Biella, Marco Laganà protagonista nel match di Barcellona
Negli anni '90 suo padre Lucio fu soprannominato 'Il Sindaco'
A Barcellona Pozzo di Gotto, suo papà Lucio è stato un idolo, e non solo per aver vinto un campionato di serie B2. Marco Laganà domenica ha dimostrato ai tifosi siciliani di non essere da meno: 28 punti e una prestazione favolosa in tutti i fondamentali. Numeri straordinari, capaci di spingere l’Angelico a un passo da una rimonta incredibile sul campo di una delle favorite del campionato (ko per 90-99).«Sono molto contento di aver giocato così bene e segnato così tanto, in un palazzetto dove mio padre è stato un protagonista assoluto. Ricordo gli anni in cui giocava a Barcellona, io sono nato e cresciuto quando lui era qui. Lo chiamavano “Il Sindaco”». Il più felice, per la prova super di Marco, è stato proprio papà Lucio: «Era molto emozionato. Ha visto la partita e si è congratulato con me».
Purtroppo per l’Angelico, i 28 punti della guardia calabrese non sono bastati per vincere: «Ma abbiamo giocato una grande partita. Peccato per l’inizio difficile. Siamo partiti male, finendo sotto di 20 punti. Poi abbiamo reagito. Abbiamo comunque sempre cercato di imporre il nostro gioco. Barcellona però è stata brava a tenere il vantaggio, sfruttando una serata di grazia dei due americani Collins e Young».
Ancora una volta, in ogni caso, i rossoblu hanno saputo risalire da un passivo pesante, dimostrando carattere: «Paragoni con l’anno scorso non voglio farne, ma è chiaro che quest’anno c’è un gruppo solido che ha una grande forza mentale. La nostra arma in più è coach Corbani: ci dà una grande carica, ci trasmette serenità». Il futuro è roseo. L’Angelico non deve avere pressioni né obiettivi di classifica, ma continuare a giocare con entusiasmo, partita dopo partita: «Stiamo disputando una bella stagione. Ci stiamo divertendo e al contempo stiamo crescendo. Dobbiamo proseguire così, con questa voglia e con questo spirito».