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ACB 10/11/2015, 11.09

Liga Endesa, Giornata 5: in testa rimangono in due

Valencia e Barcelona proseguono uniche imbattute

ACB
La quinta giornata di Liga Endesa è caratterizzata principalmente dalla solidarietà nei confronti di Kyle Kuric. La notizia della settimana è stata sicuramente l’operazione cui è stato sottoposto il giocatore americano in settimana, e così tutte le squadre hanno deciso di mandargli un messaggio di auguri. I giocatori infatti sono scesi in campo con una maglia gialla con il messaggio ¡Ánimo Kyle!, accompagnato dall’hashtag #WeAreWithYou. Passando al campo, il gruppo di testa continua ad assottigliarsi per via del terzo scontro diretto consecutivo. Questa volta è Baskonia a cedere contro Valencia, che rimane in testa con Barcelona. Il Real si aggiudica un derby combattuto mentre in coda Sevilla raggiunge la prima vittoria lasciando Tenerife e Gipuzkoa ancora a zero.

Montakit Fuenlabrada 79 – Baloncesto Sevilla 81
La prima partita della quinta giornata di Liga Endesa vede la prima vittoria da parte del Baloncesto Sevilla che sbanca il Polideportivo Fernando Martín, battendo per 79-81 il Montakit Fuenlabrada. La partita è equilibrata e tesa fino alla fine con gli andalusi consapevoli della necessità di smuovere la propria classifica. Sono infatti proprio gli ospiti ad iniziare meglio con Bamforth e Nachbar (5-6, min. 3). I padroni di casa invece vogliono dal canto loro proseguire la striscia positiva tra le mura amiche, e rispondono quindi colpo su colpo; Sobin, quattro punti in avvio, risponde alla tripla di Nachbar (9-11, min. 5). Pian piano però è Sevilla ad imporsi ed a spezzare l’iniziale equilibrio: Berni Rodríguez dà il via con una tripla ad un parziale di 7-0, con quattro punti di Sánchez, che porta gli ospiti sul +10 (12-22, min. 8). Scott frena l’emorragia con una tripla ma nel finale una bomba di Miljenovic allarga la distanza portando gli andalusi avanti al primo riposo, 17-29, e chiudendo uno dei migliori quarti dal punto di vista offensivo. Fuenlabrada accusa il colpo e ad inizio secondo quarto cambia subito marcia: Scott è protagonista con cinque punti ed è accompagnato da Úriz, autore di tre assist, compreso quello per la tripla di Popovic che chiude un parziale di 12-2 costringendo Casimiro al timeout (29-31, min. 13). Il punteggio torna quindi in equilibrio ma sono comunque gli ospiti a rimanere avanti (34-36, min. 16). Nachbar prova più volte a rimettere i suoi in fuga ma Tabu chiude il periodo con quattro punti consecutivi che permettono ai padroni di casa di andare al riposo lungo sotto 43-44. Al ritorno in campo è ancora Sevilla a fare il ritmo: gli andalusi iniziano il secondo tempo con il piede sull’acceleratore. Bamforth è autore di sette punti realizzando praticamente da solo un parziale di 9-0 che mette gli ospiti in fuga (43-53, min. 23). Tabak corre subito ai ripari con il timeout ed ottiene un effetto praticamente immediato: Sobin realizza anche lui sette punti per restituire il parziale di 9-0 (52-53, min. 26). Lo scambio di parziali termina con la tripla di Nachbar (52-56, min. 27). Stavolta però il Montakit riesce a proseguire sulla scia positiva e così con due triple di Tabu e Scott riesce a rimettere la testa avanti (58-56, min. 28). I padroni di casa chiudono un ottimo terzo quarto con la tripla di Urtasun che firma il 62-58. Il quarto periodo si apre con Sevilla a provarci con Sánchez ed Oriola, e con il Montakit a mantenersi avanti grazie a due triple consecutive di Scott (68-64, min. 33). Sánchez riesce a portare i suoi di nuovo a contatto ma Smits li ricaccia subito indietro con un’altra tripla (73-68, min. 34). Appare però Anderson, fino ad ora silente, che con cinque punti consecutivi regala la parità agli ospiti e ci consegna un finale emozionante (73-73, min. 36). Il Montakit abusa del tiro da tre, fino a questo punto decisivo per la rimonta ed il sorpasso; ora però le conclusioni non vanno a segno e Sánchez ed Anderson accumulano altri quattro punti riportando Sevilla avanti e chiudendo un parziale di 9-0 a favore ospite (73-77, min. 38). Tabu e Sobin pareggiano i conti e ad un minuto dalla fine siamo pari (77-77, min. 40). Sevilla realizza due giocate praticamente identiche con l’assist di Bamforth per la schiacciata di Balvin. Sobin accorcia le distanze e dopo la palla persa ospite, il Montakit ha il possesso per pareggiare o vincere. Popovic penetra a canestro ma il suo appoggio rimane corto. Finisce 79-81. Sevilla ottiene quindi la sua prima vittoria e lo fa in trasferta, in un campo fino ad ora mai violato. Con un po’ di ritardo infatti, gli uomini di Casimiro hanno trovato i meccanismi giusti e dopo le ottime prestazioni nel secondo tempo contro l’Herbalife e settimana scorsa contro Murcia, trovano anche i due punti, fondamentali per il morale, per la classifica e per proseguire in questa scia positiva. Per il Montakit arriva invece un piccolo passo indietro che porta una sconfitta, la prima in casa dopo due vittorie, contro una diretta concorrente per la salvezza. La squadra di Tabak, nonostante una prestazione tutt’altro che brillante in attacco, è arrivata anche ad avere il tiro del pareggio senza però riuscirci.

Montakit Fuenlabrada: Sobin 18 con 8/9 dal campo, 6 assist e 22 di valutazione, Scott 17 con 5/8 da tre, Tabu 11
Baloncesto Sevilla: Sánchez 16 con 5/5 dal campo, Nachbar 16, Bamforth 15 e 18 di valutazione, Balvin 9 e 7 rimbalzi

Rio Natura Monbus Obradoiro 81 – RETAbet.es GBC 68
Nel secondo anticipo il Rio Natura Monbus Obradoiro riceve il RETAbet.es alla ricerca della prima vittoria. Anche oggi però l’appuntamento è da rimandare per i baschi, dal momento che i galiziani si mantengono imbattuti in casa centrando la terza vittoria stagionale. L’inizio è equilibrato con un botta e risposta tra Bendzius e Triguero da un lato, e Urtasun e Milbourne dall’altro (6-6, min. 4). Il primo vantaggio è degli ospiti con Doblas e Grimau. Il catalano poco dopo risponde ad una tripla di Waczynski (9-13, min. 7). Neanche il tempo per il pubblico locale di temere un’altra brutta prestazione come quella di Valencia che Caloiaro realizza cinque punti di fila, e con la tripla di Bendzius il parziale di 8-0 è completo (17-13, min. 9). Il RETAbet.es non sarà più in grado di rimettere la testa avanti. Il primo quarto finisce 17-15. Il secondo periodo infatti inizia così come era finito il precedente, con cinque punti consecutivi di Caloiaro (24-16, min. 13). Ponsarnau è già costretto a terminare i timeout a disposizione e perde Motos per un infortunio alla spalla. I baschi tuttavia, riescono ad imporre la loro difesa e ad abbassare il ritmo per impedire la fuga dei padroni di casa; i problemi però stanno in attacco dove gli ospiti non riescono ad essere continui. Doblas riesce solo ad avvicinare i suoi (26-21, min. 17). Il primo tempo si chiude con le triple di Haws e McGrath e con il vantaggio locale, 33-25. Ad inizio terzo quarto il protagonista è Waczynski, autore di nove dei primi undici punti dei suoi, compreso un gioco da tre punti a rimbalzo offensivo (44-32, min. 24). A questo punto la distanza è stata scavata e i padroni di casa respingono qualsiasi tentativo ospite di rimonta: è così quando Bendzius e Waczynski realizzano due triple consecutive (50-38, min. 28). Il terzo quarto si chiude 56-43. Il periodo finale si apre con una tripla di Vrkic ed una schiacciata in contropiede di Milbourne (57-48, min. 32). Moncho Fernández fa scattare subito l’allarme, chiamando timeout e richiamando i suoi a non abbassare la concentrazione. Al ritorno in campo infatti, Haws e Yusta ripristinano la doppia cifra di vantaggio (62-50, min. 33). Urtasun ci prova ma Haws è protagonista realizzando altri cinque punti e tenendo i suoi avanti (70-58, min. 36). I baschi non mollano e provano un ultimo tentativo con la tripla di Grimau: immediatamente però arriva la risposta di Waczynski e ancora di Haws, che firma la tripla che chiude definitivamente la gara, per un totale di 14 punti nel quarto periodo (77-62, min. 39). I padroni di casa possono quindi chiudere in controllo per l’81-68 finale. Il Rio Natura prosegue quindi la sua marcia, totalizzando la terza vittoria in altrettante partite casalinghe. Gli uomini di Fernández rispondono alla sconfitta di Valencia con una prestazione solida, prendendo il comando nel primo quarto e controllando qualsiasi tentativo di rimonta, senza praticamente mai andare in affanno. Dall’altra parte invece, arriva un’altra sconfitta per il RETAbet.es, ancora a 0 punti. Sicuramente il calendario non è stato un amico dei baschi, ma a preoccupare sono le prestazioni. La squadra di Ponsarnau è la peggiore sia difensivamente ma anche offensivamente, non avendo mai superato i 70 punti in nessuna delle cinque partite.

Rio Natura Monbus Obradoiro: Haws 19 e 22 di valutazione, Waczynski 17, Caloiaro 14 e 6 rimbalzi, Bendzius 11, McGrath 7 e 8 assist
RETAbet.es GBC: Milbourne 18 con 9/12 dal campo, Urtasun 16, Grimau 13 e 6 rimbalzi, Doblas 11, Llompart 8 assist

MoraBanc Andorra 66 – FC Barcelona Lassa 89
Quinta vittoria su cinque partite per Barcelona che si mantiene imbattuta vincendo a domicilio contro il MoraBanc Andorra. E’ una vittoria agevole per la squadra catalana che prende il comando nella seconda parte e lo mantiene fino alla sirena finale. Ad iniziare meglio sono i padroni di casa, guidati da una tripla di Bogdanovic ed una schiacciata di Gomes (6-2, min. 3). Il vantaggio è solo illusorio perché una tripla di Doellman apre un parziale di 0-15 in cui va a segno tutto il quintetto blaugrana (6-17, min. 6). Stojanovski ferma l’emorragia dopo il timeout di Peñarroya ma il vantaggio ospite aumenta grazie a Lawal e Doellman (9-21, min. 8). L’ingresso di Navarro vivacizza il gioco del MoraBanc che con un parziale finale di 11-3 riesce a ricucire la distanza. Sul canestro di Pino si chiude il primo quarto sul 20-24. Il secondo periodo si apre con la tripla di Perperoglou e l’immediata risposta di Clark (23-27, min. 11). I pirenaici sembrano aver acquisito fiducia e poco dopo riescono a pareggiare con le conclusioni dall’arco di Sada ed ancora Clark (31-31, min. 14). Barcelona non riesce più a trovare facilmente la via del canestro mentre Andorra continua ad essere letale dai 6,75: le triple di Bogdanovic e Schreiner portano avanti il MoraBanc (37-35, min. 17). Sono minuti particolarmente intensi: Ribas e Perperoglou ridanno il vantaggio agli ospiti, Schreiner pareggia i conti (40-40, min. 18). Nel finale di quarto Barcelona si affida ai suoi uomini più esperti e così Tomic e Doellman realizzano un parziale di 7-0 che permette ai catalani di andare al riposo lungo avanti 40-47. Andorra chiude il secondo quarto con 8/10 da tre. Come settimana scorsa, gli uomini di Pascual tornano in campo concentratissimi: dopo i canestri iniziali di Bogdanovic e Clark, Satoransky guida con quattro punti e tre assist il parziale di 12-0 che spacca la partita (44-59, min. 25). Peñarroya prova a fermare la partita ma è inutile perché i catalani dominano, a suon di rimbalzi offensivi e canestri in contropiede. Vezenkov firma il +20 (48-69, min. 30), ma il terzo quarto si chiude sul 52-70 con i liberi di Stojanovski. I dieci minuti finali non cambiano quindi la partita e Pascual può dare spazio a tutti i suoi uomini. Andorra riesce a sfruttare qualche calo di concentrazione ospite, ma ai blaugrana basta poco per riaccelerare. Quando Jones e Schreiner avvicinano i padroni di casa (65-78, min. 37), Barcelona reagisce chiudendo la partita con un parziale di 11-1, con Ribas. Abrines e Satoransky protagonisti. Finisce 66-89 per la squadra di Pascual che prosegue a vele spiegate in testa alla classifica. Non si trattava sicuramente di un test difficile per i catalani, a cui basta ancora una volta un’accelerata ad inizio ripresa per poi inserire il pilota automatico. Andorra invece, rimane ferma ad una sola vittoria. Poco hanno potuto gli uomini di Peñarroya contro lo strapotere dei rivali.

MoraBanc Andorra: Jones e Bogdanovic 10, Schreiner 9 e 7 assist, Clark 8
FC Barcelona Lassa: Tomic 15 con 8 rimbalzi e 26 di valutazione, Doellman 15, Perperoglou, Ribas e Lawal 11, Satoransky 9 e 10 assist con 20 di valutazione

Herbalife Gran Canaria 88 – ICL Manresa 59
Partita particolare alla Gran Canaria Arena che si apre con un messaggio di auguri da parte di giocatori e tifosi per Kyle Kuric, operato in settimana per la rimozione di un tumore cerebrale. In un’atmosfera particolare infatti, i giocatori dell’Herbalife riescono a dedicare al loro compagno la vittoria contro l’ICL Manresa, vittoria praticamente mai in discussione. Sono però gli ospiti a partire meglio grazie alla tripla di Thomas e alla schiacciata di Musli (2-9, min. 3). L’Herbalife reagisce però alla grande: Salin e Báez aprono il fuoco da tre iniziando un parziale di 17-0, con cinque punti del finlandese e di Oliver (19-9, min. 7). La partita è praticamente già spezzata ed a poco servono le contromosse di Navarro. Montañez ed Hernández danno un po’ di ossigeno agli ospiti ed il primo quarto si chiude sul 25-14. Newley è protagonista in avvio di secondo quarto con due punti e l’assist per la schiacciata di Savané, alla partita 400 in Liga (29-18, min. 12). I manresani facilitano il compito ai padroni di casa perché nei minuti seguenti non riescono ad approfittare di un piccolo calo dei canarini. Le imprecisioni al tiro si susseguono finché Sánchez non rompe il digiuno dopo circa cinque minuti (29-20, min. 17). A svegliarsi però è l’Herbalife perché dopo la tripla di Simon, Omic realizza sette punti consecutivi che uniti al gioco da tre punti di Savané portano la squadra di Reneses in fuga. Il primo tempo si chiude infatti 40-25. Al ritorno in campo i catalani riescono ad avvicinarsi grazie alle triple di Flys ed Hernández (45-35, min. 24). La risposta dei padroni di casa è ancora una volta contundente: un gioco da tre punti di Omic, cinque punti di Pangos, ed un parziale di 12-2 a chiudere definitivamente la partita (57-37, min. 26). Simon prova a dare la scossa ai suoi con cinque punti ma Gran Canaria domina in area: tre rimbalzi offensivi nella stessa azione, chiusa dalla schiacciata di Pasecniks. Il terzo quarto si chiude 68-43. In avvio di ultimo quarto è Grigonis a provare a riaprire le ostilità (68-50, min. 32). Per l’Herbalife però è troppo facile riaccelerare e con cinque punti di Rabaseda il vantaggio è di nuovo oltre quota 20 (76-55, min. 36). Manresa non tornerà a provarci e così la partita scivola via verso la fine. Le triple di Báez e Rabaseda sfondano il tetto dei 30 ma il finale è 88-59. L’Herbalife Gran Canaria ottiene quindi una vittoria importante al termine di una settimana particolare. Non solo per la vicenda riguardante Kuric, al quale l’intero palazzetto dedica la vittoria ed un ulteriore messaggio finale, ma anche perché i canarini erano reduci da due sconfitte consecutive tra campionato ed Eurocup. Questi due punti sono quindi utili per il morale e per seguire il treno in testa alla classifica. Manresa invece trova la seconda sconfitta consecutiva. La prestazione odierna non può però compromettere il buon avvio di stagione della squadra di Navarro.

Herbalife Gran Canaria: Oliver 13, Newley 12 e 17 di valutazione, Omic 11, 8 rimbalzi e 18 di valutazione, Salin 11, Pangos 7 e 9 assist
ICL Manresa: Simon 16, Grigonis 9, Musli 6 e 9 rimbalzi

FIATC Joventut 71 – CAI Zaragoza 70
Finale al cardiopalma al Palau Olímpic di Badalona dove il FIATC Joventut riesce ad avere la meglio sul CAI Zaragoza solo grazie ad una tripla sulla sirena finale di Paul, quando la partita sembrava saldamente nelle mani degli ospiti. La squadra di Ruiz infatti, comanda sin dall’inizio, dominando il gioco sotto canestro grazie a Norel e Jelovac (2-8, min. 4). I due sono autori dei primi 17 punti del CAI, compresa la tripla con cui Jelovac risponde a Paul (11-17, min. 6). Con l’ingresso di Sastre, gli ospiti riescono a raggiungere la doppia cifra di vantaggio (11-22, min. 7), prima che Paul si svegli ed inizi a guidare i suoi: cinque punti in fila più l’assist per la tripla di Nogués, per chiudere il quarto con un parziale di 12-2. Il primo parziale è infatti 23-24. Ad inizio secondo quarto i neroverdi sembra aver preso le misure in difesa e riescono a pareggiare, prima con la tripla di Vidal, poi con quella di Sàbat in risposta a Benzing (31-31, min. 14). La partita è adesso equilibrata: Jelovac continua a dominare nel pitturato, ma Paul si è acceso dalla lunga distanza (37-39, min. 16). Sastre prova a creare distanza tra le squadre nel finale ma quattro punti di Llovet nel finale riportano il FIATC a contatto. Si torna negli spogliatoi sul 45-47. I padroni di casa partono meglio al ritorno in campo: tripla di Ventura e schiacciata di Paul per il primo vantaggio della partita (52-49, min. 23). E’ un terzo quarto strano e le mani sono a dir poco fredde: il CAI chiuderà con un solo canestro all’attivo, quello di Norel in avvio, mentre Badalona non ne approfitta come potrebbe, abusando del tiro da tre. Da qui alla fine del periodo gli ospiti accumulano solo quattro punti dalla lunetta, mentre per i padroni di casa arriva un unico canestro, di Sàbat. Ad inizio quarta frazione siamo 55-53. L’inizio degli ultimi dieci minuti è decisamente più vivace: Henry, al rientro quest’oggi, pareggia, Mallet riporta i suoi avanti con una tripla, Jelovac tiene Zaragoza a contatto (60-57, min. 32). Badalona inizia ad essere precipitoso in attacco ed il CAI ne approfitta, riportandosi in vantaggio con i giochi da tre punti di Jelovac e Sastre (60-63, min. 36). Paul riesce a riportare a contatto i padroni di casa che riescono a riportarsi avanti con Vidal (66-65, min. 38). Ma è ancora Sastre a fare la differenza con una giocata a rimbalzo offensivo che porta ad un 2/2 dalla lunetta (67-70, min. 40). Il maiorchino commette poco dopo il quinto fallo e la sua uscita risulta decisiva: mancano 14” e Vidal fa 1/2. Il CAI sembra avere in mano la partita, oltre che il possesso, ma sulla rimessa è proprio Jelovac, il migliore dei suoi, a perdere il pallone. Ci pensa Paul a guidare l’attacco locale e ad incendiare il pubblico catalano con una tripla da circa otto metri. La squadra di Ruiz avrebbe un’ultima opportunità ma la difesa riesce ad avere la meglio sull’ultima rimessa con 1” da giocare. Finisce 71-70. Il FIATC Joventut ottiene quindi un’altra vittoria al fotofinish, dopo quella di settimana scorsa. Quest’oggi il merito è di Paul, che si prende la responsabilità dell’ultimo attacco nonostante fino ad allora stesse tirando con 4/13 da tre. Maldonado non può ritenersi soddisfatto della prestazione odierna, visto che la partita era praticamente già persa, ma può sicuramente riconoscere ai suoi il merito di riuscire a trionfare anche in giornate no. Non è un fattore da sottovalutare per una squadra che vuole navigare in alta classifica. Il CAI invece, torna da Badalona con una sconfitta immeritata. Gli uomini di Ruiz hanno comandato il gioco nella prima parte, riuscendo poi a rimettere la testa avanti nell’ultimo quarto, quando ormai sembrava fatta. Una palla persa dell’uomo migliore, Jelovac, condanna gli aragonesi alla sconfitta.

FIATC Joventut: Paul 22, Llovet e Suton 9, Ventura 7
CAI Zaragoza: Jelovac 19, Sastre 14 con 8 rimbalzi e 22 di valutazione, Norel 10 e 6 rimbalzi

Unicaja 85 – Iberostar Tenerife 75
Dopo due sconfitte consecutive l’Unicaja torna alla vittoria e lo fa soffrendo contro un Iberostar Tenerife che per la prima volta in 12 anni non vede Alejandro Martínez in panchina. Il nuovo tecnico, Txus Vidorreta, arrivato da pochi giorni, siede in tribuna e la squadra viene affidata per la partita odierna all’assistente Marco Justo. La partita è più equilibrata di quanto non si direbbe e viene risolta solo all’overtime. Gli ospiti partono bene con cinque punti di Abromaitis (0-5, min. 2). L’Unicaja reagisce con le triple di Díez e Nedovic (10-8, min. 4). Il ritmo è alto in avvio e Málaga ha la meglio grazie alla superiorità a rimbalzo ed all’intensità difensiva che porta a canestri in contropiede con Markovic (14-8, min. 7). L’Iberostar, ancora privo di Blanco e Sekulic, inizia a soffrire, specie con le seconde linee in campo ed il primo quarto si chiude 21-11 con la tripla finale di Jackson. Il secondo periodo si apre con sei punti di Hendrix, ma gli ospiti sono decisi a giocarsela ed iniziano a trovare continuità in attacco. Hanley e Rey, probabilmente all’ultima partita in maglia Iberostar, sono protagonisti con quattro punti a testa del parziale di 6-14 con cui gli isolani tornano a contatto (27-25, min. 15). L’Unicaja soffre ora la pressione difensiva del rivale con palle perse e tiri da tre forzati; quando Abromaitis pareggia i conti con una schiacciata, Plaza è costretto a chiedere timeout (29-29, min. 17). All’uscita dal minuto di sospensione ci pensa Nedovic a guidare i suoi, con un gioco da tre punti ed ispirando la tripla di Jackson (35-31, min. 19). Il secondo quarto si chiude sulla tripla di San Miguel che permette ad un combattivo Iberostar di rimanere in scia, 37-34. Il secondo tempo si apre con quattro punti di Díez ed il canestro di Markovic (43-34, min. 23). Gli andalusi sembrano sbloccarsi e poter finalmente scappare ma gli ospiti rimangono lì continuando a difendere forte e a giocare al loro ritmo. Beirán realizza cinque punti consecutivi, compresa la tripla che porta i suoi di nuovo a contatto (47-46, min. 28). Come nel periodo precedente però, il sorpasso non riesce ed è Nedovic a guidare i suoi fino al 54-47 di fine quarto. La zona di Plaza sembra mettere davvero in difficoltà l’Iberostar, e la tripla di Jackson può essere un colpo duro da digerire (57-51, min. 33). Seguono alcuni minuti di difficoltà per entrambe le squadre e la partita pare avviarsi ad una fine già scritta. L’Iberostar però riesce ancora una volta a sfruttare gli errori del rivale: quattro punti di Rey, tripla di San Miguel e sorpasso ospite (59-61, min. 39). Il finale è ora convulso perché l’Unicaja sente la partita scivolare via: Smith realizza un gioco da tre punti e dopo l’errore di Beirán, Vázquez fa 2/2 (66-62, min. 40). Sembra ancora una volta finita ma invece no: dopo il timeout di Justo, arriva la tripla di Abromaitis. Scambio di tiri liberi fino a quando Smith fa 1/2: mancano 9” ed è Richotti ad avere la responsabilità aprendosi la strada verso un lay-up fin troppo comodo. Pari a quota 69 e overtime. L’equilibrio regna anche in avvio di supplementare: tripla di Jackson e risposta di Beirán (72-71, min. 42). I padroni di casa però iniziano a far prevalere la loro maggiore esperienza, oltre che una maggiore freschezza rispetto ad un Iberostar stanco. Inizia Smith con una tripla, continuano Jackson e Markovic per quella che è la fuga decisiva (80-71, min. 44). Gli ospiti a questo punto mollano, e dopo la schiacciata di Vázquez, è la tripla di Smith a chiudere i giochi. Finisce 85-75. Trionfo quindi sudato più del previsto per un Unicaja che interrompe la striscia di due sconfitte consecutive. Gli andalusi appaiono troppo discontinui e riescono ad avere la meglio solo grazie alla maggiore esperienza e ad una rotazione più ampia. L’Iberostar invece rimane ancora a zero vittorie ma può raccogliere qualcosa di positivo. Il carattere e la combattività non sono mai mancati a questa squadra ed oggi c’è stata un’altra dimostrazione. Starà ora a Vidorreta imporre il lato tecnica per provare a far riemergere dagli abissi una squadra costruita sicuramente per altri obiettivi.

Unicaja: Smith 15, Jackson 14, Hendrix 12, Thomas 8 e 13 rimbalzi, Markovic 7 assist
Iberostar Tenerife: Abromaitis 16, Rey 12, Beirán 10, Richotti 7 e 8 assist

UCAM Murcia 96 – Dominion Bilbao Basket 68
L’UCAM Murcia raggiunge la seconda vittoria consecutiva trionfando contro il Dominion Basket Bilbao che al contrario è alla prima sconfitta in trasferta. La squadra di Katsikaris riesce a prendere il largo grazie ad un gran secondo tempo contro una Bilbao apparsa scarica. In avvio però la partita è combattuta: Hervelle è protagonista con cinque punti (4-7, min. 4). Rojas pareggia i conti ma Bilbao si affida al gioco interiore con Mumbrú e James (7-11, min. 6). Benite firma il sorpasso locale con cinque punti consecutivi (12-11, min. 7). Il primo strappo è proprio dei padroni di casa grazie a Lima: la leggera differenza si mantiene fino al 22-19 con cui si chiude il primo quarto. Il secondo periodo si apre con la tripla di Kelati (25-19, min. 11). Seguono alcuni minuti di nervosismo: le due squadre diventano fallose oltre che nervose verso la terna arbitrale. In questo clima incandescente Bilbao ne approfitta per riportarsi avanti grazie una tripla di López e a cinque punti di James (30-33, min. 17). Bertans realizza una tripla ma l’UCAM riesce a mantenersi a galla sfruttando i tiri liberi. All’intervallo siamo 43-45, con un parziale di 18 falli a 17 per gli ospiti. Al ritorno in campo i padroni di casa iniziano con tutt’altra intensità portandosi in vantaggio con le triple di Kelati e Antelo (51-45, min. 24). E’ soprattutto la difesa a fare la differenza: Bilbao impiega più di tre minuti prima di tornare a segnare con López (51-47, min. 25). Murcia ha un altro passo e dopo un’altra tripla di Kelati, Alonso è costretto a fermare la partita (56-49, min. 26). Mumbrú prova a svegliare i suoi con cinque punti ma il ritorno di Campazzo vivacizza il finale: quattro punti e due assist per due triple di Wood. A fine terzo quarto siamo 71-59. Il rush di fine quarto si fa sentire per Bilbao, specie quando la connessione Campazzo-Wood si ripete ad inizio quarto periodo (75-59, min. 32). Murcia è infallibile dalla lunga distanza e con le conclusioni di Rojas ed ancora Wood arriva sul +20 (83-63, min. 34). Il timeout di Alonso serve a poco perché i suoi uomini vengono travolti: Hannah illude i suoi con cinque punti ma i padroni di casa rispondono con la schiacciata di Radovic ed altre due triple, questa volta di Rojas e Benite (93-68, min. 38). Il finale è 96-68. L’UCAM quindi, dà continuità alla vittoria di settimana scorsa centrando la seconda vittoria consecutiva ed iniziando la risalita della classifica. Gli uomini di Katsikaris iniziano a raccogliere i frutti, specie in casa, dove agguantano la prima vittoria dopo due sconfitte immeritate e discusse, seppur contro avversari di valore come Unicaja e Barcelona. Per Bilbao invece arriva la seconda sconfitta stagionale, la prima in trasferta tra campionato ed Eurocup. La squadra di Alonso sembra iniziare a subire il doppio impegno settimanale, calando nettamente specie dal punto di vista fisico nel secondo tempo. Murcia si dimostra ancora campo ostico per gli uomini in nero: dopo il -20 dello scorso anno, è arrivato il -28 di questa stagione.

UCAM Murcia: Antelo 18 con 6 rimbalzi e 22 di valutazione, Wood 15 con 5/6 da tre, Campazzo 11 con 5 rimbalzi, 7 assist e 21 di valutazione, Lima 9 rimbalzi
Dominion Basket Bilbao: Hannah 13, López 11, Hervelle, Mumbrú e James 9

Movistar Estudiantes 75 – Real Madrid 80
Derby di Madrid al Barclaycard Center, con il Movistar a fare da padrone di casa. La partita è spettacolare sia in campo che sugli spalti, con una grande atmosfera, ed alla fine a trionfare è il Real Madrid, che riesce a risolvere la partita solo nei minuti finali. Lo spettacolo inizia già con la presentazione della squadra di casa, accompagnata dal tema e dalla musica di Star Wars. Quest’oggi di fronte anche i due fratelli Hernangómez: Willy è in panchina mentre Juancho è in campo e si fa sentire, segnando 7 dei primi 11 punti dei suoi. Il Real dal canto suo, sigla solo due canestri dal campo nei primi sei minuti (11-7, min. 7). Ci vuole l’ingresso in campo del solito Reyes per svegliare i blancos: il capitano pareggia i conti segnando cinque punti consecutivi (13-13, min. 9). Un primo quarto con parecchi errori da entrambe le parti si chiude con l’unica tripla a segno dei primi dieci minuti, quella di Jaime Fernández (19-15). Il madrileno si ripete ad inizio secondo quarto accompagnato da Graham. Dal lato Real la risposta è affidata a Carroll (28-23, min. 13). Con il libero di Guerra l’Estu raggiunge il massimo vantaggio ma il Chacho infiamma la partita e con sei punti consecutivi firma il pareggio (29-29, min. 15). Il Movistar inizia a pagare la poca profondità della panchina con qualche errore di troppo: anche oggi infatti, Martín è assente ed i giocatori a disposizione di Ocampo sono solo nove. Una tripla di Maciulis dà il primo vantaggio al Real (31-32, min. 17). I padroni di casa fanno fatica e la schiacciata di Willy Hernangómez costringe Ocampo al timeout (31-36, min. 18). Sulla scia di un parziale di 4-17, il Real chiude avanti il primo tempo 33-40. Tornati in campo, è ancora l’Estu a partire meglio, avvicinandosi grazie a cinque punti di Brizuela (40-44, min. 23). Lo spettacolo non manca quando Llull chiude un’entrata a canestro con una poderosa schiacciata ad una mano (40-48, min. 25). Il Real è più fluido adesso in attacco ed allunga ancora grazie alla tripla di Thompkins, condita dall’assist per Ayón (44-55, min. 27). Jaime Fernández prova di nuovo a svegliare i suoi da tre, ma trova la pronta risposta di Thompkins (49-58, min. 29). L’atmosfera si scalda quando Brizuela stoppa Llull mandando letteralmente il pallone in tribuna. Il terzo periodo si chiude sul 51-59. Il quarto finale si apre con l’Estu a bombardare dall’arco: il solo Carroll non basta a contrastare Graham, Hernangómez e Thomas (62-62, min. 33). Neanche il tempo di pareggiare i conti però, che il Real in un minuto scappa nuovamente: due di Maciulis, quattro di Llull e tripla di Rodríguez. Ocampo è costretto al timeout ma non basta perché Carroll realizza un’altra tripla (62-74, min. 35). Sembra il colpo di grazia ma l’Estudiantes non molla: quattro punti di Thomas con Hernangómez a dominare l’area, parziale di 8-0 e partita rimessa in discussione (70-74, min. 39). Il Barclaycard è una bolgia e Llull decide di risolvere da solo le cose chiudendo una brutta azione con una tripla incredibile. A poco servono i tentativi dell’Estu nell’ultimo minuto: il finale è 75-80. Il Real quindi, vince solo nel finale un derby combattuto. La squadra di Laso non è ancora al meglio ma ha ovviamente l’esperienza per portare a casa partite anche in situazioni difficili come quella di oggi. In attesa di perfezionare le cose comunque, i blancos continuano ad accumulare punti. L’Estudiantes invece, fa una grande partita ma cade nel finale. Ancora una volta gli uomini di Ocampo mettono in campo un grande cuore, che gli permette di far fronte alle difficoltà di organico per tener testa al Real. I madrileni agguantano la partita nel finale ma cedono di fronte alla maggiore esperienza del rivale. In attesa di allargare la squadra con l’innesto di nuovi giocatori comunque, Ocampo può ritenersi soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi.

Movistar Estudiantes: Hernangómez 16 e 14 rimbalzi con 27 di valutazione, Graham e Fernández 16
Real Madrid: Rodríguez 15, Carroll 14 con 4/6 da tre, Llull 13, Thompkins 12 e 9 rimbalzi

Valencia Basket 85 - Laboral Kutxa Baskonia 78
Il piatto forte della quinta giornata era però senza dubbio lo scontro tra Valencia e Baskonia. Per la terza settimana consecutiva i baschi si trovano di fronte una squadra imbattuta ma questa volta cadono sotto i colpi della squadra di Martínez. Per gli ospiti c’è il ritorno di Planinic, inserito subito in quintetto ed autore di quattro punti in avvio (2-4, min. 2). Per San Emeterio è una partita speciale e lo dimostra siglando otto punti consecutivi (10-10, min. 5). Baskonia non mostra grande fluidità in attacco e nemmeno l’ingresso di Bourousis serve a smuovere le cose. Valencia ne approfitta e con la tripla di Martínez prova a prendere il largo (18-14, min. 9). Con la tripla di Blazic gli ospiti riducono la distanza ed il primo quarto si chiude 20-17. In apertura di secondo periodo il Laboral Kutxa pareggia i conti con una tripla di Corbacho (20-20, min. 11). I baschi però perdono il proprio allenatore poco dopo: Perasovic infatti, al ritorno a La Fonteta, reagisce male ad un fallo fischiato ad Ilimane Diop beccandosi un doppio tecnico e la conseguente espulsione. Stefansson e Van Rossom approfittano della confusione ospite per realizzare due triple e firmare il controsorpasso (29-20, min. 13). Julbe, assistente di Perasovic, prende in mano la situazione e chiama timeout per riorganizzare le cose. I suoi rispondono alla grande perché Corbacho con una tripla apre un parziale di 11-2 in favore degli ospiti, chiuso da un’altra bomba di Causeur. Stavolta è Martínez a fermare la partita (31-31, min. 16). Baskonia ha poco a poco preso il controllo dell’area ma i lunghi valenciani sanno tirare anche da lontano, come dimostrano le triple di Sikma e Hamilton (39-31, min. 18). L’americano realizza altri quattro punti e dal lato baskonista risponde il solo Adams dall’arco. Il secondo quarto si chiude sul 44-37. I baschi si affidano quasi esclusivamente al tiro da fuori: è così ad inizio terzo quarto con Tillie (46-40, min. 23). E’ Adams però il principale referente offensivo di Baskonia firmando sette punti, compresa la tripla del pareggio (50-50, min. 26). L’americano realizza 15 dei 23 punti baschi del terzo periodo e con altre due triple porta i suoi in vantaggio (57-58, min. 29). A fine quarto però è Valencia a chiudere avanti grazie al canestro di Dubljevic (61-60). All’inizio del periodo finale Adams è costretto a sedere in panchina per riposare prima dello sprint finale. I baschi sembrano risentire della mancanza del loro leader offensivo e Valencia prova a scappare con Dubljevic e Stefansson. I taronja però spendono quasi subito il bonus di falli e così un po’ grazie ai tiri liberi, un po’ grazie a James, gli ospiti rimangono a contatto (69-67, min. 34). Ancora Stefansson e Dubljevic provano la fuga con due triple ma Bourousis e Tillie non hanno intenzione di mollare (75-73, min. 38). Martínez rimette in campo San Emeterio: canestro, rimbalzo in difesa ed assist per il canestro di Hamilton (79-73, min. 39). Adams viene rimesso in campo e con tre tiri liberi prova a riaprire la partita. Sui due errori consecutivi da tre di Causeur però la partita si chiude con Valencia solida dalla lunetta. Il finale è 85-78. E’ Valencia quindi a rimanere imbattuta in testa alla classifica. La squadra di Martínez non ha ancora perso né in campionato né in Eurocup e continua a mantenere fede alle aspettative di inizio stagione che la vedevano come possibile sorpresa. Baskonia invece, trova la prima sconfitta in campionato. I baschi, dopo aver inflitto la prima sconfitta ad Unicaja ed Herbalife, non riescono a completare il tris cadendo a La Fonteta. La squadra di Perasovic è apparsa abbastanza spenta in attacco affidandosi al solo Adams ed abusando del tiro da tre. E’ mancato infatti l’apporto dei lunghi, Bourousis su tutti, fino ad ora arma in più del Laboral Kutxa. La sconfitta odierna però non cancella un comunque ottimo inizio di stagione.

Valencia Basket: Hamilton 20 con 8/11 e 22 di valutazione, San Emeterio 16, Dubljevic 13 e 8 rimbalzi, Stefansson 12
Laboral Kutxa Baskonia: Adams 29 con 6/11 da tre, Tillie 10 e 7 rimbalzi, James 10



Classifica:

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A. Tarallo

A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 8 Commenti
  • Martxel13 10/11/2015, 15.49
    Citazione ( Obradoiro88J 10/11/2015 @ 11:55 )

    Bella vittoria, adesso sblocchiamoci anche fuori casa potendo contare di nuovo su Caloiaro al 100% e inserendo Brown. Piccolo inciso su Donosti, tanta tristezza vederla cosí derelitta e messa male, con giocatori assemblati veramente a casaccio e gio ...

    Quelli é un miracolo abbiano ancora una squadra.Con il loro budget stenterebbero in Oro.Peró certo, magari qualche prestito se lo potevano far fare invece di dare l'ennesima chance a Motos e Olaizola...purtroppo non ne hanno proprio azzeccata una, oltretutto a me Ponsarnau non piace proprio.Peró certmente non tutti vanno per giocare a 20.000 dollari l'anno...

  • bubu170 10/11/2015, 13.23 Mobile

    Sempre più sorpreso dal Baskonia, se la sono giocata fino alla fine alla Fonteta, non proprio una cosa semplice. Al solito grandissimo lavoro di Perasovic

  • delpo 10/11/2015, 12.59 Mobile

    Dominio Pangos

  • Anklebreaker 10/11/2015, 12.08
    Citazione ( RedMambaPT 10/11/2015 @ 11:18 )

    Anklebreaker taaaaaac 18 con 9/12 dal campo

    Eccallà! Il richiamo dello scontro salvezza.....prima o poi si sarebbe sbloccato il vecchio Landon

  • Obradoiro88J 10/11/2015, 11.55 Mobile

    Bella vittoria, adesso sblocchiamoci anche fuori casa potendo contare di nuovo su Caloiaro al 100% e inserendo Brown. Piccolo inciso su Donosti, tanta tristezza vederla cosí derelitta e messa male, con giocatori assemblati veramente a casaccio e giovani cui sarebbe ora dare il benservito (Motos é sfigatissimo ma andrebbe dato in LEB a fare esperienza se no non crescerá mai per un eventuale back up in ACB). Dispiace per la GBC, i fasti di Baron, Panko e Vidal sono forse irripetibili, peró diamine almeno un minimo di logica e raziocino nel metter su le squadre...e mi dispiace perché con la nuova presidentessa staranno fermi al palo per anni ancora.

  • RedMambaPT 10/11/2015, 11.48
    Citazione ( Obradoiro88J 10/11/2015 @ 11:41 )

    Ha fatto un partitone contro Caloiaro, altrochè scarso il vostro amico Landon...

    Non è scarso, il fatto è che tiene la testa attaccata una partita ogni 5 (o forse addirittura di più). Ha tutto per far bene, atletismo, tecnica, tiro sia dagli scarichi che dal palleggio ma se ne ricorda solo raramente.

  • Obradoiro88J 10/11/2015, 11.41
    Citazione ( RedMambaPT 10/11/2015 @ 11:18 )

    Anklebreaker taaaaaac 18 con 9/12 dal campo

    Ha fatto un partitone contro Caloiaro, altrochè scarso il vostro amico Landon...

  • RedMambaPT 10/11/2015, 11.18

    Anklebreaker taaaaaac 18 con 9/12 dal campo