Bufera su Dwight Howard, accusato di aver preso a cinghiate il figlio
Un primo caso era stato già chiuso in Florida. Ma ora la polizia di Cobb County ha riaperto il tutto grazie a nuove prove che sarebbero emerse
Bufera su Dwight Howard, centro degli Houston Rockets.
La polizia della Georgia ha ri-aperto un’indagine nei suoi confronti perché avrebbe preso a cinghiate il figlio Braylon di sette anni. Del caso si erano già occupati i poliziotti della Florida chiudendo il tutto con un nulla di fatto. La mamma del bimbo, Royce Reed, che è in “guerra” da anni con l’ex marito (lei è una ex cheerleader dei Magic), si era rivolta al “Florida Department of Children and Families”, una organizzazione che tutela dalle violenze domestiche.
La donna aveva denunciato la punizione corporale inflitta al piccolo Braylon ad agosto ma l’ente aveva deciso che non c’era estremi per una sevizia.
Come riportato dal noto sito TMZ, la diagnosi del dottor Kesler invece diceva il contrario, ossia che il bimbo aveva sul corpo i segni tipici di colpi inflitti con la fibbia di una cinta.
I legali di Howard accusano la donna di usare il figlio per ottenere soldi mentre la donna si difende dalle accuse.
Dwight Howard avrebbe ammesso, nel corso della sua confessione alla polizia, di aver usato la cinta sul figlio perché era il metodo usato da suo padre nei suoi confronti e di non aver mai saputo fosse una cosa troppo violenta.
Ora sarà la polizia di Cobb County ad andare a fondo con alcune nuove prove che sarebbero state trovate.
L’America rischia di essere scossa da un altro caso dopo quello del giocatore di NFL Adrian Peterson, running back dei Minnesota Vikings, sospeso per tutta la stagione senza stipendio per aver colpito alla schiena, al testicolo ed alle gambe il figlio di quattro anni.
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