Dalmonte dopo il quadrangolare di Parma
Il comunicato della societá
80 minuti giocati a Parma, contro Varese e Ravenna. Esperienza nuova per i gialloblù di coach Dalmonte, che aggiungono al proprio precampionato due uscite importanti per l’analisi nell’avvicinarsi dell’inizio stagione.
Dalmonte, al termine dell’incontro, ha commentato: “Siamo ancora dentro all’evoluzione. Sappiamo, però, che la linea del big bang, che determina la fine di questa evoluzione, si avvicina sempre più e non significa sia la coincidenza con la prima palla a due. Mi aspetto che nelle ultime due settimane che precedono il debutto in campionato ci sia una differente forza mentale che vada a supportare le situazioni tecniche che stiamo giocando. Stiamo, sicuramente, soffrendo ancora l’acquisizione e gli allenamenti devono essere dei nostri alleati. Stiamo però soffrendo oltremodo l’errore senza averne una reazione. Questo fa parte della forza mentale perché poi in campionato non c’è tempo di rivisitare le situazioni giocate ma sarà il tempo in cui le situazioni giocate saranno decisive. Di conseguenza è necessaria una crescita della reazione all’errore e della presenza dentro il campo fin da subito. E’ importante, da parte mia per primo, avere la capacità di analizzare gli ottanta minuti giocati. La qualità di questa analisi ci deve portare a trarre delle conclusioni; la somme delle conclusioni di tutti è l’unico step per migliorarci”.
Dalmonte, al termine dell’incontro, ha commentato: “Siamo ancora dentro all’evoluzione. Sappiamo, però, che la linea del big bang, che determina la fine di questa evoluzione, si avvicina sempre più e non significa sia la coincidenza con la prima palla a due. Mi aspetto che nelle ultime due settimane che precedono il debutto in campionato ci sia una differente forza mentale che vada a supportare le situazioni tecniche che stiamo giocando. Stiamo, sicuramente, soffrendo ancora l’acquisizione e gli allenamenti devono essere dei nostri alleati. Stiamo però soffrendo oltremodo l’errore senza averne una reazione. Questo fa parte della forza mentale perché poi in campionato non c’è tempo di rivisitare le situazioni giocate ma sarà il tempo in cui le situazioni giocate saranno decisive. Di conseguenza è necessaria una crescita della reazione all’errore e della presenza dentro il campo fin da subito. E’ importante, da parte mia per primo, avere la capacità di analizzare gli ottanta minuti giocati. La qualità di questa analisi ci deve portare a trarre delle conclusioni; la somme delle conclusioni di tutti è l’unico step per migliorarci”.
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