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Serie B 21/04/2016, 19.01

Rimini, parla Perez: Giocare in prima squadra dove ho fatto le giovanili è importante

19 anni da compiere, un fisico notevole e un ruolo da protagonista nella sua NTS Informatica: da quando è arrivato in panchina coach Bernardi, il prodotto delle giovanili dei Crabs è definitivamente esploso

Serie B
Ha il sorriso contagioso Daniel Perez, il sorriso di chi sta facendo qualcosa di importante e ciononostante non sente il peso delle responsabilità. 19 anni da compiere, un fisico notevole e un ruolo da protagonista nella sua NTS Informatica: da quando è arrivato in panchina coach Bernardi, il prodotto delle giovanili dei Crabs è definitivamente esploso, inanellando grandi prestazioni in attacco, senza dimenticare la metà campo difensiva, dove spesso si ritrova alle prese con l’esterno più pericoloso della squadra avversaria.
“Giocare in prima squadra nella stessa società in cui ho fatto tutta la trafila delle giovanili è qualcosa di importante: dietro però c’è tanto lavoro, tanti sacrifici e tanto sudore e sono grato a tutte le persone che mi hanno aiutato a crescere, sia come giocatore ma soprattutto come persona. Se potessi tornare indietro rifarei tutto quello che ho fatto. Con Bernardi ho avuto la possibilità di dare una svolta al mio campionato: mi ha dato da subito fiducia e sono riuscito a dimostrare di poter dire la mia a questi livelli. La società ha sempre cercato di mettermi a mio agio, non mi ha mai fatto pressioni e per me è come una seconda famiglia dato che sono qui da tanti anni”

La guardia biancorossa si sta esprimendo ad altissimi livelli, come confermano le cifre: Daniel produce infatti 11.3 punti a partita in quasi 27’ tirando con il 58% da due, il 32% dall’arco e il 73% ai liberi, a cui vanno ad aggiungersi 2.6 rimbalzi, 1.1 recuperi e 2.2 assist. Ciononostante, nelle sue intenzioni c’è ancora molto da fare, per diventare un giocatore ancora più in grado tifare la differenza.
“Ho ancora tanto da migliorare: palleggio, tiro, visione di gioco, e devo anche cercare di fare scelte migliori in attacco e in difesa: per quanto riguarda i miei punti di forza, faccio molto affidamento sulla mia fisicità e sull’esplosività”

Nonostante le prestazioni di Daniel siano salite di livello nel girone di ritorno, già durante la sessione invernale diverse squadre avevano bussato alla porta della società biancorossa, che però ha deciso di tenere la guardia, almeno fino al termine della stagione.
“Nel mio futuro mi piacerebbe molto fare un’esperienza negli Stati Uniti, sia per imparare la lingua, sia per confrontarmi con una pallacanestro del tutto diversa da quella a cui sono abituato: spero inoltre di avere la possibilità di giocare in campionati di livello alto, in modo tale da migliorarmi e da fare esperienza, sia in campo, che in allenamento, per riuscire a crescere e a diventare più forte. In TV guardo NBA ed Eurolega: in Europa, mi piace molto il gioco del Real Madrid, ma anche quello del Barcellona, penso che il livello del campionato spagnolo sia veramente alto e chissà se un giorno potrò competere su quei palcoscenici, magari al caldo di Tenerife. I miei idoli sono tanti, da piccolo mi ispiravo soprattutto ad Allen Iverson, mentre adesso guardo molto quello che fa Russel Westbrook, giocatore molto esplosivo ed a volte anche un po’ testardo”.

Si prospetta quindi un futuro radioso per la guardia dei granchi: si è già mossa qualche squadra di serie A per assicurarsi i talenti del giovane nativo di Santo Domingo e naturalizzato italiano, con la convocazione in azzurro che rimane possibile, anche se molto difficile.
“Sinceramente sono concentrato a finire al meglio questo campionato, poi si vedrà. Anche il mercato passa in secondo piano: ci penserò quando sarà il momento, anche perché qui a Rimini sto veramente bene, e se il campionato disputato sarà competitivo, non vedo il motivo per cui dovrei muovermi. In ogni caso questi discorsi riguardano solo il mio futuro, mentre per quanto riguarda il presente sabato voglio i due punti. Vogliamo centrare un grande risultato e qualificarci ai playoff: siamo padroni del nostro destino e vogliamo fare una grande partita, poi in caso di qualificazione si vedrà dove riusciremo ad arrivare. Sarebbero i primi playoff della mia carriera giocati con un ruolo così importante, e speriamo che non siano gli ultimi”.

Un gran peso da sopportare, soprattutto per un ragazzo della sua età, ma Daniel ha spalle piuttosto larghe ed è pronto ad affrontare il suo futuro, sempre con il sorriso sulle labbra.
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E. Carchia

E. Carchia

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