NBA draft: Dario Saric
L’ala croata è il miglior prospetto europeo di questo draft
Anche in un draft talentuosissimo come questo, di giocatori versatili e atipici come Dario Saric ce ne sono veramente pochi.
E’ un’ala di 208 cm con un’innata capacità di capire il gioco. E’ sempre un passo avanti agli altri, sia quando gestisce il gioco come se fosse un playmaker, sia quando si muove senza palla, riuscendo quasi sempre ad essere al posto giusto nel momento giusto. Infatti una buona parte del suo fatturato offensivo deriva proprio dai tagli a canestro. Ha degli ottimi fondamentali per quanto riguarda il palleggio ed il passaggio, che lo rendono di fatto una possibile point forward anche al piano di sopra. E’ inoltre molto produttivo in campo aperto, non solo dal punto di vista realizzativo. Sa anche giocare spalle a canestro, anche contro le ali piccole NBA può far valere il suo fisico. E’ inoltre un ottimo rimbalzista per un’ala piccola, che presumibilmente sarà il suo ruolo oltreoceano.
La difesa e il tiro da fuori sono invece i suoi problemi principali. Non male lontano dalla palla, grazie al suo QI cestistico infatti molto spesso riesce ad essere presente sulle linee di passaggio recuperando molti palloni, è invece un difensore mediocre sulla palla per via di una ridotta velocità di piedi, e spesso spende falli che rischiano di toglierlo dalla partita. Per quanto riguarda il tiro invece, pur avendo una buona meccanica, il tiro è spesso ondivago, soprattutto in situazioni di pull-up. Migliorabile ma sufficiente invece in situazioni di catch-and-shoot. Proprio per via del suo tiro dal palleggio che spesso non risulta una minaccia fatica a crearsi buoni tiri in isolamento.
Giocatore che andrebbe bene in qualsiasi squadra con un gioco offensivo che stenta.
Ecco alcuni highligths:
Articolo di D. Leccese
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