I migliori Under 22 ad Eurobasket 2013 in Slovenia
Conclusa la rassegna continentale, uno sguardo ai migliori giovani
Se i campionati europei, conclusisi con l’importante vittoria della Francia, hanno fatto capire quali sono alcuni tra i migliori giocatori del mondo, hanno anche messo in mostra diversi ragazzi che da qui a poco si faranno sicuramente notare a livello nazionale ed internazionale. Prendendo in considerazione gli Under22, ossia dal ’91 in poi, troviamo diversi nomi già molto noti tra quelli che hanno fatto molto bene, come diversi sono anche quelli che hanno deluso rispetto le aspettative. Nonostante coach Kazlauskas lo abbia utilizzato troppo spesso con il contagocce, Valanciunas è sicuramente uno di quelli che ha fatto bene durante questa competizione, soprattutto se si considera anche la medaglia d’argento conquistata dalla sua squadra. Abbastanza bene hanno fatto anche il playmaker ceco Satoransky ed il montenegrino Dubljevic che, nonostante entrambi non siano stati aiutati dalle percentuali al tiro ed abbiamo ottenuto poco dalle rispettive squadre, hanno comunque mostrato le qualità per cui si erano fatti notare dai vari scout NBA. Molto bene anche il “nostro” Alessandro Gentile, miglior realizzatore della squadra, tanto carattere e voglia di ergersi sopra tutti, e soprattutto un inaspettato ottavo posto con la sua Italia. Chi ha sicuramente sorpreso è il tedesco Giffey insieme ad il lettone Meiers e l’inglese Van Oostrum. Il primo, che sta giocando nell’importante università di Connecticut, è un’ottima ala di due metri molto composta nel gioco e con un tiro molto importante; Meiers è un lungo forte fisicamente e aggressivo vicino a canestro sia quando vuole segnare che per andare a rimbalzo, sia offensivo che difensivo, ma poco efficace al tiro; l’inglese è una guardia, di scuola spagnola – Caja Laboral, dalle buone doti realizzative, ottimo playmaking, leader nato, fisico ,cattivo a rimbalzo ma che troppo spesso si affida al tiro invece che cercare di attaccare il canestro e subire fallo. Molto bene anche la guardia serba Bogdan Bogdanovic - scuola Partizan - giocatore completo che in questi Europei ha peccato solamente dalla linea della carità. Importante è stato anche il contributo dell’esterno ucraino Mishula, buon tiratore da tre punti ed assist-man creativo, molto utile per innescare i tanti lunghi della sua nazionale.
Molti difficile da valutare l’europeo del nuovo acquisto dei Cleveland Cavaliers, Sergey Karasev, che ha praticamente giocato solo 3 partite di cui due sottotono; c’è da dire che nella vittoria contro la Turchia – l’unica ottenuta dalla Russia in questa spedizione cestistica – è stato il giocatore più decisivo della sua squadra mostrando grandi doti realizzative. Ci si aspettava sicuramente di più da Nemanja Nedovic - la prossima stagione ai Golden State Warriors – che ha mostrato più limiti che qualità. Giocatore molto atletico e veloce, oltre che dotato di un ottimo ball-handling, tende infatti troppo spesso ad affidarsi ad un tiro ancora troppo poco efficace anche se tecnicamente corretto.
Ci sono stati anche alcuni giocatori, che per motivi diversi, hanno in qualche modo deluso. Tra questi possiamo trovare: il finnico Salin, che dopo anni di Eurolega e di nazionale maggiore dovrebbe tentare di imporsi di più come leader della squadra e non solo come comprimario o specialista; lo sloveno Muric, ala del KRKA che per fisico e tecnica potrebbe imporsi come uno dei migliori del suo ruolo ma che manca completamenti di cattiveria agonistica; l’ucraino Lypovyy, fisico da ala piccola, capacità di passare la palla degna di un ottimo playmaker e grande tiro dalla distanza, ma che spesso si accontenta degli scarichi dei compagni prendendosi pochissime iniziative personali, sebbene abbia tutte le qualità per fare molto bene ad alti livelli; infine il nostro Melli, che pur avendo disputato un ottimo europeo, lo ha fatto giocando in un ruolo non suo che non gli ha permesso di mostrare le sue qualità offensive.
Altri ragazzi non hanno invece avuto occasione di giocare troppo minuti, ma hanno comunque avuto occasione di mostrare interessanti qualità che fanno ben sperare in loro. Tra questi troviamo sicuramente il fenomeno croato Dario Saric - che ha veramente tutto per sfondare -, il giovanissimo Hakanson, svedese classe ’96 di scuola Barcelona - che soprattutto contro l’Italia ha fatto vedere bellissime cose -, l’ala lettone Berzins – brillante negli Europei U20 ma poco utilizzato con la nazionale maggiore – ed il serbo Micic, play-guardia del ’94. Questi quattro sono probabilmente tra i giocatori – presenti in questa competizione - che da qui ad i prossimi europei cresceranno di più.