Nuova Aquila Palermo: firmato Emanuele Urbani
Urbani firma a Palermo
L’Aquila Palermo chiude il suo mercato in entrata, completando il roster e rimpinguando la propria batteria di lunghi con un giovane proveniente dalla Pallacanestro Trapani. Emanuele Urbani, ala grande classe ’94, è l’ultimo acquisto della società biancorossa, ormai pronta a partire con il raduno di lunedì al PalaMangano.
Promessa del basket triestino, Urbani cresce cestisticamente e non solo nella Azzurra Trieste, per poi completare la maturazione nella Pallacanestro Trieste, con la quale esordisce in prima squadra in B1 nel 2012, centrando la promozione in LegaDue, e mantenendola nei due anni successivi in maglia Acegas.
L’anno scorso la prima esperienza lontano da casa, a Trapani in A2 Gold, dove mette insieme 14 presenze e 2.4 punti di media a partita, misurandosi ancora con giocatori esperti e utili alla sua crescita. Adesso, lo spostamento a Palermo su quell’isola che sembra calzargli a pennello: “Ormai mi sono abituato alla distanza da casa – rivela Urbani al sito ufficiale biancorosso -. Non ho avuto problemi ad accettare la destinazione, conoscendo già bene questa terra, l’ambiente e il clima. Adattarmi non sarà un problema nel capoluogo e poi con questo cibo e questo mare non lo sarebbe comunque (ride, ndr)”.
Piedi per terra e tanta voglia di ben figurare, in una nuova piazza che sta imparando nuovamente ad appassionarsi alla palla a spicchi: “A livello personale punto a guadagnarmi lo spazio con il duro lavoro in allenamento – spiega -. Il mio obiettivo personale sarà senz’altro quello di mettermi al servizio della squadra, per cercare tutti insieme di rispondere alle attese e ai traguardi che la società punta ad ottenere. Cercherò come ho sempre fatto di apprendere qualcosa di nuovo da tutti i miei compagni – prosegue Emanuele -. Mi sento più un’ala grande che un centro vero e proprio, ma so adattarmi. Mi piace molto giocare l’uno contro uno spalle a canestro, e magari prendere il classico tiro dalla media. Spero di riuscire a mettere a punto tutte le cose che ho imparato in questi anni”.
Nuova avventura sportiva, significa anche nuovo allenatore: “Non ho ancora avuto modo di sentire coach Tucci, ma sono impaziente di lavorare con un allenatore della sua esperienza – ammette -. E’ stato uno dei motivi che ha contribuito a questa scelta. Per quanto riguarda il pubblico, ormai ho dimestichezza del calore e della passione dei siciliani per questo sport. A Trapani ogni partita era una bolgia, spero che anche i nostri tifosi ci sostengano sempre in massa. Loro possono essere decisivi in questo sport più che in qualunque altro”.
Promessa del basket triestino, Urbani cresce cestisticamente e non solo nella Azzurra Trieste, per poi completare la maturazione nella Pallacanestro Trieste, con la quale esordisce in prima squadra in B1 nel 2012, centrando la promozione in LegaDue, e mantenendola nei due anni successivi in maglia Acegas.
L’anno scorso la prima esperienza lontano da casa, a Trapani in A2 Gold, dove mette insieme 14 presenze e 2.4 punti di media a partita, misurandosi ancora con giocatori esperti e utili alla sua crescita. Adesso, lo spostamento a Palermo su quell’isola che sembra calzargli a pennello: “Ormai mi sono abituato alla distanza da casa – rivela Urbani al sito ufficiale biancorosso -. Non ho avuto problemi ad accettare la destinazione, conoscendo già bene questa terra, l’ambiente e il clima. Adattarmi non sarà un problema nel capoluogo e poi con questo cibo e questo mare non lo sarebbe comunque (ride, ndr)”.
Piedi per terra e tanta voglia di ben figurare, in una nuova piazza che sta imparando nuovamente ad appassionarsi alla palla a spicchi: “A livello personale punto a guadagnarmi lo spazio con il duro lavoro in allenamento – spiega -. Il mio obiettivo personale sarà senz’altro quello di mettermi al servizio della squadra, per cercare tutti insieme di rispondere alle attese e ai traguardi che la società punta ad ottenere. Cercherò come ho sempre fatto di apprendere qualcosa di nuovo da tutti i miei compagni – prosegue Emanuele -. Mi sento più un’ala grande che un centro vero e proprio, ma so adattarmi. Mi piace molto giocare l’uno contro uno spalle a canestro, e magari prendere il classico tiro dalla media. Spero di riuscire a mettere a punto tutte le cose che ho imparato in questi anni”.
Nuova avventura sportiva, significa anche nuovo allenatore: “Non ho ancora avuto modo di sentire coach Tucci, ma sono impaziente di lavorare con un allenatore della sua esperienza – ammette -. E’ stato uno dei motivi che ha contribuito a questa scelta. Per quanto riguarda il pubblico, ormai ho dimestichezza del calore e della passione dei siciliani per questo sport. A Trapani ogni partita era una bolgia, spero che anche i nostri tifosi ci sostengano sempre in massa. Loro possono essere decisivi in questo sport più che in qualunque altro”.
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