Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
ACB 01/03/2016, 13.36

Liga Endesa, Giornata 21: il Real sbanca Valencia con il tiro di Llull sulla sirena

Barcelona è la nuova capolista grazie alla giocata del menorchino che dà la vittoria al Real

ACB
La ventunesima giornata di Liga produce un cambio in testa alla classifica: Barcelona è la nuova capolista grazie alla sconfitta di Valencia, che cade in casa contro il Real grazie al tiro sulla sirena di Llull. Le due squadre sono ora appaiate in testa con i catalani avanti. Il Real insegue a due vittorie di distanza. Vincono anche Baskonia e Gran Canaria, così come Fuenlabrada, Bilbao e Murcia, quest’ultima a discapito di un Unicaja in crisi. In coda vince solo Sevilla, mentre rimane tutto invariato nella zona rossa.

Dominion Bilbao Basket 83 – MoraBanc Andorra 72
La ventunesima giornata di Liga Endesa si apre con uno scontro diretto in chiave playoff. A Miribilla si affrontano Bilbao ed Andorra, con i primi a prevalere ed a rafforzare così la loro posizione tra le prime otto a discapito proprio dei pirenaici. All’inizio la partita è molto equilibrata, con i canestri di Gomes e Bertans; sono in particolare gli ospiti a condurre nel punteggio (7-9, min. 4), fino a quanto Bilbao non inizia a far male con il tiro dalla lunga distanza. È in particolare il solito Mumbrú ad essere decisivo, con sette punti consecutivi, dando agli uomini in nero il primo vantaggio della partita ed il primo parziale, 24-17. Lo svantaggio è subito recuperato in avvio di secondo periodo quando tra le fila di Andorra debutta Holt (26-26, min. 13). L’equilibrio si mantiene durante tutto il quarto, fino a quando Andorra non realizza un parziale di 0-7, con Sada e Gomes protagonisti, passando in vantaggio quando mancano 37”. Due canestri consecutivi però, uno di Hannah e l’altro di Ruoff, fanno sì che sia invece Bilbao a condurre al riposo lungo, 41-38. Al ritorno in campo la partita si spezza: Hannah inizia il suo show e con un parziale di 5-0 la squadra di Alonso è in doppia cifra di vantaggio (51-41, min. 26). Andorra è bloccata letteralmente e non riesce ad approfittare nemmeno di un paio di minuti in cui anche la squadra di casa non riesce a segnare. A fine terzo quarto il punteggio dice 57-50. Il periodo finale si apre con un parziale di 5-0 in favore dei baschi che volano verso la vittoria (62-50, min. 32). Gli ospiti continuano a trovare la via del canestro in maniera discontinua e non sembrano poter ribaltare l’incontro, fino a quando a tre minuti dalla fine, la squadra di Peñarroya non realizza un parziale di 0-6 con cui prova a riaprire le ostilità (75-67, min. 38). La partita sembra riaprirsi ma un canestro di Hervelle, e soprattutto una tripla di Hannah a 40” dalla fine, certificano la vittoria basca a cui Mumbrú aggiunge il punto esclamativo finale (83-72). Terza vittoria consecutiva in casa per Bilbao, che conferma le buone sensazioni lasciate dopo la semifinale in Copa del Rey. La squadra di Alonso ottiene una vittoria quasi mai in discussione, confermandosi tra le prime otto proprio a discapito di Andorra, che continua a scivolare indietro. Per la squadra di Peñarroya si tratta della quarta sconfitta nelle ultime cinque partite disputate.

Dominion Bilbao Basket: Hannah 20 con 5/6 da tre, 7 assist e 23 di valutazione, Mumbrú 16 e 4 assist, Hervelle 16 e 5 rimbalzi, Bogris 10
MoraBanc Andorra: Gomes 14 e 8 rimbalzi con 19 di valutazione, Holt 14, Shermadini 10 e 7 rimbalzi

ICL Manresa 73 – Montakit Fuenlabrada 78
Partita equilibrata e decisa solo nel finale quella tra ICL Manresa e Montakit Fuenlabrada, con la vittoria che alla fine sorride ai madrileni, nonostante l’assenza di Tabu. Gli ospiti iniziano forte da subito, con il canestro di Llorca e la tripla di Popovic (0-5, min. 1). I catalani non riescono a rispondere e dopo pochi minuti Navarro è già costretto a fermare l’incontro (2-12, min. 4). Altri cinque punti della coppia Llorca-Popovic, uniti ad una tripla di Wear, chiudono un parziale di 0-11 ospite, con cui il vantaggio madrileno continua a crescere (6-19, min. 6). È il debutto di Costa a revitalizzare l’attacco manresano. Una sua tripla accende la miccia per un’altra conclusione di Flis ed un canestro di Musli, con cui l’ICL restituisce l’11-0 e si rimette in partita (17-19, min. 8). Paunic ridà ossigeno ai madrileni ma nel finale due liberi di Costa ed un canestro di García segnano la parità dopo i primi dieci minuti (21-21). Da qui la partita è tutta all’insegna dell’equilibrio. È Montañez a portare in vantaggio Manresa per la prima volta approfittando di un tecnico a Cuspinera (26-23, min. 12). Fuenlabrada, dopo l’ottimo inizio, paga soprattutto la cattiva percentuale dalla lunetta (8/16 nel secondo periodo), riuscendo però a mantenersi in partita. Una tripla di Popovic ridà il vantaggio agli ospiti (28-31, min. 16). Nel finale di primo tempo, due canestri di Musli e Grigonis danno ai catalani il vantaggio al riposo lungo, 38-36. È proprio Grigonis il protagonista al ritorno in campo. Quattro punti consecutivi del lituano danno il massimo vantaggio a Manresa (46-38, min. 23). È Wear a reagire, con due canestri consecutivi (48-44, min. 26). Grigonis non ci sta e con una tripla regala il vantaggio ai catalani a fine terzo periodo, chiudendo con 11 punti a referto la terza frazione (54-51, min. 30). È un tiro libero di Smits a segnare il 56-54 con cui inizia il periodo finale. Gli ultimi dieci minuti iniziano con un duello tra Montañez e Popovic (59-57, min. 31). Wear pareggia dalla lunetta (61-61, min. 35), e da qui è un susseguirsi di falli, viaggi in lunetta, ed uscite per falli. È Fuenlabrada ad approfittarne, uscendo da questo vortice con una tripla di Wear, subito restituita dal solito Grigonis (68-68, min. 38). Musli porta avanti Manresa dalla lunetta ma Wear realizza nuovamente dall’arco (70-71, min. 40). Mancano 34” e la partita si decide dalla lunetta. Popovic fa 2/2 e con 16” da giocare Navarro chiama timeout per organizzare l’ultimo attacco. Ne viene fuori un disastro con un’infrazione di passi fischiata a Musli. Popovic fa nuovamente 2/2 e quando a 7” dalla fine Grigonis sbaglia uno dei due tiri liberi la partita si chiude definitivamente. Finisce 73-78 per il Montakit Fuenlabrada che con questa vittoria consolida la sua sesta posizione e continua a sognare i playoff. Quarta sconfitta consecutiva invece per Manresa che chiude così un mese di febbraio da dimenticare.

ICL Manresa: Musli 20 con 7/9 dal campo, 11 rimbalzi e 32 di valutazione, Grigonis 20 con 8 rimbalzi e 22 di valutazione, Flis 13 e 5 rimbalzi
Montakit Fuenlabrada: Popovic 18 e 5 assist, Paunic 18 con 8/10 dalla lunetta, Wear 16, Stevic 14 rimbalzi

Unicaja 79 – UCAM Murcia 90
Altro scontro diretto in chiave playoff al Martín Carpena, tra Unicaja ed UCAM Murcia. È la squadra ospite a trionfare, al termine di una partita in cui la squadra di Plaza dimostra ancora una volta le difficoltà di questa parte di stagione. Gli andalusi entrano infatti nell’incontro reduci da tre sconfitte consecutive, due in Eurolega ed una in Liga, prima della sosta per la Copa a cui l’Unicaja non ha nemmeno partecipato. L’incontro è molto equilibrato durante i primi dieci minuti, con i padroni di casa a mettere la testa avanti nel finale (27-23). Tuttavia ad inizio secondo quarto sono gli ospiti ad iniziare a prevalere, passando a condurre con una tripla di Radovic (27-29, min. 12). A partire da qui il vantaggio murciano inizia a crescere, dovuto soprattutto alle difficoltà offensive della squadra di Plaza che chiuderà il secondo periodo con soli 10 punti a referti, il 39% da due ed il 69% dalla lunetta. L’UCAM ovviamente ne approfitta ed all’intervallo il tabellone recita 37-44. Il discorso non cambia dopo il passaggio negli spogliatoi. L’Unicaja continua ad avere difficoltà ma riesce a realizzare un parziale di 7-0, più col cuore che con la testa, ritornando a contatto (44-46, min. 23). La squadra di Katsikaris però, è solida in difesa e con le triple di Rojas e Campazzo vola in doppia cifra di vantaggio (53-53, min. 27). L’Unicaja prova una reazione ad inizio quarto periodo con la difesa a zona, avvicinandosi a soli due punti, ma la scelta difensiva viene punita alla lunga da Cabezas che con una tripla chiude un parziale di 0-9 (65-76, min. 34). La partita difatti si chiude qui, perché Málaga si arrende fino al 79-90 finale. È una vittoria importante per come è stata ottenuta, ma soprattutto storica per Murcia, che mai a questo punto della stagione si era trovata tra le prime otto. La squadra di Katsikaris vince in maniera netta, scavalcando in classifica proprio l’Unicaja, e mettendo a nudo ancora di più le difficoltà della squadra di Plaza, ora fuori anche dalla zona playoff.

Unicaja: Jackson 16, Thomas 10, Suárez e Nelson 9
UCAM Murcia: Campazzo 16 e 8 assist con 18 di valutazione, Antelo 15 e 19 di valutazione, Cabezas 14, Rojas 12 e 8 rimbalzi, Kelati 10

Baloncesto Sevilla 67 – Rio Natura Monbus Obradoiro 58
Altra squadra in netta difficoltà è il Rio Natura Monbus Obradoiro, che cade nello scontro diretto di Sevilla precipitando ad un passo dalla zona retrocessione. Pronti, via e la squadra di casa è già avanti. Prima 9-0 e poi 13-4 (min. 5), pronta a riscattarsi dopo la cocente sconfitta patita a Barcelona prima della sosta. Una schiacciata di Balvin dà il +10 ai suoi (17-7, min. 6), prima che Waczynski appaia a ridurre lo scarto a suon di triple (17-12, min. 7). A fine primo quarto il punteggio è 25-14. Moncho Fernández si appella alla panchina senza però ottenere risultati in avvio di secondo periodo, aperto da un 2+1 di Balvin (28-17, min. 11). Tra le fila locali debutta il pivot Jordan, rendendosi subito protagonista di una stoppata che fa volare Miljenovic verso il canestro del +17 (35-18, min. 15). A cinque minuti dal riposo lungo, è Nachbar a siglare il +20 (39-19), scarto che il Rio Natura riuscirà a ridurre solo grazie ai tre prematuri falli commessi proprio dal debuttante pivot giamaicano. All’intervallo siamo 43-26. Ad inizio terzo periodo Sevilla perde qualcosa in attacco. Ne approfittano gli ospiti, che riducono le distanze con un parziale totale di 7-15, dovuto ad una disastrosa difesa sevillana (50-41, min. 29). Il terzo periodo si chiude 55-41 grazie alla tripla finale di Bamforth. L’ultimo periodo si apre con Waczynski protagonista (55-46, min. 33). Ancora una volta però è Bamforth, MVP di giornata, a spegnere la reazione galiziana dalla lunga distanza (58-48, min. 35). Questa volta la squadra di Fernández non sarà più in grado di rimettere le cose in discussione. La partita scivolta via verso il 67-58 finale. È una vittoria a dir poco fondamentale per Sevilla che supera in classifica proprio Obradoiro, staccando la zona rossa, distante ora tre vittorie. La partita non è di certo stata spettacolare, ma ciò che conta per la squadra di Casimiro è aver ottenuto i due punti. Prosegue invece la crisi nera del Rio Natura, che con la settima sconfitta consecutiva si trova ora in terzultima posizione, sebbene con un vantaggio di quattro punti sulla zona retrocessione.

Baloncesto Sevilla: Bamforth 20 con 4/7 da tre e 24 di valutazione, Balvin 14 e 17 rimbalzi con 23 di valutazione, Nachbar 9 e 7 rimbalzi
Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 17, Haws 13, Caloiaro 6 e 9 rimbalzi, Triguero 4 e 9 rimbalzi

Iberostar Tenerife 73 – FIATC Joventut 68
Nona vittoria della stagione per l’Iberostar Tenerife, che supera, sia in campo che in classifica, il FIATC Joventut al termine di un incontro deciso solo nel finale. La squadra di casa inizia bene in difesa, mentre in attacco sono Niang, partito in quintetto, e Abromaitis i protagonisti. Badalona però risponde colpo su colpo e di conseguenza c’è equilibrio nel punteggio (12-13, min. 7). Il primo periodo si chiude 20-21. Tenerife è discontinua in attacco ma riesce comunque a comandare nel punteggio grazie alla difesa a zona, che conduce a vari contropiedi (34-29, min. 28). Nel momento migliore degli isolani però, arriva un parziale di 0-6 per i catalani a chiudere il primo tempo (34-35). Dopo l’intervallo il copione rimane lo stesso, con equilibrio e nessuna fuga nel punteggio. Si giunge così agli ultimi dieci minuti, quando White con cinque punti consecutivi, scava un piccolo solco (52-46, min. 32). In un minuto però nuovamente Badalona riporta le cose in parità (54-53, min. 34). Abromaitis realizza due triple fondamentali (62-57, min. 38), fino a quando arriva il momento di Brandon Paul, che con tre triple avvicina i suoi ad un solo punto (69-68, min. 39). A decidere però è una giocata individuale di Richotti, che sigla il 73-68 finale.

Iberostar Tenerife: Beirán 14 con 6/7 da due e 20 di valutazione, Abromaitis 14, Sekulic 10 e 5 rimbalzi, O’Leary 9
FIATC Joventut: Mallet 18, Paul 13, Vidal 7

Laboral Kutxa Baskonia 107 – Movistar Estudiantes 77
Vittoria senza storia quella ottenuta dal Laboral Kutxa Baskonia su un Movistar Estudiantes che poco può per opporsi alla grande partita dei baschi. Dopo la semifinale di Copa, la squadra di Perasovic si ributta nel campionato per dominare la partita dall’inizio alla fine. È soprattutto il tiro da tre a decidere l’incontro: 7/9 nel primo quarto per i padroni di casa, per un 35-19 dopo dieci minuti che già dice tutto. Il tutto al netto dell’assenza di Bourousis. Senza il suo faro nel pitturato quindi, la squadra basca si affida al tiro da fuori, grazie a Bertans, Adams e Hanga. Lo stato di grazia di Baskonia continua nel secondo periodo con Corbacho ad unirsi al festival di triple (52-29, min. 15). La pioggia di bombe rende impotente la squadra madrilena, che prova a reagire con Laprovittola, Fernández ed Hernangómez, che riescono a ridurre leggermente lo scarto a fine secondo quarto (54-40, min. 18). Perasovic corre immediatamente ai ripari con un timeout, richiamando i suoi all’attenzione. È Adams dunque a firmare il 59-44 con cui si va al riposo. Dopo il passaggio negli spogliatoi, la partita diventa un duello tra Adams e Laprovittola (74-54, min. 26). Gli ultimi dieci minuti iniziano sull’83-59, scivolando facilmente verso il 107-77 finale. Partita davvero mai in discussione sin dal primo minuto di gioco, e altra vittoria per i baschi, che proseguono la loro marcia avvicinandosi alla testa della classifica. Il 17/31 da tre con cui gli uomini di Perasovic chiudono l’incontro eguaglia la miglior prestazione dall’arco per la squadra basca. Niente da dire invece per il Movistar, mai in partita e travolto dal ciclone baskonista.

Laboral Kutxa Baskonia: Adams 23 con 5/9 da tre e 18 di valutazione, Causeur e Hanga 12, Planinic e Tillie 11
Movitar Estudiantes: Laprovittola 15 e 5 assist, Brizuela 12, Fernández 11, Bircevic 10 e 8 assist

RETAbet.es GBC 79 – Herbalife Gran Canaria 87
Vittoria non senza sofferenza per l’Herbalife Gran Canaria, contro un RETAbet.es che non si arrende fino all’ultimo, seppur inseguendo per gran parte dell’incontro. La squadra di casa infatti inizia molto bene, soprattutto in difesa. Per la squadra canaria invece, sono Omic, Salin e Pangos a mettersi in luce e permettere all’Herbalife di rispondere all’ottimo inizio basco. A fine primo quarto siamo in perfetta parità, 24-24. Llompart e Urtasun mantengono avanti la squadra di casa ma il problema nasce nel momento in cui sono costretti a riposare in panchina. È qui che l’Herbalife approfitta per scavare un piccolo solco ed arrivare in vantaggio 43-49 all’intervallo. La partita tuttavia segue all’insegna dell’equilibrio, sebbene siano sempre gli ospiti a rimanere in vantaggio. Ad inizio quarto periodo è Doblas a ridurre la differenza, portando il RETAbet.es in scia (68-72, min. 32). I baschi arrivano ad un solo punto di distanza (79-82, min. 38), ma è Oliver a decidere l’incontro in favore dei canarini. Finisce 79-87 una partita strana, con l’Herbalife quasi sempre in vantaggio, ma vissuta in “equilibrio”, con i baschi capaci di riuscire a non perdere mai contatto. La squadra di Fisac però rimane in ultima posizione a quattro punti dalla salvezza, mentre Gran Canaria prosegue il suo ottimo momento dando continuità alla finale di Copa e proseguendo il suo cammino in quinta posizione.

RETAbet.es GBC: Llompart 18 e 6 assist, Urtasun 17, Landry 14, Grimau 9 e 5 rimbalzi
Herbalife Gran Canaria: Oliver 20 con 4/5 da tre e 21 di valutazione, Pangos 18 con 4/5 da tre, Salin 11, Savané, Báez e Aguilar 7

Valencia Basket Club 94 – Real Madrid 95
Il big match di giornata si vive a La Fonteta, dove Valencia riceve il Real Madrid. È una partita pazzesca decisa da un finale incredibile, destinato a rimanere nella storia della stagione e della Liga in generale. Se il Real pensava, dopo il consueto pasillo de honor riservato ai campioni di Copa, di vivere una partita “comoda” contro un’avversaria in leggera flessione, subito la squadra di Laso si rende conto che non è così. Valencia infatti parte fortissimo, decisa a rifarsi contro un avversario importante dopo la delusione della Copa del Rey. Gli uomini di Martínez mettono grande intensità in difesa, mentre in attacco ci pensano Dubljevic e Sikma (19-10, min. 7). Il Real rimane in scia grazie ai tiri liberi di Carroll, ma il primo vantaggio è per la squadra di casa (28-24, min. 10). Ad inizio secondo periodo la partita si accende grazie alle triple di Nocioni. È Vives a reagire, vincendo il botta e risposta di penetrazioni con Doncic (34-30, min. 12). Laso concede riposo a Llull dopo dodici minuti consecutivi ed il Real perde leggermente la rotta. Rafa Martínez guida i suoi ad un parziale di 7-0 obbligando il tecnico basco a fermare la partita (41-30, min. 15). Gli ospiti però, senza il menorchino e privi anche di Rodríguez, assente dell’ultim’ora per un affaticamento muscolare, non riescono ad andare oltre alle triple di Nocioni: nonostante il 5/5 dall’arco dell’argentino il primo tempo si chiude sul 54-44 per Valencia. Al ritorno in campo torna anche Llull che subito si fa notare con una penetrazione chiusa con giro dorsale e terzo tempo totalmente fuori equilibrio. Non c’è spazio però per lo spettacolo a La Fonteta perché Valencia risponde colpo su colpo con un grande Dubljevic nel pitturato (67-54, min. 24). Laso passa alla difesa a zona con Ndour in punta, alternandola ad una uomo in cui mette proprio l’agile senegalese a marcare i piccoli avversari. Il risultato è un disorientamento nell’attacco locale che permette al Real di approfittarne con due triple di Maciulis ed una di Carroll (72-68, min. 28). Il terzo periodo però si chiude 79-70 grazie alla schiacciata di Lucic ed alla tripla di Shurna. Il Real però aumenta notevolmente la sua intensità in difesa nel quarto periodo, fin quando però non torna Dubljevic in campo a dare un po’ di ossigeno ai padroni di casa. Gli ospiti accorciano grazie alle triple di Rivers ed ai tiri liberi, sfruttando il fatto che Valencia spende quasi subito il suo bonus; Martínez però torna ad affidarsi ai suoi uomini migliori ed è Sikma e ristabilire le distanze (91-82, min. 36). Il Real insiste ed è una tripla di Llull a ridurre lo scarto a soli due punti quando manca un minuto (92-90, min. 40). È lo stesso menorchino a firmare la parità a quota 92 quando mancano 3.9” da giocare. Martínez organizza la rimessa: Sikma per Diot, Maciulis prova l’anticipo ma sbaglia consentendo al francese di realizzare un canestro in secondo tempo tutt’altro che facile. Mancano 1.3” e sembra fatta, ma Reyes batte subito la rimessa dando palla a Llull: un palleggio, arresto e tiro. 20,2 metri di distanza dal canestro, 2.1” di traiettoria di volo. Solo rete. La domenica di pallacanestro inizia con la giocata di Curry e si chiude con la magia di Llull. Il Real trionfa 94-95 grazie all’incredibile canestro del numero 23 del Real, che torna a ripetersi sullo stesso campo. Un finale pazzesco per una partita combattuta fino all’ultimo. La squadra di Laso insegue per gran parte dell’incontro ma ha la capacità e la forza per tornare in partita nel momento in cui più contava, vincendo grazie alla giocata di Llull. Il Real dà quindi continuità al trionfo in Copa ed è ora distante solo quattro punti dalla vetta. Vetta che non appartiene più a Valencia, che incappa nella seconda sconfitta stagionale in campionato, e che si vede raggiunta da Barcelona. La squadra di Martínez sta vivendo un periodo di flessione, con l’eliminazione in Eurocup e la sconfitta ai quarti in Copa, e dovrà rimettersi subito in corsa per non rovinare una stagione fin qui entusiasmante.

Valencia Basket: Dubljevic 17 e 8 rimbalzi, Sikma 15 e 7 rimbalzi con 19 di valutazione, Martínez 13, Sato 9, Diot 8 e 8 assist
Real Madrid: Carroll 18 con 3/6 da tre e 22 di valutazione, Nocioni 17 con 5/5 da tre, 5 rimbalzi e 20 di valutazione, Llull 17, 7 assist e 17 di valutazione, Rivers 9

CAI Zaragoza 76 – FC Barcelona Lassa 87
La ventunesima giornata si chiude a Zaragoza dove Barcelona vince chiaramente, approfitta della sconfitta di Valencia, e diventa la nuova capolista della Liga Endesa. La squadra catalana comanda dall’inizio alla fine e spezza la partita dopo l’intervallo. A fare la differenza in avvio di partita è l’efficacia nel tiro da tre punti: 71% nel primo quarto, contro lo 0/6 del CAI, per il 13-21 con cui si chiudono i primi dieci minuti, punteggio che si allunga sul 13-25 in avvio di secondo periodo. Zaragoza prova più volte a ridurre lo scarto ma Barcelona non si lascia, guidata da un eccellente Ribas. La squadra di casa si avvicina fino al -3 (37-40, min. 18), ma gli ospiti riaccelerano con un parziale di 0-5 con cui si chiude il primo tempo (37-45). Al ritorno in campo la partita si spezza definitivamente: 2-15 è il parziale con cui la squadra di Pascual chiude l’incontro, con otto punti di Navarro e cinque di Perperoglou (41-60, min. 25). La partita si chiude difatti qui perché il CAI non sarà più in grado di reagire. Solo a metà quarto periodo la squadra di casa riesce ad avvicinarsi fino al -7, senza però che la vittoria di Barcelona sia mai in discussione. Finisce 76-87. I blaugrana diventano così la nuova capolista, reagendo alla grande, a differenza di Valencia, alla delusione in Copa. Sicuramente non è un verdetto definitivo, ma il primo posto è sicuramente un’iniezione di fiducia considerevole in vista del finale di stagione.

CAI Zaragoza: Jelovac 21, 6 rimbalzi e 23 di valutazione, Henry 14, Fotu e Tomás 9
FC Barcelona Lassa: Doellman 14, Perperoglou 13, Ribas 12, Tomic 11, 11 rimbalzi e 17 di valutazione, Navarro 11, Satoransky 10, 7 rimbalzi e 5 assist con 17 di valutazione



Classifica:

© Riproduzione riservata
A. Tarallo

A. Tarallo

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 9 Commenti
  • Martxel13 01/03/2016, 17.05
    Citazione ( bubu170 01/03/2016 @ 16:23 )

    Vista anch'io, ma solo perchè è per una buona causa! :D

    Io invece non l'avevo vista...forse perché sono al lavoro o forse perché sono rimbecillito...

  • bubu170 01/03/2016, 16.23
    Citazione ( Obradoiro88J 01/03/2016 @ 15:42 )

    Ammazza, io vedo quel gran pezzo di figliola di Emily Ratajkowsky sulla destra, maledetto ;-). Scherzi a parte, quoto il vostro discorso, anche noi con loro in casa soffriamo (nel nostro piccolo) di trattamenti arbitrali dubbi o quantomeno mooooltooo ...

    Vista anch'io, ma solo perchè è per una buona causa! :D

  • bubu170 01/03/2016, 16.20
    Citazione ( Martxel13 01/03/2016 @ 15:37 )

    Mah, insomma, noi meritavamo di perdere peró alla fine qualcosina nei contatti anche a noi non hanno fischiato.Ti capisco perfettamente, se sei un tifoso di una contender che non sia Real o Barça lo passi male.Meglio vedere altro...

    Si anche da voi hanno fatto passare dei contatti probabilmente oltre il limite, però noi abbiamo giocato male e voi, anche sbagliando, avete messo più energia e determinazione, quindi non dico che sia una sconfitta che ho preso bene, però abbastanza giusta, sto giro invece no, innanzitutto eravamo in casa noi questa volta e poi sono stati fischi palesi e vergognosi; in ogni caso ho come l'idea che se non arrivassimo primi noi qualcuno sarebbe più contento, ma spero che allora il Real arrivi quarto!

  • Obradoiro88J 01/03/2016, 15.42
    Citazione ( bubu170 01/03/2016 @ 14:52 )

    Come già scritto Llull è un fenomeno, ma senza i fischi (in)giusti nei momenti giusti, non avrebbe nemmeno avuto l'occasione di tirare per vincere e ne parlano anche qua: http://www.superdeporte.es/valencia-bask
    et/2016/02/28/directo--valencia-baske ...

    Ammazza, io vedo quel gran pezzo di figliola di Emily Ratajkowsky sulla destra, maledetto ;-). Scherzi a parte, quoto il vostro discorso, anche noi con loro in casa soffriamo (nel nostro piccolo) di trattamenti arbitrali dubbi o quantomeno mooooltoooo poco casalinghi spessissimo, poi sulla partita di domenica sono d'accordissimo con te e quanto avevi scritto nell'altro thread.

  • Martxel13 01/03/2016, 15.39
    Citazione ( bubu170 01/03/2016 @ 15:21 )

    Lo so, ma ogni volta mi incaxxo come una bestia e sto giro l'hanno mascherato proprio male, con dei fischi anche quando non c'è stato nessun contatto; un conto è perdere come successo da voi dove è stato giusto così, un altro è perdere quando se ...

    Comunque se tu vedi la parte finale della semifinale di coppa, é vero che Llull fa quello che fa, ma la difesa del baskonia in un paio di circostanze é assente piú per paura (o sicurezza...) del fischio che per incapacitá...

  • Martxel13 01/03/2016, 15.37
    Citazione ( bubu170 01/03/2016 @ 15:21 )

    Lo so, ma ogni volta mi incaxxo come una bestia e sto giro l'hanno mascherato proprio male, con dei fischi anche quando non c'è stato nessun contatto; un conto è perdere come successo da voi dove è stato giusto così, un altro è perdere quando se ...

    Mah, insomma, noi meritavamo di perdere peró alla fine qualcosina nei contatti anche a noi non hanno fischiato.Ti capisco perfettamente, se sei un tifoso di una contender che non sia Real o Barça lo passi male.Meglio vedere altro...

  • bubu170 01/03/2016, 15.21
    Citazione ( Martxel13 01/03/2016 @ 15:10 )

    Come ha detto tu...nulla di nuovo...Per poter vincere con Real e Barça devi avere 15 punti di vantaggio a 2 minuti dalla fine...

    Lo so, ma ogni volta mi incaxxo come una bestia e sto giro l'hanno mascherato proprio male, con dei fischi anche quando non c'è stato nessun contatto; un conto è perdere come successo da voi dove è stato giusto così, un altro è perdere quando sei sopra per 39' e 58" e perdi perchè gli arbitri hanno fatto tornare sotto il Real con dei fischi assurdi, poi sicuramente Llull è un campione e Vives ha perso una palla evitabile (anche se con contatto), però così girano le palle!

  • Martxel13 01/03/2016, 15.10
    Citazione ( bubu170 01/03/2016 @ 14:52 )

    Come già scritto Llull è un fenomeno, ma senza i fischi (in)giusti nei momenti giusti, non avrebbe nemmeno avuto l'occasione di tirare per vincere e ne parlano anche qua: http://www.superdeporte.es/valencia-bask
    et/2016/02/28/directo--valencia-baske ...

    Come ha detto tu...nulla di nuovo...Per poter vincere con Real e Barça devi avere 15 punti di vantaggio a 2 minuti dalla fine...

  • bubu170 01/03/2016, 14.52

    Come già scritto Llull è un fenomeno, ma senza i fischi (in)giusti nei momenti giusti, non avrebbe nemmeno avuto l'occasione di tirare per vincere e ne parlano anche qua: [ link ] . Nulla di nuovo comunque, ormai si sa