Tim Bowers firma ufficialmente con Biella
Il comunicato della società
Nato a Wis, Milwaukee (Stati Uniti), il 9 gennaio 1982, Tim esce nel 2004 dalla Mississippi State University con una media, registrata nell'ultima stagione, di 15 punti, 4 rimbalzi e 4.8 assist a gara. Selezionato tra i migliori giovani prodotti dell'università riceve l'invito al Portsmouth Invitational Tournament e partecipa al Predraft camp NBA di Chicago e alla Summer League di Long Beach con i Los Angeles Lakers. Nella stagione 2004-05 firma per la Asheville Altitude con cui conquista il campionato NBDL collezionando 48 presenze e 20.5 punti a partita. Nel 2005 entra nello starting five della Gulf Coast Bandits (torneo WBA) e partecipa alla Rebook Summer League con i Phoenix Suns.
Nello stesso anno lascia gli Stati Uniti direzione Israele, Ligat ha'Al, Maccabi Givat. Dopo un anno con una media di 21.4 punti a gara, si strasferisce all'Hapoel Jerusalem e partecipa alla ULEB Cup mandando a referto 14 presenze; nel campionato israeliano si mette in mostra con 14.1 punti a incontro segnando con il 64% da due, il 32% da tre e l'81% dalla lunetta. Medie e percentuali che gli valgono uno spot nel quintetto ideale sia a livello europeo che israeliano. L'Hapoel lo conferma per le due stagioni successive chiuse nell'Israelian League con 14.2 e 15.7 punti a partita. Nella stagione 2008-09 partecipa anche alla fase di qualificazione dell'Eurocup e all'Eurochallenge. Lascia il continente asiatico con due Coppe di Israele in bacheca.
Nell'estate del 2009 lo sbarco in Italia, ingaggiato in Serie A dalla Juvecaserta. Con la canotta della Pepsi realizza al suo primo anno 11.8 punti, 3.6 rimbalzi e 3.0 assist di media a partita approdando a Gara-5 delle semifinali scudetto. Tocca il suo high nella massima Serie contro l'Olimpia Milano nel mese di ottobre: per lui 25 punti a referto. Nella stagione successiva segna 10 punti a incontro sia in campionato sia nelle 14 sfide disputate in Eurocup. Nel 2011 indossa la divisa della Reyer Venezia, neopromossa in Serie A: rimane in Laguna due stagioni aggiungendo alla sua personale tabella di cifre 10.4 e 6.4 punti a match e firmando nel suo primo anno in orogranata le migliori percentuali in Serie A dall'arco (36,7% da tre) e dalla linea dei liberi (81.3%). In estate scende di categoria e firma per la PMS Torino: in 29 partite, nella stagione 2013-14, confeziona una media di 10.2 punti, 4.7 rimbalzi e 3.1 assist a partita, contribuendo a eliminare con le sue performance l'Angelico Biella nei quarti di finale Playoff e sfiorando la promozione in A in semifinale contro Trento.
Inizia la stagione 2015-16 in Grecia, nell'ASA Koroivos Amaliadas: in 13 incontri incide con 11.4 punti, 5.4 rimbalzi e 2.7 assist di media a gara. Torna quindi in Italia, in Serie A2, prima indossando la canotta del Basket Ferentino e poi, nella scorsa stagione, nel roster dell'Aurora Basket Jesi. Nel Lazio, in campionato, disputa 29 partite timbrando una media di 12.1 punti, 4.79 rimbalzi e 4.17 assist a incontro. Nell'ultima stagione invece, nelle Marche, gioca 30 incontri e saluta la regular season con 17.8 punti, 6.4 rimbalzi e 6.1 assist a partita, realizzando a canestro con il 49% da due, il 32% da tre e il 79% dalla linea dei liberi. Primo per minutaggio ad Est, raggiunge Biella da quinto miglior marcatore del girone e secondo miglior assistman; in 30 giornate di campionato ha ottenuto anche il quarto posto alla voce “media palle recuperate”.
Queste le sue prime parole in maglia rossoblù, la numero 15: «Non vedo l'ora di conoscere i tifosi, lo staff e la città. Biella ha una grande tradizione per la pallacanestro e sono convinto che insieme potremmo toglierci nuove soddisfazioni. La tifoseria è spettacolare, l'ho vista da avversario, sono eccitato dall'idea di giocare al Biella Forum. Ci vediamo presto. Forza Biella!»
Coach Michele Carrea commenta: «Avevamo bisogno di un giocatore molto eclettico, che avesse le capacità e la disponibilità per giocare in più ruoli e mettere qualità in ciascuno di essi. Questo è l'identikit di Tim Bowers, a cui va aggiunto un curriculum che parla da sé e tutte le referenze di ex compagni di squadra e allenatori. Tim ha lasciato un buon ricordo ovunque è stato, spicca per qualità di leadership e per la grande professionalità con cui lavora. Questo è l'imprinting che vogliamo dare alla nostra stagione, una stagione di lavoro in cui tutti, dal più esperto al più giovane, dovranno dare un contributo importante per crescere di squadra. Bowers in campo sa fare molte cose ma soprattutto sa giocare a basket, sa stare dentro un sistema e valorizzare i compagni prima di se stesso. È il giocatore giusto per completare il roster».