Liga Endesa, Giornata 26: Sevilla batte Valencia e sbanca La Fonteta
Barcelona prende il largo in classifica con il Real Madrid che si avvicina al secondo posto

Dominion Bilbao Basket 86 - Montakit Fuenlabrada 71
Il primo dei due incontri del sabato si disputa a Miribilla. È l’ennesimo scontro diretto di un’avvincente corsa per la postseason. Questa volta di fronte Bilbao e Fuenlabrada. La partita inizia nel segno dell’MVP della scorsa giornata, Jonathan Tabu, che porta in vantaggio i suoi (4-7, min. 3). Hervelle e Dejan Todorovic rispondono immediatamente, ma Tabu sigla la tripla del pareggio (10-10, min. 5). È con l’ingresso di Bogris e Ruoff che la partita inizia a cambiare: da qui alla fine del primo quarto sarà infatti un chiaro dominio locale (21-15). Il mini-riposo non placa gli animi dei padroni di casa: è Begic in particolare a raccogliere il testimone, ben sostenuto da López. Il vantaggio di Bilbao arriva addirittura ad essere di 18 punti (39-21, min. 18). Cuspinera non ha molte soluzioni e prova ad affidarsi a Popovic, che prima dell’intervallo riesce a ridurre lo scarto “solo” a 13 punti (43-30). Fuenlabrada riesce ad avvicinarsi anche sul -11 subito dopo il riposo lungo, ma è il ritorno in maglia nera di Marko Todorovic ad accendere pubblico e squadra. In un amen Bilbao è di nuovo sul +18 (59-41, min. 24). La partita è chiaramente dominata dagli uomini di Alonso, ma ancora una volta gli ospiti riescono ad accorciare le distanze a fine quarto, stavolta con Úriz e Paunic (60-48). Il copione si ripete ad inizio quarto periodo, con Urtasun a portare il Montakit sul -8 (63-55, min. 32). Anche stavolta però, arriva la controreazione di Bilbao: tre punti di Begic, cinque di Hannah e parziale di 8-0 (68-59, min. 35). È l’allungo decisivo perché da qui alla fine la partita sarà un susseguirsi di canestri. Questo fa il gioco di Bilbao che si porta a casa la vittoria per 86-71, e soprattutto il doppio confronto, che potrebbe risultare decisivo a fine stagione. Nel giorno del ritorno in terra basca di Marko Todorovic dunque, arriva una vittoria fondamentale per il Dominion Bilbao, ottenuta contro una rivale diretta. La squadra di Alonso continua ad occupare il nono posto ma è in piena corsa, e la vittoria odierna può rappresentare un’ulteriore spinta a livello psicologico. Discorso opposto per Fuenlabrada. La squadra madrilena non entra difatti mai in partita, ed in classifica ha dilapidato il vantaggio facendosi riassorbire dalle rivali.
Dominion Bilbao Basket: Bogris 16 con 6/8 da due, 6 rimbalzi e 18 di valutazione, Hannah 14, Hervelle 13 con 5/6 dal campo, 7 rimbalzi, 5 recuperi e 25 di valutazione, López 11 e 5 assist, Begic 10 e 6 rimbalzi
Montakit Fuenlabrada: Tabu 14 con 5/8 dal campo, Paunic e Urtasun 11, Popovic e González 8
Rio Natura Monbus Obradoiro 68 - Herbalife Gran Canaria 80
Il secondo anticipo del sabato vede di fronte Rio Natura Monbus Obradoiro ed Herbalife Gran Canaria al Fontes do Sar. È un’affermazione netta quella degli ospiti, che vincono senza affanno contro una squadra di casa sempre più in difficoltà. L’incontro inizia con una tripla di Brown, al quale si uniscono Bendzius e Waczynski (7-3, min. 2). È un inizio favorevole ad Obradoiro, con buona presenza a rimbalzo e buone percentuali in attacco. Dura poco, perché subito Gran Canaria si mette in partita con Salin e Pangos. Il punteggio rimane comunque in parità, rotta solo prima della sirena finale da Pozas (17-15). Il secondo quarto si apre con un canestro di Yusta. È però solo preludio all’esibizione degli uomni di coach “Aíto”, che in poco tempo pareggiano i conti con la tripla di Rabaseda, e scappano sul +6 costringendo Moncho Fernández al timeout (21-27, min. 14). Il vantaggio arriva anche in doppia cifra dopo un antisportivo fischiato a Pustoyi. È Caloiaro a sbloccare i padroni di casa con una tripla, che però non dà il la alla rimonta bensì dà la spinta all’Herbalife per accelerare nuovamente ed andare all’intervallo con un vantaggio di tredici punti (26-39). Il parziale dei secondi dieci minuti parla chiaro: 9-24 con soli quattro canestri dal campo per il Rio Natura. La ripresa comincia con un parziale di 9-2 per i padroni di casa (35-41, min. 23). Obradoiro stavolta riesce a tenere testa ad un rivale che però continua a macinare punti soprattutto dalla lunga distanza. Proprio quando i galiziani sembrano essersi riaccesi emotivamente però, arriva una mazzata. Waczynski, cercando di tenere un pallone in campo, sbatte contro il led luminoso posto davanti alla sua panchina e si procura due tagli sul dorso della mano sinistra. Il polacco non solo non farà ritorno in campo, ma starà fuori fino a fine stagione. Il terzo periodo si chiude in ogni caso sul 51-59. L’intensità della squadra locale si abbassa notevolmente negli ultimi dieci minuti, concedendo tante seconde opportunità all’Herbalife. È Bendzius a cercare di tenere i suoi in partita ma da solo non può nulla. Gran Canaria amministra senza difficoltà fino al 68-80 finale. È una vittoria importante per i canarini, perché con la sconfitta di Baskonia si trovano ora ad una sola vittoria dal quarto posto. Il pensiero di “Aíto” e dei suoi va ora però all’importantissima semifinale di ritorno di Eurocup, in cui l’Herbalife dovrà rimontare uno svantaggio di 14 punti. Piove sul bagnato invece per il Rio Natura. La squadra di Fernández continua a rimanere ad un passo dal baratro e come se non bastasse, non potrà contare sul suo leader Waczynski nella volata per la salvezza.
Rio Natura Monbus Obradoiro: Caloiaro 14, 8 rimbalzi e 19 di valutazione, Brown 13 e 6 rimbalzi, Haws 12, Bendzius 9 e 5 rimbalzi, McGrath 6 assist
Herbalife Gran Canaria: Salin 15 con 5/10 da tre, Rabaseda 14, Báez 11, Omic 10
FC Barcelona Lassa 84 - ICL Manresa 57
Continua senza difficoltà la marcia di Barcelona in testa alla classifica. La squadra di Pascual ha vita facile nel derby catalano contro Manresa grazie ad una esibizione dal perimetro (12/26, 46%). Nonostante le assenze di Doellman, Navarro e Ribas, i blaugrana partono decisi sin dall’avvio, soprattutto in difesa: Manresa chiude infatti il primo quarto con 2/6 da due e 1/4 da tre. In attacco è invece Satoransky a dirigere le operazioni ed a segnare, siglando addirittura due schiacciate, la seconda chiudendo un alley-oop lanciato da Tomic. La coppia formata dal croato e da Samuels stravince il duello nel pitturato con Musli e Flis facendo sì che Barcelona chiuda il primo quarto in doppia cifra di vantaggio (30-20). Vezenkov aumenta il vantaggio fino al +18 (33-15, min. 15). Barcelona però abbassa leggermente l’intensità difensiva e Manresa ne approfitta subito, dimezzando lo svantaggio grazie a Musli, che approfitta del riposo concesso a Tomic, e Auda (35-26, min. 19). L’impeto ospite viene però frenato dalla tripla sulla sirena del primo tempo di Abrines (38-26). Come spesso è accaduto in questa stagione Barcelona dà l’accelerata decisiva al ritorno in campo. Il parziale è di 7-0 ed è guidato da Satoransky, Vezenkov ed Abrines (45-26, min. 23). Gli ospiti però non mollano e provano a mantenersi a galla con le triple di Costa, Otverchenko e Grigonis. Ci pensano Oleson, con un 3+1, ed Abrines, ancora sulla sirena, stavolta dei 24”, a mettere le cose in chiaro (69-43, min. 30). La partita non ha quindi più nulla da dire nel periodo finale, con il distacco che continua ad aumentare fino all’84-57 finale. È la nona vittoria consecutiva per la squadra di Pascual, che approfitta alla grande della caduta di Valencia per scappare in classifica. Il vantaggio è infatti di due vittorie e visto il ritmo dei blaugrana può rappresentare già una seria ipoteca sul primo posto. Manresa non può nulla invece, contro lo strapotere della classifica. Il turno è comunque favorevole alla squadra di Navarro, che non perde terreno in classifica.
FC Barcelona Lassa: Satoransky 13 con 5/6 da due, 1/2 da tre, 3 rimbalzi, 7 assist e 21 di valutazione, Vezenkov 13, 7 rimbalzi e 19 di valutazione, Oleson 13 con 4/6 da tre, Abrines 13 con 3/5 da tre, Arroyo 10 e 5 assist
ICL Manresa: Musli 14 con 6/13 da due e 8 rimbalzi, Auda 12, Grigonis 7
Valencia Basket 82 - Baloncesrto Sevilla 92
La sorpresa di giornata arriva da La Fonteta, dove Sevilla realizza una grande partita comandando difatti dall’inizio alla fine. Gli andalusi partono infatti bene con Nachbar come principale referente in attacco. È lo sloveno a dirigere il gioco, ripartendo palloni tra Balvin e Hakanson. È però Bamforth a scavare il primo solco, una volta “liberatosi” della marcatura di Lucic (9-18, min. 6). Ci vuole il ritorno in campo di Dubljevic, dopo più di un mese di assenza, a mettere Valencia in partita e chiudere il primo quarto in scia grazie alla tripla di Shurna (18-22). Il montenegrino però non basta da solo. Dall’altro lato infatti, Balvin è incontenibile e quando la difesa riesce a fermarlo si aprono allora spazi per i tiri da fuori di Bamforth. Anche il secondo parziale sorride a Sevilla che torna negli spogliatoi con un vantaggio di 37-44. Il riposo lungo dà nuova energia ai padroni di casa. Non migliora però il gioco degli uomini di Martínez, che subiscono i colpi di Nachbar e Bamforth. Valencia appare spenta e poco lucida, concedendo diversi viaggi in lunetta che fanno il gioco di Sevilla. I punti di Hamilton e le giocate estemporanee di Diot e Stefansson consentono comunque ai taronja di evitare uno scarto peggiore (57-64, min. 30). L’inizio di quarto periodo però vede protagonisti Sánchez e Jordan, grazie ai quali Sevilla vola in doppia cifra di vantaggio (60-76, min. 33). Ancora una volta la reazione valenciana arriva più di cuore che di testa e pertanto non impensierisce più di tanto la squadra di Casimiro. Sono Martínez e San Emeterio a provarci di più degli altri ma da soli non riescono a scalfire la solidità della squadra andalusa, che vince 82-92. È una grande vittoria per Sevilla, che merita la vittoria soprattutto tatticamente. La squadra di Casimiro riesce infatti ad imbrigliare il rivale ed a sfruttare tutti i vantaggi procuratisi. Si tratta della terza vittoria nelle ultime quattro partite, tutte ottenute contro avversarie di prestigio (Valencia in trasferta, Gran Canaria e Baskonia in casa). Gli andalusi si allontanano in maniera decisiva, e probabilmente definitiva, dalla zona rossa. Brutto periodo invece per Valencia. I taronja cadono per la terza volta nelle ultime sei partite. È una prestazione davvero deludente per la squadra di Martínez, che perde per la terza volta in quello che finora era stato il suo fortino, e che ora dovrà guardarsi le spalle dal Real.
Valencia Basket: Hamilton 16, San Emeterio 15 con 3/6 da tre, Martínez e Dubljevic 11, Diot 8
Baloncesto Sevilla: Bamforth 16, Balvin 14 con 5/5 da due e 4/4 ai liberi, 7 rimbalzi e 25 di valutazione, Hakanson 11 e 5 assist, Jordan e Sánchez 9
CAI Zaragoza 81 - Movistar Estudiantes 62
Vittoria importante per il CAI Zaragoza, che batte chiaramente il Movistar Estudiantes e tiene lontana la zona pericolosa della classifica. Eppure è la squadra ospite ad iniziare meglio, con il solito Laprovittola a dettare il ritmo ed a segnare i primi cinque punti dei suoi. Il CAI si mette in partita con un poderoso parziale di 12-0 (16-5, min. 7), cui però i madrileni rispondono con uno 0-8 (16-13, min. 8). È il dominio a rimbalzo a fare la differenza per i padroni di casa, che in questo periodo prevalgono per 14-6 sotto le plance. L’Estu però si mantiene in scia grazie alla sua miglior percentuale al tiro (55% contro il 33%). Il primo quarto termina 21-15. Il secondo parziale è caratterizzato da molti errori da parte di entrambe. È però ancora la squadra di casa a far valere la sua superiorità nel pitturato, sia in attacco che in difesa, che gli vale un vantaggio di 14 punti all’intervallo (41-27). La differenza aumenta fino al +19 all’inizio del terzo quarto (51-32, min. 24), ma il rilassamento locale, unito ad una maggiore pressione degli ospiti, fa sì che vi sia ancora partita all’inizio del periodo decisivo (61-51). Solo sulla carta però. A Zaragoza basta poco per mantenere il vantaggio, complice la frenesia e le palle perse del Movistar. Il finale di una partita in cui le due squadre non offrono sicuramente il meglio di sé è 81-62. Ciò che conta per il CAI è comunque il risultato finale, che fa sì che ora la squadra di Casadevall abbia tre vittorie di vantaggio sul penultimo posto, occupato proprio dall’Estudiantes, con il doppio confronto a favore. Dall’altra parte invece, ci si aspettava di più da un Movistar bisognoso di una vittoria e reduce comunque dai trionfi contro Bilbao e Valencia.
CAI Zaragoza: Benzing 18 con 8/10 ai liberi, Fotu 16 e 7 rimbalzi, Norel 15 con 7/9 da due, 6 rimbalzi, 3 assist e 23 di valutazione, Tomás 11, 13 rimbalzi, 8 assist e 22 di valutazione
Movistar Estudiantes: Martín 19 con 7/12 da due, 5 rimbalzi, 3 assist e 21 di valutazione, Laprovittola 12, Brizuela 11, Hernangómez 6 e 6 rimbalzi
Iberostar Tenerife 93 - Laboral Kutxa Baskonia 80
Continua il grande periodo di forma dell’Iberostar Tenerife, che trionfa contro il Laboral Kutxa Baskonia, al termine di una vera e propria esibizione di squadra. L’inizio di partita vede equilibrio, con Bertans e Adams a rispondere ad Abromaitis (9-8, min. 5). Sono dieci minuti fatti di sorpassi e controsorpassi: nessuna delle due supera infatti il punto di vantaggio. Solo nel finale una tripla di Corbacho spezza l’andamento, ma è Tenerife a chiudere avanti il primo quarto grazie ai sei punti di White nell’ultimo minuto (23-21). È proprio l’americano a siglare la tripla che apre il secondo periodo. Il vantaggio della squadra canaria aumenta poco a poco, con Baskonia che invece non riesce a trovare la via del canestro, tanto con gli esterni che con i lunghi. Due azioni di Richotti fanno scappare l’Iberostar in doppia cifra di vantaggio (35-23, min. 15). La reazione degli uomini di Perasovic non si fa attendere e sono Adams e James a dimezzare lo svantaggio (35-29, min. 16). La fine del primo tempo però è travolgente: San Miguel realizza due canestri in fila, White, Hanley e Richotti lo seguono a ruota ed al riposo lungo Tenerife è sul +22, 51-29. Il parziale del secondo quarto è chiaro, 28-8. Al ritorno in campo ci si attende la reazione basca ma così non è. A peggiorare le cose Bourousis termina la partita a metà terzo quarto dopo un tecnico per proteste. Il terzo quarto termina 68-50 e la strada è tutta in discesa per Tenerife. Nel periodo finale però c’è un sussulto di orgoglio da parte di Adams, che da solo riduce lo scarto a 14 punti (72-58, min. 34). È solo uno spavento per l’Iberostar: basta infatti un timeout di Vidorreta per rimettere a posto le cose e viaggiare verso il 93-80 finale. È la quarta vittoria consecutiva, nonché sesta nelle ultime sette, per quella che è la squadra più in forma del momento in Liga. Non solo, la squadra di Vidorreta sta mostrando un grande gioco e a due settimane di distanza, ottiene un’altra grande vittoria coronata da un’altra grande prestazione contro una grande squadra. Dopo il Real infatti, anche Baskonia cade al Santiago Martín. Tenerife, che anche all’andata aveva espugnato Vitoria, si inserisce di prepotenza nella corsa ai platoff ed occupa ora l’ottavo posto ad una sola vittoria dal sesto. Baskonia è invece alla quarta sconfitta consecutiva. La squadra di Perasovic sta probabilmente pagando il doppio impegno, con la Top 16 giunta alla fase decisiva. Se infatti in Eurolega i baschi hanno ottenuto la qualificazione ai quarti, in campionato sembrano aver perso brillantezza. Il terzo posto si è allontanato ed ora anche il quarto sembra in pericolo.
Iberostar Tenerife: Richotti 19 con 10/12 dalla lunetta, White 17 con 4/7 da tre, San Miguel 17 con 3/4 da due e 2/5 da tre, Jones 10, Beirán 6, 8 rimbalzi, 6 assist e 19 di valutazione
Laboral Kutxa Baskonia: Adams 24 con 4/7 da due e 4/9 da tre, James 14, Planinic 8 e 5 rimbalzi
RETAbet.es GBC 83 - MoraBanc Andorra 80
Vittoria di importanza capitale per il RETAbet.es GBC, che sconfigge di misura il MoraBanc Andorra rimontando nei minuti finali. Sin dall’inizio l’atmosfera è quella giusta, con il pubblico basco a sostenere la squadra, consci che si trattava di una vera e propria finale. La squadra di Fisac mostra però i soliti limiti tecnici e così Andorra ha vita facile per scappare già in doppia cifra di vantaggio, guidata da Gomes (8-18, min. 6). Il primo quarto si chiude 19-24. Nel secondo periodo però, Gipuzkoa reagisce alla grande, mostrando una buona difesa. In attacco i baschi si affidano il tiro da tre, con Urtasun a firmare la tripla del sorpasso (29-27, min. 14). Peñarroya chiama immediatamente timeout per evitare il crollo. Il MoraBanc riesce infatti a rimanere in scia ed a chiudere ad un solo possesso di distanza il primo tempo grazie ad Holt (46-44). La ripresa si apre con uno scambio di triple, con Bogdanovic e Llompart protagonisti. La partita continua sui binari dell’equilibrio, ma la sensazione è che Gipuzkoa stia producendo il massimo sforzo. Lo svantaggio di due punti al termine del terzo quarto non lascia presagire nulla di buono. Per tutto il quarto periodo infatti, Andorra conduce nel punteggio, senza però mai scappare. Stojanovski firma il +3 a due minuti dalla fine (72-75, min. 38). Sembra il solito finale per la squadra di casa, visibilmente nervosa e sotto pressione. Sono due triple di Grimau e Landry a ribaltare le sorti dell’incontro in appena un minuto (78-75, min. 40). La partita viene a questo punto decisa dalla lunetta con Urtasun a siglare l’83-80 finale. Il RETAbet.es interrompe così una striscia di sei sconfitte consecutive. La settima di fila avrebbe condannato probabilmente in maniera definitiva, anche se non matematica, i baschi, che invece continuano ad essere vivi. Gipuzkoa è infatti l’unica a vincere in fondo alla classifica e si trova ora a due vittorie dalla salvezza, cosa che fino alla settimana scorsa sembrava improbabile viste le recenti prestazioni. Il calendario non è molto favorevole, ma con otto partite da giocare la squadra di Fisac ha ora l’obbligo di crederci. Per Andorra è invece l’ennesima occasione persa. I pirenaici sono infatti alla terza sconfitta nelle ultime quattro, la sesta su nove partite del girone di ritorno, e vedono allontanarsi sempre di più il treno che porta alla postseason.
RETAbet.es GBC: Urtasun 14, Grimau 13 con 4/5 da due, 1/2 da tre e 17 di valutazione, Vrkic 13 e 5 rimbalzi, Llompart 12 e 7 assist, Landry 11
MoraBanc Andorra: Bogdanovic 15 con 3/4 da due, 3/5 da tre e 17 di valutazione, Stojanovski 13 con 4/5 da due, Jones 11, Holt 10
UCAM Murcia 99 - Real Madrid 104
Partita interessante al Palacio de Deportes di Murcia, dove l’UCAM, reduce da sette vittorie consecutive in casa, riceve il Real Madrid, che viene invece dalla batosta subita in Eurolega per mano di Baskonia che mette in pericolo la qualificazione ai quarti. L’incontro è un turbinio di emozioni e viene deciso solamente all’overtime. È Murcia a prendersi il primo vantaggio grazie a Benite (10-6, min. 3). Il brasiliano è l’autentico trascinatore dei suoi, e chiude i primi dieci minuti con ben 17 punti. Dal lato ospite però, il Real trova un discreto contributo da Rudy e Llull per chiudere in parità la prima frazione (26-26). Il ritmo elevato però subisce una frenata ad inizio secondo periodo. Un paio di azioni discusse infatti, portano i murciani a continue proteste che sfociano nel tecnico fischiato a Kelati. Il Real ne approfitta immediatamente siglando un parziale di 0-8 e iniziando a scavare il solco (26-34, min. 14). L’UCAM però riesce ad evitare guai peggiori e grazie a Wood si tiene in scia (34-35, min. 16). La partita vede anche il ritorno a Murcia di Lima, vero e proprio idolo da queste parti. Il brasiliano, fino a gennaio in maglia giallorossa, non fa sconti e realizza due schiacciate poderose. A lui si aggiunge il lavoro del solito Reyes che con 11 punti nel secondo periodo contribuisce al +10 del Real a fine primo tempo, sugellato dalla tripla di Doncic sulla sirena (42-52). Al ritorno in campo la squadra di Laso è intenzionata a spezzare la partita. Rudy e Llull tornano protagonisti e con l’aiuto di Thompkins mettono in fuga il Real (53-72, min. 26). Sembra finita, ma non è così. L’UCAM reagisce a riesce a frenare l’emorragia a fine terzo periodo, grazie all’orgoglio di Cabezas e Antelo (66-80). I murciani ci credono ed approfittano dell’uscita per falli di Reyes, dopo un tecnico, e Lima (72-80, min. 33). Gli ospiti non segnano per ben cinque minuti, offrendo il fianco alla rimonta locale. La squadra di Katsikaris non si lascia sfuggire l’occasione ed arriva più volte sul -1 all’ultimo minuto (90-91, min. 40). I padroni di casa non riescono mai a completare l’aggancio però, fino all’ultima azione. I liberi di Rodríguez segnano il +3 Real quando mancano 6.4”. Campazzo affida palla a Cabezas che si arresta alla linea dei tre punti e spara la tripla del pareggio. Si va all’overtime (93-93). Al supplementare però, Murcia sembra pagare lo sforzo. Sei punti del “Chacho” infatti, aprono la strada alla tripla di Rudy che sa di mazzata (99-102, min. 44). Katsikaris prova a riordinare le idee dei suoi ma il canestro di Doncic spegne ogni tentativo di rimonta. Finisce 99-104 per il Real, che ottiene una vittoria importante. La squadra di Laso sembrava aver in mano l’incontro ma subisce un blackout già visto quest’anno e rischia di sciupare tutto. I blancos fanno prevalere l’esperienza ad inizio supplementare e sfruttano la sconfitta di Valencia per avvicinare il secondo posto in classifica. Il Real dovrà ora affrontare una vera e propria finale contro il Khimki per la qualificazione ai quarti di Eurolega. L’UCAM invece rimane sconfitto. La squadra di Katsikaris ci prova con orgoglio, rimontando e soccombendo solo all’overtime. Lo stop non spegne dunque le ambizioni dei murciani nella corsa ai playoff.
UCAM Murcia: Antelo 18 e 7 rimbalzi con 21 di valutazione, Benite 18, Lishchuk 16 con 4/7 da due, 8/10 ai liberi e 22 di valutazione, Cabezas 14 con 5/7 dal campo, Campazzo 13 e 7 assist, Wood 11
Real Madrid: Fernández 18 con 4/7 da tre e 5 rimbalzi, Llull 17, 6 assist e 22 di valutazione, Rodríguez 17 con 13/13 dalla lunetta e 20 di valutazione, Reyes 13 e 6 rimbalzi, Ayón 12, 12 rimbalzi, 5 assist e 25 di valutazione, Thompkins 10
Unicaja 70 - FIATC Joventut 59
La 26esima giornata si chiude al Martin Carpena, dove si affrontano Unicaja e FIATC Joventut. È un’affermazione chiara dei padroni di casa che continuano la loro ascesa in classifica verso i playoff. Il protagonista in avvio è Mallet, con nove punti (11-11, min. 6). La squadra di casa sembra nervosa in avvio e per mettersi in partita inizia dalla difesa. Il parziale di 6-0 costringe Maldonado al timeout (19-13, min. 9). Il primo quarto si chiude 19-16. La partita si mantiene sempre in equilibrio, anche se è Málaga a comandare. Badalona ha il merito di rimanere lì e nel finale del secondo quarto riesce ad approfittare degli errori offensivi degli andalusi. L’Unicaja chiude infatti il primo tempo con 0-10 da tre e con diverse palle perse. Una tripla di Mallet ed i punti di Vidal e Paul portano in vantaggio gli ospiti prima dell’intervallo (36-40). Suárez interrompe subito la siccità dall’arco di Málaga ad inizio secondo tempo, riportando in vantaggio i suoi. La squadra di Plaza ha una marcia in più, chiudendo gli spazi in difesa e trovando soluzioni con Thomas in attacco. Un’altra tripla di Suárez scava il solco (52-44, min. 26). Nuovamente però l’Unicaja torna a distrarsi lasciando la porta aperta alla rimonta ospite (54-50, min. 30). L’irregolarità dei padroni di casa può costare la partita se non fosse che anche Badalona incappa in errori ed imprecisioni al tiro. Ci pensa allora ancora Suárez, sempre da tre punti, a mettere di nuovo in fuga Málaga, stavolta definitivamente. Il finale è 70-59. È la quarta vittoria consecutiva per la squadra di Plaza, cosa mai riuscita in questa stagione. Gli andalusi sembrano finalmente aver tirato fuori il carattere tanto richiesto dal tecnico, ed occupano ora il sesto posto, guidando il gruppo in lotta per i playoff. Badalona invece, perde nuovamente, continuando ad occupare una zona anonima di classifica, vedendo l’ottavo posto sempre più lontano e mantenendo margine sulla parte bassa.
Unicaja: Kuzminskas 13 con 5/8 da due, Thomas 12, 11 rimbalzi e 25 di valutazione, Cooley 11 e 7 rimbalzi, Suárez 9 con 3/6 da tre, 5 rimbalzi, 4 assist e 16 di valutazione
FIATC Joventut: Mallet 14 con 2/3 da due e 3/6 da tre, Llovet 12, Abalde 9, Paul 8 e 5 rimbalzi
Classifica:
