NBA on fire: Brandon Knight
Il playmaker dei Bucks firma la vittoria sul campo dei Pacers
Brandon Knight non ha ancora compiuto 23 anni, eppure sta disputando la sua quarta stagione in NBA.
Nelle tre annate trascorse tra Detroit e Milwaukee ha dato sempre l'impressione di essere un giocatore solido, ma non una star. Buono ma non buonissimo, uno che non sposta, oltretutto in un ruolo tra i piu`ricchi in termini di talento.
I Bucks hanno scelto di non rinnovare il suo contratto, fornendogli quindi ulteriori motivazioni per giocare una grande stagione:
Nelle prime 4 l'ex Florida viaggia a 20.5 punti, 6.8 rimbalzi, 7.3 assist e 1.3 recuperi, con 25.2 di PER (tutti career-high), tirando con il 43% da due, il 53% da tre e l'88% ai liberi.
Con un maestro del calibro di Jason Kidd ad insegnargli i segreti del ruolo, Knight non potra`che continuare a migliorare.
I Bucks hanno un roster abbastanza lungo ed una serie di asset buoni per prendere qualunque direzione, ma probabilmente la strada migliore e` quella di far crescere insieme i tanti giovani, arrivati grazie all'ottimo lavoro della dirigenza tra draft e mercato delle trade.
Contro Indiana le riserve hanno segnato piu`punti degli starters (47 a 40), con 5 giocatori tra gli 8 e gli 11 punti.
Per i Pacers si profila una stagione povera di soddisfazioni, basti pensare che Vogel e` quasi costretto a schierare Chris Copeland (non il suo giocatore preferito, come dimostrano gli 82 minuti di garbage time che gli ha concesso in 12 partite degli scorsi playoff) per avere un minimo di pericolosita` perimetrale. L'ala scoperta dai Knicks sta rispondendo presente, con il 41% da tre su 8.5 tentativi a partita
Pillole:
- 5 su 21 dal campo per Cleveland nel quarto periodo nella sconfitta contro i Blazers, con 2 su 9 dei Big Three. Abbiamo gia`detto che Blatt avra` tutto il tempo che gli serve per trovare la quadratura del cerchio, ma in pochi si aspettavano un inizio cosi`sottotono
-sempre negli ultimi 12 minuti Wes Matthews segna 11 punti, 2 in meno di tutti i Cavs. La guardia di Portland viene spesso dimenticato quando si parla della crescita di questo gruppo.
-Nelle ultime tre Garrett Temple ha segnato 47 punti con 8 su 14 da tre e 9 su 11 ai liberi, con +55 di plusminus. Senza Beal ci si aspettava l'esplosione di uno tra Porter e Rice, invece e`l'ex Casale la nuova freccia nell'arco di coach Wittman.
-New York e` ultima NBA con appena 18 tiri a partita tentati nella restricted area. La TPO sta producendo tanti jumper, ma quando non entrano c'e`bisogno di trovare alternative...
-Houston invece e` prima per triple tentate sia dall'angolo destro (6.4, segnate con uno stratosferico 62%) che dal sinistro (5.6, 46%). Ed ovviamente si conferma come unica squadra della lega sotto i 10 tiri per partita dalla media distanza. Il bello e`che tutti conoscono questa strategia, eppure Harden e compagni sono ancora imbattuti....
-Aaron Brooks (13 punti con 8 assist e, udite udite, 3 stoppate nella vittoria sui Magic) sembra gia`l'ennesima pointguard di riserva che 'salva' la propria carriera con i Bulls. Succede a Nate Robinson e DJ Augustin
- Contro una OKC sempre piu` decimata dagli infortuni Toronto vince con 23 dei 32 canestri totali arrivati grazie ad un assist. 5 i passaggi smarcanti effettuati da James Johnson, che alla sua seconda esperienza in Canada sembra aver trovato un posto fisso in rotazione.
-Lakers sempre al palo, nonostante Kobe....
-New Orleans riscatta la pessima prestazione contro Memphis sconfiggendo Charlotte. Oltre al solito, dominante Anthony Davis, tornano su buoni livelli Evans, Holiday e Anderson. Continua a mancare all'appello Eric Gordon, 0 su 6 dal campo ieri, 5.8 punti con il 20% dal campo ed il 9% da tre per la stagione....
- 1 su 6 dal campo per Stephenson, che ha anche imparato una lezione su the Brow:
-Phoenix (che ancora ringrazia i Pelicans per aver pareggiato l'offerta a Gordon) vince nonostante le prove 'normali' di Bledsoe e Dragic. Spettacolare ma anche concreto Gerald Green, oltre i 20 anche Kieff Morris e Isaiah Thomas.
2 punti, ma anche 9 rimbalzi e 3 stoppate in 20 minuti per Alex Len