D-League, i nomi caldi dopo la prima parte di stagione
I giocatori migliori nella Lega di Sviluppo della NBA
Quanto talento c’è nella D League,attualmente ferma per lo showcase in Nevada, quattro giornate di vetrina per i tanti atleti che sognano la NBA….
Vediamo quali sono i giocatori emersi dopo le prime 10/12 partite, considerando solo quelli che non sono ‘legati’ ad una franchigia NBA e quindi disponibili eventualmente anche per l’Europa:
- Tra le guardie c’è Ron Howard -21.3 di media più 4.4 rimbalzi , 4.2 assist e 1.5 recuperi, il 45% dal campo e l’85% ai liberi-, giocatore fisico che predilige di gran lunga la conclusione in avvicinamento – subendo molti falli, ben 8.5 liberi a partita- rispetto al tiro da fuori – solo 0.6 triple tentate a partita-. Il trentenne esterno da Valparaiso solo nel 2010 ha esordito in Europa – Netanya in Israele dopo varie esperienze tra Messico, Venezuela e Australia- e quindi è ancora un incognita la sua adattabilità al diverso tipo di basket, il suo ottimo inizio stagione dovrebbe comunque assicurargli un'altra chance in giro per il mondo. Altri e due esterni che non tirano praticamente mai da tre ma trovano comunque modo di incidere sulle partite sono l’ex Clippers Travis Leslie e Paul Harris , due tra gli atleti più esplosivi e spettacolari della D-League; il primo , ventiduenne appena tagliato dai Clippers,uscito da Georgia con un anno d’anticipo ,in 13 partite segna 16.2 punti (53% da due su più di 12 tentativi di media, 6 su 14 da tre totale) con 7.8 rimbalzi, 1.8 assist, 1.5 recuperi e 0.8 stoppate, mentre il secondo , ventiseienne ex stella di Syracuse e famosissimo negli States già dal liceo, nelle prime 12 partite ha medie di 13.7 punti con il 48% da due e il 71% ai liberi, oltre a ben 10.7 rimbalzi e 1.5 recuperi in poco meno di trenta minuti. Entrambi hanno un notevole potenziale in prospettiva Europa, molto simili per caratteristiche fisiche e intensità al Pete Mickeal dei primi anni dopo il college a Cincinnati, che solo grazie al duro lavoro negli anni è diventato una delle migliori ali piccole d’Europa….
- Un playmaker interessantissimo – però ancora più che deciso a giocarsi le sue chance nella NBA – è Courtney Fortson, ventiquattrenne uscito nel 2010 - con due anni di anticipo….- da Arkansas e assiduo frequentatore della D-League nelle ultime stagioni, 10 partite NBA la scorsa stagione tra Clippers e Rockets prima di essere tagliato da questi ultimi alla vigilia di questa stagione. Famoso già da liceale, la stazza - sotto il metro e ottanta…,- è probabilmente la principale ragione per cui non gioca stabilmente in NBA, per il resto il velocissimo Fortson è una forza della natura in attacco, in difesa ed anche a rimbalzo…. Nelle prime 14 partite con la squadra di Los Angeles le cifre parlano di 19.6 punti – 40% da due, 42% da tre ( suo antico difetto al college), 80% ai liberi- più 5.7 rimbalzi , 5.9 assist e 1.9 recuperi in 38 minuti; per trattamento di palla e voglia di giocare duro in Europa potrebbe fare veramente la differenza, specialmente adesso che ha un jumper molto più affidabile che in passato…
- Tra i migliori lunghi senza legami con una franchigia NBA – escludendo quindi l’ottimo Motiejunas delle 4 partite disputate con Rio Grande Valley a 23.5 di media ( 59%da due su 14.8 tentativi, 20% da tre, 65% ai liberi) con 10.8 carambole e 2.8 assist, difficile capire come mai McHale gli preferisca totalmente (solo 3.5 minuti di media in 11 partite per il lituano ex Treviso) Marcus Morris e Patrick Patterson… - c’è il venticinquenne Arinze Onuaku, centro di 2.04 che è uno dei migliori rimbalzisti della D-League - attualmente 11.5 di media in 24 minuti, primo per percentuale di rimbalzi presi in attacco e secondo per i difensivi, nonostante la presenza nel roster di Canton, in momenti diversi, di Kevin Jones e Jon Leuer, rispettivamente 12.6 e 12.3 carambole nelle partite giocate…- ma che in ottica NBA ha chiari problemi di centimetri ed atletismo. Oltre ai rimbalzi per l’ex Syracuse ci sono 14.3 punti con il 56% da due ed un migliorabile 50% ai liberi, anche lui avrebbe pochi rivali a livello di forza fisica e voglia di lottare sotto i tabelloni in Europa, dove potrebbe ‘rassegnarsi’ ad approdare se nemmeno in questa stagione arrivasse la tanto agognata chiamata dalla NBA….
- Infine tra le ali , oltre alla buona stagione del tedesco Tim Ohlbrecht – in 26 minuti di impiego medio con Rio Grande per l’ex Francoforte ci sono13.6 punti – 62% da due e 82% ai liberi- con 6.6 rimbalzi, 1.1 recuperi e 1.4 stoppate -, merita una segnalazione anche Gary Flowers dei Defenders, ventiseienne comboforward uscita nel 2011 da Southern Miss, che ha strepitose doti atletiche e discreta tecnica individuale. In questa stagione, nella quale Flowers sta cercando di diventare un’ala piccola per massimizzare il suo gran talento, nelle 11 gare giocate le cifre sono di 15.6 punti – 54% da due, 41% da tre,72% ai liberi- più 6.9 rimbalzi, 2 assist, 1.8 rubate e 2.4 stoppate di media in 34 minuti, numeri che evidenziano la versatilità dell’ala sui due lati del campo. Già in Grecia per una manciata di partite la scorsa stagione, cestisticamente è più giovane della sua età - essendo uscito da appena due anni dal college - e , se continua a migliorare con questo ritmo , può ancora costruirsi un’ottima carriera…