Viola, Muscolino sulla sentenza di appello: Con dolore prendo atto dell'esito dell'appello
Muscolino: Come ho sempre fatto mi assumo le responsabilità senza cercare alibi , ma respingo di certo con forza il dolo attribuitomi
All’esito della vicenda il patron Giancesare Muscolino rilascia tali dichiarazioni ufficiali:
“ Con amarezza e dolore prendo atto dell’esito dell’appello. Non ci fermeremo, andremo avanti per difendere la nostra posizione ma ,in attesa della pronuncia del CONI a cui ricorreremo una volta depositate le motivazioni, mi pare doveroso fare alcune riflessioni.
Ciò che è stato costruito in otto anni di sacrifici e passione non può essere cancellato con un colpo di spugna a orologeria che lavi i peccati di tutti.
Continuerò a sostenere la mia buona fede e l’assoluta estraneità dei dirigenti e del Club in ogni sede e grado di giudizio.
Continuerò a ribadire che la Viola, come me , è parte lesa della vicenda e non il capro espiatorio che oggi paga un prezzo incomprensibile in ogni accezione del termine.
Come ho sempre fatto mi assumo le responsabilità senza cercare alibi , ma respingo di certo con forza il dolo attribuitomi, che sottopone me e la società a questa vergognosa gogna giustizialista pubblica, pur ancora in corso di giudizio.
Il mio pensiero va alla Squadra, allo Staff, ai dirigenti e alla città per aver dovuto vivere questo incubo e pagare un prezzo profondamente ingiusto sotto il profilo sia del diritto che morale.
Ricordo però che la Viola Reggio Calabria oggi è un’azienda sportiva e che i risultati conseguiti sul campo in questa stagione sono il frutto delle scelte, del lavoro e del sacrificio di TUTTI quelli che hanno lavorato per ottenere tutto questo, non sono frutto di casualità né di fidejussioni, ma solo di passione e competenza.
Errori ne abbiamo e ne ho commessi tanti, il loro prezzo l’abbiamo sempre pagato, come lo sto pagando io oggi in prima persona e indistintamente i dirigenti con l’intero staff societario, in pasto alla rabbia e al dolore comprensibile degli appassionati.
La città, e non mi riferisco certo ai quattromila sempre al nostro fianco né a quei tifosi che hanno fatto migliaia di chilometri per seguirci in trasferta ogni domenica, è stata muta, sorda e cieca per otto anni. Ho rilevato un Club decotto, senza un palasport in cui giocare, con il fardello di un nome importante e l’ho portato fino a questo campionato straordinario in cui si è risvegliata la passione antica.
Seppur confido nell’ultimo grado di giudizio e nella terzietà di valutazione che il CONI senza dubbio applicherà nel rivedere la nostra posizione, mi sembra doveroso alla luce della situazione attuale assumermi le mie responsabilità e fare un passo indietro.
Per tali motivi, a fine stagione non intenderò proseguire. Non ci credo più.
Invito quindi, pubblicamente, il tessuto imprenditoriale della città, tutti coloro i quali possano offrire garanzie preventive, concrete e visibili per dare continuità e sostenibilità alla Viola e all’odierno management a farsi avanti.
In attesa della pronuncia del CONI, che avverrà auspicabilmente nel mese di Maggio, invito la città a stringersi attorno alla squadra, allo staff e alla società,a non lasciarsi trasportare dallo sconforto, dal dolore e dalla rabbia, stati d’animo condivisibili ma che non hanno spazio oggi maggiore del giudizio sportivo o di quello ordinario, sui quali ripongo piena fiducia”.
Giancesare Muscolino