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ACB 01/12/2015, 10.41

Liga Endesa, Giornata 8: Valencia sempre leader

I ‘taronja’ battono Gran Canaria e proseguono in testa

ACB
L’ottava giornata di Liga rappresenta la prima in cui in non c’è un cambio in testa alla classifica. Valencia infatti, supera alla grande la prova Gran Canaria e prosegue imbattuta in testa alla classifica. Alle sue spalle sempre il terzetto composto da Barcelona, Real e Baskonia. I catalani superano il Montakit, i blancos espugnano Bilbao grazie al talento di Luka Doncic, mentre i baschi conquistano facilmente Zaragoza. Sale in classifica Obradoiro mentre l’Unicaja ritrova la vittoria. In coda sempre Gipuzkoa, ancora a zero sconfitte.

Rio Natura Monbus Obradoiro 83 – FIATC Joventut 79
L’ottava giornata si apre a Santiago de Compostela dove il Rio Natura Monbus riceve il FIATC Joventut. La partita è per larghi tratti comandata dagli ospiti ma alla fine sono i padroni di casa a portare a casa il trionfo e a mantenere il Fontes do Sar inespugnato. L’inizio di partita non è dominato dagli attacchi: i primi punti si vedono dopo due minuti con il botta e risposta tra Caloiaro e Paul (3-3, min. 3). Badalona trova il primo vantaggio ma Caloiaro realizza a rimbalzo dopo un suo libero sbagliato (12-11, min. 8). È la difesa ospite a fare la differenza permettendo ai neroverdi di chiudere il primo quarto con un parziale di 1-8, aperto da una tripla di Sàbat e chiuso con un canestro in contropiede di Vidal. Al primo mini-riposo siamo 13-19. Il secondo quarto si apre allo stesso modo: a Badalona basta poco in attacco per sfruttare la scarsa intensità difensiva dei padroni di casa. Dopo due canestri di Miralles, Moncho Fernández è costretto al timeout (17-25, min. 14). Il minuto però non basta a fermare la fuga ospite che prendono il largo con quattro triple consecutive di Llovet, Vidal, Sàbat, e Mallet (26-39, min. 18). Il Rio Natura finalmente si sveglia: Triguero è protagonista con sei punti di un parziale di 8-0. Caloiaro sulla sirena risponde dall’arco a Vidal ed i padroni di casa tornano negli spogliatoi con uno scarto ridotto, 37-42. Tornati in campo la difesa locale ha tutta un’altra faccia e costringe il FIATC Joventut a tre palle perse nei primi tre minuti, mentre in attacco ci pensano Waczynski e Caloiaro a dare continuità dai 6,75 (50-54, min. 25). È il polacco il trascinatore, e poco dopo firma la tripla del pareggio (57-57, min. 27). È ancora Badalona però a condurre in vista degli ultimi dieci minuti grazie ad una tripla di Sàbat (61-64, min. 30). Waczynski è scatenato e riavvicina i suoi con quattro punti consecutivi. Gli ospiti però trovano due giocate a rimbalzo offensivo e con la tripla di Vidal si mantengono avanti (66-70, min. 34). È solo questione di tempo perché è Haws a regalare il sorpasso ai suoi (72-70, min. 36). Badalona ha problemi in attacco ma riesce a sfruttare al meglio i viaggi in lunetta con Paul e Sàbat (72-75, min. 38). Altri cinque consecutivi di Waczynski danno al Rio Natura il vantaggio quando si entra nell’ultimo minuto (77-75, min. 40). Nella giostra dei liberi Llovet fa 1/2 e con un altro canestro del polacco ci sono tre punti di scarto tra le due squadre: Paul prova la giocata sbagliando il secondo libero ma la palla è del Rio Natura. Finisce 83-79. Obradoiro ottiene così la sua quinta vittoria del campionato, mantenendosi imbattuta sul parquet di casa. È un’altra vittoria in volata per la squadra di Fernández, quest’oggi guidata da una grande Waczysnki autore di 22 punti nel secondo tempo, con 13 nel quarto decisivo. I galiziani continuano così un ottimo avvio di stagione raggiungendo in classifica proprio Badalona, a due vittorie dal secondo posto. Per i catalani invece si tratta della seconda sconfitta consecutiva, in una gara dalle due facce: dopo aver comandato nella prima parte, gli uomini di Maldonado si inceppano e cedono sotto i colpi della squadra di casa.

Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 27, Caloiaro 16 con 3/3 da tre e 18 di valutazione, Triguero 12, 7 rimbalzi e 20 di valutazione, McGrath 8 assist
FIATC Joventut: Vidal 20, Sàbat 15 con 4/6 da tre, Paul 12, Drame 7 e 9 rimbalzi

UCAM Murcia 76 – MoraBanc Andorra 72
L’UCAM Murcia ritrova la vittoria in una partita in cui riesce ad avere la meglio del MoraBanc Andorra solo nei minuti finali. La squadra di casa inizia con Campazzo e Cabezas in cabina di regia ma in avvio il protagonista è Antelo, che sigla i primi sette punti (7-2, min. 3). La risposta ospite è affidata a Shermadini ma sono Clark e Bogdanovic a firmare la parità dalla lunga distanza (12-12, min. 8). Il primo quarto si chiude con Murcia avanti, 17-13, grazie ad un gioco da tre punti di Lima. Il brasiliano è protagonista anche in avvio di seconda frazione, quando l’UCAM prova a scappare con le triple di Kelati e Cabezas ed il canestro di Campazzo in contropiede (29-22, min. 13). È Jones a contenere la fuga e tenere il MoraBanc a contatto con cinque punti consecutivi (29-27, min. 15). La squadra di casa prova nuovamente l’allungo guidata dalla coppia Lima-Antelo ma il primo tempo si chiude su un parziale ospite di 8-0, con sei punti di Shermadini (42-42). Il parziale viene immediatamente restituito dall’UCAM al ritorno in campo, grazie alle triple di Campazzo ed Antelo (50-42, min. 23). Il ritmo è ben più basso ora ed entrambi gli attacchi ne risentono. Andorra si riavvicina con il solito Shermadini a duellare nel pitturato con Lima e grazie alla conclusione da tre di Gomes (54-52, min. 27). Il terzo quarto si chiude sul 60-56. Nel periodo finale è Campazzo a salire in cattedra e a regalare due assist per la schiacciata di Radovic e la tripla di Cabezas (67-61, min. 35). L’argentino è l’autentico mattatore della gara e regala giocate come una rimessa da fondo campo battuta sulla schiena di Schreiner per poi segnare comodamente da sotto (69-63, min. 37). Andorra riesce a riavvicinarsi con la tripla di Stojanovski (70-68, min. 38). Sada ha i liberi per il pareggio ma sbaglia il secondo e poco dopo viene punito dalla tripla di Benite che difatti chiude la gara perché Murcia riesce a gestire il vantaggio nell’ultimo minuto fino al 76-72 finale. L’UCAM ritrova così la vittoria dopo due sconfitte consecutive. La squadra di Katsikaris è guidata nella seconda parte da uno straripante Campazzo, MVP di giornata, che chiude con ben 33 di valutazione. Il trionfo serve da un lato a tenere lontano zone pericolose di classifica e dall’altro a seguire il treno che potrebbe portare alla Copa del Rey. A quota tre vittorie si trova anche il MoraBanc Andorra, che invece interrompe una striscia di due vittorie consecutive e che è andato vicino a giocarsi tutto nel finale di gara.

UCAM Murcia: Campazzo 16, 7 rimbalzi, 9 assist, 9 falli subiti e 33 di valutazione, Lima e Antelo 15 e 8 rimbalzi
MoraBanc Andorra: Shermadini 15, Schreiner 13, Stojanovski e Clark 10, Gomes 9 rimbalzi

FC Barcelona Lassa 76 – Montakit Fuenlabrada 65
Barcelona torna alla vittoria dopo il passo falso contro Baskonia e continua all’inseguimento della capolista. La vittoria però non è stata così facile come potrebbe sembrare grazie ad un Montakit combattivo fino all’ultimo. I blaugrana, privi di Lawal, partono intenzionati a chiudere la partita sin dall’inizio: cinque punti di Satoransky e parziale di 7-0, allungato poco dopo dalla tripla di Perperoglou (10-2, min. 3). Il vantaggio dei padroni di casa si mantiene in doppia cifra durante tutto il primo quarto, chiuso avanti 21-13 grazie a otto punti di Doellman. Il Montakit invece, chiude la prima frazione con un povero 6/17 da due e 0/3 da tre. Pascual ne approfitta già per allargare un po’ la rotazione, e Vezenkov ed Eriksson in campo. Barcelona paga però in difesa ed il Montakit riesce a portarsi in vantaggio con un parziale di 12-2, grazie a quattro punti di Stevic in contropiede e sei di Paunic (29-31, min. 18). L’esperimento di Pascual termina qui: dentro nuovamente i titolari più Navarro, che raggiunge quota 1.500 assist in ACB. È ancora Doellman il protagonista con quattro punti a caratterizzare il parziale di 8-0 con cui il primo tempo si chiude 37-31. Dopo la pausa Barcelona ritrova subito la doppia cifra di vantaggio con le triple di Ribas e Oleson (45-35, min. 24). Il copione è lo stesso con gli ospiti poco fluidi in attacco ma che riescono a mantenersi in partita sfruttando i passaggi a vuoto dei padroni di casa. I catalani tengono la distanza con la tripla di Oleson e la schiacciata di Samuels (56-43, min. 28). Il terzo quarto si chiude 56-46. Il Montakit sembra quindi poter arrivare a giocarsela nel finale ma nel quarto periodo è Navarro a fare la differenza con tre triple consecutive che chiudono le ostilità (65-48, min. 35). Le speranze ospiti si spengono qui e la partita scivola senza più sussulti verso la fine, con i madrileni che riescono solo nel minuto finale a ridurre lo scarto fino al 76-65 della sirena. Barcelona si rimette quindi in marcia e continua a guidare il gruppo degli inseguitori. La squadra di Pascual non realizza la miglior prestazione stagionale ma basta comunque ad ottenere i due punti. Per il Montakit invece, è la seconda sconfitta consecutiva con Cuspinera ancora in cerca del primo trionfo da capo allenatore. L’avversario quest’oggi era sicuramente proibitivo sulla carta, ma secondo quanto visto in campo i madrileni potevano con un po’ più di concretezza giocarsi meglio le proprie chance.

FC Barcelona Lassa: Doellman 15, 10 rimbalzi e 18 di valutazione, Tomic 12 e 7 rimbalzi con 23 di valutazione, Satoransky 11, Navarro 9
Montakit Fuenlabrada: Paunic 16, Stevic 14 con 7/8 dal campo e 6 rimbalzi, Urtasun 9, Úriz 14 assist

CAI Zaragoza 66 – Laboral Kutxa Baskonia 90
Debutto per Andreu Casadevall come allenatore del CAI Zaragoza e prima sconfitta. Il Laboral Kutxa infatti, non fa sconti e trionfa in una partita durata difatti solo un quarto e mezzo, prima che i baschi prendessero il largo. La squadra di Perasovic inizia fortissimo rispondendo al primo vantaggio locale con sette punti di Causeur (3-7, min. 3). Il CAI però reagisce subito: controparziale di 9-2 guidato da Norel, mattatore nel pitturato con cinque punti (12-9, min. 4). La partita vive sul filo dell’equilibrio, sia nel gioco che nel punteggio, con gli attacchi a farla da padroni. Bourousis firma la parità (18-18, min. 8), ma è il CAI, pur privo di Diener per problemi gastrointestinali, a guidare al primo mini-riposo grazie alla tripla di Lenhart (25-22). Nel secondo quarto la partita cambia immediatamente, grazie all’intensità messa in difesa dai baschi: parziale di 3-11 con due triple di Adams e cinque punti di Shengelia (28-33, min. 16). I padroni di casa riescono a frenare l’emorragia dalla lunetta ma Baskonia continua alla grande con altri sei punti di Shengelia e la tripla di Corbacho. Con un secondo quarto da 9-22, il primo tempo si chiude 34-44. Al ritorno in campo è già svanito l’effetto del nuovo allenatore ed il CAI esce pian piano dalla partita: Sastre ci prova con cinque punti consecutivi ma Adams spegne subito le speranze locali con una tripla che costringe Casadevall al timeout (39-53, min. 24). La sospensione non serve perché i padroni di casa non segneranno per quasi quattro minuti consentendo ai baschi di prendere il largo grazie a Shengelia e Hanga (39-62, min. 27). Il terzo quarto si chiude 48-66. Nel quarto periodo la partita non ha nulla da dire ed il vantaggio ospite si mantiene sempre intorno ai venti punti. Adams aggiunge altre due triple, mentre Shengelia e Bourousis arrotondano i bottini personali. Sono invece Kanacevic e Benzing ad impedire che lo svantaggio scollini oltre quota trenta. Il finale è 66-90. Il Laboral Kutxa continua quindi a velocità di crociera e si sbarazza facilmente del CAI. La squadra di Perasovic, alla vittoria numero 150 in Liga, dimostra ancora una volta la propria solidità continuando all’inseguimento della capolista Valencia. Per il CAI invece è la sesta sconfitta consecutiva ed è amaro il debutto di Casadevall sulla panchina di Zaragoza, anche se il tecnico catalano ha dovuto affrontare una delle squadre più in forma del momento. La squadra aragonese, che chiude con un pessimo 2/22 dall’arco, ha sicuramente mostrato un’altra intensità nel primo quarto, complice forse la scossa data dal cambio in panchina, ma non è bastato per tenere testa ad un Laboral Kutxa davvero ingiocabile.

CAI Zaragoza: Sastre e Benzing 11, Norel 10, Tomás e Fotu 8 rimbalzi
Laboral Kutxa Baskonia: Shengelia 21 con 7/10 dal campo, 7 rimbalzi e 27 di valutazione, Adams 17 con 5/6 da tre, Bourousis 14 e 7 rimbalzi, Causeur 14

Unicaja 89 – Movistar Estudiantes 59
L’Unicaja riceve al Martín Carpena la visita di un Movistar Estudiantes con un volto nuovo in campo, l’ex Trento Tony Mitchell. Il nuovo innesto non basta ai madrileni per tenere testa alla squadra andalusa, richiamata all’attenzione da Plaza dopo le tre sconfitte di settimana scorsa. L’inizio è equilibrato con Mitchell autore di due triple consecutive (9-8, min. 4). Ben presto però l’Unicaja inizia a scavare il solco grazie al lavoro nel pitturato di Hendrix e Vázquez, ed ai canestri di Kuzminskas, a chiudere il primo quarto sul 23-13. Il Movistar si riavvicina ad inizio secondo quarto con la tripla di Vicedo (25-20, min. 13). Gli andalusi hanno un’altra marcia in difesa, ma soprattutto in attacco: Hendrix continua a dominare in area ma è il tiro da tre a fare la differenza. Il primo tempo si chiude con quattro triple consecutive dell’Unicaja, con Hendrix, Smith, Díaz e Gabriel (43-25). Ad inizio ripresa il vantaggio locale supera subito i venti punti, con la tripla di Markovic e la schiacciata di Vázquez (48-25, min. 21). Il Movistar non riesce proprio a contenere lo strapotere dei padroni di casa: Markovic chiude il terzo quarto con dieci punti, consentendo ai suoi di superare la barriera dei trenta di vantaggio poco prima della sirena. Il terzo quarto si chiude 65-36. L’Unicaja raggiunge il massimo vantaggio con due triple di Smith e Nedovic (71-36, min. 31). Il Movistar lotta per ridurre quanto meno lo scarto e riesce a farlo grazie a Mitchell e Salgado (79-54, min. 36). La squadra andalusa però si dimostra inflessibile e continua a bombardare dall’arco con Nedovic e Díez. Il finale è un rotondo 89-59, con il pubblico del Carpena che regala una particolare ovazione a Germán Gabriel, in procinto di lasciare Málaga. L’Unicaja ritrova quindi la vittoria dopo due sconfitte in campionato. La strigliata di Plaza in settimana è stata sicuramente utile, dato che la sua squadra ha dominato in tutti gli aspetti, chiudendo la partita già dal primo quarto. Málaga compie un piccolo passo in avanti in una classifica che, pur essendo solo all’ottava giornata, poteva farsi complicata in vista della Copa del Rey. Dall’altra parte invece, un Movistar Estudiantes che poco ha potuto per contrastare il rivale. L’assenza di Bircevic sicuramente non è l’unico motivo per giustificare una prestazione molto povera in molti aspetti. La squadra madrilena è alla quarta sconfitta consecutiva e rimane in zona retrocessione, anche se a parziale giustificazione va sottolineato che la squadra di Ocampo ha perso solo al fotofinish tre di queste quattro partite. L’arrivo di Mitchell potrà sicuramente dare qualcosa in più dal punto di vista offensivo.

Unicaja: Nedovic 15 con 3/4 da tre, Hendrix 13 e 6/6 dal campo, Markovic 13, Díez 9, Smith 7 e 7 rimbalzi
Movistar Estudiantes: Mitchell 12, Salgado 9 e 8 assist, Martín 8, Bircevic 6 e 7 rimbalzi

Iberostar Tenerife 65 – ICL Manresa 71
Partita equilibrata e decisa solo nel finale quella che al Pabellón Santiago Martín vede di fronte Iberostar Tenerife e ICL Manresa. La partita viene vinta dai catalani che raggiungono la quarta vittoria in questa stagione. È la squadra ospite a partire forte, mettendo in difficoltà l’Iberostar con il suo pressing a tutto campo, e portandosi avanti con la tripla di Grigonis ed il canestro di Otverchenko (3-7, min. 4). Il timeout di Vidorreta non serve molto perché è Musli a tenere avanti i suoi. Il primo quarto si chiude 9-18 con la tripla finale di Sánchez. Il secondo periodo si apre con il tecnico di casa che prova a mischiare le carte giocando con il doppio playmaker. L’Iberostar trova finalmente un po’ di continuità offensiva ma ciò non basta perché l’ICL si mantiene avanti grazie a Musli e Simon (15-25, min. 13). Sono Richotti e Beirán, con quattro punti a testa uniti al lavoro di Sekulic, a permettere ai padroni di casa di rimettersi in partita (23-25, min. 16). La squadra isolana però non riesce mai a completare l’aggancio e chiude il primo tempo sotto 30-34 grazie al tiro da tre di Abromaitis. Al ritorno in campo, nonostante la tripla iniziale di Otverchenko, l’Iberostar ha un’altra faccia in difesa mentre in attacco è il giovane pivot Niang a regalare il sorpasso con quattro punti consecutivi, costringendo Navarro al timeout (38-37, min. 24). È il miglior momento della partita per la squadra di casa che però non riesce a concretizzare fino in fondo. L’ICL tiene botta e con Sánchez ritrova il sorpasso (44-45, min. 28). Sono ancora i catalani infatti a condurre all’ultimo mini-riposo, 50-53. In apertura di quarto periodo è Blanco il protagonista, al rientro in campo dopo più di sei mesi: l’asturiano realizza cinque punti e serve l’assist per il gioco da tre punti di Niang (58-55, min. 35). Ancora una volta la squadra di casa non riesce a sfruttare completamente l’abbrivio e poco dopo arriva il pareggio ospite con Simon. È Musli a regalare invece il sorpasso in vista dell’ultimo minuto (61-63, min. 39). A decidere la partita è un sanguinoso fallo di San Miguel su Otverchenko che realizza tutti e tre i tiri liberi. Tenerife non riuscirà a ricucire lo strappo e la partita si chiude 65-71. Manresa trova la seconda vittoria consecutiva al termina di una partita in cui la squadra di Navarro ha mostrato una maggiore solidità sin dall’avvio, riuscendo a gestire la rimonta locale e ad avere la meglio nel finale di gara. I catalani continuano quindi a tenersi ben lontano dal fondo della classifica e a navigare in zone sconosciute lo scorso anno. L’ICL si trova infatti a pari punti con l’ottavo posto. Per Tenerife invece arriva il primo stop dall’arrivo del nuovo allenatore. Dopo due vittorie consecutive, condite da ottime prestazioni, la squadra di Vidorreta fa un passo indietro giocando in maniera discontinua e perdendosi sempre nel momento in cui sembrava poter prendere il controllo ed accelerare. Il ritorno di un giocatore chiave come Blanco è sicuramente un’ottima notizia per il tecnico basco che può finalmente disporre di tutti i suoi uomini.

Iberostar Tenerife: Sekulic 15 e 9 rimbalzi con 28 di valutazione, Richotti 11, Niang 9
ICL Manresa: Musli 15 e 10 rimbalzi con 32 di valutazione, Simon 14 e 5 rimbalzi, Hernández 10, 5 rimbalzi e 5 assist con 22 di valutazione, Otverchenko 10

RETAbet.es GBC 68 - Baloncesto Sevilla 76
Partita delicata alla San Sebastián Arena dove il RETAbet.es cerca la prima vittoria contro il Baloncesto Sevilla. Ancora una volta appuntamento rimandato per i baschi che sono ora all’ottava sconfitta. Gli ospiti si impongono sin dall’inizio ma la squadra di casa va vicina ad una rimonta epica. Sono gli ospiti ad iniziare meglio grazie a Bamforth, autore di quattro punto in avvio (6-10, min. 3). Grimau regala il primo vantaggio ai suoi ma è ancora l’americano a rispondere con una tripla (11-13, min. 6). Il primo quarto si chiude con gli ospiti avanti 17-21 nonostante un Milbourne da otto punti. Il secondo periodo vede un nuovo tentativo di fuga per Sevilla, che vola sul +7 (19-26, min. 13). Gipuzkoa sembra sul punto di crollare, vedendo per l’ennesima partita che il suo avversario prende il largo, ma ci pensano Wear e Lawrence a rimettere i baschi in scia con due triple (27-28, min. 16). I padroni di casa non riescono però mai ad agganciare gli ospiti nel punteggio e quando l’equilibrio sembra persistere fino all’intervallo, ci pensa Oriola a spezzarlo, con cinque punti consecutivi. Al riposo lungo siamo 33-40. Il ritorno in campo è traumatico per il RETAbet.es: nemmeno il timeout di Ponsarnau può interrompere il parziale di 9-0 per Sevilla, con la tripla di Rodríguez e la schiacciata di Balvin (33-49, min. 24). Stavolta i baschi accusano il colpo e in un attimo gli andalusi si trovano sul +20 con altre due conclusioni dall’arco, di Nachbar e ancora Rodríguez (37-57, min. 26). Un’altra bomba dell’ex Unicaja (11 punti nel terzo quarto) regala il massimo vantaggio ai suoi (40-62, min. 28), prima che cinque punti di Vrkic nel finale chiudano la terza frazione sul 47-63. La partita è a questo praticamente chiusa, ma Sevilla commette l’errore di rilassarsi troppo presto. Nella prima metà dell’ultimo quarto gli ospiti realizzano solo due punti, dalla lunetta; il giovane Rico invece sale in cattedra e con quattro punti e l’assist per la tripla di Wear conduce Gipuzkoa di nuovo in singola cifra di svantaggio (57-65, min. 34). Casimiro ferma la partita e Balvin ridà un po’ di ossigeno ai suoi (62-70, min. 37). Rico però è scatenato e la difesa non riesce a contenerlo: il classe ’97, uscito dal vivaio del Real Madrid, compie quattro viaggi in lunetta negli ultimi due minuti per un totale di 6/8, portando il RETAbet.es a soli due punti di distanza (68-70, min. 40). È però troppo tardi: Nachbar fa 2/2 dalla lunetta e sull’errore di Wear si spengono le speranze dei padroni di casa. Finisce 68-76. Sevilla quindi, espugna San Sebastián al termine di una partita che sembrava chiusa ma che gli andalusi hanno rischiato davvero di farsi sfuggire di mano. La squadra di Casimiro trova la terza vittoria nelle ultime quattro, e conferma ancora una volta i passi avanti rispetto all’orrendo mese di ottobre con cui aveva iniziato il campionato. Quella di oggi è una vittoria ancora più importante perché ottenuta contro una rivale diretta nella corsa alla salvezza. Il RETAbet.es invece, proprio non riesce a muovere la sua classifica. La squadra di Ponsarnau va vicina ad un’incredibile rimonta, e paga eccessivamente un brutto terzo quarto. Nonostante le zero vittorie, i baschi si trovano solo ad una vittoria dal terzultimo posto ma a preoccupare sono le prestazioni a cui questa squadra ha ormai abituato in questo inizio di stagione.

RETAbet.es GBC: Wear 14 e 7 rimbalzi, Rico 11, Grimau 10 e 6 rimbalzi
Baloncesto Sevilla: Bamforth 18, 8 rimbalzi, 4 assist e 23 di valutazione, Rodríguez e Nachbar 13, Oriola 9 e 8 rimbalzi

Dominion Bilbao Basket 92 – Real Madrid 99
Match di cartello alla Bilbao Arena con il Real Madrid che espugna un campo difficile al termine di un incontro combattutissimo. I blancos riescono a risolvere l’incontro solo nei minuti finali, con una grande prestazione del talentino Luka Doncic. Il Real, privo di Rudy Fernández e di Thompkins, parte con il doppio playmaker, Llull-Rodríguez. È però Bertans il protagonista in avvio con due triple (8-4, min. 4). Rodríguez prova a guidare i suoi ma l’attacco ospite fatica ad ingranare. Bilbao, sempre priva di Hervelle, si mantiene avanti per tutto il quarto e grazie ad una tripla di Mumbrú prova l’allungo (21-13, min. 9). Laso inserisce Taylor che realizza cinque punti consecutivi. Il primo quarto si chiude sul 23-17, con Shawn James autore di otto punti. Suárez mantiene Bilbao avanti con una tripla ad inizio secondo periodo (30-24, min. 13). Arrivano però forze fresche dalla panchina del Real: Carroll realizza due triple, Doncic aggiunge cinque punti, per un parziale di 0-12 con cui il Real si porta in vantaggio per la prima volta nella partita (30-36, min. 15). Alonso chiama timeout ed è il solito Mumbrú a frenare l’emorragia. Doncic però è scatenato e chiude una penetrazione con un’incredibile schiacciata ad una mano (35-40, min. 17). Bilbao riesce a riportarsi avanti trovando continuità dall’arco, con due conclusioni di Bertans ed una di Hannah, ma è il Real a chiudere avanti il primo tempo 46-48. L’equilibrio la fa da padrone nel terzo periodo. Maciulis apre il fuoco da tre, Ruoff e Bertans rispondono presente (56-53, min. 26). È Llull ora a gestire l’attacco ospite, realizzando quattro punti in contropiede e regalando spettacolo con il solito alley-oop per Ayón (59-63, min. 29). Il terzo quarto si chiude, con i liberi di Suárez e López, si chiude in parità a quota 65. Ad inizio quarto periodo gli animi si scaldano per alcune decisioni arbitrali, contestate dal pubblico e dalla squadra di casa, che permettono al Real di allungare grazie ai liberi di Carroll (72-78, min. 33). Bertans è di fuoco e realizza la sesta tripla della sua gara avvicinando i baschi (81-82, min. 36). Il Real riesce ad arrivare nel finale con un piccolo vantaggio, grazie ai liberi di Reyes e Llull. È Doncic però a brillare realizzando, dopo una schiacciata di Taylor lungo la linea di fondo, un’incredibile tripla in step-back che spegne tutte le speranze dei padroni di casa (88-97, min. 39). La partita scivola via verso il 92-99 finale. Il Real Madrid trova quindi la settima vittoria in campionato tornando vittorioso da una trasferta insidiosa. La squadra di Laso sembra ancora dall’esprimere il suo gioco migliore, ma il carattere è il solito e consente ai blancos di mantenersi nel gruppetto inseguitore alle spalle di Valencia, trovando la vittoria che invece continua a latitare in Europa. La partita però rappresenta soprattutto la definitiva nascita della stella Doncic, il più giovane di sempre a raggiungere 15 punti e 22 di valutazione, che mostra, oltre allo straordinario talento, un carattere ed una grinta da veterano a dispetto dei suoi soli 16 anni.

Dominion Bilbao Basket: Bertans 21 con 6/7 da tre, Mumbrú 16, Ruoff 12, James 10, López 8 e 7 assist
Real Madrid: Carroll 19, Doncic 15, 6 rimbalzi, 4 assist e 22 di valutazione, Ayón 13 con 6/8 dal campo e 22 di valutazione, Llull e Taylor 12, Rodríguez 10

Valencia Basket 86 – Herbalife Gran Canaria 61
L’ottava di giornata si chiude con un altro big match tra Valencia Basket ed Herbalife Gran Canaria. La partita rappresenta un’importante banco di prova per la squadra di casa, alla prima da capolista solitaria. L’esame è passato alla grande dalla squadra di Martínez, che continua a non conoscere la sconfitta. In avvio sono però gli ospiti a portarsi avanti, guidati da Pangos, autore di una tripla ed un assist (5-10, min. 4). Valencia si affida al solito Hamilton, che stravince il duello sotto canestro con Omic: l’americano realizza sei punti nel parziale di 13-1 con cui i taronja si portano avanti (18-11, min. 8). Nonostante la tripla di San Emeterio, i canarini riescono a rimanere in scia grazie a sei punti nell’ultimo minuto di Oliver. Il primo parziale è 23-17. L’Herbalife riesce a rifarsi sotto più volte nel secondo quarto con Pangos e Savané ma Valencia riesce sempre a ricacciare indietro gli ospiti, prima con San Emeterio, poi con Stefansson (34-28, min. 15). La squadra di Martínez trova la doppia cifra di vantaggio grazie alla tripla di Vives e alla schiacciata di Hamilton, prima che una conclusione dalla lunga distanza di Pangos porti le due squadre negli spogliatoi sul 45-37. Le difficoltà con cui l’Herbalife era riuscito a mantenersi a contatto prima dell’intervallo vengono tutte fuori al ritorno in campo. Il parziale di 12-0 dei padroni di casa spezza in due la partita: è Vives il protagonista con una tripla e due assist per cinque punti di Sikma (57-37, min. 25). “Aíto” prova a svegliare i suoi con un fallo tecnico ma serve a poco. Valencia scollina oltre i venti di vantaggio grazie a cinque punti di Lucic e alla tripla di Diot. Il finale di quarto è 71-47. Il periodo finale serve a poco con i padroni di casa che sfiorano il +30 con Shurna (82-53, min. 37). Si attende solo la sirena finale con il pubblico di casa che riserva il coro “MVP, MVP” ad uno straordinario Hamilton. Il finale è 86-61. Valencia prosegue quindi la sua marcia e mantiene l’imbattibilità stagionale. L’incontro poteva sicuramente essere insidioso per la squadra di Martínez, specie dal punto di vista psicologico oltre che per l’assenza di Van Rossom, ma l’affermazione dei taronja è netta. L’Herbalife invece è alla terza sconfitta e non riesce a trovare continuità in campionato. I canarini poco potevano quest’oggi contro Valencia e con questa sconfitta perdono il treno del gruppetto delle inseguitrici, ora lontano due vittorie.

Valencia Basket: Hamilton 16, con 8/11 dal campo, 7 rimbalzi e 23 di valutazione, Sikma 12 e 7 assist con 19 di valutazione, Lucic 12, Shurna 9, Vives 8 e 7 assist
Herbalife Gran Canaria: Pangos 15, Omic 10 e 6 rimbalzi, Oliver e Savané 8



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A. Tarallo

A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 7 Commenti
  • Martxel13 01/12/2015, 14.52

    Comunque c'é molta differenza tra le prime e le ultime.Qualche anno fa c'era molto piú equilibrio.Un peccato.

  • Martxel13 01/12/2015, 14.48

    Doncic stá allo stesso livello acb di Rubio a 16 anni.Ma é mille volte piú prospetto...

  • andrebott 01/12/2015, 13.17

    Obradoiro88J sbaglio o in casa non perdete mai?

  • andrebott 01/12/2015, 13.17

    Mamma mia Doncic...Valencia like Warriors ancora imbattuta in stagione mentre continua ad andare malissimo Saragoza nonostante un ottimo roster

  • dredg 01/12/2015, 11.15 Mobile

    Eh no eh diener coi problemi gastrointestinali...

  • bubu170 01/12/2015, 10.50 Mobile

    Giù il cappello dinanzi ad Uriz, immortale!

  • Antonio 01/12/2015, 10.47

    Non male questo ritorno di Shengelia. Contento di vedere una squadra storica come i Baskonia tornare su determinati livelli.