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ACB 15/12/2015, 11.26

Liga Endesa, Giornata 10: dieci su dieci per Valencia, solo Real e Barça tengono il passo

La classifica si spacca con le tre big in fuga

ACB
La decima giornata di Liga vede la classifica spaccarsi: Valencia rimane imbattuta mentre solo Real e Barcelona mantengono il passo, rimanendo sempre ad una vittoria di distanza. Dal quarto all’ottavo posto invece perdono tutte, il che porta ad avere ben dieci squadre nel giro di due punti, tra sesto e quindicesimo posto. La lotta per la Copa del Rey diventa quindi interessante e sarà una lunga ed interessante volata da qui alla fine del girone d’andata. In coda sempre Estudiantes e Gipuzkoa in zona rossa, con i baschi alla decima sconfitta consecutiva.

Valencia Basket 100 – Montakit Fuenlabrada 84
È la capolista Valencia ad aprire la decima giornata ricevendo il Montakit Fuenlabrada. I madrileni sono la decima squadra del campionato quest’anno a provare a battere i ‘taronja’ rimanendo senza successo. I padroni di casa provano sin da subito l’allungo con Hamilton, autore di due triple e otto punti (16-4, min. 5). Cuspinera non si scompone e chiama timeout per riordinare le idee dei suoi che piano piano provano a ricucire lo strappo. Ci pensa Popovic con tre triple consecutive a riportare gli ospiti in scia. Il primo quarto si chiude 27-22. Con una tripla di Scott il Montakit riesce anche a tornare ad un possesso di distanza ma viene prontamente ricacciato indietro dalle conclusioni di Stefansson e Diot, e dalla schiacciata di Lucic (41-32, min. 15). È questo il copione della partita: Valencia fa il ritmo, tocca la doppia cifra di vantaggio ma gli ospiti sono duri a crollare. Dopo l’alley-oop di Diot per Sikma (51-41, min. 18), riappare Popovic con altre due bombe (5/6 nel primo tempo) e il primo tempo si chiude sul 58-50. Valencia però ritorna in campo con un’altra faccia, soprattutto in difesa dove riesce a limitare ed anzi annullare il croato, che non realizzerà nemmeno un punto nel terzo periodo. Fuenlabrada accusa il colpo e Valencia scappa con Hamilton e Lucic (70-58, min. 27). Nel finale è Wear a provarci ma con i punti di Shurna e San Emeterio il terzo parziale si chiude sul 77-63. La capolista è oramai in controllo e prende il largo con cinque punti di San Emeterio (84-66, min. 34). I taronja però si rilassano troppo e Fuenlabrada riesce ad avvicinarsi con Stevic e Tabu (89-80, min. 38). È troppo tardi: Sikma ed Hamilton gestiscono bene i liberi e con la tripla finale di Diot la partita si chiude 100-84. Valencia segue quindi fermamente in testa alla classifica, con dieci trionfi in altrettante gare. La squadra di Martínez realizza una grande prova offensiva e riesce a scrollarsi di dosso il rivale solo nella seconda parte. Nel finale però, complice un rilassamento, i taronja devono chiudere nuovamente una partita già chiusa. Il Montakit invece ci prova, ma non può reggere il ritmo della capolista.

Valencia Basket: Hamilton 20, 5 rimbalzi e 24 di valutazione, San Emeterio 16, Lucic 13, Shurna 12, Sikma 11 e 7 rimbalzi, Dubljevic 8 e 8 rimbalzi, Diot 8 e 8 assist
Montakit Fuenlabrada: Popovic 17, 4 assist e 18 di valutazione, Paunic 10, Urtasun 10 e 4 rimbalzi, Tabu 6 assist

Rio Natura Monbus Obradoiro 71 – ICL Manresa 79
Nel secondo anticipo cade il Rio Natura Monbus Obradoiro, alla prima sconfitta casalinga. È l’ICL Manresa a centrare l’impresa ed essere la prima squadra ad espugnare il Fontes do Sar. La partita si apre con un duello dai 6,75: sono cinque le conclusioni totali con gli ospiti a prevalere grazie a Simon (6-9, min. 3). È Caloiaro poco dopo a pareggiare i conti con due bombe consecutive mentre è Waczynski a regalare il primo vantaggio ai locali (24-22, min. 9). Il Rio Natura approfitta di ben otto tiri liberi nel primo quarto ma è Manresa a chiudere avanti 24-26 grazie a Musli. Se la prima frazione è dominata dagli attacchi, nella seconda sono le difese ad essere protagoniste. I padroni di casa si portano avanti con un gioco da tre punti di Cárdenas ma una tripla di Simon riporta gli ospiti avanti (29-31, min. 15). Obradoiro ci riprova con Bendzius ma è Flys a chiudere il primo tempo sul 33-35, con un parziale di 9-9 nel secondo quarto. Ancora guidata da Simon, Manresa prova la fuga ad inizio terzo quarto (37-43, min. 24). La reazione del Rio Natura non si fa attendere: il parziale è di 12-0 con il 2+1 di Pustovyi e le schiacciate in contropiede di Caloiaro e Bendzius (49-43, min. 26). Con Musli in panchina con quattro falli sembra fatta per i padroni di casa, ma l’ICL trova risorse supplementari grazie alle tre consecutive di Grigonis (due) e Flys, riuscendo ancora una volta a chiudere avanti alla sirena, 54-55. È un colpo che la squadra di Fernández accusa perché nel quarto periodo tarda sei minuti a segnare il primo canestro dal campo con Haws, dopo una serie di tiri liberi che permettono ai galiziani di rimanere comunque in scia nonostante i colpi di Grigonis e Sandul (63-69, min. 36). È ancora Haws a guidare i padroni di casa fino al -3 in vista dell’ultimo minuto ma la tripla immediata di Simon spezza le gambe al Rio Natura. Finisce 71-79. Manresa conferma quindi l’ottimo stato di forma, con la terza vittoria nelle ultime quattro, che la porta nel gruppone a cinque vittorie. La squadra di Navarro sbanca il Fontes do Sar e proverà a realizzare un’altra impresa settimana prossima quando riceverà Valencia al Nou Congost. Obradoiro invece cade per la prima volta sul parquet di casa. La squadra di Fernández dovrà quindi sbloccarsi in trasferta se vorrà mantenere una posizione di classifica positiva e che per il momento la porterebbe a La Coruña.

Rio Natura Monbus Obradoiro: Haws 23 con 12/13 ai liberi e 22 di valutazione, Bendzius e Pustovyi 9 e 3 rimbalzi, Caloiaro 8 e 5 rimbalzi
ICL Manresa: Simon 22 con 5/5 da tre, 5 rimbalzi e 21 di valutazione, Grigonis 15, Musli 11 con 9/10 ai liberi

Movistar Estudiantes 75 – MoraBanc Andorra 82
Il MoraBanc Andorra sbanca il Barclaycard Center battendo il Movistar Estudiantes al termine di una partita sempre condotta dalla squadra ospite. Sin dall’inizio i pirenaici sono più sciolti in attacco e si portano avanti grazie a Gomes e Stojanovski (5-8, min. 5). L’Estudiantes avverte la pressione della classifica e ci mette un po’ a carburare in attacco: sono Brizuela e Martín a regalare il primo (e unico) vantaggio ai madrileni (14-12, min. 8). L’ingresso di Jones movimenta la partita: due schiacciate consecutive più la tripla di Navarro, e Andorra chiude avanti il primo quarto 18-19. Il secondo periodo si apre su un parziale ospite di 4-11: il protagonista è ancora Jones con sei punti, una stoppata, ed una presenza dominante nel pitturato (22-30, min. 14). Ocampo prova a riorganizzare le idee dei suoi e ci pensa Hernangómez a ricucire lo strappo (29-33, min. 17). L’Estu fatica in attacco ma riesce ad approfittare degli errori degli ospiti per tornare negli spogliatoi in scia, 33-39. In avvio di secondo tempo Brizuela e Martín riportano i padroni di casa ad un solo possesso di distanza (41-43, min. 23). Sada ristabilisce le distanze e il copione si ripete poco dopo quando Gomes respinge con una tripla il tentativo di Hernangómez (45-50, min. 27). Il portoghese riesce anche a dare la doppia cifra di vantaggio ai suoi ma il terzo quarto si chiude 49-57. È ancora Martín a guidare i suoi in avvio di quarto periodo. L’impressione generale però è che il Movistar ci provi più con la volontà che con una precisa idea di gioco. Andorra non fatica più di tanto a rispondere a qualsiasi tentativo di rimonta: Gomes restituisce la tripla a Brizuela e poco dopo Shermadini fa lo stesso con una schiacciata di Hernangómez (62-75, min. 38). Si tratta dell’ultimo sussulto dei padroni di casa che si spengono e vedono la partita scivolare via. Gomes chiude la partita con un punto esclamativo per il 75-82 finale. È la quarta vittoria nelle ultime cinque partite per un MoraBanc Andorra che conferma il suo ottimo periodo di forma. La squadra di Peñarroya conduce la partita sin dall’inizio e complici le difficoltà del rivale, riesce agevolmente a controllarla e a chiuderla. I pirenaici si trovano quindi in piena corsa per la Copa del Rey. Per l’Estudiantes è invece la nona sconfitta. Gli uomini di Ocampo continuano ad occupare il penultimo posto.

Movistar Estudiantes: Brizuela 18, Martín 17, 6 rimbalzi e 17 di valutazione, Hernangómez 16 con 6/9 dal campo, 5 rimbalzi e 23 di valutazione
MoraBanc Andorra: Gomes 15, Navarro 13, Shermadini 12, 14 rimbalzi e 23 di valutazione, Stojanovski e Jones 10, Sada 8, 8 rimbalzi e 5 assist

Dominion Bilbao Basket 89 – Laboral Kutxa Baskonia 83
Derby basco ad alta tensione quello tra Dominion Bilbao Basket e Laboral Kutxa Baskonia. La partita viene decisa solo dopo un tempo supplementare e sono i padroni di casa a spuntarla guidati da una grande Bogris, dopo aver rincorso per gran parte dell’incontro. La partita inizia con un duello tra Mumbrú e Shengelia (5-4, min. 3). È Bilbao, che quest’oggi sfoggia la maglia con le maniche, a condurre sul tabellone ma l’equilibrio si mantiene perché Baskonia risponde colpo su colpo. Mumbrú prova a mettere in fuga i suoi nel finale, con una tripla seguita dai primi due punti del debuttante Begic, ma grazie al 2+1 di James il primo parziale è 18-17. In avvio di secondo quarto è proprio l’americano il protagonista con una tripla in avvio. Blazic aggiunge un gioco da tre punti e più tardi ancora James chiude un parziale totale di 4-17 a cavallo tra primo e secondo periodo, che porta gli ospiti in vantaggio (22-29, min. 15). Come al solito ci pensa Mumbrú ad infuocare Miribilla: il capitano realizza tre triple (5/5 nel primo tempo) ispirando Bertans che lo segue con altre due. Shengelia però riesce a limitare i danni per gli ospiti che addirittura riescono a chiudere il primo tempo avanti grazie al canestro finale di Hanga, 37-38. Il terzo periodo si apre con un parziale di 2-11 per il Laboral Kutxa, grazie a otto punti di Adams (39-49, min. 24). Sembra la fuga decisiva perché Bilbao appare in grande difficoltà ma ci pensano Suárez e Hannah a rimontare con tre triple (52-52, min. 28). Il periodo però si chiude con uno 0-5 di parziale ospite grazie ad una schiacciata di Blazic e la tripla finale di Hanga (52-57). In avvio di quarto periodo è Blazic a provare ancora la fuga per i suoi ma stavolta è Bogris a tenere Bilbao in scia (56-62, min. 33). È Bertans a farsi carico dell’attacco locale: prima firma la parità (62-62, min. 35), poi risponde colpo su colpo a Bourousis e Shengelia per un totale di nove punti consecutivi (67-67, min. 38). Nel finale la partita è decisa dalla lunetta: Mumbrú fa 0/2 ma Bogris strappa il rimbalzo e segna due punti fondamentali. Adams e Hannah fanno 1/2, Baskonia ha l’ultimo tiro ma conclusione di Hanga è non trova il canestro. Si va all’overtime (70-70). Il supplementare si apre con la tripla di Causeur, cui però è ancora Bertans a rispondere (75-75, min. 42). È però Bogris a fare la differenza con sei punti consecutivi, e dopo lo 0/2 di Causeur dalla lunetta, Hannah chiude definitivamente la partita. Il finale è 89-83. Dopo due sconfitte consecutive quindi, Bilbao ritrova la vittoria e lo fa in un derby combattutissimo, dove rimonta di volontà ed intensità e riesce a trionfare nonostante le difficoltà a rimbalzo e le 20 palle perse. La squadra di Alonso approfitta di un turno favorevole per agganciare il gruppone in piena lotta per un posto tra le prime otto. Per Baskonia invece si chiude una brutta settimana, con due sconfitte in campionato ed una in Eurolega. Gli uomini di Perasovic sembravano poter allungare più volte ma finiscono vittima degli errori proprio nei momenti decisivi.

Dominion Bilbao Basket: Bertans 21 con 4 assist e 25 di valutazione, Hannah 21, Mumbrú 21 con 5/8 da tre, Bogris 17 con 7/8 dal campo, 9 rimbalzi e 20 di valutazione
Laboral Kutxa Baskonia: Hanga 16, 11 rimbalzi e 3 assist con 18 di valutazione, James 15, Adams 11, Tillie e Blazic 10, Bourousis 7 e 8 rimbalzi

Baloncesto Sevilla 106 – FIATC Joventut 101
Partita spettacolare chiusa da un altro overtime al San Pablo di Sevilla, dove i padroni di casa ricevono la visita del FIATC Joventut. È un autentico festival del canestro ed in particolare del tiro da tre, specie da parte ospite: i catalani infatti chiudono eguagliando il record di triple segnate (20), e stabilendo quello di triple tentate (49). Dopo il primo vantaggio andaluso con Balvin, è Badalona a portarsi avanti con Drame, autore dei primi dieci punti dei suoi (5-10, min. 5). Il centro aggiunge anche un’altra schiacciata prima di tornare in panchina per un riposo. È a questo punto che ne approfitta Sevilla: tripla di Bamforth, tre liberi di Henton e 2+1 di Miljenovic, per chiudere il primo quarto in vantaggio 20-19. Sàbat pareggia i conti con una tripla ma l’equilibrio viene spezza poco dopo da sette punti di Oriola (35-31, min. 15). Il catalano aggiunge altri cinque punti, per contrastare le triple di Abalde e Mallet (42-42, min. 18). Il primo tempo si chiude 48-47 con la tripla di Nachbar. In avvio di ripresa Nachbar e Balvin danno un piccolo vantaggio ai padroni di casa, immediatamente ricucito da Vidal e Sàbat (58-57, min. 24). Badalona fa male dalla lunga distanza, e con le conclusioni di Vidal e Paul si porta in vantaggio (65-70, min. 28). Anche stavolta però, è Sevilla a chiudere meglio il quarto riportandosi avanti con le triple di Henton e Bamforth (75-72). Nel quarto periodo i catalani si affidano esclusivamente al tiro da fuori: una conclusione di Vidal, e due di Paul, la seconda condita anche dal tiro libero supplementare (80-85, min. 35). È un piccolo vantaggio, ma il FIATC riesce a mantenerlo nonostante i tentativi di Oriola. La tripla di Vidal in vista dell’ultimo minuto sembra essere la mazzata definitiva per Sevilla (87-92, min. 40). Paul però sbaglia entrambi i tiri liberi e Bamforth realizza una tripla incredibile trovando la parità. Mancano 6” e Badalona ha l’ultima palla. Il tiro di Sàbat non va a segno e quindi si va al supplementare (92-92). Un’altra tripla di Vidal apre l’overtime, e con il canestro di Llovet, i catalani sono di nuovo avanti di cinque (92-97, min. 42). In un minuto però la partita si capovolge: 2+1 di Nachbar, schiacciata di Balvin e tripla di Henton (100-98, min. 44). Suton pareggia i conti all’ultimo minuto ma è ancora il tiro da tre a fare la differenza. Stavolta in negativo: Vidal e Sàbat sbagliano mentre Henton e Miljenovic sono freddi dalla lunetta. Finisce 106-101. Sevilla trova un’altra vittoria, al termine di una partita incredibile, dove gli andalusi trovano la miglior valutazione da 24 anni a questa parte con 135. La squadra di Casimiro è alla seconda vittoria nelle ultime tre, che gli consente di allontanarsi dalla zona retrocessione. Per Badalona è invece la quarta sconfitta consecutiva che però mantiene comunque i catalani nel gruppone a cinque vittorie.

Baloncesto Sevilla: Oriola 23, 9 rimbalzi e 35 di valutazione, Henton 22, Balvin 18 e 8 rimbalzi, Nachbar 12, Rodríguez 9 assist
FIATC Joventut: Vidal 21 con 6/10 da tre, 8 rimbalzi e 24 di valutazione, Paul 14, Drame 12, Sàbat 10

Iberostar Tenerife 82 – CAI Zaragoza 78
È un incontro delicato quello che vede di fronte Iberostar Tenerife e CAI Zaragoza, entrambe reduci da periodi delicati e da un cambio di allenatore. A vincere è la squadra isolana che con l’organico al completo pare finalmente trovare continuità. È Richotti il protagonista in avvio con due triple (10-8, min. 6). Dal lato ospite, in assenza di Benzing, è Norel a prendere per mano i suoi realizzando otto dei primi dodici punti (12-12, min. 8). Con le triple di Richotti e White, Tenerife chiude in vantaggio il primo quarto, 22-14. O’Leary porta il vantaggio locale in doppia cifra (26-16, min. 12). Il CAI soffre i cambi difensivi della squadra di casa ma riesce a mantenersi in scia con Henry e le triple di Tomàs e Jelovac (31-25, min. 25). Nel finale è invece Sastre il referente offensivo e il primo tempo si chiude sul 39-32. La ripresa si apre con sei punti di Richotti (45-40, min. 24). Sastre trova la parità immediatamente rotta da un’altra tripla dell’argentino (51-48, min. 26). La partita è però ora equilibrata ed all’inizio del quarto periodo siamo 60-58. Bellas apre con otto punti consecutivi che comunque non bastano a riportare in vantaggio la squadra di Casadevall (67-66, min. 34). È un’occasione persa per gli ospiti, perché in attacco manca continuità. Richotti spezza la partita con due triple ed un canestro (75-68, min. 38). Sastre e Norel provano a riaprire i conti ma altri cinque punti dell’argentino chiudono i giochi. Finisce 82-78. L’Iberostar ritrova la vittoria quindi, e continua il suo allontamento dalla zona pericolosa della classifica. Gli uomini di Vidorreta anzi, si trovano ora ad un passo dalle prime otto. Il CAI invece, torna a perdere dopo la vittoria di settimana scorsa. Gli aragonesi rimangono nella parte bassa della classifica ma grazie alle sconfitte delle rivali, sono ancora fuori dalla zona rossa.

Iberostar Tenerife: Richotti 33 con 8/11 da tre e 32 di valutazione, Abromaitis 11 e 8 rimbalzi, White 10, Beirán 9 rimbalzi
CAI Zaragoza: Norel 22 con 10/12 dal campo e 22 di valutazione, Bellas 17 e 6 rimbalzi, Sastre 12, Henry 11

RETAbet.es GBC 67 – UCAM Murcia 76
Se Valencia fa il pieno di vittorie, Gipuzkoa fa il pieno di sconfitte. La squadra basca continua a non conoscere vittoria e trova la decima sconfitta consecutiva cadendo in casa contro l’UCAM Murcia. Pronti, via e Murcia è già in fuga grazie a Lima e Wood (2-9, min. 3). Wear prova a scuotere i suoi ma più tardi sono Antelo e Kelati a mantenere gli ospiti avanti (8-17, min. 8). Il primo parziale è 11-17. Le triple di Wood e Kelati danno già la doppia cifra alla squadra di Katsikaris (13-25, min. 14). Non è un UCAM brillante in attacco ma è sufficiente per mantenersi avanti. Murcia realizza quasi esclusivamente da tre e dalla lunetta. Campazzo con cinque punti nel finale chiude la prima parte sul 29-40. Neanche il riposo fa bene ai baschi perché la ripresa si apre con le triple di Rojas e Wood (31-46, min. 22). Il RETAbet è in chiara difficoltà e sfiora il -20 con i tre liberi convertiti da Wood (39-58, min. 28). Vrkic e Doblas hanno un sussulto e alla sirena del terzo periodo il punteggio è 47-62. La partita è però andata da un bel po’ ed anzi l’impressione è che non sia mai cominciata per davvero. Murcia si rilassa nel periodo finale e la tripla di Llompart riduce lo scarto (54-67, min. 36). Milbourne porta i suoi anche in doppia cifra di svantaggio ma questo porta solo a un timeout ed una strigliata di Katsikaris. Siamo all’ultimo minuto ed è troppo tardi, perché Antelo chiude la partita dalla lunetta per il 67-76 finale. Per Murcia è la seconda vittoria nelle ultime tre, che gli permette di fare un passo in avanti e provare a dire la sua nella qualificazione alla Copa del Rey. Per il RETAbet.es è invece la decima sconfitta. Nel giorno del ritorno di Fisac a San Sebastián, Gipuzkoa trova probabilmente la peggior prestazione di una stagione sin qui tutt’altro che esaltante. La salvezza rimane sempre lì, ma i segnali sono preoccupanti: ancora una volta i baschi sono entrati in campo soffrendo la necessità di dover ottenere una vittoria.

RETAbet.es GBC: Vrkic 13, Doblas 12, Wear 10
UCAM Murcia: Wood 22 con 5/10 da tre, Antelo 13 e 7 rimbalzi, Rojas 7 e 11 rimbalzi, Cabezas 6 assist

Unicaja 77 – FC Barcelona Lassa 81
Il big match di giornata è senza dubbio quello del Martín Carpena che vede di fronte Unicaja e Barcelona. È una partita dai due volti quella vinta dai blaugrana, che prima sembravano averla in pugno, poi subiscono la rimonta locale, per poi vincerla nuovamente. Pascual si presenta con l’ennesimo quintetto diverso: questa volta Navarro ad accompagnare Satoransky in cabina di regia, mentre sotto canestro c’è la coppia Doellman-Tomic. Proprio due triple dell’americano e del ceco regalano a Barcelona il primo vantaggio (7-13, min. 5). L’Unicaja non è letteralmente sceso in campo e alla sesta palla persa, seguita da una schiacciata di Doellman, Plaza è costretto a fermare il gioco (13-21, min. 9). Il primo quarto termina 13-25 con una poderosa schiacciata di Lawal. Il secondo quarto vede il debutto di Cooley che esordisce con due punti ed un’incredibile stoppata su Eriksson lanciato a canestro (15-27, min. 13). È dal perimetro però che la squadra di Pascual fa la differenza: Vezenkov ed Arroyo scavano il solco e costringono Plaza ad un nuovo timeout (17-37, min. 16). Díaz ci prova ma è un tentativo isolato. Ribas e Doellman chiudono con altre due triple un primo tempo praticamente perfetto per i blaugrana (24-47). Probabilmente Plaza si fa sentire negli spogliatoi perché dopo l’intervallo è tutta un’altra partita. Il secondo tempo inizia con cinque punti di Smith e quattro di Hendrix, ed anche se lo svantaggio rimane pressoché immutato, la faccia degli andalusi è totalmente diversa (36-57, min. 26). Cooley lotta a rimbalzo e permette alla squadra di casa di riavvicinarsi ma la giocata che probabilmente cambia la partita avviene sul finire del terzo periodo: gli arbitri fischiano un fallo tecnico per flopping a Nedovic che scalda l’ambiente facendo diventare il Carpena una vera e propria bolgia. Il quarto termina 48-62. L’Unicaja infatti inizia forte nel quarto periodo ed è proprio Cooley a ridurre lo svantaggio alla singola cifra (54-62, min. 32). Barcelona è in bambola e nemmeno il timeout di Pascual può cambiare le cose: tripla di Díez, coast to coast con schiacciato e libero supplementare di Nedovic, e canestro di Hendrix a rimbalzo offensivo. Málaga chiude un parziale di 17-2 e mette addirittura la testa avanti (65-64, min. 36). L’Unicaja prosegue sull’onda dell’entusiasmo ma viene fuori l’esperienza degli ospiti: Navarro risponde da tre a Suárez, Tomic approfitta del bonus speso dagli avversari e Doellman pareggia i conti ancora dalla lunga distanza (75-75, min. 39). Il finale è incandescente: Hendrix commette fallo in attacco su Tomic mentre Arroyo non sbaglia. Sull’errore di Díez si spengono le speranze degli andalusi perché Arroyo è glaciale dalla lunetta. La partita termina 77-81 con Plaza che chiama timeout solo per complimentarsi con i suoi nonostante la sconfitta. Barcelona esce quindi indenne dalla trasferta andalusa, ma con molta sofferenza. La prima parte degli uomini di Pascual è stata devastante mentre nella seconda hanno subito il rientro degli avversari. Solo l’esperienza dei suoi giocatori migliori ha permesso alla squadra catalana di gestire il finale, portare a casa il trionfo e continuare a ruota della capolista Valencia. Málaga invece cade dopo due vittorie consecutive. La squadra di Plaza sfiora un’impresa incredibile perché mai nessuno era riuscito in Liga a vincere rimontando 23 punti all’intervallo. La partita si è chiusa con i fischi ma non nei confronti dei giocatori, anzi applauditi per il loro impegno, ma verso la terna arbitrale per via delle due chiamate su Nedovic ed Hendrix che il pubblico del Carpena non ha gradito. L’Unicaja resta comunque nel gruppone che si gioca l’accesso alla Copa del Rey.

Unicaja: Hendrix 13 con 6/8, 9 rimbalzi e 20 di valutazione, Nedovic 11, Jackson 10, Cooley 8 e 5 rimbalzi
FC Barcelona Lassa: Doellman 19 con 4/5 da tre e 24 di valutazione, Arroyo 11 e 5 assist, Tomic 10, Satoransky 9 e 5 assist

Real Madrid 85 – Herbalife Gran Canaria 68
La decima giornata di Liga si chiude con un altro incontro interessante. Al Barclaycard di Madrid il Real riceve l’Herbalife, in cerca di una vittoria per accorciare la classifica. I canarini riescono ad opporsi ai blancos ma crollano letteralmente nella seconda parte sotto i colpi di un Real guidato dal “Chacho” Rodríguez. La squadra di “Aíto”, tornato in panchina in settimana dopo l’operazione ai reni, è la prima a portarsi avanti, grazie a Newley e Omic (2-6, min. 3). Il Real però ci mette poco a svegliarsi: cinque punti di Llull, tripla di Rodríguez, e schiacciata dopo palla rubata di Ayón (14-8, min. 6). È Báez il primo a reagire con una tripla, seguito poco dopo da Oliver e Seeley, grazie ai quali l’Herbalife riesce ad arrivare a contatto al primo mini-riposo, 23-20. Il Real nel frattempo perde Carroll: sulla giocata finale del quarto, Oliver contesta un tiro da tre dell’americano che reclama vivacemente un fallo. L’ex Teramo è particolarmente nervoso e viene addirittura a contatto con uno degli arbitri beccandosi due falli tecnici consecutivi e chiudendo con molto anticipo la sua gara. La squadra di Laso accusa il colpo perché in avvio di secondo quarto Gran Canaria si porta avanti con cinque punti di Aguilar e la schiacciata di Rabaseda (27-31, min. 14). Il Real però reagisce subito per mano dei giovani: penetrazione di Doncic chiusa con l’assist dietro la testa per la schiacciata di Hernangómez (33-33, min. 17). Il finale di tempo vede i blancos chiudere avanti 39-37 grazie ad altri quattro punti consecutivi del pivot canterano. La ripresa inizia con lo scambio di canestri tra Ayón ed Omic. L’equilibrio sembra continuare a farla da padrone ma è qui che appare il “Chacho”: sette punti, una palla recuperata ed un assist per la tripla di Maciulis, per confezionare un parziale di 12-2 con cui il Real si mette in fuga (53-41, min. 27). Pangos prova a guidare la reazione con cinque punti ma Llull e Thompkins spengono subito il tentativo con due triple. Il terzo quarto termina 62-51. L’Herbalife prova ad affidarsi a Savané e Omic ma il Real chiude i giochi con sette punti di Taylor (77-57, min. 37). La partita è praticamente finita e c’è spazio anche per lo spettacolo: N’Dour debutta davanti al suo nuovo pubblico con una stoppata di puro atletismo su Newley, la palla finisce nelle mani di Doncic che parte in solitaria chiudendo con una schiacciata ad una mano, diventato oramai un habitué del talentino sloveno. Finisce 85-68 per un Real che centra la nona vittoria consecutiva in campionato. La squadra di Laso riesce anche a sopperire all’espulsione di un nervoso Carroll prendendo il largo dopo l’intervallo. I blancos si mantengono quindi al secondo posto con Barcelona alle spalle di Valencia. L’Herbalife invece è alla quarta sconfitta consecutiva in trasferta, dove ha vinto solo alla seconda giornata contro Bilbao. I canarini non riescono ancora a trovare continuità lontano dall’isola ma rimangono in una buona posizione di classifica approfittando delle cadute delle dirette concorrenti.

Real Madrid: Taylor 17, Llull 15, Rodríguez 14, 8 assist e 17 di valutazione, Maciulis 9, Ayón 6 e 11 rimbalzi
Herbalife Gran Canaria: Pangos 11, Báez 10, Savané e Omic 8, Aguilar 7


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A. Tarallo

A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 7 Commenti
  • Anklebreaker 15/12/2015, 22.20

    La stagione dell'Estu è semi-drammatica ma l'unica nota positiva (crescita di Juancho a parte) è Brizuela, che sta giocando veramente bene, mettendo su ottime cifre.

  • andrebott 15/12/2015, 19.19

    Saragoza nettamente delusione della stagione fino ad ora...

  • Martxel13 15/12/2015, 14.34
    Citazione ( Obradoiro88J 15/12/2015 @ 12:20 )

    NEDOOOO °______° (!!!!!!!!!!!!) che chiodo ha piantato, madonn@.

    Io e mio figlio di 4 anni siamo sobbalzati dalla sedia buttando un urlo, oltretutto tifavamo Malaga ed era la culminazione del recupero.Un estasi durata poco purtroppo...

  • bubu170 15/12/2015, 12.46 Mobile

    *avete non altro

  • bubu170 15/12/2015, 12.46 Mobile
    Citazione ( Obradoiro88J 15/12/2015 @ 12:20 )

    NEDOOOO °______° (!!!!!!!!!!!!) che chiodo ha piantato, madonn@.

    Solo uno folle come lui può chiudere una schiacciata del genere! Voi cos'altro combinato?

  • Obradoiro88J 15/12/2015, 12.20
    Citazione ( bubu170 15/12/2015 @ 12:17 )

    Super giornata, con bellissime partite e grandi giocate, su tutte l'assist dietro la testa di Doncic e la schiacciata pazzesca di Nedovic

    NEDOOOO °______° (!!!!!!!!!!!!) che chiodo ha piantato, madonn@.

  • bubu170 15/12/2015, 12.17 Mobile

    Super giornata, con bellissime partite e grandi giocate, su tutte l'assist dietro la testa di Doncic e la schiacciata pazzesca di Nedovic