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ACB 08/12/2015, 11.02

Liga Endesa, Giornata 9: comanda sempre Valencia

Barcelona e Real tengono il passo, mentre Baskonia cade in casa

ACB
La nona giornata rappresenta il giro di boa del girone d’andata. Valencia è sempre più il leader della classifica, uscendo vittorioso dalla trasferta di Sevilla e mantenendo l’imbattibilità. Baskonia cade in casa contro Tenerife lasciando Barcelona e Real come uniche inseguitrici. L’Unicaja risale la classifica con una importante vittoria in chiave Copa del Rey. In coda, Gipuzkoa ancora non conosce la vittoria mentre Zaragoza trionfa contro il Movistar dopo due tempi supplementari.

Montakit Fuenlabrada 79 – Dominion Bilbao Basket 75
Il primo anticipo della nona giornata di Liga Endesa vede di fronte Montakit Fuenlabrada e Dominion Bilbao Basket. La partita è vibrante sin dall’avvio e si apre con un duello tra Paunic e Mumbrú, autori rispettivamente di cinque e sette punti (8-7, min. 2). Gli ospiti soffrono nel pitturato in assenza di Hervelle, infortunato, e James, diretto all’Olympiakos, e il solo Bogris non può nulla. Il Montakit chiuderà il primo quarto con 12 rimbalzi contro i 6 degli uomini in nero. È però il tiro da fuori a fare maggiormente la differenza grazie a Tabu, Úriz e Popovic. Il primo parziale è 27-19. I madrileni, dopo il 71% da tre del primo quarto, proseguono anche nel secondo con Popovic che regala il massimo vantaggio (32-21, min. 13). È Bertans a svegliare i suoi con un gioco da quattro punti: Suárez e Hannah lo seguono a ruota ma lo svantaggio non si riduce più di tanto (42-32, min. 17). Il primo tempo si chiude con un parziale di 0-7 con Hannah e Bertans protagonisti, ma soprattutto Aboubacar, centro nigeriano prelevato dalla LEB Plata per sostituire con un po’ di muscoli la partenza di James (42-39). Il ritorno in campo è traumatico per Bilbao: in cinque minuti i baschi segneranno un solo canestro con il tap-in di Mumbrú, subendo un parziale di 9-2, con cinque punti di Urtasun (51-41, min. 25). Alonso ferma la partita con il timeout ma subito dopo una tripla di Wear ed un altro canestro di Urtasun allungano il massimo vantaggio dei padroni di casa (56-41, min. 26). Come al solito sono i veterani a salire in cattedra in questi momenti e così Mumbrú e López permettono a Bilbao di tenere botta e chiudere il terzo quarto sotto 60-49. La reazione ospite prosegue ad inizio quarto periodo con un parziale di 3-12: due triple di Todorovic e López, e una schiacciata di Bogris per punire un fallo antisportivo di Smits, e la s quadra basca è di nuovo a contatto (63-61, min. 35). Paunic dà un po’ di ossigeno ai suoi ma poco dopo è Hannah a firmare il sorpasso (65-67, min. 37). Sobin firma la parità e all’ultimo minuto il punteggio recita 71-71. Popovic fa 2/2 dalla lunetta e López subisce la stoppata di Sobin: con i liberi di Urtasun si crea un piccolo solco tra le due squadre. Il Montakit si affida a Popovic che si mantiene freddo dalla linea della carità: sulla tripla sbagliata da López la partita si chiude 79-75. Il Montakit ritrova quindi la vittoria dopo due sconfitte consecutive, vittoria che rappresenta la prima per coach Cuspinera da capo allenatore in Liga Endesa. I madrileni compiono un altro passo in avanti in classifica raggiungendo proprio Bilbao a quattro trionfi, proseguendo una più che positiva prima parte di stagione. Per Bilbao invece arriva un’altra sconfitta, la quarta nelle ultime cinque partite. Si tratta di un campanello d’allarme importante per Alonso e i suoi, che per la prima volta si trovano con un record negativo in classifica e fuori dalle prime otto. Probabilmente oggi l’assenza di James ha influito non poco, ma il suo sostituto è già stato individuato in Mirza Begic.

Montakit Fuenlabrada: Popovic 19, Paunic 17 con 7/10 da tre, 6 rimbalzi e 25 di valutazione, Urtasun 11, Paunic 10
Dominion Bilbao Basket: Hannah 15 con 4 assist e 22 di valutazione, Mumbrú 15 con 6 rimbalzi e 5 palle recuperate, López 14, Bogris 10 e 12 rimbalzi

MoraBanc Andorra 88 – RETAbet.es GBC 70
L’altro anticipo del sabato si svolge ad Andorra, dove il MoraBanc riceve il RETAbet.es GBC con la novità del ritorno di Porfi Fisac in panchina. Il debutto dell’ex coach di Palencia però è quanto mai amaro perché la squadra basca chiude la partita come le precedenti otto, e cioè con una sconfitta. Sono infatti i padroni di casa a iniziare forte grazie a Shermadini e Bogdanovic (9-4, min. 2). È in particolare il georgiano a dominare l’area segnano 9 punti nel primo quarto (14-9, min. 5). Gli ospiti si affidano a Doblas per rimanere in scia ma è una tripla di Rico nel possesso finale a limitare i danni chiudendo il primo parziale 22-16. La musica non cambia nel secondo periodo con Andorra a provare la fuga grazie alle triple di Navarro e Clark e al gioco da tre punti di Sada (33-21, min. 15). Per i padroni di casa però arriva la brutta notizie del terzo fallo di Shermadini, costretto a sedersi in panchina. Gipuzkoa ne approfitta prontamente per ridurre lo scarto con Grimau e Llompart costringendo Peñarroya al timeout (35-30, min. 16). Quando la partita sembra riaprirsi però, ci pensano Bogdanovic e Schreiner con tre triple (due dell’austriaco), a caratterizzare il parziale di 15-4 con cui si torna negli spogliatoi (50-34). Il ritmo si abbassa dopo l’intervallo ma è comunque Andorra a condurre le danze: sono in particolare Sada e Clark a tenere i pirenaici avanti, toccando anche i venti punti di vantaggio (61-41, min. 26). La partita sembra così scivolare verso la fine ma il terzo periodo si chiude con un parziale ospite di 10-0, grazie a quattro punti di Rico e alle triple di Vrkic e Urtasun (64-55). Il parziale prosegue con il gioco da tre punti di Urtasun, che però trova la risposta di Clark dalla lunga distanza (67-58, min. 31). Altri cinque punti del britannico e la tripla di Gomes rimettono in fuga la squadra di casa (76-58, min. 35). È un’autentica mazzata per le ambizioni di rimonta dei baschi che vedono il rivale scappare oltre il +20 con le triple di Bogdanovic e Stojanovski (85-64, min. 37). L’immagine della crisi basca è rappresentata dal fallo antisportivo con cui si chiude la partita di Doblas. Il finale è 88-70. Il MoraBanc trova così la quarta vittoria stagionale, terza nelle ultime quattro partite, viaggiando sempre di più verso un campionato più che tranquillo. Per la squadra di Peñarroya oggi una buona prestazione, ma a strappi, prestando più volte il fianco alla rimonta ospite. I pirenaici chiudono comunque con il 46% (11/24) da tre, e dominando a rimbalzo (40-29). Andorra raggiunge così il gruppetto ad un passo dalle prime otto. Per Gipuzkoa invece la crisi sembra non avere fine e continua solitaria in fondo alla classifica. I baschi sfiorano la rimonta ma si sciolgono appena c’è la reazione locale. La squadra di San Sebastián continua a mostrare confusione su entrambi i lati del campo. A Fisac il duro compito di risollevare le sorti di una squadra che vede allontanarsi le rivali dirette: la salvezza dista comunque solo due vittorie, ma in questo momento sembra una distanza enorme.

MoraBanc Andorra: Clark 21 con 3/5 da tre, 6 rimbalzi e 22 di valutazione, Bogdanovic 14, Shermadini 12 e 8 rimbalzi, Stojanovski 12, Sada 7, 9 rimbalzi e 7 assist con 22 di valutazione
RETAbet.es GBC: Wear 15, Llompart 11 e 5 assist, Doblas 11, Grimau 10 e 7 rimbalzi

Herbalife Gran Canaria 88 – Rio Natura Monbus Obradoiro 75
Partita interessante alla Gran Canaria Arena dove l’Herbalife, imbattuto in casa, riceve il Rio Natura Monbus Obradoiro in cerca del primo successo in trasferta. Sulla panchina dei canarini siede, come già successo in settimana in Eurocup, Israel González, assistente di “Aíto”, ancora assente dopo l’operazione per calcoli renali. I primi punti della gara sono degli ospiti grazie al duo Caloiaro-Waczynski. Ben presto sono i padroni di casa, sempre privi di Aguilar e con il debutto di DJ Seeley, a portarsi avanti: parziale di 11-0 con Pangos in regia, e Omic e Báez a concretizzare rispettivamente con quattro punti e quattro rimbalzi, e cinque punti (11-4, min. 5). Fernández ferma la partita ma il parziale si allunga ancora con il canestro di Omic, prima che Waczynski risvegli i suoi con due triple consecutive (15-12, min. 9). Caloiaro, Haws e Pozas proseguono la reazione ospite chiudendo il primo quarto 17-18 su un parziale di 4-14. In avvio di secondo periodo gli ospiti si mantengono avanti con Pozas (20-24, min. 11). Oliver con una tripla dà il via ad un parziale di 7-0 in cui il protagonista è Savané, sia in attacco con quattro punti, sia in difesa dominando l’area con due stoppate consecutive (27-24, min. 13). Con il rientro in campo è Pangos ad assumere il comando dell’attacco locale con sette punti consecutivi, cui il solo Waczynski risponde con due triple consecutive (34-30, min. 16). Nel finale, Pangos e Newley provano la fuga ma è ancora Waczynski, coadiuvato da Caloiaro, a mantenere gli ospiti in partita. All’intervallo siamo 48-41. Al rientro in campo è l’Herbalife a ripartire forte: due conclusioni dall’arco di Pangos, una di Báez, e fuga nel punteggio (60-47, min. 25). Obradoiro subisce il colpo ed incappa in una serie di quattro palle perse consecutive. Gran Canaria non perdona: tripla di Paulí, canestro di Newley, e 2+1 di Savané, e a fine terzo quarto siamo 71-51. La partita è a questo punto spezzata e nel quarto periodo i padroni di casa allargano anche il vantaggio con Newley (81-58, min. 34). I canarini si dimostrano solidi in difesa e così gli ospiti riescono solo a ridurre lo scarto grazie alle triple di Chagoyen, Caloiaro e McGrath. Il finale è 88-75. L’Herbalife si rimette quindi in corsa, ritrovando la vittoria dopo la caduta di settimana scorsa. La squadra canaria realizza una grande prova, su entrambi i lati del campo, guidati in particolare dal miglior Pangos della stagione. I canarini dovranno ora trovare continuità in trasferta se vogliono mantenersi nel gruppo di testa. Stesso andamento e stesso discorso per il Rio Natura, sempre imbattuto in casa e costretto anche oggi a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria in trasferta, nonostante un’altra grande prestazione di Adam Waczynski.

Herbalife Gran Canaria: Pangos 21 con 5/6 da tre, 4 rimbalzi, 4 assist e 26 di valutazione, Omic 17 con 9 rimbalzi e 24 di valutazione, Newley 13, Oliver 11 e 7 assist con 21 di valutazione, Báez 8 e 7 rimbalzi
Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 24 con 6/9 da tre e 24 di valutazione, Caloiaro 10 e 9 rimbalzi, McGrath 7 e 7 assist

FIATC Joventut 84 – Unicaja 90
Altro incontro di rilievo quello che vede l’Unicaja far visita al FIATC Joventut. La vittoria se la aggiudicano gli ospiti che sembravano aver in mano la partita ma che rischiano di subire una clamorosa rimonta nel finale. Gli andalusi si presentano privi di Hendrix e con il nuovo acquisto Cooley, chiamato a sostituire Gabriel, non ancora disponibile. Guidati da Sàbat sono però i padroni di casa ad iniziare meglio (7-0, min. 2). L’Unicaja inizia con una difesa poco intensa e così c’è spazio per le penetrazioni degli esterni locali, che trovano continuità anche nel tiro da fuori con Vidal e Abalde (19-10, min. 7). Ci vuole l’ingresso di Kuzminskas a svegliare gli ospiti e a pareggiare i conti con otto punti. Il primo quarto però si chiude 23-19 grazie ad una tripla con fallo di Paul da circa nove metri sulla sirena. Nel secondo periodo inizia a venir fuori la maggiore qualità dell’attacco ospite, nonostante Badalona riesca a mantenersi avanti con le triple di Mallet e Paul (33-29, min. 15). Kuzminskas firma la parità con una schiacciata in contropiede mentre poco dopo è Jackson a regalare il sorpasso con cinque punti consecutivi (41-42, min. 17). La squadra di casa regala spettacolo con l’assist dietro la schiena di Drame per la schiacciata di Suton, ma Málaga risponde anche in questo caso con la giocata di Markovic per Thomas. Nel finale è Díaz a fare la differenza con quattro punti: la prima parte si chiude 46-51. La fuga dell’Unicaja si concretizza ad inizio ripresa: il solo Paul non basta a contrastare le tante frecce nell’arco di Plaza. Il parziale è di 5-14 con due triple di Thomas e Smith, unito al costante lavoro di Kuzminskas (51-65, min. 27). Vidal e Sàbat provano la reazione ma il protagonista è Jackson, sia in positivo che in negativo: prima si becca la stoppata, poi reagisce con nove punti consecutivi chiudendo il terzo parziale sul 62-77. Gli ospiti però commettono l’errore di dare la partita per terminata. Paul realizza cinque punti consecutivi iniziando a ricucire la distanza (73-79, min. 36). Kuzminskas allontana la rimonta con una tripla ma Paul è scatenato e realizza un gioco da tre punti, ben assistito da una tripla di Vidal (80-84, min. 39). Málaga ha oramai perso fluidità in attacco e vede avvicinarsi lo spettro di un’incredibile sconfitta: ci pensa proprio Paul però a buttare tutto con un fallo in attacco ad un minuto dalla fine. Due canestri di Thomas e la schiacciata finale di Nedovic chiudono l’incontro 84-90. L’Unicaja ritrova quindi il cammino con la seconda vittoria consecutiva. La squadra di Plaza è quasi perfetta fino al terzo quarto ma si rilassa eccessivamente rischiando di buttar via una comoda vittoria. Gli andalusi riescono comunque a portare a casa i due punti, fondamentali per risalire la classifica. Al contrario per il FIATC è la terza sconfitta consecutiva con una caduta in classifica che porta i catalani ad un passo dall’uscita dalle prime otto.

FIATC Joventut: Paul 25 con 8/12 dal campo e 26 di valutazione, Vidal 14, Suton 10 e 10 rimbalzi, Drame 8 e 7 rimbalzi
Unicaja: Jackson 18, Kuzminskas 17 con 8/14 dal campo, Thomas 14, Smith 12

Real Madrid 101 – UCAM Murcia 80
Un Real Madrid incerottato riesce ad ottenere una vittoria molto più complicata di quanto dica il punteggio contro l’UCAM Murcia, che si mantiene in partita fino al terzo periodo prima di cedere allo strapotere offensivo degli uomini di Laso. I blancos si presentano all’incontro privi di Rudy, Nocioni e Thompkins, e con il nuovo acquisto Ndour non ancora disponibile. Nonostante questo i padroni di casa riescono a portarsi avanti con il canestro a rimbalzo offensivo di Ayón e la tripla di Rodríguez, alla presenza numero 300 in Liga Endesa (7-2, min. 4). Il ‘Chacho’ si ripete poco dopo costringendo Katsikaris al timeout (16-6, min. 6). La risposta ospite avviene con un parziale di 3-11, grazie a quattro punti di Lima e Lishchuk e alla tripla di Kelati (19-17, min. 9). Il primo quarto si chiude 22-19. Nel secondo periodo l’UCAM riesce subito a portarsi in vantaggio grazie al canestro di Campazzo, al ritorno da ex al Palacio, e soprattutto alle triple di Cabezas e Kelati (27-30, min. 13). Taylor risponde con cinque punti consecutivi ma il grande protagonista è Kelati che trova nove punti consecutivi, compreso un gioco da quattro punti in cui approfitta dell’ingenuità di Doncic (40-39, min. 18). Nonostante un secondo quarto da 12 punti per Kelati, il Real riesce a rimanere in vantaggio con quattro punti di Ayón e la tripla finale di Carroll (51-43). Con la tripla di Maciulis e la schiacciata di Ayón la partita sembra chiudersi (56-45, min. 22). Gli ospiti però trovano una grande reazione: parziale di 0-12 con due triple consecutive di Campazzo e la squadra di Katsikaris è di nuovo in vantaggio (56-57, min. 25). Dopo un’altra tripla di Wood arriva la controreazione locale, che spezza la partita in due: il parziale è di 14-0 in tre minuti, con un gioco da tre punti di Rodríguez, cinque punti di Hernangómez e due triple di Carroll (72-61, min. 29). Con cinque punti di Llull il terzo periodo si chiude 77-66. La squadra di Laso vuole evitare altri scherzi e nel quarto finale chiude subito l’incontro con la coppia Llull-Carroll (86-70, min. 34). L’UCAM non può contrastare l’arsenale della squadra di casa e si arrende, nonostante Kelati continui la sua ottima prova. Llull regala spettacolo al pubblico di casa con Laso che nel finale dà spazio ai giovani Radoncic, alla seconda presenza in stagione, e al pivot Thiago, autore di un assist. Finisce 101-80. È l’ottava vittoria consecutiva in campionato per il Real Madrid che chiude un’ottima settimana in cui, nonostante gli infortuni di Rudy e Nocioni, ha ritrovato la vittoria in Europa. Sicuramente l’Eurolega è al momento il pensiero principale di Laso e dei suoi, e la partita odierna regala fiducia, con un’ottima prova offensiva nonostante la rotazione ridotta. L’UCAM invece ci prova ma non può nulla. Per la squadra murciana si tratta della 18esima sconfitta in altrettante visite nella capitale spagnola, sponda Real.

Real Madrid: Llull 16 con 5/7 dal campo, 5 assist e 20 di valutazione, Carroll 16 con 3/5 da tre, Hernangómez 14 e 7 rimbalzi, Rodríguez 13 e 4 assist, Taylor 11
UCAM Murcia: Kelati 18 con 5/7 da tre, Campazzo 13 e 5 assist, Lishchuk 10, Radovic 8 e 13 rimbalzi

Baloncesto Sevilla 67 – Valencia Basket 81
Al Palacio San Pablo di Sevilla la squadra di casa riceve la visita della capolista Valencia. Gli andalusi riescono a tenere testa alla squadra di Martínez che però prende il largo nella seconda parte ottenendo un altro trionfo. Entrambe le squadre devono far fronte alle assenze: Radicevic e Bamforth da una parte, Lucic e Van Rossom dall’altra, al netto del recupero di Dubljevic, dopo tre settimane di assenza. È l’MVP di novembre Justin Hamilton, il protagonista in avvio con sei punti (4-10, min. 4). Sevilla però resiste in difesa mentre in attacco è guidata da Henton e Nachbar. Con la tripla di Sánchez, la squadra di casa riesce a chiudere la prima frazione in scia, 15-17. Proprio Henton firma la tripla del sorpasso in apertura di secondo quarto, ma Shurna e Hamilton rispondono immediatamente (18-22, min. 13). Dopo alcuni minuti in cui entrambe le squadre commettono qualche errore di troppo, è Berni Rodríguez a riportare in vantaggio i padroni di casa (24-22, min. 17). Valencia riesce comunque a chiudere in vantaggio all’intervallo, grazie a cinque punti di Martínez e ad una tripla sulla sirena di San Emeterio (28-30). Il ritorno in campo è però traumatico per Sevilla perché Valencia bombarda dall’arco: otto punti di Martínez, sei di San Emeterio, parziale di 2-14 con Casimiro costretto al timeout (30-44, min. 24). È Nachbar a guidare la reazione con otto punti ma lo svantaggio rimane sempre in doppia cifra (40-50, min. 28). Martínez realizza un’altra tripla nel finale ma Rodríguez risponde chiudendo il terzo quarto sul 49-57. Stefansson apre il periodo finale con due bombe consecutive, una condita da un tiro libero supplementare (49-64, min. 32). Oriola prova la reazione ma poco dopo sono Vives e Hamilton a proseguire una grande prestazione ospite dall’arco (56-72, min. 35). È la chiusura definitiva della partita: Sevilla può solo evitare che lo scarto sia peggiore grazie a Slokar. Il finale è 67-81. Valencia prosegue quindi a velocità di crociera: siamo a nove vittorie su nove in campionato, diciassette in totale considerando anche l’Eurocup. È perfetto l’inizio di stagione della squadra di Pedro Martínez, capace di sopportare anche il doppio impegno nonostante le assenze di giocatori importanti come Dubljevic ed ora Van Rossom. Quest’oggi il leader è stato Rafa Martínez, autore della miglior prestazione da due anni a questa parte. Sevilla invece prova a contrastare la capolista ma può poco alla lunga. La sconfitta non può comunque intaccare un periodo positivo per la squadra di Casimiro, reduce da tre vittorie nel mese di novembre.

Baloncesto Sevilla: Nachbar 14, Sánchez 11, Rodríguez e Oriola 9, Balvin 7 rimbalzi
Valencia Basket: Martínez 22 con 8/12 dal campo e 24 di valutazione, Hamilton 15 con 6/8 dal campo, 5 rimbalzi e 19 di valutazione, Stefansson 11, Sikma 9 rimbalzi e 7 assist

Laboral Kutxa Baskonia 92 – Iberostar Tenerife 98
La sorpresa di giornata arriva dalla Fernando Buesa Arena, dove il Laboral Kutxa cade per la prima volta tra le mura amiche. A compiere l’impresa è l’Iberostar Tenerife, guidato da uno straordinario Blagota Sekulic, che a due settimane di distanza torna ad essere MVP di giornata. Baskonia non parte come al solito ed anzi si lascia sorprendere dall’aggressività degli ospiti, che si portano avanti grazie alla tripla di Richotti e alla schiacciata di Sekulic (6-9, min. 5). Un altro canestro del montenegrino costringe poco dopo Perasovic a chiamare timeout per svegliare i suoi (8-15, min. 8). Alla fine del primo quarto è comunque la squadra isolana a condurre 12-19, con la schiacciata finale di O’Leary. I baschi chiudono i primi dieci minuti con tre soli canestri dal campo. La musica cambia nel secondo periodo che si apre con un parziale di 8-0 per i padroni di casa, grazie a sei punti di Bourousis (20-19, min. 12). Il primo vantaggio basco apre una serie di sorpassi, controsorpassi e parità in cui nessuna delle squadre va oltre i due punti di scarto. Ma è comunque la squadra di Vidorreta a comandare e a non permettere al rivale di trovare continuità in attacco. Baskonia infatti riceve un grande aiuto dai tiri liberi. Al riposo lungo siamo 40-41 grazie al canestro finale di White in risposta ad una tripla di Corbacho. L’inizio di ripresa però ricalca l’inizio di primo quarto: è Tenerife a dettare il ritmo e a scappare guidata da Sekulic, Beirán e dalle triple di San Miguel e White (47-53, min. 24). Neanche il timeout di Perasovic riesce a fermare l’impeto ospite e con altri cinque punti del montenegrino l’Iberostar raggiunge il massimo vantaggio per un totale di 9-20 in metà quarto (49-61, min. 25). Shengelia e Bourousis provano a guidare la reazione ma tre triple consecutive di Sekulic, Beirán e White concludono il terzo quarto sul 62-74. Beirán e White si ripetono ad inizio quarto periodo allargando il divario tra le squadre (66-81, min. 34). Baskonia cede alla frenesia in attacco per recuperare lo svantaggio, e gli isolani si lasciano trascinare, forti del punteggio a loro favore. È Shengelia l’unico a provarci fino alla fine, complici i numerosi viaggi in lunetta. La partita però non si riapre mai perché Sekulic e Richotti si mantengono freddi dalla linea della carità e lo svantaggio basco scende in singola cifra solo nell’ultimo minuto, con le triple di Shengelia e Blazic, ma oramai è troppo tardi. Finisce 92-98. L’Iberostar, nonostante le assenze di Blanco e Hanley, sbanca quindi la Fernando Buesa Arena giocando una grande partita. La mano di Vidorreta inizia a vedersi nel gioco degli isolani, che sono alla terza vittoria su quattro partite dall’arrivo del tecnico basco, e che continuano ad allontanarsi da zone di classifica che non gli competono. Vidorreta è alla 150esima vittoria in Liga Endesa. Per Baskonia invece arriva un brutto stop. La squadra di Perasovic parte male e si lascia imbrigliare, soprattutto difensivamente, dal rivale, non riuscendo a venirne a capo. È solo la seconda sconfitta in campionato per i baschi che così perdono il treno delle inseguitrici e distano ora quattro punti dalla vetta.

Laboral Kutxa Baskonia: Shengelia 24 con 8/11 dal campo e 29 di valutazione, Adams 18, Blazic 14 e 5 rimbalzi, Bourousis 13 e 7 rimbalzi
Iberostar Tenerife: Sekulic 29 con 12/15 dal campo, 7 rimbalzi, 4 palle recuperate e 31 di valutazione, White 17 con 3/4 da tre, 8 assist e 25 di valutazione, Richotti 13, Beirán 12, 4 rimbalzi e 5 assist, Abromaitis 10 con 4/4 dal campo

ICL Manresa 60 – FC Barcelona Lassa 75
Derby catalano al Nou Congost tra Manresa e Barcelona. Partita mai in discussione con i blaugrana che ottengono una comoda vittoria. All’inizio è però la squadra di casa ad approfittare degli errori degli ospiti con Sánchez e Musli (9-2, min. 5). È una tripla di Abrines a svegliare Barcelona, che pareggia i conti con una schiacciata di Doellman (9-9, min. 7). Tomic regala il sorpasso e con la tripla di Doellman la squadra di Pascual chiude avanti i primi dieci minuti 14-17. Il secondo quarto si apre con le triple di Arroyo e Perperoglou (14-26, min. 13). Doellman prova la fuga con un gioco da tre punti, ma Musli risponde con la stessa moneta (21-31, min. 15). Dopo il botta e risposta da tre tra Grigonis e Satoransky, il vantaggio ospite si mantiene sempre intorno ai dieci punti, prima che Hernández realizzi un canestro sulla sirena del primo tempo. Negli spogliatoi si torna sul 31-39. Al ritorno in campo è Sánchez protagonista con cinque punti che avvicinano Manresa (36-41, min. 22). Poco dopo però il portoricano abbandona il campo per via di un colpo al dito recentemente operato. È Tomic a riallungare per gli ospiti, e dopo la tripla di Otverchenko arriva un parziale di 0-7 guidato da Arroyo (39-52, min. 25). I blaugrana ora hanno tutta un’altra faccia e riescono facilmente a respingere i tentativi di Simon e Grigonis. Il terzo quarto finisce 45-57. Il periodo finale si apre con cinque punti di Vezenkov che dissipano ogni dubbio sull’esito dell’incontro (49-64, min. 33). Manresa si spegne letteralmente pur non cedendo. Barcelona invece controlla agevolmente e riesce a raggiungere nel finale il massimo vantaggio con una tripla di Navarro, prima che Otverchenko fissi il 60-75 finale. Una vittoria con poca storia quella per Barcelona, l’ottava in questo campionato. La squadra di Pascual non gioca in maniera particolarmente esaltante, ma spinge al momento giusto e con il minimo sforzo porta a casa la partita. La settimana prossima servirà tutta un’altra intensità quando i blaugrana faranno visita al Martín Carpena. Per Manresa invece una sconfitta che interrompe una striscia di due vittorie consecutive. La squadra di Navarro ci prova ma può poco contro il rivale, vista anche l’opaca prestazione del leader Musli, frenato in settimana da un problema al ginocchio.

ICL Manresa: Otverchenko 11 e 4 assist, Grigonis 9 e 8 rimbalzi, Thomas 9, Sánchez 8 e 5 rimbalzi
FC Barcelona Lassa: Doellman 14 con 5/5 dal campo, 7 rimbalzi e 23 di valutazione, Tomic 12, 7 rimbalzi e 4 assist con 20 di valutazione, Navarro 9, Abrines, Arroyo e Perperoglou 8

Movistar Estudiantes 110 – CAI Zaragoza 116
Partita epica a chiudere la nona giornata di Liga Endesa. Al Barclaycard Center di Madrid si sfidano Movistar Estudiantes e CAI Zaragoza in un incontro tra due squadre coinvolte nella lotta per la salvezza, entrambe con una vittoria nelle prime otto, e deciso dopo due overtime. È Jelovac a guidare gli ospiti in avvio, ma per i padroni di casa rispondono Brizuela e Martín con due triple (8-8, min. 3). Una gran schiacciata di Mitchell sulla linea di fondo dà il primo vantaggio all’Estu ma Benzing e Fotu riportano avanti il CAI (12-16, min. 7). La partita è dominata dagli attacchi: a fare la differenza è il tiro da tre degli ospiti che chiudono avanti il primo quarto 20-26, grazie a due conclusioni consecutive di Diener. I madrileni rispondono subito con la stessa moneta ad inizio secondo periodo: due triple di Thomas e Mitchell, 2+1 di Fernández e controsorpasso (31-30, min. 13). È in difesa però che gli uomini di Ocampo mostrano un’altra faccia, mantenendosi così in vantaggio. Ci pensa ancora Benzing con una tripla a dare il sorpasso al CAI prima che Brizuela e Martín chiudano un equilibrato primo tempo sul 45-41. La partita ricomincia con un parziale di 7-0 per gli ospiti, chiuso da un’altra tripla di Benzing (45-48, min. 24). È Brizuela dopo quattro minuto a sbloccare il tabellino del Movistar e a pareggiare i conti. In campo inizia a farsi sentire la tensione che la necessità di fare risultato comporta e le percentuali iniziano ad abbassarsi. L’Estudiantes ne approfitta per portarsi avanti con Fernández (56-50, min. 28), ma Jelovac trascina i suoi alla parità di fine terzo quarto (59-59). Gli ultimi dieci minuti iniziano ancora con mani fredde in attacco. Salgado termina la siccità con una tripla ma è Rey a fare la differenza dominando il pitturato, sia in difesa con due stoppate, che in attacco con sette punti (73-65, min. 36). Sembra essere il break decisivo ma il CAI risponde subito, portandosi in vantaggio con un parziale di 10-0 in un minuto, grazie ad una tripla di Benzing e cinque punti di Sastre (73-75, min. 37). Brizuela realizza una tripla ma è Zaragoza con Norel a condurre di cinque all’ultimo minuto (78-83, min. 40). Benzing diventa a questo punto protagonista in negativo: prima fa 0/2 in lunetta, poi perde palla e l’Estu ne approfitta, arrivando ad avere i liberi della vittoria con Martín che però sbaglia il secondo. Finisce 83-83 e si va all’overtime. Al supplementare continua la parità: il CAI prova la fuga con Sastre e Benzing, il Movistar risponde con le triple di Fernández e Brizuela (91-91, min. 44). L’ultimo minuto è infuocato: Brizuela segna e Sastre risponde. L’Estu perde palla sulla rimessa, Fotu viene stoppato da Bircevic ma Benzing corregge con un gran canestro. Mancano 6”, Salgado si incarica di risalire il campo e riceve il fallo di Fotu: 2/2 e nuovo overtime (95-95). Il secondo supplementare si apre con due triple di Jelovac ed un gioco da tre punti di Benzing (97-105, min. 48). Il parziale di 2-10 sembra essere decisivo ma il Movistar riesce a rimettersi ad un punto di distanza grazie alle triple di Brizuela e Bircevic (106-107, min. 49). L’aggancio non riesce perché Brizuela e Vicedo sbagliano, mentre Benzing, Sastre e Jelovac sono precisi dalla lunetta, regalando il trionfo al CAI. Finisce 110-116. Partita incredibile quindi, con due overtime, sorpassi e controsorpassi, tanta tensione con proteste arbitrali, 70 tiri liberi e 7 giocatori esclusi per falli. In questo turbinio di emozioni esce vittorioso il CAI, con Casadevall che dopo l’esordio vincente in Eurocup trova la prima vittoria in campionato. Zaragoza interrompe una striscia di sei sconfitte consecutive e compie un passo avanti per allontanarsi dalla zona rossa della classifica. Al penultimo posto rimane invece il Movistar, alla quinta sconfitta consecutiva.

Movistar Estudiantes: Brizuela 25, Fernández 18, Martín 16, 13 rimbalzi, 5 assist e 22 di valutazione, Bircevic 13, Rey 12, Mitchell e Salgado 7 e 6 assist
CAI Zaragoza: Benzing 25 con 7/11 dal campo e 25 di valutazione, Sastre 23 con 6 rimbalzi e 24 di valutazione, Jelovac 20 e 6 rimbalzi, Fotu 12 e 9 rimbalzi, Norel 12, Bellas 8 assist



Classifica:

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A. Tarallo

A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 4 Commenti
  • bubu170 08/12/2015, 16.13 Mobile

    Sikma 2 punti 19 di valutazione, serve aggiungere altro? Il vero segreto!

  • Obradoiro88J 08/12/2015, 13.36

    Fuori casa duriamo sempre 2 quarti e mezzo, massimo 3, bisognerebbe avere più convinzione, certo se segna solo Waz diventa dura...

  • Anklebreaker 08/12/2015, 11.38

    Colpaccio di Tenerife (Sekulic sembra abbia finalmente trovato continuità di rendimento dopo un eterno girovagare per l'Europa)

  • RedMambaPT 08/12/2015, 11.20

    Vedere Saragozza così in basso mi sorprende molto