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ACB 29/12/2015, 11.19

Liga Endesa, Giornata 13: il Barça si aggiudica ‘El Clásico’

La squadra di Pascual domina dall’inizio alla fine ed espugna Madrid

ACB
Il piatto forte della tredicesima giornata di Liga Endesa è sicuramente ‘El Clásico’ di scena a Madrid: a vincerlo è Barcelona che conduce dall’inizio alla fine ed ottiene una vittoria molto più chiara di quanto dica il punteggio finale. I catalani sbancano la capitale dopo ben sei anni e rimangono l’unica inseguitrice di Valencia, che vince a Tenerife e prosegue leader imbattuto. Per quanto riguarda la qualificazione alla Copa del Rey, Andorra sembra fare sul serio vincendo contro l’Herbalife mentre Málaga e Bilbao rientrano tra le prime otto. La lotta resta comunque accesa con una classifica cortissima ed otto squadre nel giro di due punti. In coda l’Estudiantes ottiene una vittoria importante allontanando Gipuzkoa che rimane sul fondo della classifica.

MoraBanc Andorra 84 – Herbalife Gran Canaria 77
La giornata si apre con un incontro interessante tra il MoraBanc Andorra e l’Herbalife Gran Canaria. La partita viene decisa solo da un overtime e vede il trionfo dei padroni di casa che mantengono vivo il sogno di qualificarsi per la Copa del Rey. L’intenzione dei pirenaici è chiara sin da subito: Shermadini domina il pitturato realizzando sei punti ed il MoraBanc è già avanti (14-3, min. 5). Si capisce sin dall’inizio che non sarà una giornata facile per gli ospiti che però trovano continuità dall’arco con Báez, Pangos e Seeley, che firma la tripla del sorpasso (16-17, min. 10). Il primo parziale si chiude 19-17. Lo stesso copione si ripete nel secondo quarto: l’Herbalife chiuderà il primo tempo con un pessimo 25% da due, ma riuscirà a mantenersi in partita grazie al tiro da tre e ad alcune buone azioni difensive. Grazie ai canestri di Navarro e Jones, Andorra raggiunge la doppia cifra di vantaggio ma al riposo lungo il risultato è 37-32. Schreiner guida i suoi di nuovo in doppia cifra di vantaggio (46-35, min. 24), ma Gran Canaria ha un sussulto e rientra in partita con un parziale di 9-0, con quattro punti di Omic (46-44, min. 26). Andorra finisce vittima delle palle perse e così a fine terzo quarto siamo 53-50. I canarini però hanno trovato un minimo di continuità e con cinque punti di Aguilar raggiungono il sorpasso (55-58, min. 34). I padroni di casa sbandano pericolosamente vedendosi in svantaggio ma ci pensa Shermadini con sei punti consecutivi a rimettere a posto le cose (66-62, min. 38). La tripla di Bogdanovic sembra chiudere la gara ma Granca risponde con Newley e Báez (73-72, min. 40). Si arriva agli ultimi 30”: Bogdanovic sbaglia il secondo libero, Salin firma la parità e sull’errore di Navarro la partita finisce. Si va all’overtime. Il supplementare rispecchia l’andamento della gara con gioco discontinuo ed imprecisioni da entrambe le parti. È Navarro a rompere l’equilibrio con una tripla. L’Herbalife si scioglie clamorosamente e realizzerà solo tre tiri liberi in cinque minuti. È troppo facile per Andorra vincere 84-77. I pirenaici chiudono l’anno come meglio non potevano: quattro vittorie nelle ultime cinque. La squadra di Peñarroya è una delle più in forma del momento e con il sesto posto raggiunto, ad una vittoria proprio da Gran Canaria, vede la qualificazione alla Copa sempre più vicina. Per l’Herbalife arriva invece un’altra sconfitta lontano dall’isola. La squadra di “Aíto” si dimostra inconsistente e chiude con 14/34 (37%) da due. I canarini mantengono il quinto posto ma vedono Baskonia allontanarsi e faranno meglio a guardarsi le spalle dalle inseguitrici.

MoraBanc Andorra: Shermadini 17 con 8/11 dal campo e 6 rimbalzi, Stojanovski 15, Navarro 14 e 5 assist, Bogdanovic 13 e 9 rimbalzi
Herbalife Gran Canaria: Báez 14 e 6 rimbalzi, Pangos 11 e 8 assist, Oliver 10, Omic 7 e 7 rimbalzi

Dominion Bilbao 85 – FIATC Joventut 77
Partita delicata a Bilbao, tra i padroni di casa ed il FIATC Joventut, due squadre che non vivono il loro momento migliore. A trionfare alla fine sono gli uomini in nero, che fanno prevalere il fattore Miribilla e soprattutto una partita più costante rispetto agli ospiti. Cinque punti di Mumbrú aprono la partita e danno il primo vantaggio alla squadra di Alonso (7-3, min. 4). La risposta ospite è affidata a due triple di Mallet (10-8, min. 6), ma grazie ad altri due punti del capitano e ad un buon minuto finale di Todorovic, il primo quarto si chiude 18-12. Il secondo quarto però si apre con la risposta dei catalani: 2-9 di parziale con sette punti di Paul e secondo (e ultimo) vantaggio della partita (20-21, min. 13). L’ingresso di Bertans ristabilisce le cose per Bilbao che con la seconda unità inizia poco a poco a fare la differenza ed aprire il divario nel risultato. Con le triple di Suárez, ed i punti di Bogris e Bertans, i baschi raggiungono la doppia cifra chiudendo avanti all’intervallo 44-31. Badalona chiude con un pessimo 28% da due. Il secondo tempo si apre con un’altra reazione degli ospiti che si portano sul -8 con una tripla di Mallet ed un canestro di Miralles (44-36, min. 22). È solo un piccolo sussulto però perché Mumbrú, Bertans e Suárez si scatenano aprendo ancora di più la distanza (65-49, min. 28). Il quarto però si chiude su un parziale di 0-6 con quattro punti di Sàbat e così all’inizio del quarto periodo siamo 65-55. Nonostante la tripla iniziale di Bertans la partita prende un andamento strano, con la squadra di casa ed il pubblico che danno la partita già conclusa. Abalde, Sàbat e Vidal non sono d’accordo e bombardano dall’arco portando Badalona ad un solo possesso di distanza (75-73, min. 39). Ci vuole l’orgoglio del capitano Mumbrú a svegliare Miribilla con otto punti consecutivi che chiudono difatti la contesa. Finisce 85-77. Bilbao dunque torna alla vittoria e rompe una striscia di due sconfitte consecutive riagganciando il treno che porta alla Copa del Rey. La squadra di Alonso infatti chiude bene l’anno e sebbene in parità con altre squadre, occupa al momento l’ottavo posto. Crisi nera invece per Badalona che è alla settima sconfitta consecutiva. Gli uomini di Maldonado vanno vicini alla rimonta ma pochi minuti non bastano a salvare una partita pessima per larghi tratti.

Dominion Bilbao: Mumbrú 21 con 8/14 dal campo e 19 di valutazione, Bertans 19, Suárez 15 con 5/6 da tre, Todorovic 8 rimbalzi
FIATC Joventut: Mallet 14, Sàbat 13 con 3/3 da tre, Abalde 11, Vidal 10

Movistar Estudiantes 102 – Baloncesto Sevilla 76
Autentica festa al Barclaycard Center dove il Movistar Estudiantes trova la prima vittoria casalinga con la miglior prestazione stagionale. I collegiali vanno oltre i 100 punti portando sei giocatori in doppia cifra ma è soprattutto la difesa a fare la differenza. Questo è chiaro sin dall’inizio quando gli uomini di Ocampo mostrano grande intensità difensiva. In attacco invece ci pensano Fernández e Rey (6-4, min. 3). Sevilla reagisce con otto punti di Sánchez, ma è l’Estudiantes a comandare al primo riposo grazie a cinque punti di Vicedo (20-17). È nel secondo quarto che la partita si spezza: Salgado, Bircevic ed Hernangómez confezionano un parziale di 16-4 che demolisce Sevilla in tre minuti e mezzo (36-23, min. 14). Il Movistar vede come il rivale non riesce a reagire, asfissiato dal ritmo elevato e dall’intensità difensiva dei padroni di casa. Rey prende il testimone in attacco e all’intervallo siamo 51-30. Al ritorno in campo Casimiro prova con una zona a sparigliare le carte. In attacco ci pensano Nachbar, Rodríguez ed Anderson a ridurre leggermente lo scarto (63-39, min. 25). Dieci punti consecutivi di Mitchell rimettono a posto le cose ed il terzo quarto si chiude 80-49. Nel quarto periodo non c’è già più storia e Sevilla riesce solo a ridurre lo scarto, complice un rilassamento locale, fino al 102-76 finale. L’Estudiantes trova quindi la prima vittoria stagionale tra le mura amiche. È un trionfo fondamentale perché ottenuto contro una rivale diretta per la salvezza e perché consente ai madrileni di staccare Gipuzkoa alle spalle e di rimanere ad una vittoria di distanza dal terzultimo posto.

Movistar Estudiantes: Mitchell 15, Hernangómez 14 con 4/6 dal campo, 6 rimbalzi e 22 di valutazione, Rey 13 e 8 rimbalzi, Salgado 13 e 4 assist, Vicedo 11, Brizuela 10, 5 rimbalzi e 5 assist
Baloncesto Sevilla: Oriola 15 con 7/8 dal campo, Sánchez 14, Henton 9, Miljenovic 7 e 8 assist

Iberostar Tenerife 82 – Valencia Basket 86
Valencia continua come un treno e fa 13 su 13. La capolista chiude l’anno alla grande, con una striscia di 23 vittorie consecutive tra campionato e coppa, ma soffre molto più del previsto per avere la meglio su un combattivo Iberostar Tenerife. Gli isolani non iniziano male ed anzi sono i primi a condurre (7-2, min. 3). Valencia sbaglia molto in attacco all’inizio ma a poco a poco riesce a ricucire le distanze ed a pareggiare i conti con San Emeterio (11-11, min. 7). Vidorreta chiama timeout ma oramai i ‘taronja’ si sono svegliati e chiudono avanti il primo quarto 13-20 grazie alle triple di Hamilton, Martínez e Dubljevic. Tenerife non è disposta a cedere senza lottare e lavora forte in difesa. Valencia non riesce invece a controllare la partita come vorrebbe e lo fa solo a strappi. La squadra di casa riesce così a portarsi in vantaggio con Jones (33-32, min. 18), ma un altro strappo degli ospiti, con le triple di Martínez e Diot, chiude il primo tempo sul 35-42. Il pericolo scampato fa sì che la squadra di Pedro Martínez esca dagli spogliatoi ben decisa a chiudere la partita: parziale di 0-7 guidato da Hamilton e Sato (35-49, min. 23). L’Iberostar ci prova ma lo svantaggio rimane sempre in doppia cifra. Dubljevic e Stefansson chiudono il terzo quarto 45-58. L’incontro sembra quindi ben indirizzato ma non è così. La squadra di casa reagisce ulteriormente e stavolta lo fa seriamente. Sono Beirán e Richotti a trascinare i compagni riducendo lo scarto e risvegliando il pubblico (64-69, min. 34). Valencia prova a spegnere il fuoco locale con una schiacciata di Hamilton ed una tripla di Martínez ma Tenerife risponde con Sekulic, White e Beirán portandosi ad un solo possesso di distanza (75-76, min. 38). San Emeterio e Martínez sembrano chiudere la gara, ma Richotti la riapre con sei punti consecutivi quando mancano 21” (81-83). Sikma fa 1/2, ma Tenerife non riesce ad approfittarne perché Martínez commette fallo su Jones. L’americano prova l’errore sul secondo libero ma la palla non vede neanche il ferro. Palla agli ospiti e partita che finisce 82-86. Valencia riesce quindi a sopravvivere ad un finale difficile che rischiava davvero di complicare le cose. La squadra di Martínez trova comunque la vittoria, dimostrando ancora una volta di saper vincere in diversi contesti, facendo prevalere oggi l’esperienza e la qualità. I ‘taronja’ dopo aver raggiunto la qualificazione matematica hanno ora anche la certezza di essere testa di serie alla Copa del Rey, complice la sconfitta di Gran Canaria. L’Iberostar invece lotta fino all’ultimo e sfiora davvero l’impresa. Gli uomini di Vidorreta ci provano fino all’ultimo ma sull’errore dalla lunetta di Jones si spengono le loro speranze nonostante un’ottima prestazione. Gli isolani sono alla terza sconfitta consecutiva e scendono al terzultimo posto sentendo il fiato sul collo del Movistar.

Iberostar Tenerife: Beirán 18 con 9/10 da due, 6 rimbalzi e 22 di valutazione, Richotti 16 e 7 assist con 22 di valutazione, Jones 15, Sekulic 13, O’Leary 11
Valencia Basket: Dubljevic 16 con 3/3 da tre, Hamilton 15 e 5 rimbalzi, Martínez 12 con 4/5 dal campo e 17 di valutazione, Diot 10, Sikma 6 rimbalzi e 5 assist

Laboral Kutxa Baskonia 101 – Montakit Fuenlabrada 79
È un incontro interessante quello che vede di fronte Laboral Kutxa Baskonia e Montakit Fuenlabrada. La partita però dura solo un tempo perché nella seconda parte i baschi spaccano in due l’incontro e volano verso il trionfo. La partita inizia dominata dagli attacchi e dopo lo 0-5 ospite, Baskonia risponde con sette punti di Shengelia (7-5, min. 4). Il testimone viene poi preso da Hanga che realizza altri sette punti (16-10, min. 7). Cuspinera prova a fermare la partita ma l’ingresso in campo di Bourousis peggiora le cose. Il greco inizia a dominare l’area e su altri nove punti di Shengelia (16 totali nel primo quarto), Baskonia chiude avanti 29-14 la prima frazione. Gli ospiti rimangono lì con la testa ed approfittano di un calo dei padroni di casa in avvio di secondo quarto. La squadra di Perasovic realizzerà solo cinque punti in sei minuti, mentre dall’altro lato Smits e González non sbagliano (32-26, min. 15). Il rientro in campo di Hanga e Bourousis però, ridà un po’ di margine a Baskonia che conduce 43-34 all’intervallo. Al ritorno in campo i baschi sono decisi ad evitare brutti scherzi. Dopo il gioco da tre punti di Shengelia, è Adams il protagonista con otto punti consecutivi (56-40, min. 26). È un duro colpo per Fuenlabrada che si scompone in attacco affidandosi perlopiù a giocate individuali, soprattutto da parte di Tabu. Il Laboral Kutxa continua per la loro strada e con i punti di Ilimane Diop e Bourousis, oltre al solito lavoro di Adams e Shengelia, si porta sul 75-55 a fine terzo periodo. Gli ultimi dieci minuti servono così solo ad aumentare i bottini personali. In particolare Bourousis raggiunge una valutazione complessiva di 33 che gli vale il titolo di MVP di giornata, il terzo quest’anno. Finisce 101-79 per Baskonia che vede quindi la qualificazione alla Copa del Rey sempre più vicina. Manca solo una vittoria per la matematica certezza ma soprattutto i baschi staccano Gran Canaria al quinto posto e provano a mantenere il passo delle prime tre in classifica. Fuenlabrada invece, cade dopo buone prestazione nelle ultime gare. La partita di oggi era sicuramente difficile, e l’avversario ha dimostrano in maniera contundente la sua superiorità ma ciò non ridimensiona una squadra, che ha disputato comunque un’ottima stagione sin qui. I madrileni sono infatti in piena corsa per la Copa.

Laboral Kutxa Baskonia: Shengelia 23 con 9/14 dal campo, 6 rimbalzi e 29 di valutazione, Bourousis 20 con 6/10 dal campo, 8 rimbalzi e 33 di valutazione, Adams 17, James 11, 4 rimbalzi, 5 assist e 20 di valutazione, I.Diop 11 e 7 rimbalzi
Montakit Fuenlabrada: Stevic 17 e 8 rimbalzi con 19 di valutazione, Urtasun 17, Paunic 12, Úriz 6 assist

CAI Zaragoza 80 – RETAbet.es GBC 59
Scontro diretto per la salvezza tra CAI Zaragoza e RETAbet.es GBC. La partita delude perché è un autentico monologo dei padroni di casa contro una squadra basca che torna ad offrire la pessima immagina di inizio stagione. È Benzing il grande protagonista di inizio gara con tre triple consecutive, alle quali se ne aggiunge un’altra di Jelovac. Dopo pochi minuti la differenza tra le squadre è già netta (14-5, min. 4). Gipuzkoa ci mette un po’ ad entrare in partita, vittima della difesa locale, ma nel finale riesce a recuperare terreno con sei punti di Wear e cinque di Vrkic. Il primo parziale è 23-17. È solo un piccolo fuoco di paglia perché il secondo quarto è dominato letteralmente da Zaragoza. Gli aragonesi dominano a rimbalzo (23-11 all’intervallo), nel tiro da due e nel tiro da tre. In difesa asfissiano i baschi con pressing e intensità ed infatti gli ospiti realizzano il loro primo canestro solo dopo cinque minuti (32-20, min. 15). Norel è il trascinatore dei suoi e all’intervallo siamo 45-28. Gipuzkoa chiude il secondo quarto con 0/5 da due e 2/10 da tre: troppo poco contro chiunque. Dopo il riposo lungo le cose addirittura peggiorano per gli ospiti: Benzing e Jelovac sono impietosi ed il CAI raggiunge il +32 (66-34, min. 27). Il finale di quarto è 68-44 grazie alla reazione d’orgoglio di Grimau. Serve a poco però perché nel periodo finale la squadra di casa ritrova i 30 punti di vantaggio. Gli ultimi dieci minuti sono poco più che un allenamento. Il finale è 80-59. Trionfo vitale per il CAI che trova la seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche, dopo quella di una settimana prima contro Málaga. Questa è sicuramente più agevole e permette agli uomini di Casadevall di fare un passo in avanti verso la salvezza. Gipuzkoa invece compie un brutto passo indietro e torna alla versione di inizio stagione. Partita incommentabile quella della squadra di Fisac che perde un’occasione importante contro una rivale diretta e vede la salvezza lontana tre vittorie. Per il coach di Segovia ci sarà un po’ di tempo in più per lavorare soprattutto con i nuovi acquisti ma i baschi non possono sprecarne di più.

CAI Zaragoza: Benzing 22 con 6/7 da tre, 7 rimbalzi e 30 di valutazione, Jelovac 12 e 5 rimbalzi, Sastre 11 e 6 rimbalzi, Norel 10, 9 rimbalzi, 3 assist e 21 di valutazione, Bellas 12 assist
RETAbet.es GBC: Grimau 15, Wear e Urtasun 11, Llompart 5 assist

Unicaja 85 – ICL Manresa 58
Altra partita senza storia al Martín Carpena, dove l’Unicaja, con le spalle al muro, riceve l’ICL Manresa, che invece vive un buon periodo di forma. Alla fine prevalgono i padroni di casa in una partita davvero senza storia. La voglia di rivalsa degli andalusi, reduci dalla sconfitta di 33 punti sul campo dell’Herbalife Gran Canaria, è evidente sin dall’inizio: il primo quarto vede la squadra di Plaza tirare con 3/4 da tre, e 8/8 da due. Il miglior realizzatore è Smith con 12 punti. I padroni di casa sono perfetti anche in difesa ed il primo quarto termina 26-13. La partita difatti non inizia mai: nel secondo quarto Smith continua il suo show dall’arco, aiutato da Nedovic. Per Manresa, in assenza di Musli, fuori all’ultimo minuto per una gastroenterite, ci prova il solo Simon ma ovviamente non basta. La squadra di casa raggiunge il +20 prima di tornare negli spogliatoi sul 48-24. Se ci si aspettava un rilassamento dopo il passaggio negli spogliatoi ci si sbagliava alla grande perché Málaga continua a premere sull’acceleratore e con Kuzminskas supera i trenta di vantaggio (62-31, min. 25). Otverchenko realizza sette punti nel finale e così il terzo periodo si chiude 66-40. Solo negli ultimi dieci minuti l’Unicaja si rilassa in vista dell’inizio della Top 16, con Plaza che ne approfitta per dare minuti a tutti, compreso il serbo classe ’96 Kenan Karahodzic. Il distacco non varia fino all’85-58 finale. Málaga si rimette quindi in corsa dopo tre sconfitte consecutive, e chiude un mese di dicembre difficile in campionato. La squadra di Plaza ritorna dunque tra le prime otto proprio a discapito dei catalani.

Unicaja: Smith 23 con 4/4 da due, 5/6 da tre e 23 di valutazione, Nedovic 13, Kuzminskas 12, Hendrix 11
ICL Manresa: Simon 18, García 10 e 10 rimbalzi, Montañez 6 e 5 assist

Real Madrid 84 – FC Barcelona Lassa 91
Il piatto forte della tredicesima giornata si vive però al Barclaycard Center di Madrid, dove va in scena ‘El Clásico’. Di fronte le due migliori squadre dell’anno solare 2015, entrambe le uniche oltre le 30 vittorie (35-31) ma soprattutto il miglior attacco della Liga (92 di media) contro la miglior difesa (67,7). È il primo confronto della stagione tra le due squadre, che anche quest’anno si troveranno di fronte nella Top 16 di Eurolega. Sin dall’inizio Barcelona si dimostra maggiormente in partita: sono Satoransky, Tomic e Doellman i principali referenti offensivi della squadra di Pascual. Il Real trova invece difficoltà perché i catalani sono bravi a chiudere le linee di passaggio verso il pitturato. I blancos riescono a mantenersi a contatto grazie a giocate sporadiche di Llull e Reyes (9-15, min. 6). Laso ferma la partita e trova forze fresche dalla panchina con due triple di Maciulis e due di Carroll a dare il primo vantaggio al Real (23-22, min. 10). Sarà l’unico vantaggio madridista di tutta la gara e durerà per soli 20” perché sulla sirena del primo quarto la tripla di Ribas riporta avanti Barcelona (23-25). Il secondo quarto si apre con un ritmo elevato ed uno scambio di canestri: dalla parte blaugrana ci pensa Samuel con otto punti consecutivi, mentre il Real trova un po’ di fluidità offensiva trovando finalmente punti dai suoi lunghi Thompkins e Ayón (32-35, min. 14). Tuttavia la squadra di casa riuscirà a portarsi massimo sul -2 con una tripla di Rodríguez senza mai realizzare l’aggancio definitivo. Gli ospiti infatti si mantengono avanti grazie alla buona direzione di Satoransky, che da solo riesce a sopperire all’assenza di Arroyo. Il primo tempo si chiude 44-50 con un’incredibile tripla sulla sirena di Navarro. Le difficoltà del Real si accentuano al ritorno in campo. Barcelona infatti si porta subito in doppia cifra di vantaggio grazie alla tripla di Doellman ed al canestro di Satoransky (48-59, min. 24). Laso prova a fermare di nuovo la partita ed a cercare soluzioni ma vede invece il distacco crescere: con il gioco da tre punti di Navarro e la tripla finale di Vezenkov il terzo quarto si chiude con la partita che sembra già decisa, 58-74. Il Real realizza solo cinque canestri dal campo nella terza frazione. Gli ultimi dieci minuti si aprono con il 2+1 di Ribas. Il Real barcolla pericolosamente soprattutto perché perde immediatamente Llull per problemi muscolari. In sua assenza ci pensa Rodríguez a prendere per mano i suoi ed a svegliare squadra e Palacio: il “Chacho” realizza un canestro e serve tre assist, due dei quali per due triple consecutive di Taylor (70-81, min. 36). Pascual vuole evitare guai e ferma la partita cambiando praticamente tutto il quintetto: fuori Satoransky, Oleson, Vezenkov e Samuels, e dentro Ribas, Navarro, Doellman e Tomic. Nonostante la tripla di Maciulis, ci pensano l’americano ed il croato a mantenere i blancos a distanza. Il Real entra nel minuto finale con dieci punti di svantaggio e riesce a ridurre lo scarto solo negli ultimi secondi, complice il fallo tecnico di Tomic che scalda ulteriormente l’ambiente. Il finale è 84-91. Vittoria importante per il Barça che domina letteralmente il Clásico dall’inizio alla fine. Il trionfo arriva esattamente a sei anni di distanza dall’ultima volta che i catalani avevano espugnato Madrid, allora al Palacio Vistalegre: si tratta infatti della prima vittoria nel nuovo Palacio de Deportes. I blaugrana, dopo il restyling dell’estate, lanciano un segnale importante, decisi a rompere l’egemonia dei blancos, vincitori di tutto lo scorso anno. Barcelona si prende quindi il secondo posto in solitaria, oltre alla matematica qualificazione alla Copa. Per il Real è una brutta sconfitta, più che altro per come è arrivata: il miglior attacco della Liga viene tenuto sotto i novanta punti ma soprattutto gli uomini di Laso non riescono mai ad imporre il proprio ritmo alla partita, costretti sempre ad inseguire. Visti gli altri risultati, anche il Real è certo di giocare la Copa del Rey ma la cosa passa sicuramente in secondo piano. I madrileni infatti, potrebbero perdere dopo Rudy anche Llull, le cui condizioni restano però da valutare. Il ritorno di Rivers rinforza pertanto quantomeno a livello numerico la rotazione di Laso.

Real Madrid: Rodríguez 14 e 3 assist, Carroll 13, Llull 12, Maciulis e Taylor 11, Ayón 6, 8 rimbalzi e 5 assist
FC Barcelona Lassa: Doellman 17 con 6/7 dal campo, 5 rimbalzi e 22 di valutazione, Satoransky 16 con 6/7 dal campo, 7 rimbalzi, 6 assist e 25 di valutazione, Ribas 15, Samuel 13, Navarro 12 e 5 assist, Tomic 11

UCAM Murcia 87 – Rio Natura Monbus Obradoiro 83
La tredicesima giornata si chiude a Murcia con l’incontro tra UCAM e Rio Natura Monbus Obradoiro. La partita non tradisce le attese ed è combattutissima fino alla fine, venendo decisa solo nel finale, dopo un incredibile duello tra Antelo e Waczynski. Sono gli ospiti i primi a portarsi in vantaggio grazie a quattro punti di Caloiaro ed una tripla di McGrath (7-14, min. 5). L’americano chiuderà il primo quarto con otto punti, ben assistito dai sette di Caloiaro. Il primo quarto termina 15-24. La superiorità mostrata dai galiziani si mantiene all’inizio del secondo quarto: nonostante due triple di Wood, Waczysnki realizza otto punti consecutivi mantenendo avanti i suoi (26-32, min. 14). Il rientro in campo di Campazzo però sveglia i padroni di casa: l’argentino guida l’UCAM ad un parziale di 13-4 con cui i padroni di casa conducono 41-40 al riposo lungo. Antelo ha 14 punti all’intervallo. Il secondo tempo si apre con una serie di triple ospiti: il solo Antelo non può combattere da solo le conclusioni di Brown, McGrath e Waczynski (due), che riportano in vantaggio gli ospiti (50-54, min. 25). Antelo però è scatenato e realizza dieci punti consecutivi nell’ultimo minuto e mezzo. Il terzo quarto termina 64-63. Quando mancano dieci minuti lo spagnolo ha già 29 punti, 15 dei quali nella terza frazione, mentre Waczynski risponde con 23, di cui 11 nel terzo parziale. Il quarto periodo vede tanto equilibrio con sorpassi e controsorpassi. È Caloiaro a provare il break per gli ospiti ma i padroni di casa rispondono con Campazzo e la tripla di Benite (76-75, min. 37). Si entra così nell’ultimo minuto con Obradoiro avanti di due. Benite realizza una tripla e dopo l’errore di McGrath, Rojas fa 2/2 dalla lunetta. Fernández prova ad organizzare gli ultimi trenta secondi ma sulla palla recuperata da Lima l’incontro difatti si chiude. L’UCAM vince 87-83. La vittoria è fondamentale per la squadra di Katsikaris che evita di farsi assorbire ulteriormente dalla lotta per la salvezza e si trova addirittura ad una vittoria dall’ottavo posto, sebbene ci siano quattro squadre a precedere i murciani. La classifica rimane comunque molto corta. Chi invece non riesce più a vincere è il Rio Natura. La squadra di Fernández, dopo un buon avvio di stagione in cui era riuscita a mantenersi in alto, prosegue il suo crollo con la quinta sconfitta consecutiva. I galiziani vanno vicini alla prima vittoria in trasferta e rischiano di perdere la possibilità di giocare la Copa vicino casa.

UCAM Murcia: Antelo 31 con 5/5 da tre e 29 di valutazione, Benite 18 e 6 rimbalzi, Wood 12 con 4/5 da tre, Campazzo 10 e 4 assist, Rojas 7 e 6 assist
Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 28 con 7/8 da due e 30 di valutazione, McGrath 15, Brown e Caloiaro 11



Classifica:

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A. Tarallo

A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 10 Commenti
  • bubu170 29/12/2015, 13.06 Mobile
    Citazione ( gibson 29/12/2015 @ 12:49 )

    Secondo me hai ragione il Real ha la pancia un po piena, a proposito dici che Lawal non e adatto a questo livello, vedendolo in eurolega contro il Pana aveva fatto bene mi sorprende un po la cosa.

    Contro il Pana non l'ho vista, però in una partita con l'inerzia dalla tua parte e dove di là ci sono lunghi di grande intelligenza cestisti a e tecnica ha poco utilità, perché ne di tecnica ne di intelligenza cestistica può stare a livello e se non serve uno scossone alla partita o un giocatore di solo atletismo è meglio non schierarlo, come contro il Real che ha giocato solo un minuto e mezzo e poi Pasqual ha capito che la partita non faceva per lui

  • gibson 29/12/2015, 12.49
    Citazione ( bubu170 29/12/2015 @ 12:11 )

    In realtà secondo me è stata una cosa Isolata, domenica hanno effettivamente usato poco i post, però solitamente li usano molto più spesso. Di fatto domenica hanno perso per una diversa intensità messa sul parquet, i catalani andavano due volte ...

    Secondo me hai ragione il Real ha la pancia un po piena, a proposito dici che Lawal non e adatto a questo livello, vedendolo in eurolega contro il Pana aveva fatto bene mi sorprende un po la cosa.

  • JuvecasertaBasket 29/12/2015, 12.31 Mobile

    Vincere il clasico è sempre bello! Peccato per Obra, Murcia è una bella squadra (infatti la immaginavo più alta in classifica) però con Wac on fire si poteva pure portare a casa :(

  • bubu170 29/12/2015, 12.25 Mobile
    Citazione ( Martxel13 29/12/2015 @ 12:17 )

    Non so se siano i piú forti, ma sicuramente non si sono avvicinati fino al -4 l'altro giorno...

    Effettivamente sono andato a guardare e sono arrivati solo fino a -6 a 10" dalla fine e Ribas ha segnato il +19 a 5' dalla fine, comunque hanno recuperato 13 punti in 5 minuti, non male lo stesso. Alla fine quando dagli spalti è partito qualche fischio e quando stavano per fare una gran figura di mer*a si sono un po' svegliati, perché se uno non l'ha vista a leggere il punteggio finale pensa anche che sia stata una partita equilibrata, mentre c'è stato dell'equilibrio solo nel primo tempo

  • Martxel13 29/12/2015, 12.17
    Citazione ( bubu170 29/12/2015 @ 12:11 )

    In realtà secondo me è stata una cosa Isolata, domenica hanno effettivamente usato poco i post, però solitamente li usano molto più spesso. Di fatto domenica hanno perso per una diversa intensità messa sul parquet, i catalani andavano due volte ...

    Non so se siano i piú forti, ma sicuramente non si sono avvicinati fino al -4 l'altro giorno...

  • bubu170 29/12/2015, 12.11 Mobile
    Citazione ( Martxel13 29/12/2015 @ 11:58 )

    Certo Doellman grande giocatore, peró Barça batte Real fondamentalmente perché la squadra di Laso nel pitturato é sostanzialmente nulla e il Barça ne approfitta sfacciatamente...troppa dipendenza del perimetro per il real Madrid, e non dipende d ...

    In realtà secondo me è stata una cosa Isolata, domenica hanno effettivamente usato poco i post, però solitamente li usano molto più spesso. Di fatto domenica hanno perso per una diversa intensità messa sul parquet, i catalani andavano due volte loro e quando hanno messo anche loro la stessa intensità comunque hanno fatto un bel parzialino, perché (vado a memoria) a 7' dalla fine erano - 19 e se non sbaglio sono arrivati fino a -4. Io penso che sulla carta il Real sia la squadra più forte e non solo in Spagna, solo che non riescono a giocare con la grinta e l'intensità dello scorso anno e i risultati sono ben visibili; probabile che l'aver vinto tutto lo scorso anno sia la causa maggiore di questa intensità relativamente bassa

  • tobaldinifrancesco4 29/12/2015, 12.06 Mobile

    Grande vittoria del barca,poteva vincere di 20 punti

  • Sissospò 29/12/2015, 12.04 Mobile

    Tristezza infinita nel sapere che il prossimo anno probabilmente a Washington uscirà dalla panca satoransky e oggi mi devo accontentare di sessions. Ti sto aspettando da 2 anni

  • Martxel13 29/12/2015, 11.58
    Citazione ( bubu170 29/12/2015 @ 11:44 )

    Barca batte Real perché i catalani hanno Doellman e il Real no.. che giocatore e che partita! Non sono affatto stupito che il Barca giri meglio senza Arroyo, quando usciva Satoransky usavano Ribas da play, che quando gioca in questa posizione riduce ...

    Certo Doellman grande giocatore, peró Barça batte Real fondamentalmente perché la squadra di Laso nel pitturato é sostanzialmente nulla e il Barça ne approfitta sfacciatamente...troppa dipendenza del perimetro per il real Madrid, e non dipende di certo dagli uomini (in teoria Reyes, Ayon, Ndour ed Hernangomez basterebbero per reggere l'urto di Tomic e compagnia), ma proprio per come é strutturato il gioco del vitoriano.

  • bubu170 29/12/2015, 11.44 Mobile

    Barca batte Real perché i catalani hanno Doellman e il Real no.. che giocatore e che partita! Non sono affatto stupito che il Barca giri meglio senza Arroyo, quando usciva Satoransky usavano Ribas da play, che quando gioca in questa posizione riduce drasticamente il suo potenziale offensivo ma si trasforma (più di quanto già non sia) in un giocatore ordinato che fa girare la squadra. Il vero quintetto del Barca è Satoransky, Navarro, Ribas, Doellman, Tomic, mica male. Hanno vinto a Madrid battendo in intensità il Real, ottimo Samuels, mentre Lawal anche se ci mette grinta e atletismo questo livello non gli appartiene e praticamente non ha giocato