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NBA 04/06/2014, 13.23

NBA Finals 2014 tra Spurs e Heat: percorso, allenatori, giocatori

Una presentazione delle Finals NBA

NBA

American Airlines Arena, Miami. NBA Finals 2013, gara 6. Spurs avanti 3-2 nella serie. Spurs a 12 secondi dal quinto titolo della loro storia, avanti 95-92. Ci prova LeBron da tre, ferro. Si lotta a rimbalzo, Bosh per Allen, passo indietro e tiro da tre. Canestro. 5.2 secondi sul cronometro. E’ l’immagine rimasta negli occhi di tutti. Quel tiro che ha cambiato il corso delle scorse finali facendo prendere al titolo, oramai in Texas, la direzione della Florida. Se questo, insieme agli errori dalla lunetta di Ginobili e Leonard, non era bastato a buttar giù gli Spurs, si aggiunge, nel finale di gara 7 il tap-in sbagliato dall’uomo che non ti aspetti, Tim Duncan, che forse per la prima volta in carriera ha mostrato delusione e frustrazione dopo un errore. Tutti, o quasi, hanno pensato che potesse essere la fine di una squadra, di una delle dinastie più longeve e vincenti della storia dello sport americano, ma se c’era una squadra che poteva risollevarsi da tutto questo, erano proprio gli Spurs. E allora eccoci di nuovo qui, a pochi giorni dall’inizio delle Finals, pronti per la rivincita tanto attesa. Ancora Spurs contro Heat, questa volta a campi invertiti. Sì, perché il modo migliore per risollevarsi dalla sconfitta dello scorso anno, è centrare il miglior record della stagione regolare con 62 vittorie.

 

Percorso. Quest’anno però le due squadre arrivano con percorsi opposti rispetto allo scorso anno. Mentre gli Heat lo scorso anno erano reduci dalla storica striscia di 27 vittorie in stagione regolare, quest’anno sono stati spesso discontinui mostrando la capacità, molto pericolosa, di accendersi e spegnersi nei diversi momenti della partita e della stagione, facendo spesso il minimo per vincere. La storia però, ci dice che anche i Lakers e i Bulls del three-peat hanno mostrato al terzo anno poca brillantezza in stagione regolare. Mentre lo scorso anno nei playoffs furono forzati alla settima gara dai Pacers, quest’anno hanno passeggiato fino alla finale di conference, battendo nuovamente Indiana con meno fatica del previsto (sì perché anche in gara 5, nonostante i soli 7 punti di LeBron, Miami ha avuto la tripla che a pochi secondi dalla fine poteva regalare la finale anticipata agli Heat). Gli Spurs dal canto loro, sono reduci da 62 vittorie in stagione regolare, ad una dal record di franchigia, che sono valse la testa di serie numero 1 a Ovest, nonché il miglior record della lega. Anche nei playoffs hanno avuto un percorso opposto rispetto allo scorso anno: mentre avevano passeggiato con due sweep ai danni di Lakers e Grizzlies, quest’anno hanno dovuto faticare non poco. Se si esclude la serie con Portland, sono stati costretti a gara 7 dai Mavericks, giocata poi in maniera straordinaria, e in finale di conference hanno dovuto affrontare e battere in una delle serie più strane e spettacolari degli ultimi anni la bestia nera OKC.

 

Allenatori. La serie mette di fronte due degli allenatori più longevi e vincenti degli ultimi anni. Sì, perché nonostante Spoelstra sieda sulla panchina degli Heat “solo” dall’aprile 2008 (poco tempo rispetto ai 18 anni passati da Popovich in casa Spurs dal dicembre 1996), che piaccia o no i suoi numeri ci dicono che si tratta di uno dei migliori allenatori in circolazione, e spesso non gli viene attribuito il rispetto che merita. Mentre superficialmente potrebbe essere considerato l’allenatore di un team pieno di stelle, in realtà c’è molto di suo nel successo degli Heat. Innanzitutto la capacità di mettere insieme e far convivere in campo giocatori diversi come James, Wade e Bosh; in secondo luogo, il fatto di dare a LeBron lo spazio che richiede, sia durante i time-out che in campo, ma al tempo stesso di mettere le sue capacità al servizio dei compagni, creando un contesto di squadra in cui il 6 si è calato davvero alla perfezione. Infatti, va riconosciuto a coach Spo il merito di aver creato un sistema di gioco in cui non solo James ma anche tutti gli altri, sembrano potersi esprimere al meglio delle loro capacità. Un esempio, l’intuizione nella serie del 2012 contro i Pacers, di rivoluzionare la rotazione trasformando Bosh in centro e spostando James da 4, introducendo un modo di giocare, detto “dei quattro piccoli”, imitato poi da molti altri coach, non ultimo coach Pop. Questo, unito ai successi che comunque sono in maniera crudele la discriminante tra successo o fallimento per un allenatore, ha permesso a coach Spoelstra di diventare oramai un volto franchigia, come, nelle dovute proporzioni, il suo collega rivale di queste finali. Su coach Popovich c’è ben poco da dire, la sua carriera parla per lui. In tutti questi anni ha letteralmente creato non solo un sistema non solo di gioco, ma anche, grazie all’aiuto di R.C. Buford, di gestione societaria, dello spogliatoio e dei rapporti con la stampa (è praticamente impossibile che esca una notizia certa dalle mura dell’Alamo sui giocatori infortunati). In 18 anni solo una stagione negativa, la prima, che con una discreta dose di fortuna (perché conta anche quella per il successo di un allenatore e di una squadra), ha condotto alla prima scelta nel Draft di quell’anno permettendo di portare in Texas Tim Duncan e di dare inizio ad una vera e propria dinastia che nonostante gli anni è sempre stata capace di mantenersi ad alti livelli, cosa non facile nello sport americano, vincendo 4 titoli con un’unica finale persa, quella dello scorso anno.

 

Giocatori. Dal lato Heat tutti gli occhi sono concentrati inevitabilmente su LeBron. Il prescelto sta inanellando numeri da record nella sua carriera che ce la dicono tutta, oltre sul fatto che sia un giocatore unico nella storia del gioco, anche sulla sua voglia di diventare il più forte di tutti, e in questo il terzo titolo consecutivo lo aiuterebbe senz’altro. Anche quest’anno infatti, James ha incrementato e migliorato le sue statistiche rispetto alla scorsa stagione e solo una stagione pazzesca di Kevin Durant gli ha negato il quinto titolo di MVP in carriera. Wade invece negli anni si è trasformato in uno specialista. Le sue ginocchia non sono più quelle del 2006, per questo tende a selezionare i suoi tiri ma anche i momenti della partita. Un esempio, il quarto quarto di gara 2 contro i Pacers in cui ha alzato nettamente il suo livello di gioco portando gli Heat ad una vittoria in trasferta rivelatasi poi decisiva, mentre è rimasto silente nel prosieguo della serie con Miami spesso in controllo. Il giocatore però più importante dei tre può essere Chris Bosh: il suo rendimento nelle ultime tre gare della finale di conference è stato senza dubbio fondamentale per la vittoria della serie. Come già detto, Spoelstra lo ha trasformato in un centro atipico ed è risultato decisivo proprio contro gli Spurs, in stagione regolare sia questo che lo scorso anno. Come contro i Pacers saranno importanti le sue percentuali nel tiro da fuori, tiri che la difesa degli Spurs tenderà a concedergli, soprattutto nelle situazioni in cui sarà accoppiato a Duncan. Altra arma decisiva per gli Heat però può essere la panchina. E’ sicuramente più debole dello scorso anno, priva di Miller e con le scommesse perse di Oden, per problemi fisici, e Beasley, per motivi tecnici, ma può contare sul solito Allen e su un Cole più incisivo rispetto allo scorso anno e rispetto al suo pari ruolo Chalmers. Anche Lewis e Battier, quest’ultimo all’ultima finale della carriera, possono avere il proprio ruolo come in finale di conference, soprattutto quando Spoelstra deciderà di abbassare il quintetto, per dare agli Heat più soluzioni offensive oltre ai soliti Big 3. Per quanto riguarda gli Spurs, la garanzia è proprio Tim Duncan. L’età sicuramente avanza, ma il rendimento non cala, anzi. In gara 6 della finale di conference è stato a lungo cercato dai compagni durante l’overtime, giocando diversi possessi addirittura in isolamento contro un difensore come Ibaka. Questo la dice lunga sulla fiducia che nutrono in lui i compagni e soprattutto sulle sue condizioni fisiche e mentali, sulla determinazione e la voglia di tornare in finale, per vendicare l’errore dello scorso anno. Sarà importante il suo lavoro sotto canestro in coppia con Splitter, impegnando in difesa sia Bosh che Andersen e costringendo magari la difesa degli Heat a raddoppi che possono aprire lo spazio alla circolazione e al tiro da tre degli esterni (vedi Green lo scorso anno). Tony Parker non è in perfette condizioni fisiche, ma sicuramente ci sarà. Fondamentale, come nel corso di questi playoffs, sarà la sua aggressività (al netto delle sue reali condizioni fisiche) tanto in attacco, con i tiri dalla media distanza che spesso la difesa tenderà a concedergli, quanto in difesa. Proprio la metà campo difensiva è spesso decisiva per gli Spurs. Come per Miami infatti, anche per San Antonio è dall’aggressività in difesa che hanno inizio i parziali decisivi della partita, a suon di contropiedi e attacchi in transizione. Parlando di difesa non si può non parlare di Kawhi Leonard, uomo in missione per provare non a fermare ma almeno a contenere LeBron. Ha dimostrato più volte di poterlo fare, come in finale di conference con Durant, ma sarà importante il suo contributo anche nella metà campo offensiva, vista la quantità di minuti che coach Pop tende a dargli. Anche per gli Spurs importante sarà la panchina, con il solito Ginobili pronto a far saltare il banco con il secondo quintetto, e con i vari Mills, Diaw, e perché no Belinelli, pronti a far male con il tiro da fuori o, nel caso del francese, con la sua versatilità.
Insomma tanti sono gli ingredienti di queste finali e l’attesa cresce. In ogni caso sarà scritta la storia. Gli Heat, quarto team della storia ad arrivare in finale per la quarta volta consecutiva, per il three-peat, per raggiungere il terzo titolo consecutivo, cosa riuscita in epoca recente solo ai Bulls di Jordan e ai Lakers del suo Shaq-Kobe. Per la seconda volta nella loro storia affrontano una squadra già battuta in finale, ma il precedente non è confortante (sconfitta nel 2011 dai Mavs). Gli Spurs invece, per la prima volta alla seconda finale consecutiva della loro storia, per raggiungere il quinto titolo dal 1999 ma soprattutto per vendicare la finale dello scorso anno. E’ il momento dell’anno che tutti gli appassionati di basket attendono con ansia. La pallacanestro ai suoi massimi livelli. Le NBA Finals. Buon divertimento!

 

Di A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 31 Commenti
  • Desmian 04/06/2014, 23.44
    Citazione ( JesseJames 04/06/2014 @ 23:42 )

    Le possibilità che ciò accada sono pari a quelle che la Costa Rica vinca il mondiale...però non si sa mai :P

    Io per maggiore sicurezza mi tocco i maroni...non si sa mai.. #damn

  • JesseJames 04/06/2014, 23.42 Mobile
    Citazione ( Desmian 04/06/2014 @ 23:33 )

    seh cre-de-ce.

    Le possibilità che ciò accada sono pari a quelle che la Costa Rica vinca il mondiale...però non si sa mai :P

  • Desmian 04/06/2014, 23.33
    Citazione ( JesseJames 04/06/2014 @ 23:22 )

    Magari in faccia a Lebron :P

    seh cre-de-ce.

  • JesseJames 04/06/2014, 23.22 Mobile
    Citazione ( Desmian 04/06/2014 @ 23:20 )

    Ma Anche No!

    Magari in faccia a Lebron :P

  • Desmian 04/06/2014, 23.20 Mobile
    Citazione ( JesseJames 04/06/2014 @ 15:16 )

    Forza Beli! Voglio la tripla decisiva sulla sirena di gara 7 per entrare nella leggenda! :D

    Ma Anche No!

  • Kobebryant8 04/06/2014, 19.32 Mobile

    Gurdero tutta questa emozionante serie e spero c vincano gli spurs.Sono sicuro al 100% che ne uscirò sapendo qualcosa di più suo basket.Due grandi allenatori con tanti grandi giocatori pronti a dare il massimo.

  • TheDream2 04/06/2014, 16.18 Mobile

    Sarà una grandissima finale!

  • vdivac 04/06/2014, 16.07 Mobile
    Citazione ( Maz199 04/06/2014 @ 14:33 )

    Te li ritrovi il prossimo anno al 120%.. Titolo o non titolo.

    Il ragazzo dovrà aspettare per fare le sue prime finals:-)

  • Suparna 04/06/2014, 15.24 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Me lo domandavo Anche io

  • JesseJames 04/06/2014, 15.16 Mobile

    Forza Beli! Voglio la tripla decisiva sulla sirena di gara 7 per entrare nella leggenda! :D

  • RussKD035 04/06/2014, 14.58
    Citazione ( Maz199 04/06/2014 @ 14:39 )

    Hanno entrambi un anno ancora di contratto.

    Beh Tim ha una PO, Manu ha 38 anni, anche se ha un anno di contratto si ritira imo

  • Maz199 04/06/2014, 14.39 Mobile
    Citazione ( RussKD035 04/06/2014 @ 14:37 )

    Io non ne sarei sicuro... oggi faranno un intervista a Wade e a Ginobili, sicuramente verrà fuori la domanda: "alla fine di queste Finals ti ritirerai?" vedremo... poi Duncan ha 38 anni! hanno un'età pure loro!

    Hanno entrambi un anno ancora di contratto.

  • RussKD035 04/06/2014, 14.37
    Citazione ( Maz199 04/06/2014 @ 14:33 )

    Te li ritrovi il prossimo anno al 120%.. Titolo o non titolo.

    Io non ne sarei sicuro... oggi faranno un intervista a Wade e a Ginobili, sicuramente verrà fuori la domanda: "alla fine di queste Finals ti ritirerai?" vedremo... poi Duncan ha 38 anni! hanno un'età pure loro!

  • Maz199 04/06/2014, 14.35 Mobile

    Comunque.. Io sto già agonizzando in preda all'ansia. Sarà difficilissima... Miami ha un Wade in più che lo scorso anno non aveva, I panchinari sono in forma.. Poi siamo dei vecchi di merda..

  • Maz199 04/06/2014, 14.33 Mobile
    Citazione ( RussKD035 04/06/2014 @ 14:03 )

    Go Spurs, vincete e fate andare a casa Tim e Manu!

    Te li ritrovi il prossimo anno al 120%.. Titolo o non titolo.

  • mitchellforever 04/06/2014, 14.27

    Beh, speriamo che quest'anno Jesus non rompa le uova nel paniere.

  • Biancoverde91 04/06/2014, 14.12 Mobile

    Tifo SAS ma vedo gli Heat davanti, in questi PO hanno speso pochissimo, e nei momenti dove si sono accesi hanno fatto letteralmente paura. Inoltre i 3 big sono tutti in forma straordinaria (senza contare l'evergreen Allen). Ci sarà da divertirsi ma dico Heat in 6.

  • RussKD035 04/06/2014, 14.05

    Chi è Tarallo?

  • RussKD035 04/06/2014, 14.03

    Go Spurs, vincete e fate andare a casa Tim e Manu!

  • TheGoat2 04/06/2014, 13.56

    Si parte da Gara 8. Sì, perchè questa serie sarà il proseguimento naturale della precedente.
    I Miami Heat partono, per una volta, da sfavoriti (confermano i bookmakers) anche perchè gli Spurs sembrano agguerriti come non mai.
    Il clima di rispetto e competitività che si sta creando durante questi giorni, con dichiarazioni e rumors, è ancor più elettrizzante.
    Si cerca di fare la storia, da ambo le parti... Three-Peat o ennesima consacrazione della dinastia Spurs?
    L'NBA al suo meglio! #HaveFun #GoHeat

  • 3andDefense 04/06/2014, 13.50 Mobile

    Chi ha scritto?

  • KingLeBronMvp6 04/06/2014, 13.49

    bell articolo

  • JailBlazers 04/06/2014, 13.42 Mobile

    non penso potesse esserci finale migliore!

  • homerjsimpson 04/06/2014, 13.41 Mobile

    Spero sinceramente negli Spurs al loro ultimo atto giusto !?

  • Ste1990 04/06/2014, 13.39

    Oh e per chiudere su Spoelestra.. Nella gara 7 dello scorso anno nei primi 12 minuti ha ruotato tutti i suoi uomini,dando campo a chi come Battier non giocava da qualcosa come 7 partite consecutive, il risultato è stato che nella sera in cui Miller non ha punito, il buon Shane ha azzeccato una partita pazzesca. Io sinceramente non so quanti allenatori in quella situazione si sarebbero comportati in quel modo, tanta roba, davvero tanta roba

  • dariosk 04/06/2014, 13.38

    sono d'accordo sul fatto che spoelstra sia poco acclamato rispetto a tanti altri, specie per come ha convinto i 'big three' e bosh in particolare ad essere aggressivi in difesa.... lo spostamento di james da quattro non credo sia uno small ball perchè lbj è più grande e grosso di molte power forward... darei più la colpa a mike brown per non averlo messo più spesso a giocare in post in attacco, da dove è letteralmente immarcabile

  • Ste1990 04/06/2014, 13.36

    Veramente curioso di vedere il quintetto con cui Pop inizierà questa serie.
    La coppia Td21-Splitter nella serie dello scorso anno ha funzionato malissimo, mettere Diaw in quintetto toglierebbe dalla panchina un giocatore che può dar il cambio a Leonard per difendere su Lbj però ti porterebbe ad accoppiare Splitter con Andersen. Una marea di soluzioni diverse, tutte con Pro e Contro importanti, una roba davvero davvero tosta

  • OttoLamphred 04/06/2014, 13.36

    Amarezza incoming

  • Theanswer2 04/06/2014, 13.33 Mobile

    Bellissimo articolo... Concordo soprattutto su spoelstra sottovalutato, un buon allenatore ma soprattutto eccezionale nei piccoli accorgimenti in game che risultano sempre fondamentali... Saranno delle finals fantastiche secondo me