Mens Sana: il punto di coach Griccioli dopo la vittoria contro Napoli
Nell'anticipo giocato sabato al PalaEstra la Soundreef Mens Sana è tornata alla vittoria
Un successo (85-79) arrivato dopo un tempo supplementare e la rimonta nella seconda metà di gara che ha permesso ai biancoverdi di coach Griccioli di portarsi a quota 4 punti in classifica, a -4 dalla capolista Casale e a -2 dal gruppetto delle inseguitrici.
Domenica, nella quinta giornata di andata del campionato di serie A2 girone Ovest, la Soundreef Mens Sana è attesa dalla terza trasferta stagionale sul campo della Givova Scafati.
Saranno due gli ex: uno in campo, Alex Ranuzzi. L'altro in panchina: Griccioli infatti ha allenato per due stagioni nella città campana ricevendo anche il premio di Allenatore dell'anno nella stagione 2010/2011.
Con lui abbiamo fatto il punto dopo la vittoria sofferta contro Napoli e il prossimo impegno contro la Givova, che si avvicina.
Coach, nel match contro Napoli, cosa non ha funzionato?
«L'idea era quella di riuscire a incanalare subito la partita nei nostri binari senza rischiare di metterla in gioco e invece l'abbiamo fatto. Sicuramente dovevamo fare qualcosa di diverso, provare a mettere subito i puntini sulle I e purtroppo non ci siamo riusciti».
Più per demeriti della Mens Sana o per meriti di Napoli?
«Direi per tutte e due le cose. Napoli è venuta cercando di sporcare subito la partita con continui cambi di difesa e provando a spezzare il nostro ritmo in attacco e per gran parte del match ci è riuscita».
L'assenza di Carter, principale bocca da fuoco di Napoli, può aver fatto sottovalutare l'impegno?
«Ho ben chiaro che questo è un campionato lungo e difficile, nel quale tutte le squadre sono attrezzate per fare la partita. È chiaro che in un momento come il nostro, in cui siamo alla ricerca di equilibri, non è possibile sottovalutare nessuno. Non mi aspettavo una partita facile e forse ero tra i pochi ma so che, anche in relazione al nostro percorso di costruzione, dobbiamo sempre avere il massimo della concentrazione perché le cose non vengono ancora in automatico e c'è il rischio di prestare il fianco a chiunque. L'aspetto positivo è che la squadra è stata brava a ritrovare il filo del gioco, intensità e sicurezza che nella prima parte del match erano mancate. La chimica, l'identità verranno ma era importante vincere e l'abbiamo fatto».
I giocatori hanno sentito troppo la pressione dopo il passo falso di Trapani?
«L'ho detto anche subito dopo la partita: il nostro è un campo importante. Può rendere le cose più difficili agli avversari e può renderle difficili a noi. Nessuno sottovaluta il fatto che giochiamo a Siena e che i tifosi vogliono vedere una squadra che combatte: a volte essere spronati in maniera cruda non può fare altro che bene, è tutta esperienza che entra».
Domenica la trasferta a Scafati: che partita ti aspetti?
«Sarà una trasferta dura, Scafati attraversa un buon momento e oltre ad essere una squadra costruita per i playoff è coperta in tutti i ruoli e ha inserito due americani di talento. Da sempre è un campo difficile per tutti: nei miei due anni a Scafati nella stagione regolare abbiamo perso una partita all'anno. Per noi sarà un altro test importante più dal punto di vista mentale che tecnico».
In testa al campionato c'è Casale e al secondo posto Agrigento, che la Soundreef Mens Sana ha già affrontato: stanno rispecchiando quanto hai avuto modo di vedere affrontandole?
«Questa è una fase del campionato in cui le squadre cambiano da una settimana all'altra ma senza dubbio Casale, come avevo pronosticato già primo dell'inizio della stagione regolare, ha saputo sfruttare la forza dovuta alla conoscenza reciproca. Poi le partite le devi sempre vincere quindi sono stati molto bravi. Agrigento dopo aver perso a Siena è stata giudicata una squadra di un livello diverso dal nostro: la realtà dei fatti, come sostenevo, è che la Moncada ha un'intelaiatura eccellente e così si sta rivelando».
Ieri la squadra si è allenata ad Amatrice per un'iniziativa di solidarietà: le tue sensazioni?
«È stata una giornata importante e ringrazio il presidente Bagatta che ci ha dato questa opportunità. Indubbiamente l'esperienza è stata molto toccante e significativa sotto il profilo umano. Credo e spero che anche alla squadra sia passato questo messaggio perché vedere la devastazione del sisma fa riflettere su qualcosa che va al di là dello sport. Anche se è stata una giornata lunga, ne è valsa la pena».