Petrucci: Con Pianigiani la scintilla non è mai nata. Intorno a me devo avere gente felice
Le parole del presidente Petrucci sull'addio a coach Simone Pianigiani e l'arrivo di Ettore Messina
(Ciamillo & Castoria)
Gianni Petrucci, presidente della FIP, ha parlato ai microfoni di RaiSport di Simone Pianigiani e di Ettore Messina, divenuto nuovo allenatore della nazionale di pallacanestro.
Queste le sue parole.
Io ritengo che i due più alleati, il commissario tecnico di una nazionale ed il presidente federale, abbiano un feeling particolare. Devo dire che la scintilla non è mai nata pur riconoscendo a Pianigiani professionalità e competenza. E’ condizionata la figura del presidente? Il presidente ed il commissario tecnico devono parlare ogni giorno, in quanto il CT è il primo spot della nazionale, quello che deve richiamare l’attenzione. Io ho sempre creduto che questa Italia potesse arrivare in alto. Ci ho sempre creduto. E tutto intorno a me devo avere gente allegra, felice, che abbia la determinazione del volere e potere, del nihil difficile volenti e con il sig. Pianigiani, sì è un professionista però diciamo che quando due stanno vicini si fanno diversi matrimoni di amore e di interesse ed il nostro non è mai nato.
Devo dire che ho avuto la fortuna lavorare con i più grandi allenatori che hanno allenato in Italia, nel basket Tanjevic e Messina, nel calcio Vicini. Ho conosciuto per un brevissimo periodo Bearzot quando arrivai alla Federcalcio. Da presidente del CONI andavo ad ogni partita del Mondiale vinto da Lippi, Trapattoni. Cioè miti, miti, miti e con tutti c’era quel trasporto straordinario. E devo dire che quello mi dà. La frase di Lippi che mi ricordo bellissima che disse “Andate in campo e divertitevi”. O una finale quando sembra che quando si entra in campo si deve andare ad una battaglia. Vedi quei visi, sembra quasi che si debba conquistare il K2. E’ sport questo. Un sorriso, un po’ di serenità. Io ho trovato in queste persone tutto questo. In Pianigiani ho trovato grande professionalità, grande determinazione nel voler fare meticolosamente le cose, però diciamo che è la scintilla, la scintilla, la scintilla. Poi ritengo che abbia fatto sì un gran lavoro ma deve essere completato.
Nessun allenatore italiano nella storia ha vinto quanto ha vinto lui. E’ l’allenatore non nord americano che ha vinto nella NBA perchè? Perché è vero che è l’assistente primo di Popovich, ma è altrettanto vero che nelle partite in cui è stato primo allenatore ha vinto. Ma al di fuori dalle vittorie in Italia ci ha portato un argento. Ha vinto in ogni dove in Europa. E’ laureato, giacca e cravatta, parla le lingue. Sorrido quando dico queste cose perché sono quelle che dissi quando presi Messina ragazzino giovanissimo che veniva dalla Virtus. E tutti mi dicevano “Conviene prendere un giovane?”. Ed avete visto che carriera che ha fatto?
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