Simone Pianigiani: 'Riparto dall'Italia con la certezza Gallinari'
Pianigiani: 'Più talento c'è, meglio è. Ma resta imprescindibile l'abnegazione collettiva, la difesa, il passarsi la palla'
Simone Pianigiani, terminata l'esperienza con il Fenerbahce, ha come unico obiettivo preparare al meglio Eurobasket 2013 in Slovenia con l'Italia che punta ad un posto alle Olimpiadi di Rio dopo tanti anni di assenza. Pianigiani è volato in America assieme a Gianni Petrucci, presidente FIP, per parlare con Marco Belinelli e Danilo Gallinari. Il Gallo ha già detto sì all'Italia (con cui ha fatto anche le qualificazioni lo scorso anno), mentre Belinelli, che sarà free agent a fine stagione, ha detto che deciderà una volta conclusasi l'annata. Ecco le parole di Pianigiani rilasciate a La Repubblica.
"Il senso di appartenenza all'azzurro è vivo in tutti e tre. Poi ci sono situazioni individuali da valutare. Danilo ama la nazionale e il basket europeo, fatto di tante piccole cose preziose. Usiamo poche situazioni specifiche per lui, altrimenti diventerebbe un bersaglio. È lui ad esaltare se stesso dentro le situazioni di gioco.
Marco Belinelli? È stato diretto, gli piacerebbe vìvere un grande Europeo ma ha il contratto in scadenza e se lo gioca nei prossimi due mesi. È la sua priorità. Ci riparliamo a fine stagione.
Andrea Bargnani? Il preparatore Cuzzolin sarà da lui dopo Pasqua. Il recupero è da valutare, ma anche da Andrea c'è disponibilità.
Più talento c'è, meglio è. Ma resta imprescindibile l'abnegazione collettiva, la difesa, il passarsi la palla. L'unico sistema che paga.
Esperienza al Fenerbahce? Un'esperienza importante, in un club all'avanguardia, col desiderio dì bruciare le tappe grazie a grandi investiment. Ho lasciato da primi in campionato e vinta la Coppa di Turchia. Ma avevo la sensazione di aver già dato il massimo, in Europa il lavoro non stava portando frutti e non vedevo margini. In campionato si gioca un basket camminato, fisico e con l'obbligo di due turchi in campo; in Eurolega è l'opposto. Non trovavo equilibrio tra i due modi, ed ho preferito liberare tutti dal dubbio. Salvaguardando rapporti personali ottimi. In Turchia ci sono, senza ipocrisie, molti soldi, squadre forti, impianti che si riempiono. Le polisportive creano travaso di tifosi dal calcio agli altri sport. Stanno correndo come pazzi. Però servono anni per creare tradizione. E il salto è rischioso. Ma è positivo che lo sport sia visto come un veicolo di crescila di una grande gioventù.
Non ho etichette da togliermi. Sono orgoglioso di quanto fallo, come e dove. Con altrettanta dedizione mi sono calato nella nazionale. Oggi mi ritrovo ad esserlo full-time. E ne sono orgoglioso. L'attività delle nazionali cambierà nel 2017, tornando a giocare d'inverno. Il tempo pieno potrebbe avere un senso. Il ccontratto scade dopo gli Europei, valuteremo assieme. Lo scoglio è il girone. Tra noi Grecia, Turchia e Russia nessuna pensa di restare fuori. Ma a una toccherà.
Travis Diener ci sarà? Appena avrà il passaporto, sarà giocatore di interesse nazionale, e volerò a Sassari per parlarci.