 21 minuti di media nel 2015) che Channing Frye in panchina per migliorare la difesa.

Dopo qualche partita l'ex Phoenix Suns è tornato tra gli starters, d'altronde il suo contributo è troppo importante per aprire l'area alle scorribande degli esterni.

Qualche segnale positivo c'è, specie se consideriamo anche gli infortuni che hanno colpito il roster, e l'alto numero di trasferte giocate -non l'ideale a inizio stagione con un roster giovane e pieno di facce nuove-:

tra i venti 'terzetti' più utilizzati da Vaughn, l'unico con net rating positivo è quello composto da Vucevic, Oladipo (dominante contro i Rockets) e Payton, +2.7 in 369 minuti, ed è anche uno di quelli con il maggior numero di possessi giocati sui 48 minuti.

Le ultime due vittorie su Chicago e Houston sono arrivate giocando in velocità, facendo leva sulle devastanti doti fisiche del backcourt titolare. Prima di questi due successi, il numero dei 100 possessi era stato sfondato solo a Novembre contro i 76ers, ed anche in quella occasione il risultato fu positivo.

Anche i Suns di Frye lo scorso anno si sono fatti un nome alzando il ritmo e sfidando gli avversari in campo aperto, e se fosse questa la strada migliore per i giovani Magic?