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Nazionali 15/08/2011, 20.23

Italia, luci ed ombre a due settimane da Eurobasket

Analisi dell'Italia dopo la tre giorni di Rimini

Nazionali
A due settimane dall'inizio del campionato europeo, la nazionale di Simone Pianigiani esce dal Trofeo Tassoni di Rimini con un mix di luci ed ombre che lasciano un velo di mistero sul reale potenziale della squadra azzurra in vista della tanto attesa manifestazione continentale. Uno dei fili conduttori azzurri di questo week end lungo in cui Bargnani e compagni hanno affrontato in seguito Bosnia, Polonia e Grecia è senza alcun dubbio la discontinuità. La compagine azzurra ha evidenziato dei cali di concentrazione preoccupanti, evidenziando spesso dei passaggi a vuoto che in una manifestazione come quella appena disputata lasciano comunque un buon margine di recupero, ma con la consapevolezza che quando si farà sul serio, passaggi a vuoto di questo tipo possono essere pagati a carissimo prezzo, ed all'europeo di seconde chance non ne esistono. E' da rivedere sicuramente la fase difensiva, dove i meccanismi appaiono tutt'altro che ben assorbiti dagli azzurri, soprattutto nella difesa contro il pick&roll che ha creato ben più di un grattacapo. Altro dato preoccupante è il fare troppo affidamento sul potenziale dei singoli rispetto a quello del gruppo. Troppo spesso ci si è trovati in una situazione di attacco statico, con palla in mano ad uno dei "tre tenori" e la speranza che questo tiri fuori un coniglio dal cilindro, e l'evidenza di questo fatto è emersa soprattutto contro la Polonia, dove nonostante la pochezza dell'avversario, il mago è incappato in una serata di quelle in cui il feeling con il canestro non è stato certo dei migliori e nonostante questo non sono mancate le "forzature" che hanno fatto si, nonostante il gap tecnico, che i nostri avversari rimanessero sempre in partita. L'italia dispone di armi tattiche molto importanti e spesso poco sfruttate, l'utilizzo di Hackett nel ruolo di guardia può dare maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva e Gigi Datome può essere un arma tattica importante potendo questo essere utilizzato sia nel ruolo di 3 dove garantisce atletismo e tiro sia nel ruolo di 4 dove riesce a colmare la sua leggerezza con l'esplosività e l'atletismo, Un capitolo a parte merita la cabina di regia, che è forse il più grande enigma della nostra nazionale. Assodato ormai che il ruolo di playmaker titolare verrà ricoperto da Anthony Maestranzi lascia qualche dubbio la ricerca di alternative da parte di coach Pianigiani, Hackett ha sicuramente fatto meglio da guardia che nel playmaking, soprattutto nella sfida finale con la Grecia, ed è altrattanto evidente come Pianigiani preferisca alternare a Maestranzi delle combo guard come Mordente, Belinelli o lo stesso Hackett piuttosto che dare spazio a giocatori puri del ruolo come Peppe Poeta e Luca Vitali che hanno trovato ben poco spazio nel torneo Tassoni. Una scelta rischiosa ma ben precisa quella del coach senese che preferisce dare più soluzioni all'attacco utilizzando giocatori in grado di fornire maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva. La nota maggiormente positiva però arriva sicuramente dal morale. Basta vederli in campo o in panchina per evincere che questo è un gruppo forte e determinato, allegro e senza "primedonne", con una gran voglia di far bene soprattutto da parte dei tre NBA che purtroppo portano con loro l'alone dei profani che pensano che l'impegno azzurro non sia null'altro che una kermesse di allenamento in vista della stagione oltre oceano, beh a costoro sarebbe bastato vedere la faccia di Andrea Bargnani, solitamente allegro e gioviale, all'uscita verso il pullman dopo la prova incolore con la Polonia per rendersi conto di quanto una serata del genere possa influire sul suo morale, scaturendo quella voglia di riscatto che poi si è materializzata nella grande prestazione contro la Grecia. Questo è lo spirito di un gruppo che ha voglia di stupire e l'unione sarà sicuramente quella forza in più che gli azzurri metteranno in campo per colmare il gap dalle big europee.
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E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 3 Commenti
  • cavallopazzofuribond 17/08/2011, 15.54

    se tagliano melli, datome giocherà fisso da 4? comunque resto dell'idea che non si può giocare con mancinelli e bargnani lunghi in quintetto. a meno che non parta con hackett play per compensare la carenza a rimbalzo. hacket beli gallo mancio mago sarebbe un quintetto da basket totale, senza punti di riferimento, in cui tutti sanno fare tutto

  • alert 15/08/2011, 22.04

    I sacrificati saranno Poeta, Vitali e Melli (perchè ancora inesperto). Renzi farà parte del gruppo per essere l'ultima risorsa qualora uno dei due lunghi dovesse avere un acciaccio (speriamo di no). Per il resto pedalare e sperare che i passaggi a vuoto siano limitati e che il maledetto pick and roll non faccia troppi d'anni.

  • agent20 15/08/2011, 21.14

    beh ma mi sembra chiaro che la riserva di maestranzi sarà cinciarini no?