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ACB 24/11/2015, 11.17

Liga Endesa, Giornata 7: Valencia leader solitario

Cade Barcelona, i ‘taronja’ unica squadra imbattuta

ACB
La settima giornata di Liga Endesa vede il gruppo di testa assottigliarsi definitivamente: ora l’unica imbattuta è Valencia, che si sbarazza facilmente di Gipuzkoa ed approfitta della caduta di Barcelona. I catalani perdono dopo un supplementare contro Baskonia. Il gruppetto inseguitore vede proprio catalani, baschi, ed il Real, che espugna Badalona. La quinta sconfitta consecutiva del CAI costa caro a Joaquín Ruiz, esonerato.

Montakit Fuenlabrada 85 – Iberostar Tenerife 94
L’anticipo della settima giornata di Liga Endesa vede di fronte Montakit Fuenlabrada ed Iberostar Tenerife. È una partita di debutti: da un lato Cuspinera, fino ad ora assistente, è alla prima come capo allenatore in Liga Endesa; dall’altro lato invece, l’Iberostar prosegue il suo restyling facendo debuttare i due nuovi innesti, Salva Arco e Joseph Jones. Sono gli ospiti a scattare meglio dai blocchi: in particolare è Abromaitis il protagonista con un rimbalzo offensivo, due assist, di cui uno per la tripla di Richotti, e la schiacciata che costringe Cuspinera a chiedere già timeout (4-11, min. 4). L’intento della squadra di Vidorreta è chiaro, e cioè allargare il campo per cercare i propri tiratori. Abromaitis e White infatti, realizzano dall’arco allargando il divario (9-18, min. 8). Il vantaggio ospite arriva anche in doppia cifra ma con il canestro di Urtasun si va sull’11-20 al primo mini-riposo. È un primo quarto davvero disastroso per il Montakit che chiude con il 35% dal campo (5/14) ma soprattutto sei palle perse, e cinque rimbalzi offensivi concessi. Il secondo periodo inizia quindi con tutt’altra aggressività da parte dei padroni di casa che si avvicinano con le triple di Scott e Smits (20-24, min. 14). O’Leary e Abromaitis riescono però far sì che gli ospiti conservino un po’ di margine (23-31, min. 15). Il Montakit è però ben centrato nella partita e pian piano riesce a ridurre lo svantaggio, guidato in particolare da Popovic, autore dell’assist per la schiacciata di González e di una tripla (35-38, min. 19). I madrileni riescono nel minuto finale ad avvicinarsi definitivamente con il tap-in di González sulla sirena. All’intervallo siamo 39-40. Al ritorno in campo entrambe le squadre iniziano alzando il ritmo ed a beneficiarne è la partita, ora particolarmente equilibrata. Il Montakit riesce ad agguantare il pareggio con una tripla di Paunic (46-46, min. 24). I padroni di casa si portano anche in vantaggio, per la prima volta, grazie al gioco da tre punti di Urtasun (51-50, min. 25). A questo punto i tiratori dell’Iberostar tornano protagonisti scatenando una pioggia di triple. White ne realizza due, Abromaitis ne aggiunge una, mentre dal lato locale solo Urtasun prova a contrastarli (57-62, min. 28). Gli ospiti hanno ritrovato continuità dall’arco e nel minuto finale scappano nuovamente con altre due conclusioni, una di White, che chiude il quarto con 3/3, l’altra di Richotti sulla sirena. Il terzo periodo si chiude 63-72. Il Montakit accusa il colpo perché il periodo finale si apre con un parziale di 2-7 per gli ospiti, chiuso dalla tripla di San Miguel (65-79, min. 34). Sembra di essere di nuovo nel primo quarto, con i padroni di casa precipitosi in attacco, e gli ospiti a controllare i rimbalzi in attacco ed a punire con gli esterni. Il massimo vantaggio ospite spegne le speranze locali ed a nulla servono i due timeout chiamati in pochi minuti da Cuspinera. I madrileni riescono ad avvicinarsi fino al -10 prima che la tripla di Richotti li ricacci immediatamente indietro (71-84, min. 38). La partita difatti si chiude qui: l’Iberostar controlla agevolmente la partita dalla lunetta fino all’84-95 finale. Tenerife si sblocca quindi anche in trasferta e si tratta della seconda vittoria consecutiva su due incontri disputati in panchina da Vidorreta. Gli isolani si presentano finalmente con una rotazione un po’ più allungata, al netto sempre dell’assenza di Blanco, disputando un’ottima partita. Gli uomini del tecnico bilbaino infatti, giocano con grande solidità imprimendo il loro ritmo sin dall’avvio, contenendo la reazione locale, e riaccelerando nei momenti decisivi, senza difatti concedere la minima chance nel finale di gara. Il Montakit invece, trova un’altra sconfitta casalinga, al termine di una settimana alquanto tribolata, con l’addio di Tabak. La squadra madrilena prosegue all’insegna della continuità con Cuspinera, ma l’impressione è che il contraccolpo sia stato accusato, vista la partita opaca e dicontinua.

Montakit Fuenlabrada: Urtasun 19 con 6/9 dal campo e 19 di valutazione, Tabu e Popovic 11, Sobin 10 con 5/6 dal campo
Iberostar Tenerife: White 16 con 4/4 da tre, 5 assist e 18 di valutazione, Abromaitis 15, Sekulic 14 con 7/7 dal campo, 7 rimbalzi e 31 di valutazione, Richotti 13 e 5 assist

Baloncesto Sevilla 71 – Dominion Bilbao Basket 81
Al Palacio Municipal San Pablo di fronte Baloncesto Sevilla e Dominion Bilbao Basket. Le due squadre arrivano da momenti differenti: gli andalusi sono reduci dalle prime due vittorie in campionato, mentre i baschi vengono da due sconfitte consecutive. Sin dall’inizio sono gli ospiti a dettare il ritmo della gara: dopo le prime schermaglie la parità viene spezzata dalle triple di Bertans e Suárez (7-15, min. 5). Il lettone poco dopo si ripete costringendo Casimiro al timeout (10-21, min. 7). Dopo la sospensione però, nonostante il tentativo di Bamforth, sono Mumbrú e Hannah a continuare la pioggia di triple. James condisce il tutto con una schiacciata ed al primo mini-riposo siamo 15-31. Bilbao, priva dell’infortunato Hervelle, chiude un’ottima prima frazione offensiva con 6/7 da tre. La musica non cambia nel secondo quarto quando gli uomini in nero raggiungono il massimo vantaggio con la tripla di Ruoff (19-37, min. 13). Sevilla però, a questo punto sembra svegliarsi e reagisce immediatamente con le triple di Miljenovic e Oriola (27-38, min. 15). Gli andalusi sono molto più aggressivi in difesa e ne approfittano progressivamente in attacco, riducendo a poco a poco lo svantaggio. Sono in particolare Oriola ed Anderson a trascinare Sevilla fino al -3 (39-42, min. 19). Ci pensa Mumbrú dall’arco ad interrompere la siccità offensiva ospite chiudendo il primo tempo sul 41-47. La partita però è cambiata e la squadra di casa ricomincia forte: parziale di 9-0 con sette punti di Rodríguez e primo vantaggio della partita (50-47, min. 24). La reazione però arriva per mano di Bertans che realizza ben nove punti consecutivi in due minuti (50-56, min. 25). Henton riavvicina Sevilla di nuovo fino al -1 con una tripla prima che Suárez la ricacci indietro con una schiacciata in contropiede. Il terzo periodo finisce 59-62. In apertura Rodríguez restituisce la parità ai padroni di casa con un gioco da tre punti (64-64, min. 32). Le due squadre diventano però imprecise e discontinue al tiro: ad approfittarne è Bilbao grazie ai suoi uomini d’esperienza, López e Mumbrú (65-72, min. 38). Sevilla ritrova il canestro grazie ad un gioco da tre punti di Nachbar, fino ad ora opaco (68-72, min. 39), ma siamo già al minuto finale: gli ospiti gestiscono la partita dalla lunetta e chiudono sul 71-81 con la schiacciata finale di James. Bilbao, alla partita 400 in Liga Endesa, torna così alla vittoria dopo due sconfitte consecutive, ancora in trasferta dove quest’anno i baschi hanno perso una sola partita. La squadra di Alonso, trascinata da Mumbrú che continua a scalare le classifiche individuali, domina per gran parte del primo tempo salvo poi subire la rimonta ospite. Nel finale però gli uomini in nero riescono a far prevalere la loro maggiore esperienza espugnando un campo comunque insidioso. Per Sevilla invece arriva una battuta d’arresto dopo due ottime prestazioni. La squadra di Casimiro cede nel finale e sente la mancanza di Nachbar, decisivo una settimana fa ed in ombra quest’oggi. Gli andalusi però, stanno comunque procedendo nella giusta direzione per uscire dal fondo della classifica.

Baloncesto Sevilla: Rodríguez 16, Miljenovic e Anderson 10, Oriola 8 e 8 rimbalzi, Balvin 8 rimbalzi
Dominion Bilbao Basket: Mumbrú 15 e 6 assist con 23 di valutazione, Bertans 15, Hannah 12, Ruoff 9 e 5 assist, James 8 con 10 rimbalzi e 24 di valutazione

MoraBanc Andorra 82 – Unicaja 79
Il MoraBanc Andorra trova la prima vittoria casalinga dell’anno e lo fa battendo in rimonta l’Unicaja. Nonostante la buona partenza con cinque punti di Navarro (5-0, min. 2), gli ospiti si portano avanti con Hendrix e la tripla di Kuzminskas (9-14, min. 5). Gli esterni di Málaga sono molto efficaci e Nedovic e Jackson trovano altre due triple (13-22, min. 9). Clark riduce lo scarto dall’arco ed il primo parziale è 16-22. Sono gli ospiti a fare l’andatura, trovando punti sia nel pitturato con Vázquez ed Hendrix, sia grazie agli esterni con un’altra tripla di Nedovic (23-29, min. 15). Grazie a Thomas e Smith arriva anche il massimo vantaggio (24-35, min. 17). Andorra però ha il merito di rimanere lì e di continuare a fare il proprio gioco: Shermadini apre un parziale di 9-0 chiuso dalla tripla di Schreiner, con cui i pirenaici si riportano ad un solo possesso di distanza. A chiudere il primo tempo è però un canestro di Vázquez per il 33-38. I padroni di casa partono meglio ad inizio ripresa, grazie a Sada, alla presenza 400 in Liga, autore di un canestro ed un assist per Shermadini. Navarro regala la parità con un gioco da tre punti in contropiede mentre Bogdanovic firma il sorpasso (46-44, min. 25). Clark prova a mettere in fuga i suoi con una tripla ma arriva la reazione ospite: Vázquez apre un parziale di 7-0 chiuso dalla tripla di Markovic, e l’Unicaja è di nuovo in vantaggio (51-54, min. 28). Nonostante i cinque punti di Stojanovski, è infatti Málaga ad arrivare avanti all’ultimo periodo, 55-57. Il MoraBanc ritrova subito il vantaggio con la tripla di Schreiner che approfitta del fallo tecnico fischiato a Nedovic (59-57, min. 31). Le due squadre non riescono a trovare continuità offensiva e dopo la tripla di Clark, passano diversi minuti prima che Thomas ritrovi la parità (64-64, min. 36). Si arriva quindi punto a punto al finale di gara. Stojanovski dà ai suoi un vantaggio di cinque punti (75-70, min. 39). Thomas accorcia ma nei possessi successivi arrivano un fallo in attacco di Vázquez ed un errore di Smith, mentre Andorra non sbaglia dalla lunetta (79-72, min. 40). Nedovic riapre i giochi con una tripla a 21” dal termine. Il serbo riavvicina i suoi dalla lunetta (80-77), ma dopo la palla persa di Sada, Andorra decide di commettere fallo. Málaga arriva quindi ad avere il possesso finale con 3” da giocare, ma la tripla in controtempo di Nedovic rimane corta. Vince Andorra 82-79. Il MoraBanc ottiene quindi la seconda vittoria consecutiva, la prima in casa. La squadra di Peñarroya riesce a resistere nella prima parte e ad approfittare dei cali di concentrazione degli ospiti. Nel finale i pirenaici rischiano di farsi sfuggire la partita con la palla persa proprio del loro uomo di maggiore esperienza, ma riescono comunque a portare a casa il risultato, con un po’ di fortuna. L’Unicaja invece, chiude invece una settimana da dimenticare, iniziata con la sconfitta nel derby e proseguita con la prima sconfitta in Eurolega. La squadra di Plaza si mostra, come settimana scorsa, ancora una volta discontinua durante la partita, con momenti di dominio e momenti di buio totale. Gli andalusi sono ora scivolati fuori dalle prime otto, ma soprattutto hanno un record negativo, con tre vittorie e quattro sconfitte, cosa mai capitata nella scorsa stagione.

MoraBanc Andorra: Clark 17, Shermadini 15, 10 rimbalzi e 25 di valutazione, Navarro 14, Stojanovski 13, Sada 6 assist
Unicaja: Nedovic 15, Thomas 12 e 7 rimbalzi, Hendrix 12, Vázquez 10

Herbalife Gran Canaria 91 – CAI Zaragoza 79
Partita incredibile alla Gran Canaria Arena, dove l’Herbalife ha la meglio sul CAI Zaragoza. Gli ospiti sembravano avere in mano la gara a due minuti dalla fine ma i padroni di casa riescono a rimontare e ad avere la meglio all’overtime. I canarini partono fortissimo con sette punti consecutivi di Salin e la tripla di Aguilar (10-2, min. 3). La reazione ospite non si fa attendere ed arriva per mano di Fotu e Linhart, che con una tripla chiude un parziale di 3-9 (13-11, min. 6). Il ritmo a questo punto si abbassa ed è l’Herbalife a chiudere in vantaggio il primo quarto, 16-13. I padroni di casa sembrano poter scappare in avvio di secondo periodo grazie a Pangos e Paulí (20-13, min. 13). Ruiz chiama immediatamente timeout e la reazione dei suoi è contundente: Jelovac realizza otto punti, che con i cinque di Sastre confezionano un parziale di 4-13 con cui Zaragoza si porta per la prima volta in vantaggio (24-26, min. 17). Bellas, al ritorno da ex alla Gran Canaria Arena, allarga il divario nel finale prima che Newley ed una tripla di Aguilar, fissino la parità a quota 33 all’intervallo. È ancora Bellas il protagonista al ritorno in campo con cinque punti, compresa la tripla con cui il CAI prova la fuga (39-44, min. 24). Subito dopo però arriva una prima svolta: Omic e Norel si allacciano sotto canestro, l’olandese commette fallo e risponde alla provocazione con una spinta. Quinto fallo e fuori dalla gara con quindici minuti d’anticipo. La partita ne risente ed il ritmo viene spezzato. Jelovac ridà un piccolo vantaggio ai suoi con una tripla, ma Oliver accorcia le distanze (48-49, min. 29). All’ultimo quarto però, si arriva con il CAI in vantaggio 48-54 grazie ai liberi del serbo e di Henry. È in difesa che la squadra di Ruiz fa la differenza nel quarto periodo: Gran Canaria ha difficoltà a trovare la via del canestro e gli ospiti si allontanano grazie alla tripla di Fotu e a cinque punti di Bellas (61-68, min. 35). Salin prova a ridurre lo scarto con una tripla ma Jelovac restituisce ai suoi il +6 a due minuti dalla fine (68-74, min. 38). Gli aragonesi sembrano averne di più in vista del finale ma incredibilmente non segneranno più da qui alla sirena finale. L’Herbalife trova il pareggio prima con la tripla di Oliver e poi con il tap-in di Omic, a circa 30” dalla fine. I canarini hanno anche la palla per vincere la partita ma il tiro di Oliver, in messo a tre uomini, rimane corto. Si va all’overtime (74-74). Al supplementare non c’è storia: nonostante il gioco da tre punti di Fotu in avvio, è Pangos il protagonista con sette punti (85-77, min. 43). Dopo il timeout è ancora Fotu a provarci, ma le triple di Báez e Newley sentenziano la partita. Finisce 91-79. L’Herbalife Gran Canaria ritrova quindi la vittoria, dopo la sconfitta nel derby, mantenendosi nella parte alta della classifica. La squadra di Reneses sembrava aver già perso la contesa ma chiude con un’incredibile parziale di 23-5 negli ultimi sei minuti. Il CAI invece, perde una partita incredibile, la quinta consecutivamente. Gli aragonesi non riescono a trovare la stessa continuità di risultati che invece hanno in Eurocup e la sconfitta odierna costa caro a Joaquín Ruiz, esonerato al termine della gara. Il nuovo allenatore sarà chiamato a risollevare le sorti di una squadra che almeno in campionato non aveva previsto di trovarsi in fondo alla classifica.

Herbalife Gran Canaria: Salin 16 e 24 di valutazione, Pangos 15, 9 assist e 20 di valutazione, Omic 12 e 6 rimbalzi, Newley e Báez 12
CAI Zaragoza: Jelovac 19, 8 rimbalzi e 20 di valutazione, Bellas 16 e 21 di valutazione, Fotu 14, Linhart 7 e 8 rimbalzi

Valencia Basket 92 – RETAbet.es GBC 65
Il Valencia Basket continua ad essere inarrestabile, sommando la settima vittoria consecutiva che gli consente di raggiungere, dopo 13 anni, la vetta solitaria della classifica. I ‘taronja’ si sbarazzano facilmente del RETAbet.es, che invece è alla settima sconfitta in altrettante gare disputate. Sin dall’avvio non c’è storia, e Valencia si porta avanti con due triple di Martínez (10-4, min. 4). Dopo le prime giocate individuali di Urtasun, gli ospiti soccombono alla difesa locale e la squadra di casa prende già il largo grazie ad Hamilton, Martínez ed una tripla di Van Rossom (22-9, min. 7). L’ingresso di Stefansson contribuisce al 27-16 del primo parziale. Il secondo periodo si apre con un gioco da tre punti di San Emeterio, cui è ancora Urtasun a rispondere (34-21, min. 12). Il ritmo è alto e i baschi non possono reggere: Hamilton e Sikma dominano nel pitturato e Valencia è sul +20 (45-25, min. 16). L’unica notizia negativa per i padroni di casa è l’infortunio di Van Rossom che abbandona il parquet per un problema al ginocchio sinistro. Nel finale Vives regala spettacolo con due triple e l’alley-oop per la schiacciata di Lucic. All’intervallo è 56-30 in favore dei locali e la partita è già terminata. Al ritorno in campo è ancora Urtasun il principale referente offensivo ospite, e con lui Wear e Lawrence. I tre però riescono solo a mantenere lo svantaggio intorno ai venti punti (62-42, min. 25)perché Valencia controlla senza fatica partita e punteggio. Martínez ne approfitta per dare minuti a Diot, ancora in via di recupero, e Trias, poco utilizzato fino ad ora, che lo ripaga con cinque punti consecutivi. Il terzo quarto si chiude 73-51. Lo svantaggio ospite non scende mai sotto quota venti nel quarto periodo, complici i punti di Vives, Lucic e Stefansson. Sikma aggiunge il suo con una tripla (83-58, min. 35). Lucic nel finale, regala con una tripla il massimo vantaggio ai padroni di casa su cui l’incontro si chiude, 92-65. Il testa-coda di giornata non regala sorprese e Valencia trionfa agevolmente, chiudendo la partita sin dalla prima partita. Per la squadra di Martínez è fin qui una stagione perfetta, con il pieno di vittorie sia in campionato che in Eurocup, dove i ‘taronja’ hanno già archiviato la qualificazione alle Last 32. Grazie alla sconfitta di Barcelona, i valenciani occupano solitari il primo posto in classifica che saranno chiamati a difendere già dalla prossima settimana contro l’Herbalife. Valencia ha già affrontato due scontri diretti, contro Real e Baskonia, ma questa volta dovrà fare a meno di Van Rossom, out dalle tre alle quattro settimane per una distorsione al ginocchio sinistro. Gipuzkoa invece, non riesce a vedere la luce alla fine del tunnel ed è ora alla settima sconfitta consecutiva. Sicuramente il compito odierno era molto arduo ma la classifica inizia a farsi pesante per la squadra di Ponsarnau.

Valencia Basket: Vives 15 con 9 assist e 23 di valutazione, Hamilton e Trias 13, Martínez 11 con 3/4 da tre, Stefansson 11
RETAbet.es GBC: Urtasun 20 con 22 di valutazione, Wear 12, Lawrence 8

Laboral Kutxa Baskonia 87 – FC Barcelona Lassa 79
Big match alla Fernando Buesa Arena, davanti a più di 11.000 spettatori, dove il Laboral Kutxa Baskonia riceve la capolista Barcelona. I catalani perdono la loro imbattibilità e vengono raggiunti al secondo posto proprio dai baschi, al termine di una partita decisa dopo un tempo supplementare. La partenza sprint dei padroni di casa, con cinque punti di Adams, coglie di sorpresa gli ospiti che, privi di Navarro, iniziano con Perperoglou e la coppia Samuels-Lawal in quintetto (9-0, min. 4). I blaugrana si sbloccano dopo più di cinque minuti con Satoransky e Perperoglou, ma il protagonista è Adams, che aggiunge al suo bottino altre due triple (15-8, min. 8). Il primo quarto si chiude 17-12 con l’americano autore di 13 punti. L’ingresso di Ribas e Tomic revitalizza gli ospiti: i due danno il via al parziale di 0-9, chiuso dalla tripla di Abrines, con cui Barcelona mette per la prima volta la testa avanti (21-23, min. 14). Nonostante il timeout di Perasovic, il parziale si allunga fino al 14-0, con la tripla di Ribas, prima che Hanga interrompa la siccità offensiva locale (23-28, min. 16). Ci pensa ancora Adams, con una tripla e l’assist per Diop, a far sì che Baskonia rimanga in scia al riposo lungo, 29-32. Il copione cambia dopo l’intervallo con il ritmo che si alza notevolmente e gli attacchi ad essere protagonisti. Barcelona trova punti nel pitturato con Lawal, mentre per i padroni di casa ci pensano Causeur e Tillie, che regala il sorpasso (41-40, min. 24). Perasovic rimette in campo Bourousis che contrasta efficacemente i lunghi rivali. Il greco prova a regalare l’allungo ai suoi ma Arroyo li riprende immediatamente con una tripla (45-43, min. 28). Con Perperoglou e Tomic, Barcelona si riporta in vantaggio ma il terzo quarto si chiude sul 52-52 grazie alla tripla finale che James stampa sulla faccia del croato. È la maggiore lunghezza della panchina dei blaugrana a fare la differenza a questo punto: Perperoglou apre con una tripla un parziale di 4-11 caratterizzato dai primi punti nella partita di Samuels ed Oleson (56-63, min. 34). Perasovic ferma ancora una volta la partita in tempo ed ottiene una pronta risposta: Bourousis torna protagonista con una stoppata in difesa ed il gioco da tre punti in attacco che chiude il controparziale di 7-0 (63-63, min. 36). La parità a suon di sorpassi e controsorpassi si mantiene fino al minuto finale. Il punteggio è 73-73 e Barcelona ha il possesso finale con 23” da giocare, ma la tripla di Perperoglou sulla sirena non vede neanche il ferro. Overtime. Basta poco più di un minuto per decidere la partita. Baskonia parte fortissimo: canestro di Adams, gioco da tre punti di Causeur in contropiede e tripla del francese dopo una palla recuperata dell’americano (81-73, min. 42). Il parziale di 8-0 in 64” stordisce Barcelona e la partita difatti si chiude qui. Doellman prova a far sotto i suoi ma i baschi controllano la partita dalla lunetta fino a chiuderla sull’87-79. Le due squadre si trovano quindi appaiate al secondo posto in classifica, in compagnia del Real. Per Baskonia è una vittoria di grande valore, ottenuta contro una rivale importante. La squadra di Perasovic non ha avuto un calendario facile fin qui ma prosegue nel suo ottimo inizio di stagione, dando con questa partita un segnale importante alle altre avversarie. Ancora una volta, i baschi mostrano una grande solidità sia nel rimontare la partita nel quarto periodo, sia nel mettersi avanti e controllare all’overtime. Per Barcelona arriva invece il primo stop in campionato. Gli uomini di Pascual avevano finora approfittato di un calendario tutt’altro che complicato e cadono al primo scontro diretto. Ad impressionare è il fatto che i blaugrana hanno perso la partita sul piano dell’esperienza, non riuscendo a gestire il seppur esiguo vantaggio nel quarto periodo, e soprattutto facendosi cogliere di sorpresa all’inizio del supplementare.

Laboral Kutxa Baskonia: Adams 24 con 5 rimbalzi e 25 di valutazione, Causeur 16 e 5 assist con 24 di valutazione, Tillie 14 e 6 rimbalzi, Bourousis 11 con 13 rimbalzi e 19 di valutazione
FC Barcelona Lassa: Perperoglou 20, Tomic 14 con 7/10 dal campo e 7 rimbalzi, Doellman 11 e 6 rimbalzi, Satoransky 7 assist

Rio Natura Monbus Obradoiro 73 – Movistar Estudiantes 71
Finale in volata tra Rio Natura Monbus Obradoiro e Movistar Estudiantes. A prevalere sono i padroni di casa che continuano il loro percorso netto tra le mura amiche. Dopo un inizio equilibrato, è il Rio Natura a scavare il solco punendo le palle perse ospiti con la tripla di McGrath ed il gioco da tre di Bendzius (12-6, min. 5). L’ingresso di Graham ed Hernangómez sveglia il Movistar ma i problemi dei madrileni stanno in difesa. Il primo quarto si chiude 21-13. Il vantaggio locale arriva in doppia cifra in apertura di secondo quarto, grazie a cinque punti di Yusta (28-17, min. 12). Il Rio Natura sembra avere il controllo e poter prendere il largo ma il tecnico fischiato ad Ocampo dà la carica agli ospiti: cinque punti di Brizuela caratterizzano un parziale di 10-0 con cui i madrileni si portano avanti (33-34, min. 19). Bendzius riporta in vantaggio i galiziani e all’intervallo siamo 39-37. L’equilibrio si mantiene nella ripresa e si gioca sugli errori. I padroni di casa approfittano infatti, di un paio di azioni a vuoto degli ospiti per mettere un po’di distanza grazie alla tripla di Bendzius ed al contropiede di Waczynski (51-43, min. 26). Il Movistar ci prova sfruttando il bonus speso dagli avversari ma è una tripla di Waczynski a ricacciarlo indietro. Il terzo quarto si chiude 58-50. Nel periodo finale gli errori si susseguono da entrambe le parti. Ocampo prova a cambiare le carte in tavola schierando una difesa a tutto campo: il risultato è un parziale di 3-14 con quattro punti di Hernangómez ed il vantaggio con meno di due minuti da giocare (64-66, min. 39). Waczynski firma la parità dalla lunetta e all’inizio del minuto finale ci pensa McGrath con una tripla a rompere l’equilibrio (69-66, min. 40). I padroni di casa si mantengono freddi dalla lunetta, Hernangómez prova a sbagliare l’ultimo libero ma il rimbalzo è preda di Yusta. Finisce 73-71. Il Rio Natura mantiene quindi l’imbattibilità casalinga, raggiungendo la quarta vittoria in altrettante partite disputate. La squadra di Moncho Fernández non realizza sicuramente la miglior prestazione della stagione ma ottiene comunque una vittoria sofferta, agguantata solo nel finale. Il Movistar invece è alla terza sconfitta consecutiva, ancora in un finale in volata. Potrebbe essere un indizio di mancanza d’esperienza. Vedremo come cambierà l’atteggiamento della squadra madrilena a partire dalla prossima settimana, con l’aggiunta di un leader offensivo come Tony Mitchell.

Rio Natura Monbus Obradoiro: McGrath 17 e 6 assist, Waczynski 17 con 6/10 dal campo e 18 di valutazione, Bendzius 12
Movistar Estudiantes: Fernández 12, Hernangómez 11, Martín 10 e 8 rimbalzi

ICL Manresa 77 – UCAM Murcia 69
Al Nou Congost l’ICL Manresa riceve l’UCAM Murcia alla ricerca della prima vittoria in Liga Endesa nella città catalana. L’intenzione degli ospiti è chiara sin dall’inizio: Campazzo è il direttore d’orchestra guidando i suoi al primo vantaggio (2-8, min. 3). Manresa ci mette un po’ ad ingranare e lo fa grazie a Thomas, autore di dieci punti che regalano il sorpasso ai catalani (16-15, min. 9). Il primo quarto si chiude sul 21-17 con la tripla finale di Grigonis. Il secondo periodo si apre con un parziale di 10-3 locale, con le triple di Hernández e Simon (31-20, min. 13). È il massimo vantaggio dei padroni di casa che costringe Katsikaris al timeout. Tuttavia gli ospiti sono in difficoltà in attacco e la reazione avviene grazie ai numerosi viaggi in lunetta: l’UCAM segnerà ben 11 punti dalla linea della carità nel secondo parziale. Sono in particolare Campazzo e Radovic ad accorciare le distanze (33-32, min. 17). Grigonis ed Hernández ridanno un piccolo vantaggio all’ICL e al riposo lungo si va sul 41-34. Murcia si riavvicina al ritorno in campo con il gioco da tre punti di Kelati (45-42, min. 24). Hernández realizza sette punti consecutivi e tiene gli ospiti a distanza (54-46, min. 27). Ma l’UCAM non si arrende: tripla di Kelati, tre liberi di Rojas, 2+1 di Radovic e Campazzo firma il sorpasso. Il terzo periodo si chiude 56-57. La differenza si allarga con la tripla di Wood ed il gioco da tre punti di Campazzo (61-65, min. 34). García, al ritorno da un infortunio, suona la carica con una schiacciata ed Hernández pareggia i conti (65-65, min. 35). La partita si decide dalla lunetta: Lima fa due volte 1/2, mentre Sandul e Simon non sbagliano (71-67, min. 39). Wood ci prova da tre e sul suo errore la partita si chiude. I liberi di Grigonis sanciscono il 77-69 finale. Manresa ottiene così la terza vittoria stagionale, dopo tre sconfitte consecutive. Gli uomini di Navarro si mantengono avanti per gran parte della partita, e riescono a reagire alla rimonta finale degli ospiti. La squadra catalana continua quindi a navigare in una zona tranquilla di classifica. Per Murcia è invece la seconda sconfitta consecutiva. La squadra non brilla quest’oggi, a differenza delle altre partite, ma ha avuto nel quarto periodo ottime chance di portare a casa l’incontro. Quest’anno gli uomini di Katsikaris non riescono a trovare continuità di risultati.

ICL Manresa: Hernández 16 e 21 di valutazione, Thomas 14, Musli 12 e 10 rimbalzi, Simon 12, Grigonis 11
UCAM Murcia: Campazzo 20, Kelati 11, Radovic 10

FIATC Joventut 69 – Real Madrid 79
La settima giornata si chiude con uno scontro diretto tra due inseguitrici, FIATC Joventut e Real Madrid. La sfida tra le due vede trionfare i blancos da otto partite consecutive, dalla stagione 2011/12, con sette sfide in campionato ed una in Copa del Rey. La partita odierna non fa differenza ed è il Real a vincere. La squadra di Laso si presenta con la novità Rodríguez in quintetto al posto di Llull. Sono però le triple di Maciulis e Nocioni a permettere ai madrileni la fuga iniziale (6-12, min. 6). Il Real ha in mano il ritmo della partita grazie in particolare al dominio a rimbalzo: saranno 14 i rimbalzi catturati dai blancos nella prima frazione. Nonostante il timeout di Maldonado, il vantaggio ospite si allunga grazie a Rodríguez ed Ayón (7-19, min. 9). Il primo quarto termina 12-19. Sono Llovet e Vidal ad avvicinare il FIATC (17-21, min. 11). La coppia Reyes-Ayón domina però sotto canestro e cinque punti del messicano, uniti a quattro di Taylor, rimettono il Real in fuga (19-32, min. 18). Paul prova a ridurre lo scarto ma sul canestro di Reyes si chiude 24-36 la prima parte. Gli ospiti partono forte anche ad inizio ripresa, grazie a Thompkins. Ancora una volta è il solo Paul a reagire per i padroni di casa, con cinque punti consecutivi (35-40, min. 24). È Rodríguez a prendere in mano la partita nei minuti seguenti: due triple per un totale di otto punti e due assist per Reyes, per un parziale di 5-14 con cui il Real ricaccia ancora una volta indietro Badalona (40-54, min. 28). Maldonado ferma l’incontro ma cinque punti di Nocioni nel finale sembrano già sentenziare la partita. All’ultimo quarto siamo 44-61. Il vantaggio aumenta grazie a Reyes ed ancora Nocioni, ad inizio quarto periodo (48-65, min. 32). Il FIATC però non molla, e inizia pian piano a ridurre lo scarto, complici sette punti del rientrante Abalde (61-69, min. 36). Per l’ennesima volta, nel momenti in cui i catalani sembrano poter riaprire le sorti dell’incontro, il Real preme sull’acceleratore. Questa volta è Reyes a pensarci, con sei punti consecutivi (64-75, min. 39). Nel finale primi punti per Llull e risultato fissato sul 69-79. Il Real quindi, mantiene continuità in campionato reagendo ad una nuova sconfitta europea. La vittoria odierna permette agli uomini di Laso di staccare Badalona, ma soprattutto di agguantare Barcelona. I blancos disputano una concreta partita, mettendosi avanti sin dall’avvio e difatti “giocando” con gli avversari, senza lasciarli mai avvicinare concretamente. Per il FIATC invece, arriva la sconfitta dopo quattro vittorie consecutive. I catalani sono costretti ad arrendersi ad un Real superiore, e trovano la prima sconfitta casalinga. Gli uomini di Maldonado rimangono comunque nella parte alta di classifica a due partite dalla vetta.

FIATC Joventut: Paul 20, Llovet 18 con 5/8 dal campo e 21 di valutazione, Abalde 9, Suton 8 e 6 rimbalzi
Real Madrid: Reyes 16 con 9 rimbalzi e 23 di valutazione, Rodríguez 15, Nocioni 12, Ayón 11 e 7 rimbalzi



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A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 12 Commenti
  • andrebott 24/11/2015, 19.35
    Citazione ( Martxel13 24/11/2015 @ 16:10 )

    Su Murcia bisogna farsene una ragione: anche se sulla carta hanno una squadra da play-off ( o quasi) da 2 anni, perdono lo stesso.Quest'anno hanno puntato su Katsikaris, uno che due cosette sulla acb le conosce e neanche lui riesce a portarli tra i p ...

    Ma infatti la mia sicurezza era Katsikaris, per me uno tra i migliori 5 coach europei, in più hanno un signor roster eppure non stanno andando bene...l'unica cosa che posso pensare è che avendo allenato la Grecia fino a metà settembre siano ancora indietro con i dettami dell'ex Bilbao

  • Martxel13 24/11/2015, 17.21
    Citazione ( Obradoiro88J 24/11/2015 @ 16:40 )

    Eh Martxell, ci pensavo anche io, però mettici 5 squadre sicure che ci entrano per manifesta superiorità e budget molto più corposi (Real, Barcellona, Valencia, voi e Malaga), dopo mettici Gran Canaria che è da anni che ha un livello consolidato ...

    Concordo in pieno, fattostá che a Murcia non capita mai di fare il campionato, per dire, di Joventud o di Bilbao, anche tenendone le potenzialitá...insomma, che sia dietro Fuenla e Manresa mi pare assurdo.Certo, siamo alla settima giornata, ma questa squadra ha il potenziale per lottare, almeno in casa, con le prime e invece stá sempre piú in giú di quanto dovrebbe.O magari sono io che la vedo cosí e Campazzo e Lima non sono sufficienti per lottare per le prime otto...

  • Obradoiro88J 24/11/2015, 16.40
    Citazione ( Martxel13 24/11/2015 @ 16:10 )

    Su Murcia bisogna farsene una ragione: anche se sulla carta hanno una squadra da play-off ( o quasi) da 2 anni, perdono lo stesso.Quest'anno hanno puntato su Katsikaris, uno che due cosette sulla acb le conosce e neanche lui riesce a portarli tra i p ...

    Eh Martxell, ci pensavo anche io, però mettici 5 squadre sicure che ci entrano per manifesta superiorità e budget molto più corposi (Real, Barcellona, Valencia, voi e Malaga), dopo mettici Gran Canaria che è da anni che ha un livello consolidato e si fa rispettare anche in Europa dove l'anno scorso ha perso anche una finale; aggiungici poi Bilbao e Saragozza che hanno più blasone, budget importanti e sono abituate da tempo a stare nella colonna di sinistra...ci metterei anche Tenerife e Joventut che magari a livello di potere economico stanno sullo stesso livello di Murcia, ma che hanno comunque, almeno nel caso della Penya, assetti consolidati e progetti molto più avviati che stanno pagando i loro frutti dopo anni di programmazione...Quindi, se ci pensi, alla fine, standoci larghi, in realtà sono 2 i posti realmente a disposizione e, a meno di miracoli, anche per quest'anno, vedo Bilbao nettamente avanti alle altre per una piazza nei PO, quindi per l'ottavo posto bagarre pura con almeno 3 o 4 squadre che possono rientrarci (una è Murcia, forse ci siamo noi, una è sicuramente Badalona, magari Tenerife che rientra...). E' più facile a dirsi che a farsi, per come è livellato il campionato spagnolo.

  • Martxel13 24/11/2015, 16.12
    Citazione ( bubu170 24/11/2015 @ 16:05 )

    Diciamo che avere una coppia play come Pangos - Oliver non è poca cosa, anzi! Andorra gioca più "all'italiana" che alla spagnola però la base di talento c'è; su Shermadini aveva ragione Trinchieri come al solito, avrebbe dovuto farsi ancora almen ...

    Pangos é perfetto per la acb, giá si stá scrollando di dosso la timidezza delle prime uscite e con un maestro come Oliver al lato non puó fallire.Gran Canaria é ancora una squadra vera e dopo le partenze di Edy e Tomas non era scontato, anzi direi che é una sorpresa...

  • Martxel13 24/11/2015, 16.10
    Citazione ( andrebott 24/11/2015 @ 15:43 )

    Fa impressione e allo stesso tempo fa capire il livello del campionato spagnolo il fatto che Malaga sia 3-4 mentre in Eurolega vola...male anche Murcia e Saragoza

    Su Murcia bisogna farsene una ragione: anche se sulla carta hanno una squadra da play-off ( o quasi) da 2 anni, perdono lo stesso.Quest'anno hanno puntato su Katsikaris, uno che due cosette sulla acb le conosce e neanche lui riesce a portarli tra i primi otto.Delusione...oltretutto con Campazzo e Lima che dovrebbero valere giá mezzo play-off...mah...

  • bubu170 24/11/2015, 16.05
    Citazione ( Martxel13 24/11/2015 @ 15:04 )

    Non ti preoccupare che Shermadini ora sbaglierá le prossime 2 partite al 90%...Oliver invece ha avuto una flessione un paio di stagioni fá o poco piú, io pensavo uscisse dal giro e invece mi ha stupido tornando alla grandissima.Grande classe eh...

    Diciamo che avere una coppia play come Pangos - Oliver non è poca cosa, anzi! Andorra gioca più "all'italiana" che alla spagnola però la base di talento c'è; su Shermadini aveva ragione Trinchieri come al solito, avrebbe dovuto farsi ancora almeno un anno con lui per poi esser pronto per giocare ad alto livello, ma il Mr. Bean georgiano non l'ascoltò ed i risultati si vedono, perchè il talento c'è, ma purtroppo per lui poco altro

  • andrebott 24/11/2015, 15.43

    Fa impressione e allo stesso tempo fa capire il livello del campionato spagnolo il fatto che Malaga sia 3-4 mentre in Eurolega vola...male anche Murcia e Saragoza

  • Martxel13 24/11/2015, 15.04
    Citazione ( bubu170 24/11/2015 @ 13:03 )

    Primo posto giusto per tutto il lavoro fatto fino ad adesso, però la prossima settimana contro Granca sarà molto dura, l'assenza di Van Rossom (sperando di recuperare Dubljevic) non può non pesare, malgrado ormai ci sia la sensazione che questa è ...

    Non ti preoccupare che Shermadini ora sbaglierá le prossime 2 partite al 90%...Oliver invece ha avuto una flessione un paio di stagioni fá o poco piú, io pensavo uscisse dal giro e invece mi ha stupido tornando alla grandissima.Grande classe eh...

  • Martxel13 24/11/2015, 15.00

    Tillie é un gran lavoratore, uno che si rende sempre utile, ma che possa essere un referente della lega ne dubito fortemente, per mettere la doppia cifra a referto fá molta fatica e piú fiducia di quella che gli dá Perasovic non la puó avere.Magari frá 2 anni sará un referente della lega, per ora, in generale, gli preferisco Adams (giocatore di cui ho sempre avuto fiducia ed ero fermamente convinto che avessero fatto bene a tenerlo mentre tutti storcevano il naso...), Causeur e Ioannis...Perasovic se non altro ha portato entusiasmo a Vitoria dopo anni di magre e questo non ce lo dimenticheremo neanche a fine marzo quando finirá la benzina...Valencia stramerita il primo posto, squadra veramente completa e ben allenata, bello bello vederla giocare, vanno 13-0 d'altra parte...Vives ha cominciato in sordina l'anno scorso ma adesso, complici i problemi fisici di Van Rossom e Diot, la squadra sembra piú sua che degli altri due.Grossi meriti per l'ex Joventud.

  • Obradoiro88J 24/11/2015, 13.23

    Sempre sostenuto che Kim Tillie può diventare uno dei referenti nello spot di 4 della Lega, dal momento che è completissimo, deve solo avere più fiducia e sentirsi importante all'interno della squadra, cosa che Crespi aveva pensato bene di non concedergli. Molto bene Perasovic (ma non ci voleva uno scienziato) a capirlo e a lanciarlo, complice il KO di Toko Shengelia. Col Barcellona ha fatto una gran partita.

  • bubu170 24/11/2015, 13.03

    Primo posto giusto per tutto il lavoro fatto fino ad adesso, però la prossima settimana contro Granca sarà molto dura, l'assenza di Van Rossom (sperando di recuperare Dubljevic) non può non pesare, malgrado ormai ci sia la sensazione che questa è la squadra di Vives. Ho guardato anche pezzi di Andorra - Malaga, dove si è visto un redivivo Shermandini e Granca - Zaragoza, in cui gli ospiti hanno buttato nel cesso quella che sarebbe stata una grande vittoria, mentre per gli isolani solito super Oliver nel finale, ma ormai si sa che quando la palla pesa lui di rado tradisce

  • Anklebreaker 24/11/2015, 12.37 Mobile

    Grande Baskonia!