Liga Endesa, Giornata 14: il Real cade a Vitoria
Sempre Valencia in testa con Barcelona in scia, i blancos perdono contatto

Dominion Bilbao Basket 64 – Iberostar Tenerife 67
La prima giornata del 2016 si apre a Bilbao dove l’Iberostar Tenerife fa visita alla squadra basca. La partita sembrava saldamente nelle mani dei padroni di casa ma un vero e proprio blackout degli uomini di Sito Alonso negli ultimi cinque minuti consegna il trionfo agli ospiti. Il primo canestro dell’anno non può che essere del miglior realizzatore del 2015, Álex Mumbrú, che apre le marcature con una tripla. Il capitano realizza otto punti in avvio, che uniti ai sei di Hannah portano in fuga gli uomini in nero (17-4, min. 7). La difesa locale è letteralmente asfissiante e Tenerife riesce a sbloccarsi solo nel finale grazie ai liberi di Arco e al canestro di Beirán. Al primo mini-riposo siamo 17-10. Gli ospiti sembrano finalmente ingranare ad inizio secondo periodo quando una tripla di Jones li porta ad un solo possesso di distanza (22-20, min. 14). La partita è molto più equilibrata e White risponde ai tentativi di allungo di Hannah e Mumbrú (31-29, min. 18). Il lavoro di Bogris sotto canestro permette a Bilbao di condurre all’intervallo, 35-29. L’equilibrio la fa da padrone anche nella terza frazione, ma sono sempre i padroni di casa a condurre. È sempre Mumbrú a guidare la truppa ma ogni volta che la squadra di Alonso allunga, arriva prontamente la risposta ospite, con i vari Beirán e Sekulic (45-42, min. 27). A fare la differenza è il tiro da tre: il terzo quarto si chiude 55-46 grazie a due triple di Hannah e Bertans. Il dato dopo trenta minuti è significativo: 8/22 per Bilbao, 1/13 per Tenerife. Proprio una tripla di Suárez sembra chiudere l’incontro a metà quarto periodo (62-50, min. 35). L’Iberostar si sveglia letteralmente: Beirán sblocca la situazione con due triple consecutive, e poco dopo è White a seguirlo con tre conclusioni. A nulla servono i due timeout chiamati da Alonso: mancano 5” e Tenerife è avanti (64-67, min. 40). Sulla rimessa di Mumbrú il dramma si completa quando Hannah perde palla. Richotti viene mandato in lunetta, sbaglia i suoi liberi ma non c’è più tempo. Vince Tenerife che mette fine ad una striscia di tre sconfitte e prende un po’ di ossigeno in classifica, approfittando della sconfitta dell’Estudiantes. La squadra di Vidorreta chiude con 6/21 da tre, dopo che a cinque minuti dalla fine viaggiava con 1/15. Bilbao invece aveva la partita in mano ma crolla letteralmente nella seconda metà del quarto periodo. I baschi subiscono un parziale di 2-17. Il tiro da tre che era stato decisivo fino a quel punto della partita diventa invece una condanna, con i padroni di casa che sbagliano tutti e cinque i tentativi nel finale. La qualificazione alla Copa si fa più complicata per la squadra di Alonso, che vede il fortino di Miribilla espugnato per l’ennesima volta quest’anno.
Dominion Bilbao: Hannah 16, 3 assist e 6 palle recuperate con 19 di valutazione, Mumbrú 15, Bogris 11 e 9 rimbalzi
Iberostar Tenerife: White 16 con 4/8 da tre e 5 rimbalzi, Beirán 14 con 6/8 dal campo, 9 rimbalzi e 21 di valutazione, Sekulic 11
FC Barcelona Lassa 89 – Movistar Estudiantes 67
Vittoria facile per Barcelona, che si sbarazza di un Movistar Estudiantes che si presenta in terra catalana con il cartello dei lavori in corso, con le partenze di Mitchell e Graham ed il neoacquisto Laprovittola non ancora disponibile. La squadra blaugrana parte forte sin da subito con Tomic, autore di sette punti ed alla 250esima presenza in Liga Endesa, mentre l’Estu risponde con cinque di Fernández (11-11, min. 5). La parità termina qui perché le triple di Navarro, Perperouglou (due) e Ribas indirizzano già la partita. I primi dieci minuti terminano 28-18 con Hernangómez che limita i danni nel finale. Nel secondo periodo Barcelona raggiunge il massimo vantaggio grazie alle triple di Abrines e Ribas (41-22, min. 17). È però la coppia di lunghi Samuels-Lawal a fare la differenza, soprattutto nella metà campo difensiva, costringendo i madrileni a sette palle perse nel solo secondo quarto. Il Movistar limita nuovamente i danni nel finale grazie a Fernández, fino al 46-33 con cui si torna negli spogliatoi. In avvio di ripresa sono Brizuela e Martín a riavvicinare gli ospiti, che però vedono Brizuela uscire dalla partita con quattro falli, cortesia di Navarro (49-39, min. 23). È una mazzata per l’Estudiantes che vede Barcelona scappare nuovamente: Tomic, Satoransky e Doellman confezionano un parziale di 8-0 obbligando Ocampo al timeout, che però non riesce ad impedire a Tomic e Ribas di permettere ai catalani di scollinare oltre i venti di vantaggio (62-41, min. 27). Hernangómez e Salgado provano a rispondere ma il terzo quarto si chiude sul 69-47. Il Movistar riesce a tirare il suo primo tiro libero ad inizio quarto periodo, segno delle difficoltà dei madrileni contro lo strapotere blaugrana. Salgado e Thomas hanno vita più facile, approfittando di un rilassamento dei catalani, con Pascual che tiene a riposo i suoi giocatori più importanti in vista del debutto casalingo in Top 16 contro il Khimki. Il finale è 89-67. Barcelona prosegue quindi spedita e complice la sconfitta del Real è ora l’unica inseguitrice di Valencia. Il Movistar invece, non può nulla e rimane al penultimo posto. Viste le vittorie di Zaragoza e Tenerife, i madrileni perdono contatto con il treno salvezza.
FC Barcelona Lassa: Ribas 17 con 4/6 da tre, 5 assist e 19 di valutazione, Tomic 16, 6 rimbalzi e 21 di valutazione, Satoransky 13, 4 rimbalzi e 5 assist con 21 di valutazione, Perperouglou 11, Doellman 12 rimbalzi e 7 assist
Movistar Estudiantes: Hernangómez 13 e 7 rimbalzi, Martín 12, Fernández 11 e 5 assist, Bircevic 8 e 5 rimbalzi
FIATC Joventut 94 – UCAM Murcia 84
Partita delicata tra FIATC Joventut ed UCAM Murcia con i padroni di casa che hanno chiuso il 2015 in maniera disastrosa e gli ospiti che invece provano ad uscire dalla lotta salvezza. A prevalere sono i catalani, al termine di un incontro vibrante, deciso nel secondo quarto ma chiuso solo nel finale. Ad iniziare meglio sono gli ospiti che sfruttano la superiorità dei loro lunghi: nel primo quarto arrivano ben dieci punti da parte di Lima, e sei da parte di Antelo. Il primo mini-allungo è quindi della squadra di Katsikaris (6-14, min. 7), contro una Badalona che riesce però ad approfittare delle palle perse del rivale, avvicinandosi a fine quarto grazie a Vidal (14-16, min. 9). Il primo parziale è 14-21 con cinque punti finali di Wood. Sono ancora i lunghi a fare la differenza in avvio di secondo quarto, in cui Murcia prova di nuovo la fuga (22-30, min. 14). Stavolta però arriva la reazione neroverde: gli uomini di Maldonano cambiano faccia in difesa mentre in attacco sono guidati da Drame, autore di undici punti nel secondo quarto, per un parziale di 24-5 che spacca in due la partita. A lui si aggiungono gli assist di Sàbat, l’energia di Vidal e le triple di Paul. All’intervallo siamo 46-35. Al ritorno in campo il ritmo rimane alto ed è sempre Badalona a dettare l’andatura. Mallet e Vidal rispondono da tre a Benite per un parziale di 12-3 che allarga ancora di più la distanza nel risultato (58-38, min. 23). Con Lima tenuto in panchina, Murcia si affida all’esperienza di Faverani, al secondo debutto in maglia giallorossa. Il brasiliano realizza sette punti riducendo così lo scarto a fine periodo (75-57). La sensazione però è che gli ospiti risentano ancora del parziale subito nel secondo periodo, e così negli ultimi dieci minuti Badalona raggiunge il massimo vantaggio (82-61, min. 32). I padroni di casa sentono già la vittoria nelle loro mani e si rilassano eccessivamente: Kelati realizza nove punti, e con l’aiuto di Antelo e Campazzo, si rende protagonista del parziale di 9-16 con cui la squadra di Katsikaris riapre la partita (88-83, min. 38). Gli ospiti però pagano lo sforzo della rimonta proprio nel finale con i catalani bravi ad approfittarne ed a chiudere 94-84. Badalona pone fine così alla striscia di sette sconfitte consecutive con cui si era chiuso lo scorso anno, ed inizia il 2016 nel migliore dei modi. La squadra di Maldonado infatti, stavolta non cade nell’abuso del tiro da tre e nella frenesia, ed ottiene una vittoria fondamentale per mantenersi in lotta per un posto alla Copa del Rey. Murcia invece non riesce proprio ad allontanarsi dalla parte bassa della classifica, nonostante mantenga comunque un margine di due vittorie sulla zona rossa.
FIATC Joventut: Paul 15, Sàbat 14, Drame 13 con 6/6 dal campo, Llovet 10, Suton 9 con 4 rimbalzi e 4 assist
UCAM Murcia: Lima 19 con 7/9 dal campo e 21 di valutazione, Antelo 12 e 7 rimbalzi, Rojas e Faverani 9, Campazzo 7, 8 assist e 5 palle recuperate
Montakit Fuenlabrada 92 – Herbalife Gran Canaria 72
Il Montakit Fuenlabrada continua a sognare la Copa del Rey vincendo una partita fondamentale contro un’avversaria importante come l’Herbalife Gran Canaria. I padroni di casa, oggi vestiti di verde, iniziando tirando soprattutto dall’arco: 4/6 nei primi minuti, con Popovic autore di tre conclusioni (15-4, min. 5). Con l’ingresso delle seconde linee la squadra ospite reagisce e realizza un parziale di 2-12, guidato da Rabaseda ed Aguilar (17-16, min. 8). Le due triple di Paunic però chiudono il primo quarto sul 25-18, con un 6/9 per i madrileni dalla lunga distanza. È ancora Popovic il mattatore in avvio di secondo quarto, ben appoggiato da Stevic (30-20, min. 13). Due triple di Pangos però costringono Cuspinera la timeout (35-32, min. 15). Il Montakit realizza solo due triple da qui alla fine del quarto, subendo la rimonta finale di Oliver, autore di una bomba e dell’assist per il canestro del pareggio firmato da Savané. Al riposo lungo il risultato è 41-41. Tornati in campo, Pangos ed Aguilar regalano il primo vantaggio ai canarini, con il solo Popovic a rispondere (46-47, min. 23). È il momento dell’Herbalife, che scava un piccolo solco grazie a Báez e Omic (50-57, min. 26). Cuspinera ferma la partita e rimette in campo i suoi tiratori: il parziale è 12-1 con due triple di Urtasun e quattro punti di Wear. A fine terzo quarto siamo 62-58. Nonostante la tripla iniziale di Salin, è Fuenlabrada ora a controllare la partita annullando Omic in difesa. In attacco invece, è ancora Urtasun protagonista (70-62, min. 34). Dopo la tripla di Scott, “Aíto” ferma la partita, ma non riesce ad impedire la fuga dei padroni di casa. I minuti finali infatti si trasformano in un festival offensivo per il Montakit, con i punti di Urtasun, Tabu e Scott. Finisce 92-72 per Fuenlabrada che mantiene vivo il sogno della Copa battendo un rivale diretto come l’Herbalife e rilanciandosi in settima posizione. I madrileni continuano il loro ottimo periodo, una volta archiviato il trauma del cambio in panchina, e tornano a battere i canarini dopo sette partita (2011). L’Herbalife invece, è alla seconda sconfitta consecutiva e continua a non trovarsi a suo agio lontano dall’isola. I canarini perdono definitivamente contatto con le prime posizioni ed ora dovranno stare attenti alle inseguitrici.
Montakit Fuenlabrada: Popovic 21, 4 rimbalzi, 4 assist e 26 di valutazione, Urtasun 18, Paunic 14 con 4/4 da tre, Tabu 11 con 5 rimbalzi e 9 assist
Herbalife Gran Canaria: Pangos 16, Newley 10, Omic 9 e 7 rimbalzi, Aguilar 9, Báez 7 e 6 rimbalzi
Laboral Kutxa Baskonia 86 – Real Madrid 80
L’incontro più atteso della giornata si vive alla Fernando Buesa Arena, dove si affrontano Baskonia e Real Madrid. L’ambiente è accesissimo: si registra infatti il record di spettatori, con 15.544 presenze, battendo il precedente record detenuto curiosamente dalla stessa partita, giocata nella stessa arena tre anni fa (15.504, aprile 2012). I baschi sono l’ultima squadra ad aver battuto il Real in trasferta, lo scorso anno, in una partita particolare, con i blancos reduci dal trionfo nella Final Four casalinga di pochi giorni prima. Stavolta è tutt’altra partita, ma il risultato è lo stesso: vittoria per il Laboral Kutxa, che aggancia il Real ed ottiene il visto per la Copa del Rey. Di fronte due allenatori che si conoscono bene: Perasovic e Laso, compagni di squadra per due anni proprio a Vitoria, condividendo il titolo di Copa del ’95. Soprattutto si affrontano i due migliori attacchi della Liga (85.3 contro 91.3) e la cosa è evidente sin dall’avvio: è Hanga il protagonista per i padroni di casa mentre il Real reagisce per mano di Rodríguez, con Llull fuori per infortunio e rimpiazzato in quintetto da Rivers, nuovamente al debutto con le merengues (15-15, min. 8). Il primo quarto si chiude 23-15, grazie all’apporto di Bourousis soprattutto nella metà campo difensiva, dove contrasta alla grande il reparto lunghi del Real, già privo di Thompkins: Rivers infatti va ad occupare il posto di extracomunitario costringendo Laso a scegliere ed a tenere fuori il lungo. Il tecnico basco però trova forze fresche dalla panchina con Carroll, che realizza otto punti e due tripla riavvicinando i suoi (27-25, min. 12). Baskonia realizza solo sei punti in quattro minuto e così l’ex Teramo regala anche il primo vantaggio al Real (30-31, min. 15). Perasovic ferma la partita per riordinare le idee ma l’attacco baskonista finisce vittima dell’intensità difensiva dei madrileni. All’intervallo siamo 36-40, con sette punti dell’ex Nocioni, che a Vitoria ha lasciato buoni ricordi (1 titolo di Liga, 2 di Copa, e 1 MVP). Lo strappo viene ricucito immediatamente al ritorno in campo con sei punti di Bourousis (42-42, min. 22). I blancos sono discontinui in attacco, e sebbene trovino punti con Taylor e Rodríguez, subiscono altri cinque punti del pivot greco (57-52, min. 28). Il terzo periodo si chiude 62-59 con Bourousis autore di 14 punti nel quarto, e particolarmente motivato alla prima da ex dopo due stagioni in maglia Real. Gli ospiti barcollano pericolosamente in avvio di quarto periodo, ma reagiscono alla grande: è il “Chacho” a guidare il parziale di 0-9 con cinque punti e l’assist per la tripla di Nocioni (66-70, min. 34). Baskonia si affida alle azioni individuali di Blazic e James per riportarsi avanti, mentre dalla parte Real è Carroll a rispondere (74-75, min. 37). La partita è combattuta e dopo un gioco da tre punti di James, è Rodríguez a reagire con una tripla quando manca poco più di un minuto (79-78, min. 39). Blazic viene mandato in lunetta e dopo il suo 2/2 il Real perde qualsiasi opzione di vittoria perdendo palla. I baschi gestiscono fino all’86-80 finale. È una gran vittoria da parte di Baskonia, che agguanta proprio il Real in terza posizione. Per la squadra di Perasovic è la quarta vittoria consecutiva, che oltre la matematica qualificazione, significa anche la quasi certezza di essere testa di serie in vista della Copa del Rey. Grande protagonista è Bourousis, MVP di giornata per la terza volta nelle ultime quattro, ed al quarto premio stagionale. Per il Real invece, seconda sconfitta consecutiva dopo quella nel Clásico, e terza stagionale, che vuol dire la perdita di contatto con le prime due della classe. La squadra di Laso sembrava aver trovato la quadratura, o comunque un minimo di continuità, ma con l’infortunio di Llull che va ad aggiungersi a quello di Rudy, i blancos hanno perso un altro giocatore fondamentale. L’assenza del menorchino infatti, costringe il tecnico a dover cambiare ancora una volta quest’anno, e la sconfitta odierna denuncia difficoltà già registrate nella partita infrasettimanale di Eurolega.
Laboral Kutxa Baskonia: Bourousis 24 con 8 rimbalzi e 37 di valutazione, Tillie 15 e 6 rimbalzi, James 15, Blazic 9, Shengelia 6 e 6 rimbalzi
Real Madrid: Rodríguez 20, 8 assist e 24 di valutazione, Carroll 17, Nocioni 13 e 6 rimbalzi, Ndour 7 e 5 rimbalzi
RETAbet.es GBC 89 – ICL Manresa 70
Il RETAbet.es GBC inizia l’anno mettendosi alle spalle l’orrenda ultima parte del 2015, e trovando la seconda vittoria stagionale, la prima sul parquet di casa. È un trionfo fondamentale non solo per la classifica ma anche perché ottenuto contro una squadra reduce da un buon periodo di forma. In avvio però sono i catalani a provare più volte la fuga, in particolare con le triple di Flys, Simon e Otverchenko, ma ogni tentativo viene ben contrastato da Wear, autore di otto punti nel primo quarto. Il primo parziale vede una perfetta parità, 17-17. La parità prosegue nel secondo periodo, ma stavolta è Gipuzkoa a condurre. Nel finale infatti i baschi allungano con Urtasun e Vrkic fino al 40-32 con cui si va al riposo lungo. Manresa sembra particolarmente scarica e la squadra di casa ne approfitta per volare in doppia cifra, grazie ai cinque punti di Grimau in avvio di terzo quarto (50-40, min. 23). Al catalano si aggiunge Doblas, ed il RETAbet vede il suo vantaggio crescere. La reazione catalana è affidata al solo Simon ed a fine terzo quarto siamo 61-52. È Urtasun a regalare nuovamente la doppia cifra di vantaggio alla squadra di casa, che sarà mantenuto fino alla fine (67-56, min. 34). Il ritmo infatti si alza, la partita vive di uno scambio di canestri, con Musli e Urtasun protagonisti, che però fa bene ai baschi, che vedono il tempo scorrere e la vittoria avvicinarsi. Doblas e Grimau realizzano gli ultimi dieci punti di squadra per l’89-70 finale, che significa la miglior prestazione offensiva del RETAbet in questa stagione. È una vittoria vitale per la squadra di Fisac, che approfitta della sconfitta dell’Estudiantes per riavvicinarsi quantomeno ai madrileni. Si tratta soprattutto di una boccata d’ossigeno ed una iniezione di fiducia per iniziare bene l’anno. Manresa invece è alla seconda sconfitta consecutiva da quando i catalani si erano affacciati tra le prime otto. Più che i risultati però, a preoccupare sono le prestazioni con l’ICL letteralmente crollato nella seconda parte in entrambi i casi.
RETAbet.es GBC: Grimau 18, Urtasun 16, 5 rimbalzi, 6 assist e 23 di valutazione, Doblas 16, Vrkic 12 e 6 rimbalzi, Landry 12
ICL Manresa: Simon 13, Grigonis 12, Musli 10 e 7 rimbalzi, Sandul 10
Baloncesto Sevilla 73 - CAI Zaragoza 84
Scontro diretto delicatissimo quello tra Baloncesto Sevilla e CAI Zaragoza. La vittoria va agli ospiti, che raggiungono proprio gli andalusi a quota cinque vittorie. L’inizio di partita è dominato dalle difese, in particolare quella ospite: il primo canestro casalingo arriva a metà quarto grazie a Balvin (2-6, min. 5). Solo nel finale gli attacchi trovano finalmente un po’ di continuità ed è il CAI a chiudere avanti, 14-16. Due triple di Henton ed una di Bamforth danno il vantaggio a Sevilla (25-21, min. 14). Il CAI reagisce con un parziale di 0-8 aperto dai primi due punti del debuttante Ktavtsov (27-34, min. 18), ma cinque punti di Nachbar riavvicinano gli andalusi. All’intervallo siamo 36-37. In avvio di secondo tempo arriva un altro parziale ospite: 2-13 con cinque punti di Norel e otto di Bellas (38-50, min. 24). Casimiro ferma la partita ed è Oriola a tenere botta ma dura poco perché la squadra di casa paga la scarsa aggressività dei suoi lunghi: Jelovac, Kravtsov e Norel allargano il vantaggio fino al +16, prima della tripla finale di Nachbar. Il terzo quarto si chiude 54-67 con un parziale totale di 18-30. Nell’ultimo quarto Henton e Nachbar ci provano, ma gli ospiti sono bravi a gestire, con Henry protagonista. Solo nel finale Sevilla si riavvicinerà fino al -9 prima del 73-84 con cui la partita si chiude. Vittoria fondamentale dunque per Zaragoza, che raggiunge il gruppetto a cinque vittorie, compiendo un passo in avanti nel suo allontanarsi dalla zona rossa. Per la squadra di Casadevall è infatti la seconda vittoria consecutiva, terza nelle ultime quattro. Sevilla invece continua così come aveva chiuso il 2015, con la quarta sconfitta di fila. La distanza dalla zona rossa rimane comunque invariata.
Baloncesto Sevilla: Nachbar 16 con 4/8 da tre, Henton 14, Balvin 12, Bamforth 6 e 6 rimbalzi
CAI Zaragoza: Norel 16 con 7/9 dal campo, 7 rimbalzi e 21 di valutazione, Jelovac 15, Bellas 14, Henry 12, Sastre 10 e 6 rimbalzi
Rio Natura Monbus 104 - MoraBanc Andorra 103
Spettacolo puro al Fontes do Sar nella partita tra Rio Natura Monbus e MoraBanc Andorra. L’incontro vive di emozioni continue e viene risolto solo all’overtime grazie ad un grande Waczynski e ad un’autentica esibizione dei padroni di casa nel tiro da tre. L’inizio è tutto degli ospiti ed in particolare di Shermadini che firma i primi quattro punti (0-6, min. 2). Il Rio Natura inizia a carburare con cinque punti di Brown: il secondo canestro è in realtà un 2+1 ma sul tiro libero un tocco irregolare concede ai padroni di casa altri due punti ed il primo sorpasso (9-8, min. 5). Bogdanovic realizza due triple consecutive costringendo Fernández al timeout (12-20, min. 7). Waczynski capisce quindi che è il momento di attivarsi e realizza cinque punti con un assist per chiudere il primo quarto sul 21-23. L’inizio di secondo quarto da parte dei padroni di casa è devastante: Waczynski realizza otto punti consecutivi, ai quali si aggiungono tre triple, due di Bendzius ed una di Pozas allo scadere dei 24”. Il parziale è 17-8 e Peñarroya non può far altro che fermare la partita (38-31, min. 16). Un minuto però è troppo poco e così Obradoiro trova anche la doppia cifra di vantaggio, grazie ad una schiacciata del rientrante Triguero, prima che Stojanovski chiuda il primo tempo sul 46-37. Le difese però rimangono negli spogliatoi: il Rio Natura continua a bombardare dall’arco con Brown, Waczynski e Bendzius, mentre Andorra si adegua rispondendo con Gomes ed i punti nel pitturato di Shermadini (59-50, min. 25). I padroni di casa si mantengono avanti grazie ad altre due conclusioni dall’arco di McGrath e Caloiaro ma nel finale il MoraBanc inizia la rimonta grazie ai liberi di Sada e Jones ed al gioco da tre punti di Clark. Il terzo quarto si chiude 73-65 con un totale di 55 punti realizzati da entrambe le squadre, con Obradoiro che mette a segno 7 triple su 10 canestri totali dal campo. È il tiro libero però a fare la differenza in questa fase di partita: Andorra ne tira 25, contro i 4 in favore dei galiziani, e grazie a Stojanovski e Jones continua ad accorciare le distanze. Waczynski e Caloiaro provano dalla distanza ma sbagliano e così gli ospiti, grazie alla tripla di Gomes ed a nove punti di Shermadini, riescono anche a portarsi avanti quando mancano due minuti (80-83, min. 38). I pirenaici hanno due volte l’occasione di chiudere la gara ma sbagliano due triple consecutive con Stojanovski e Bogdanovic. Nell’ultimo minuto è Shermadini che sembra risolverla (82-85), ma dopo l’errore di Bendzius da tre, Stojanovski sbaglia il secondo libero. Waczynski realizza la tripla, Stojanovski stavolta fa 2/2 ma l’ultimo possesso è del Rio Natura: McGrath prova il pick&pop con Waczynski, ma avanza in angolo per firmare la bomba che firma la parità quando mancano 7”. Gomes ci prova da otto metri ma non va: è overtime (88-88). È lo stesso brasiliano a firmare il primo canestro del supplementare, ma un paio di buone azioni difensive e la tripla di McGrath danno il vantaggio al Rio Natura (95-93, min. 43). L’americano si ripete poco dopo dando ai suoi il +3 quando manca un minuto (100-97, min. 44). Shermadini però realizza quattro punti, Sada ruba palla a Waczynski e regala il sorpasso al MoraBanc (102-103). Mancano 7” e a decidere la partita è proprio Waczynski: giro dorsale su Sada, penetrazione ed appoggio al tabellone. Il Fontes do Sar esplode letteralmente. Finisce 104-103 con il Rio Natura che torna a vincere dopo cinque sconfitte consecutive. La squadra di Fernández torna a vincere tra le mura amiche, come accaduto spesso ad inizio stagione, e lo fa in una gara in cui eguaglia il record storico di triple realizzate nella competizione con 20 (20/34). Il trionfo odierno rilancia Obradoiro nella corsa alla Copa del Rey. Stop invece per Andorra, dopo che aveva chiuso l’anno con sei vittorie in otto partite. Il MoraBanc rimane comunque in sesta posizione, ma torna a casa con l’amaro in bocca, non solo per aver perso la partita sulla sirena finale, ma anche perché dopo una straordinaria rimonta gli uomini di Peñarroya sembravano avere la vittoria in pugno al termine dei regolamentari.
Rio Natura Monbus: Waczysnki 30 con 6/9 da tre e 20 di valutazione, McGrath 14 e 10 assist, Bendzius 14 con 4/7 da tre, Brown 12, Pozas 10, Caloiaro 7, 7 rimbalzi e 4 assist
MoraBanc Andorra: Shermadini 29 con 12/15 dal campo, 8 rimbalzi e 34 di valutazione, Stojanovski 24 e 29 di valutazione, Gomes 13, 4 rimbalzi e 4 assist con 21 di valutazione, Bogdanovic 12 e 6 rimbalzi
Valencia Basket 81 - Unicaja 70
La quattordicesima giornata si chiude a Valencia con la capolista che riceve l’Unicaja in un incontro delicato ed insidioso. La capolista però è un treno ed inizia il nuovo anno così come aveva chiuso il vecchio, facendo l’unica cosa che sa fare in questa stagione: vincere. L’inizio è un duello tra playmaker con Vives che ha la meglio su Nedovic, al ritorno da ex a ‘La Fonteta’. Lo spagnolo realizza una tripla ed innesca alla grande Lucic ed Hamilton, nonostante le triple di Smith, il più attivo tra gli andalusi (12-11, min. 5). Con il debutto di Nelson in regia, Málaga guadagna qualcosa in più ma Valencia chiude avanti il primo quarto 22-17 grazie a cinque punti nel finale di San Emeterio. In avvio di secondo quarto i ‘taronja’ trovano un protagonista inaspettato, Romain Sato. Il nigeriano realizza sei punti regalando la doppia cifra di vantaggio ai suoi, insieme al lavoro sotto canestro di Dubljevic (33-21, min. 14). Plaza non riesce a venirne a capo e ci prova inserendo il terzo playmaker, Díaz, ma vede Valencia scappare fino al +15 (41-26, min. 18). Solo un paio di minuti di ispirazione di Smith, autore di 13 punti all’intervallo, permettono agli ospiti di tornare negli spogliatoi limitando le perdite, 46-35. Al ritorno in campo Plaza schiera i suoi a zona, ma la squadra di casa punisce immediatamente la scelta con tre triple consecutive, firmate Vives e Martínez (55-45 min. 25). La scelta difensiva riesce in effetti a togliere fluidità all’attacco locale, ma il problema è che Málaga non riesce ad approfittarne in attacco. Il 62-51 con cui si chiude il terzo quarto è dunque un vero e proprio affare per gli andalusi, che mantengono così la speranza di rimontare negli ultimi dieci minuti. Il quarto periodo però si apre con un parziale di 9-3 con i punti di Shurna e Sato (71-54, min. 34). Plaza prova a riordinare le idee e ci prova ora pressando Valencia a tutto campo. Smith riesce a riavvicinare i suoi fino al -9 quando mancano due minuti (74-65, min. 38). Nel finale però riappaiono Hamilton e San Emeterio per chiudere la partita e dare ai ‘taronja’ la vittoria, con il risultato di 81-70. È la quattordicesima vittoria in campionato per Valencia, record di squadra, per un totale di ventiquattro in stagione su altrettanti incontri. La squadra di Martínez sopravvive ad una partita complicata sulla carta, ma che poi si è rivelata meno tale del previsto. I valenciani infatti vivono momenti di scarsa lucidità in attacco, soprattutto nel terzo quarto, ma l’Unicaja non riesce ad essere un avversario degno di nome. Barcelona rimane alle spalle ma ora la distanza sul terzo posto si è allungata. Mentre Valencia prosegue dunque come leader indiscusso del campionato, Málaga non riesce proprio a trovare continuità, e pur mantenendosi all’ottavo posto dovrà ancora faticare per ottenere la qualificazione alla Copa del Rey, trovandosi ora appaiata con altre quattro squadre.
Valencia Basket: San Emeterio 17 con 6/9 dal campo, 4 assist e 24 di valutazione, Martínez 13, Sato 11 con 5/6 al tiro, Dubljevic 9, Vives 8 e 8 assist
Unicaja: Smith 24 e 5 rimbalzi con 24 di valutazione, Thomas 9, Suárez 7, Hendrix 6 e 9 rimbalzi
Classifica:
